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Autore: HisWhisperIsTheLucifer    05/03/2009    3 recensioni
Primo Settembre. Una calda mattina di fine estate. Il sole che entra dolcemente dalla finestra mi fa strizzare gli occhi. La sveglia inizia a trillare vicino al mio orecchio. Abbatto la mano su di essa, spengendola. Mezza addormentata sguscio fuori dal letto e mi dirigo verso il bagno. Nel corridoio incrocio mio papà, che mi saluta.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haruhi Fujioka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A New Haruhi

 

Primo Settembre. Una calda mattina di fine estate. Il sole che entra dolcemente dalla finestra mi fa strizzare gli occhi. La sveglia inizia a trillare vicino al mio orecchio. Abbatto la mano su di essa, spengendola. Mezza addormentata sguscio fuori dal letto e mi dirigo verso il bagno. Nel corridoio incrocio mio papà, che mi saluta.

Buongiorno Haruhi!

Io rispondo con un cenno del capo.

‘Giorno papà.

Entrò in bagno e mi guardo allo specchio. I miei capelli, un po’ più lunghi dell’anno scorso, sono tutti aggrovigliati, non hanno un senso. Un gemito disperato mi scappa dalle labbra. Afferro una spazzola e la passo in mezzo ai miei capelli castani, senza dar peso al dolore che mi viene al cuoio capelluto. Appena ho finito con i capelli, apro il rubinetto e mi sciacquo la faccia. Ecco. Ora va decisamente meglio. Esco dal bagno e torno in camera. Mi fermo di fronte all’armadio e fisso le due divise che ci sono appese. Una è quella maschile, quella che mi hanno dato i ragazzi dell’Host Club, che ho indossato per tutto l’anno scorso, e l’altra è quella che, sempre loro, mi hanno cortesemente regalato per il mio quindicesimo compleanno.

Sospiro. Ormai ho i capelli troppo lunghi per continuare a passare per maschio. Allungo la mano verso la divisa femminile e la prendo. Inizio a sbottonarmi la casacca del pigiama e sobbalzo quando papà bussa alla porta.

Haruhi! Ci sono i tuoi amici!

Mi mordo il labbro e cerco di infilarmi la divisa velocemente. In meno di due minuti ho finito ed esco di camera.

Ciao papà!

Saluto uscendo di corsa dall’appartamento. Fuori dalla porta, l’Host Club della Ouran Accademy mi sta aspettando. Ci sono tutti, tranne Mitsukuni e Takashi, che l’anno scorso si sono diplomati. Gli sguardi stupiti di Tamaki, Kyoya, Hikaru e Kaoru sono fissi su di me e sulla mia divisa. Kyoya ha abbandonato la sua espressione da freddo calcolatore. Hikaru e Kaoru sono meravigliati del cambiamento che ho fatto. E Tamaki. Aaah... Tamaki-senpai è troppo innamorato di me. Lo vedo da come gli brillano gli occhi. E da come si lancia su di me.

Haruhi-chan! Sei così carina!

Esclama abbracciandomi e accarezzandomi la testa, nemmeno avessi tre anni. Irritata, lo spingo via con una mano.

Senpai, non starmi così appiccicato!

Mormoro arrabbiata. Hikaru e Kaoru mi afferrano per le braccia e mi sospingono verso la limousine che è stata parcheggiata sotto casa mia.

Stupidi ricchi.

Mormoro fra me e me. Sospiro di nuovo, mentre mi accomodo sul sedile posteriore. Gli altri si siedono intorno a me e partiamo verso scuola. La limousine si ferma di fronte all’ingresso e scendiamo. Il cortile è già affollato di ragazzi, nonostante siano solo le otto di mattina. Molte ragazze si voltano verso di noi ed iniziano mormorii e sospiri vari. Ecco. Un bell’effetto da apparizione dell’Host Club. Ma... un momento! Moltissimi, troppi ragazzi sono voltati verso noi. Arrossisco all’istante e abbasso la testa. Sento una mano sulla spalla e mi volto. Tamaki.

Haruhi-himesama. Ti proteggerò io!

Io lo fisso strabiliata. Mi ha chiamata Himesama!

Sparisci, senpai.

Gli intimo mentre mi avvio per il cortile e verso l’ingresso. Mi fermo a guardare i tabelloni. Io e i gemelli Hitachiin siamo ancora in classe insieme, e insieme a noi c’è anche Renge-chan, la manager dell’Host Club. Sospiro di nuovo e mi avvio verso la classe. Mi metto a sedere in un punto strategico, fila centrale, accanto alla finestra. Immersa nei miei pensieri, non mi accorgo che qualcuno si è avvicinato.

Scusami. Questo posto è libero?

Alzo lo sguardo e i miei occhi scuri incrociano quelli azzurri di un ragazzo, che non ho mai visto, alto e biondo, che mi sta sorridendo. Io arrossisco e timidamente annuisco. Poi abbasso lo sguardo e mi mordo un labbro. Mi do della stupida e rialzo il volto. Sorrido.

Io sono Haruhi Fujioka! Piacere!

Gli tendo la mano destra, che lui mi stringe dolcemente.

Io sono Shinichi Nikarashi. Il piacere è mio!

Mi sorride anche lui e arrossisco di nuovo. Distolgo lo sguardo e lo punto sulla schiena di Hikaru che si è appena seduto di fronte a me. Mi volto appena verso destra e vedo che Kaoru e leggermente voltato verso di me e mi sorride. Gli sorrido a mia volta e poi mi volto all’indietro. Renge mi sta fissando come se non mi avesse mai visto, cosa che è vera, in un certo senso. Un brusio carico di curiosità riempie la classe, fino a quando il prof entra e inizia l’appello. E svela l’arcano. Quando chiama il mio nome ho quasi paura ad alzare la mano. Dopotutto ho passato un anno intero a fingermi un maschio per poter ripagare il mio debito di otto milioni di Yen. Sospiro, infondendomi coraggio e alzo la mano titubante. Sento un lamento di delusione non appena le mie tre clienti abituali dell’anno passato realizzano la cosa. Sorrido e ignoro l’onda di delusione delle ragazze e quella di voglia di conquista dei ragazzi che sta dilagando in classe. Le nove ore di lezione passano in fretta e quando la campanella dell’ultima ora suona, mi alzo, rimettendo a posto le mie cose. Saluto Hikaru e Kaoru con un cenno della mano ed esco dalla classe. Sono quasi nel cortile quando la voce di Tamaki-senpai mi ferma.

Haruhi-chan, dove pensi di andare?

Mi volto verso il biondino e rispondo.

A casa, ovviamente!

Lui scuote la testa con fare teatrale, e ribatte.

Sei ancora un membro del Club. Kyoya!

Esclama girandosi verso il moro. Dietro di lui, Hikaru, Kaoru e Renge osservano la scena.

Da oggi in poi, l’Host Club avrà un piccolo regalo per gli studenti maschi.

Kyoya e Tamaki mi indicano.

Tu!

Esclamano in coro.

 

 

Chiarimenti sugli appellativi.

 

-chan (come in Haruhi-chan): appellativo usato per le ragazze, di solito per qualcuno di cui si è innamorati, ma non solo. È utilizzato anche per indicare i bambini piccoli, sia maschi che femmine.

 

-senpai (come in Tamaki-senpai): appellativo usato per persone più grandi e che frequentano la stessa scuola o lo stesso posto di lavoro.

 

-himesama (come in Haruhi-himesama): propriamente significa Principessa. Ha assunto poi un significato onorifico.

   
 
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