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Autore: rora02L    14/12/2015    3 recensioni
Parla dei motivi che hanno spinto Tremotino ad accettare completamente l'Oscurità.
Partecipante al contest "Il lato oscuro della Forza" indetto da Petunietta nel forum di EFP ( io ho contato 888 parole ...)
Tratto dal testo :
- Io non sono un mostro. Io sono Il mostro. Il mio cuore è marcio e nero, sono il re degli incubi di questo mondo … sono il Signore Oscuro. E mi piace. -
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I’m Rotten to the Core.

P.O.V Tremotino

Ripenso a quando sono diventato ciò che sono adesso: il Signore Oscuro, il più potente e malvagio mago di tutti i tempi. Ma il mio nome mi ricorda ancora chi ero: Tremotino, il vigliacco tremante.
Come i miserabili che mi invocano per risolvere i loro stupidi problemi, non capendo che la magia ha sempre un prezzo. Non sono mai pronti a pagarlo. Nemmeno io ero pronto a pagare il mio: l’amore di mio figlio, Bealfire.
La mia governante mi avverte che il tè è pronto e che c’è un uomo che chiede di me.
So benissimo chi è: il principe azzurro, che noia. Lui e la sua ricerca del “vero amore”, Biancaneve.
Che storia sdolcinata, potrei vomitare. Mi chiedo se questo “amore” possa essere anche più potente di me...

~΅~

Torturare, solitamente, è divertente. Ma, questa volta, no.
Colpa di quella lagna petulante di Belle. Vuole che io rilasci il mio prigioniero, perché non ha fatto “nulla di male”. Rubare a me non è “nulla di male” ?! Ha il cuore troppo tenero per vivere in questo mondo.
Se si perdesse in un bosco o se cercasse di fare l’eroina come desidera, finirebbe sicuramente ammazzata, sbranata dai lupi o uccisa dai briganti. Nessuno ha pietà dei deboli e dei puri di cuore.
Come quel maledetto pirata, sono stato trattato da lui come un verme. Per questo la mia vendetta è stata appagante: tagliargli la mano mi sembrava un buon risarcimento. Anche se avrei tanto voluto stritolare quel suo cuore marcio tra le mie mani.
Peccato che ci fosse qualcun altro più meritevole della morte: la mia dolce mogliettina.
Doveva pagare per il suo tradimento, non tanto nei miei confronti, ma perché ha abbandonato nostro figlio. Ho provato un senso di giustizia e liberazione stringendole quel cuore da madre snaturata ed egoista. Non provavo più alcun tipo di affetto per lei.
Belle mi risveglia dai miei pensieri, riprendendo ad insistere affinché io liberi il delinquente che ha cercato di derubarmi e che ora marcisce in una delle mie celle.
Scrollo il capo, cercando di mantenere la calma, dato che la ragazza mi serve viva e sana per i suoi compiti, e rispondo: " Si dà il caso che l’uomo che così ardentemente state difendendo è un ladro ! Ad un ladro va mozzata la mano, almeno ! Ma deciderò io la punizione più esemplare. E lasciarlo libero non mi pare proprio una punizione adeguata, mia cara. Ora … - serro la mascella dalla rabbia, detesto vedere quello sguardo di disapprovazione e ribellione sul viso di Belle– torna a fare il tuo dovere e non seccarmi ulteriormente !”
La ragazza fa una faccia offesa, anche se dovrei essere io quello offeso. Insomma, quale servitore viene a dire al proprio padrone cosa deve e non deve fare ? Che sfrontata, prima o poi dovrò tagliarle quella lingua impertinente !
Si gira, facendo danzare i boccoli bruni e, prima di andare, si volta a guardarmi, con i suoi occhi azzurri, duri per la delusione: “Voi non siete così. Io lo so. Voi non siete il mostro che volete sembrare.”
Chiude poi la porta, sbattendola dietro di se. Pensa davvero che io non sia un mostro ? Devo dire che Belle è più ingenua di quel che pensavo. Io non sono un mostro. Io sono Il mostro. Il mio cuore è marcio e nero, sono il re degli incubi di questo mondo … sono il Signore Oscuro. E mi piace.

~΅~

Belle mi ha appena baciato.
Sento ancora le sue morbide labbra sulle mie. Solo dopo ho compreso i suoi scopi: togliermi la mia magia, l’unica cosa di cui vado fiero e che mi permette di ottenere tutto ciò che desidero. Quella ragazza ha giocato con la mia unica debolezza: lei.
Ma il mio cuore ormai è corrotto fin nel profondo, cosa potrei offrirle ? E come potrebbe mai lei amare un mostro come me ?
Sono furioso ed inizio a spaccare ogni cosa che mi capita a tiro … finché non ho tra le mani quella odiosissima tazzina dal bordo scheggiato. Mi fermo, come inebetito.
Cosa mi sta succedendo ? Sento il cuore … farmi male. Eppure non provavo alcun tipo di dolore da millenni, che mi ha fatto quella ragazza ?
Fisso la tazzina, ricordando il giorno in cui portai Belle al mio palazzo. La rigiro tra le mani, per poi appoggiarla al legno del tavolo in modo rabbioso ed andarmene da quella stanza, lontano.
Mi materializzo davanti alla casa delle mie zie, ricordando a me stesso perché avevo scelto quella via, tanti anni prima. Ho scelto il potere perché mi fa sentire bene, invincibile e senza alcuna paura.
Mi torna alla menta il giorno in cui mio padre, la persona che odio di più, mi abbandonò.
Il mio cuore riprende ad indurirsi, ritornando buio: anche quella piccola fiammella accesa da Belle è stata spenta. Non ho mai conosciuto l’amore. Ma non ne ho bisogno. Ho il potere.
Io sono l’Oscuro, questo è l’uomo che ho scelto di essere. Sono meschino, malvagio, egoista e codardo. Possono chiamarmi mostro, abominio e maligno. Possono odiarmi quanto vogliono. Questo mi fa piacere.
Meglio essere temuti che temere, schiacciare che essere schiacciati, dominare piuttosto che essere dominati. Essere malvagi piuttosto che codardi. Persino corrotti fin dentro all’anima che deboli senza un futuro.
Distruggerò chiunque si pari sul mio cammino senza esitazioni ed otterrò ciò che desidero: il potere su tutto.
Benvenuti nel mio regno oscuro, miei cari.

  
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