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Autore: Geh__    17/12/2015    2 recensioni
Sono passati 10 anni da quando Jacob e Evie Frye hanno liberato Londra dai Templari e i due gemelli continuano il loro lavoro da Assassini, portando nuove conoscenze. Una di queste è Angel Richardson, una semplice libraia che per loro si potrà rivelare molto più.
Un'aiutante, un'amica, una sorella, un amore.
1888
«Dottore, potrò aver subito un trauma, ma il mio cervello funziona ancora e credetemi so cose su di voi che potrebbero rinchiuderla in prigione a vita. Oh, è paura quella che vedo? Ne avrà ancora di più quando avrà tutta Scotland Yard alle costole se non mi farà uscire.»
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Evie Frye, Jacob Frye, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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«E' un errore gravissimo quello di formulare ipotesi prima di avere tutti gli indizi. Distorce il giudizio.»
 Sir Arthur Conan Doyle



 
Jacob e Evie



* * *
                          
E' il 15 ottobre del 1878 e si respira l'aria di un nuovo giorno nelle strade di Londra!
«Che puzza di pesce!» urla mia sorella Beatrice schifata. Si, questa è l'aria che intendevo.
«Grazie idiota, siamo vicino al porto, che ti aspettavi?» le risponde mio fratello Matt –abbreviazione di Matteo, abbiamo tutti e quattro nomi Italiani- «Oh Matt, e io che credevo fossi tu a puzzare!» gli dice Beatrice.
«Finitela tutti e due! Dobbiamo muoverci, è tardi!» «Ti prego…» si lamenta Matt aggrappandosi alle mie gambe «…dolce sorella, cara sorella Angelica bella come un angelo, portami con te!» ci risiamo… stesso lamento tutte le mattine. «Matt, il giorno in cui vorrai andare a scuola di tua spontanea volontà sarò una persona felice» volgo lo sguardo verso la strada, e con tono melodrammatico, aggiungo «…morirò nella mia infelicità.»
«Sei la solita Poison Ivy! Se io non voglio andarci, non ci vado!» mi chiama così ogni volta che a detta sua sono “cattiva” come «L’edera velenosa!» «Dovevi pensarci prima, sai?» gli dico puntando il dito verso la scuola «Quando siamo arrivati?» chiede con faccia terrorizzata, mi metto a ridere e arruffandogli i capelli li saluto.
Mi avvio verso la libreria, il negozio di libri è della nostra famiglia da almeno sessant’anni ed è una delle più conosciute qui a Londra, e ora tocca a me gestirla. Apro la porta, e annuso l’aria che mi piace tanto (non di pesce) dei libri. Vado dietro al bancone e ci appoggio i giornali arrivati prima.
Iniziano ad arrivare i clienti abitudinari, tra cui il signor Maxwell, che ogni mattina mi porta il caffè. «Ancora vi ringrazio, signor Maxwell.» «Si figuri, e mi chiami pure Richard, arrivederci Angelica!» «Arrivederci!»
Guardo l’orologio e con mia grande sorpresa sono già le nove.
Tra un cliente all’altro decido di leggere un libro per passare il tempo, vado tra gli scaffali e noto un mucchio di libri caduti a terra «Quando cavolo è successo?» e mi abbasso per raccoglierli, mentre aggiusto sento il campanello della porta che si apre, segno che qualcuno è entrato.
«C’è qualcuno?» «Arrivo!» corro di là e trovo due ragazzi, una femmina e un maschio, avranno trent’anni. Sono una coppia? Li osservo meglio, e noto una somiglianza tra i due e penso che forse sono fratello e sorella. «Salve.» li saluto io «Giorno.» mi risponde lui «Capelli rosso scuro, grandi occhi grigi truccati di nero, altezza media. Tu devi essere Angel Richardson. Vero?» mi chiede lei. Spalanco gli occhi perché la cosa è davvero sconcertante. «E voi sareste?» «Io sono Jacob Frye.» «Io invece Evie, Evie Frye.» come pensavo, sono fratelli. «Come fate a conoscermi?» «Ci hanno mandati qui perché hanno detto che questa è una delle librerie più fornite di Londra, e abbiamo un disperato bisogno di un libro che non troviamo da nessuna parte. Non ti stiamo seguendo o cose del genere, mi dispiace se ti ho spaventata». Non mi sembrano malintenzionati, quindi decido di fare il mio lavoro e basta «Di che libro si tratta?» Evie sta per rispondermi, ma veniamo distratti da una voce acuta «Muoviti, furfante! Tua sorella deve venire a sapere della tua ennesima malefatta!» no, non la signora Collins… non di nuovo! «Richardson!» entra urlando tenendo mio fratello per l’orecchio destro… mio fratello… ma dovrebbe stare a scuola adesso! «Signora Collins.» rispondo mellifluamente «Oh non usare quel tono con me, signorina! Ho trovato di nuovo vostro fratello nel mio prato! Sapete quanto ci costa il giardiniere?!» «200 sterline, lo so. Potreste lasciare mio fratello? Ci teniamo ancora al suo orecchio.» lo lascia e lo spinge verso di me «E’ ovvio che lo faccia apposta, voglio subito dei provvedimenti.» «Non è vero Ivy! Stavo giocando con il suo cane!» e capisco che sta dicendo la verità perché ha gli occhi lucidi, sta per mettersi a piangere. Nessuno deve far piangere mio fratello, oltre me, ovviamente. «Ma per favore! Perché Benjy dovrebbe giocare con un bambino come… come lui?!» quel lui detto in tono schifato è la goccia che fa traboccare il vaso. «Come lui? Cosa avrebbe mio fratello che non va, signorina Collins?» e sottolineo quel Signorina, ormai tutti sanno che Evelyn Collins è una zitella lasciata dal marito perché disperato per l’isterismo della moglie. Si è chiaramente offesa, e risponde «Un bambino scapestrato come lui, figlio di una libraia e di un pazzo…» è abbastanza adesso. «Se ne vada.» ordino io «Come scusi?!» «E’ sorda? Vi sto cacciando. Andate via.» «Ve ne pentirete!» «Si pentirà di cosa?» chiede Jacob Frye… che ha adesso ha un cappuccio sulla testa, devo ammettere che incute un po’ di... timore? Sembra di avere mio zio Jack avanti.
La Signora Collins si è chiaramente spaventata e tirando la sua piccola bocca raggrinzita esce dal negozio sbattendo la porta. «Quella vecchia…» dice Matt, ma lo ammonisco prima che possa continuare, ma poi penso, perché no? «Pazza. Hai ragione» e mi sorride. Mi giro verso i fratelli Frye «Scusatemi…» «Hai fatto bene!» risponde Jacob «La stupidità della signora è stata evidente. Tornando a noi, non conosciamo il titolo del libro, abbiamo una vecchia foto che lo ritrae» e Evie mi porge la foto. Lo osservo bene, e non mi è nuovo. Sicuramente non lo abbiamo qui, ma dove l’ho visto? «Inizierò col dirvi che qui non lo abbiamo.» Jacob sbatte un piede per terra e Evie si mette una mano sulla faccia. «ma… l’ho visto da qualche altra parte» a questa frase tutti e due sembrano riprendersi «Ricordi dove? Ti preghiamo, è urgente» già, dove l’ho visto? E all’improvviso mi viene un’illuminazione, nella libreria di mio zio Jack! Perché sempre zio Jack? La scena col cappuccio, adesso il libro... «Da mio zio…» Jacob e Evie si guardano in faccia dubbiosi «Dove?» «Da mio zio!» dico ad alta voce «Scusate…» «Potresti… chiedere a tuo zio se può… prestarlo?» «Ora non è a Londra.» «Perfetto allora, andiamo a casa di tuo zio a prenderlo!» esclama Jacob «Jacob!» lo sgrida Evie «Che c’è? Senti Evie, quel libro ci serve, e lo sai» «Posso anche darvelo, ma non ho le chiavi di casa sua.» si girano entrambi verso di me «Davvero?» chiede Evie «Le chiavi non sono un problema!» mi dice Jacob. Prendo un foglio e una penna e scrivo ‘Torno subito’.
«Matt?» «Sì?» «Vieni. Non ti lascio da solo qua.» Matt annoiato viene con noi.
Arrivati casa di mio zio, Matt chiede «Bravi geni. Come pensate di aprirla adesso?» Jacob gli fa una smorfia e, cacciando un grimaldello, risponde «Con questo.» in due secondi apre la porta e entriamo in casa di mio zio. E’ partito un mese fa e la casa inizia ad essere impolverata «Zio Jack ci ucciderà» mi dice Matt preoccupato «Non lo saprà…» ma non sono sicura di quello che dico, zio Jack scopre sempre tutto. Vado a cercare tra i libri, e inizio a starnutire per la quantità di polvere. Dove sta? Fa che lo trovi! Edgar Allan Poe… Jane Austin… Jane Austin? Perché mio zio ha un libro di Jane Austin? Scuoto la testa e continuo a cercare… Dumas, Dickens… Eccolo! Prendo il libro e soffio per togliere la polvere. Torno da Evie e Jacob «E’ questo?» chiedo speranzosa. Lo guardano ed esclamano in contemporanea «Sì!» «Grazie mille… grazie…» «Certo, tutto molto bello, ora potremmo uscire?» chiede Matt «Un momento… scusami, posso farti una domanda?» mi chiede Evie, annuisco, e continua «Sai come fa tuo zio ad avere questo libro?» che cosa intende? «Credo di non aver capito... in che senso?» «E’ solo…» ma Jacob la interrompe «Nulla di importante, a volte mia sorella fa pensieri strani…» no, non abbocco. I due fanno per andarsene e chiedo loro «Mi spiegate che ha questo libro di così importante?» mi ignorano… che maleducati! Mi metto avanti la porta, bloccandoli «Siete sordi adesso?» i due mi fissano, non sanno cosa rispondere. Jacob mi mette la mano sinistra sulla spalla e mi dice «Non possiamo dirtelo.» gli guardo il braccio… quel guanto, mi ricorda quello di mio zio Jack, quello con quella lama… che cosa sta succedendo? Ritorno sulla terra e mi limito a dire «Va bene.»
 
«Per me sa qualcosa.»
«Hai visto come mi ha fissato il guanto?»
«Sì, Jacob, l’ho notato. E non la vedo stupida. Per me lo zio Jack è un Assassino. Altrimenti come farebbe ad avere il libro?»
«Ma se non sa che lo zio è un Assassino…»
«In ogni caso ha capito che c’è qualcosa che non va»

 
10 ore dopo
Finalmente devo tornare a casa, sono distrutta e da oggi mi sto facendo mille domande sui fratelli Frye. Chiudo il negozio e vado a casa mia, per strada già non c’è nessuno, passo fuori al teatro e penso allo spettacolo a cui dovrò assistere la prossima settimana: Romeo e Giulietta. Vado avanti e, con mia grande sorpresa, vedo i fratelli Frye.
«Mi perseguitano» esclamo io.
Stanno correndo verso il porto e sono troppo curiosa per farmi i fatti miei. Inizio a seguirli.
Fortunatamente si fermano e mi appoggio ad un muro per riprendere fiato. Mi giro verso la strada ma i fratelli sono scomparsi.
«Dove sono finiti?»
All’improvviso vengo presa da dietro, mi strattono cercando di liberarmi ma mi mettono la mano sulla bocca impedendomi di urlare. Sento piano piano addormentarmi. Mi sono cacciata in questo guaio per quei due... chi diavolo sono i fratelli Frye?




Salve!
Non so se continuerò questa storia, è una cosa di passaggio che non so se porterò a termine perché mi è uscita in una improvvisa voglia di scrivere.
Ad ogni modo: vediamo un nuovo personaggio, Angel, alle prese con i fratelli e la libreria in cui lavora, quando all'improvviso entrano in gioco i fratelli Frye che le stravolgono la giornata. 
Vediamo che alla fine qualcuno la rapisce... che fine avrà fatto? Per voi chi sarà? 
Vorrei sapere cosa ne pensate, dunque RECENSITE! Our revoir! 
  
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