Cammino per le vie della cittā, un cielo dal
color cenerino sopra la mia testa,un
forte odor di pioggia nell'aria, grandi gocce
cadono sul viso, abbracciando le lacrime;

le persone, come uno specchio, riflettono il
grigio della cittā nei loro cuori, avidi,
corrotti, ipocriti. La spregiudicatezza
domina sovrana la loro misera vita,

il calcolo la loro mente, il profitto i
loro sporchi interessi. In questo viaggio la
noia gentile mi protegge, l'angoscia soave
culla la mia anima, come una dolce madre,

la disperazione consola i miei feriti
sentimenti, ed io non posso cambiare nulla
della realtā, contaminata da questo morbo
fatale, la malattia del genere umano.

La felicitā precipita dal dorso di un
passero per l'invidia di uno sporco piccione.