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​Urlo. Urlo fino a non sentire più la mia voce, fino a quando la gola mi si riempie di dolore e a farmi tossire sangue. Le ferite non mi fanno più male, tanto è il dolore che provo dopo ciò che ho visto. 

Piango. Mi agito. Non riesco a star ferma. Lui è morto e io sono ancora qui. Lui è morto per salvarmi e io non ho fatto nulla per poterlo tenere con me. Lui è morto con il suo solito ghigno di sfida sul volto lanciandosi tra le fauci di un mostro. Lui è morto e io sono viva. 

Il dolore mi attanaglia opprimendomi il petto. Sento il respiro mancarmi e cado a terra tra le macerie, il fumo e le fiamme che purtroppo non sono le sue. 

Mi dispero perché so che non lo potrò più rivedere. In quel momento non è morto solo lui, ma anch'io. 

Urlo il suo nome come se facendolo lui potesse tornare da me, con il suo sorriso per tranquillizzarmi e infondermi coraggio, ma la verità è che lui non c'è più. Perché quella notte di luna rossa ha ucciso la mia famiglia, i miei amici, lui e anche me. 

Gli occhi mi bruciano e mi rendo conto solo ora che le lacrime hanno smesso di scorrere senza che io me ne accorgessi. Urlo ancora e ancora perché le mie lacrime non devono finire perché se fosse così anche il suo ricordo sparirebbe. E io non voglio. 

Mi sento male, la testa mi scoppia, ho la nausea e non ho più la forza di emettere anche un solo suono. Non ho più ragione di respirare. Lui non c'è, ma io si. Perché? 

Alzo il capo e li vedo volare e ruggire, sputare fiamme e uccidere. Perché non mettono fine anche alla mia vita? Perché? 

Mi dispero ancora conscia che ormai non ho più la forza di lottare, l'ho visto innalzarsi fiero contro il nemico pur di poter proteggere la sua famiglia, ciò in cui lui crede. Perché lui aveva fiducia nel futuro. Nel nostro futuro.  

Ma purtroppo per noi un futuro insieme non ci sarà più. Un futuro dove io e lui siamo insieme non esisterà, sarà solo un misero sogno, bruciato dalle fiamme di questa notte di dolore. 

Rincomincio a piangere. Le lacrime non sono finite. Lui rimarrà nel mio ricordo. Per sempre e solo lui. 

Io lo amo e continuerò a farlo. Io lo amerò anche se lui non ci sarà più. Anche se non potrà più prendermi per mano. Anche se non potrà più abbracciarmi o asciugare le mie lacrime. Anche quando lui continuerà ad amarmi, da lassù. Perché so che lui lo farà, mi amerà, ci amerà. Veglierà su di me, su di noi. 

Mi alzo portandomi le mani al ventre. Devo vivere. Ho ragione di respirare. Di andare avanti. 

Urlo ancora una volta il suo nome mangiandomi le mie lacrime. Vivrò per te Natsu, per tuo figlio, per noi. Lo giuro. 

Ti ho amato. Ti amo. Ti ameremo.  

Per sempre.

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