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Autore: ShinRan4862    14/12/2015    7 recensioni
Una notte di stelle.
Ran e Conan ad osservarle insieme, sotto una coperta che sarà reduce di una tacita promessa.
Spero vi possa piacere ^.^
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti voglio bene.


Conan Edogawa.
Che nome ridicolo!
Quella volta con Ran ho tirato fuori il primo nome che mi è capitato a tiro, ma a saperlo me ne sarei scelto uno migliore.
Ora sono qui, e ho appena finito di parlare al telefono con Ran.
Le ho augurato la buonanotte l’ho sentita ridere, attraverso la cornetta e il muro che ci separa.
Ora il buio più totale e il silenzio più assoluto mi circondano. Kogoro non c’è, è via per lavoro, e in casa ci siamo solo io e lei.
Mi sto rigirando tra le mani quel papillon rosso vivo, che indosso quasi sempre, chissà perché poi…
Guardo fuori dalla finestra, osservando la luna piena, splendente che quasi mi incanta, mentre con i polpastrelli studio il tessuto scarlatto che si trova nella mia mano, che ormai conosco a memoria. 
Rosso. Mi piace questo colore e poi è anche il colore preferito di Ran.
Come si chiamava quel film? Ah sì, “La leggenda del filo rosso”, beh, ci deve essere un motivo se hanno scelto proprio quel colore no?
Nel bianco platino splendente della luna rivedo quel viso così dolce della ragazza che si trova nella stanza affianco alla mia e non posso fare altro che sorridere. 
Quanto è bella.
La ragazza più bella e fantastica che io abbia mai conosciuto.
Se penso che ora ci siamo qui solo io e lei mi verrebbe una voglia immensa di andare da lei e dirle tutta la verità; chi sono veramente cosa è successo in tutti questi mesi e soprattutto dirle che l'amo.
Ma so perfettamente che non mi posso permettere tutto ciò...
Il mio sorriso si spegne lentamente, lasciando spazio ad una esspressione più che malinconica e i miei occhi si velano di lacrime, mentre stringo con forza le lenzuola, che si stropicciano sotto la pressione della mia mano sinistra.
Ma ora io sono Conan Edogawa, no? 
Sono il bambino troppo intelligente per la sua età, sono il moccioso con gli occhiali, sono quel bambino che consola Ran nei momenti di tristezza, ma non sono Shinichi Kudo.
Per un attimo ripenso a quella volta, in quel ristorante lussuoso in cui ho portato Ran. Ero Shinichi quella volta, volevo confessarle il mio amore, ma come al solito uno stupido omicidio ci ha interrotti, anzi, io ho interrotto quella cena per la mia stupida voglia di sapere sempre tutto e non lasciare mai alla polizia il lavoro della polizia.
Me lo ero meritato quella volta, ma Ran? Perchè lei ha dovuto e deve subire tutto questo? Solo per la sfortuna di avermi incontrato? Sì, assolutamente.
Ricordo perfettamente allora le sue parole, piene di tristezza, rabbia, delusione e amarezza. 
Mi avevano trafitto il cuore come tranti spilli, uno dietro l'altro. Io l'avevo consolata, ma da Conan Edogawa.
La persona che Ran si era trovata davanti non era Shinichi, ma Conan, il bambino troppo intelligente.
Stringo ancora di più il papillon nella mia mano, rendendomi conto di una cosa a cui forse non avevo nemmeno fatto caso.
Lo Shinichi che vive nella mia anima non si è mai estraniato dal corpo di Conan. Se Shinichi e Conan fossero due persone effettivamente diverse, sarebbe come se Shinichi fosse il mittente, Conan la lettera e Ran il destinatario.
Mi accorsi di essere, come Conan, due cose ben precise. Un collegamento e una divisione, contemporaneamente.
Se non ci fosse Conan, ci sarebbe Shinichi, ma se c'è Conan c'è un legame con Shinichi.
Quasi sorrido dei miei contorti ragionamenti, ma io sono un Detective, è normale che faccia dei collegamenti assurdi e mi ponga delle domande inutili. 
Mi sento di nuovo opprimere il petto da qualcosa che fisicamente non c'è, ma è come un macigno per me.
La stanza è troppo piccola.
In pigiama lancio sul letto il papillon e mi alzo dal letto e mi dirigo verso la porta d'ingresso, tentando di non svegliare Ran, me ho proprio bisogno di un po' d'aria.
Esco di casa e mi dirigo in strada, non c'è nessuno...
Mi siedo sugli scalini dell'agenzia investigativa, godendomi il venticello fresco che raffredda i resti di una giornata afosa.
Continuo ad osservare la luna, che ancora una volta mi propone lo sguardo dolce di Ran. 
Rimango incantato e non mi rendo conto del tempo che passa. Le stelle illuminano il cielo che sembra fatto di velluto blu, tanto è bello.
Un rumore mi distre un attimo, ma lo ignoro, troppo impegnato ad osservare quella bellezza che ho davanti agli occhi.
"E' davvero bellissimo" senti dire alle mie spalle, e subito volto la testa verso quella splendida voce che riconoscerei tra mille.
Lei è qui, bellissima come sempre, con i suoi occhi lilla che brillano per effetto della luna e i capelli castani scompigliati dal vento e piuttosto in disordine e lo spettacolo che osservavo un secondo prima sembra nulla in confronto a quello che ho davanti.
"Ran-neechan cosa ci fai qui?" chiedo, risvegliandomi dal mio stato di trance improvviso
"Io? Potrei farti la stessa domanda, è tradissimo!" mi dice lei, con un'aria severa che più finta non poteva essere.
"Scusa Ran-neechan.." le dico, abbassando lo sguardo a mo di scuse
"...ma non mi andava di dormire, perciò sono venuto a vedere le stelle, sono così belle stasera" le dico indicandole il cielo scuro.
La vedo sciogliersi in un meraviglioso sorriso e alzare lo sguardo verso il punto indicato dal mio dito.
"Hai proprio ragione..." mi dice, tronando con lo sguardo su di me e facendomi sorridere.
Si abbassò alla mia altezza e mi mise le mani sulle spalle
"Ma non farlo mai più, poteva essere pericoloso e mi è preso un colpo quando non ti ho trovato nel letto" disse tornando seria e muovendo gli occhi con espressione preoccupata.
Annuii e le dissi
"Possiamo restare ancora un po'?" con gli occhi più dolci che riuscissi a fare. 
"Aspetta qui e chiudi gli occhi" mi disse, facendomi voltare con il viso verrso la strada, dando le spalle alle scale. Feci come mi aveva chiesto e non feci domande, ero curioso però.
Mi misi seduto sul primo gradino della scalinata e aspettai per poco.
Sentii qualcosa di morbido e caldo appoggiarsi sulle mie spalle e mi voltai di scatto verso la mia destra, dove avevo sentito Ran sedersi.
Si era messa affianco a me e aveva avvolto entrambi con una coperta di pile blu notte.
Si voltò verso di me e sorrise dicendomi
"Solo perchè non c'è mio padre" ma sapevo perfettamente che anche se suo padre ci fosse stato lo avrebbe fatto comunque. 
Le sorrisi, e mi accorsi di essere arrossito un po' della sua vicinanza. 
Mi strinsi ancora di più a lei, che con fccia stupita rispose alla mia stretta.
Ricominciai ad osservare le stelle in tutto il loro splendore, accoccolandomi vicino a Ran e inspirando il suo dolce profumo.
Dopo un po' qualcosa di piccolo e umido si posò sui miei capelli, facendomi alzare lo sguardo. 
Quello che vidi mi fece incrinare il cuore; Ran, la mia piccola Ran, stava piangendo. Nessun singhiozzo, nessun singulto, solo lacrime silenziose. Le percorrevano le gote una ad una, mentre lei sembrava quasi non accorgersene, continuando a guardare quel manto blu.
Allungai un braccio verso il suo viso e le tolsi le lacrime con i pollici, attirando la sua attenzione. 
Il suo sguardo mi distrusse il cuore, un misto tra dolore e frustrazione, incomprensibile da capire dove finisse uno e iniziasse l'altro.
Si riscosse, probabilmente, dai suoi pensieri e sorrise, dicendomi
"Scusa, ma stavo pensando..." lasciò la frase così, a metà continuando a piangere.
"Ran" le dissi e lei si bloccò fulminata da qualcosa
"Shinichi..." disse in un sospiro, abbracciandomi forte e tenendomi stretto. 
Ricambiai l'abbraccio e le dissi
"Ran sono qui con te e non ti lascerò mai"
La sentii stringere la presa e ripetere
"Shinichi..." in modo più sommesso, riprendendo a piangere.
La staccai da me e lei mi disse, guardandomi dritto negli occhi
"Scusami e grazie Conan. Ti voglio bene..." disse per poi sorridere e abbracciarmi nuovamente, dopo essersi asciugata le lacrime.
"Anche io ti voglio bene, Ran" Le dissi io, stringeldola a me e tornando ad osservare la luna.
Avrei voluto che quel momento e quella notte non finissero mai.
Tornerò da te Ran, ti prometto che tornerò da te, perchè io non ti voglio bene, io ti amo!
...Non immagini nemmeno quanto... 





Ciao e buonanotte a tutti!! 
Scusate se posto così tardi, ma mi è venuta l'idea di scrivere questa storia e non volevo perdermela per strada...:)
Cosa ne pensate? Fatemelo sapere!! ^.^
Alla prossima ^.- 
Miao >.< 
ShinRan4862
   
 
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