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Autore: DeeperInside96    17/12/2015    0 recensioni
Charlotte Thompson, è una semplice ventenne americana, una studentessa universitaria intenta a realizzare il suo sogno nella Grande Mela. E’ innamorata dell’amore ma, a causa di un'importante ferita causata dalla morte del suo fidanzato Taylor, non ne vuole più sapere di amare. Riuscirà il bell’imprenditore Edward Douglas a far breccia nel suo cuore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Image and video hosting by TinyPic Charlotte Thompson, è una semplice ventenne americana, una studentessa universitaria intenta a realizzare il suo sogno nella Grande Mela. E’ innamorata dell’amore ma, a causa della dolorosa perdita (in un incidente) del suo fidanzato Taylor, non ne vuole più sapere di amare. Riuscirà il bell’imprenditore Edward Douglas a far breccia nel suo cuore? 

Chi è Charlotte?
Charlotte Thompson, nasce il giorno di Natale del 1995 e cresce a Pittsburgh, nello stato della Pennsylvania, ma il suo sogno è sempre stato quello di vivere a New York.
E’ molto legata alle sue origini, alla sua famiglia, ma pensa che per ricominciare a vivere, dopo una brutta ferita, bisogna fare la valigia ed allontanarsi, non per sempre ma, almeno, per un po’.
Abita nella grande mela da pochi mesi ma è come se ci abitasse da sempre! Si è trasferita a New York per studiare management (sogna di diventare la manager di un personaggio famoso), anche se adora la fotografia e quindi nel tempo libero si diverte a fare un sacco di foto.
Abita in un loft a Brooklyn con altri tre ragazzi: la sua migliore amica Meredith, che cerca in tutti i modi di diventare una modella per Victoria Secret; Dan, che sta studiando per diventare uno stilista e Mark, il suo fidanzato(sì, avete capito bene, il fidanzato di Dan).
Charlotte invece, pur amando l’amore, non vuole più sentirne parlare. E’ stata fidanzata per 5 anni con Taylor, il suo ragazzo del liceo, avevano progettato tutta la loro vita insieme poi, una brutta sera d’agosto, il destino ha deciso che Pittsburgh non era più il luogo di Taylor, lasciando Charlotte da sola in balia del dolore e dei ricordi.
Da quel giorno Charlotte non vuole più saperne dell’amore.


CAPITOLO 1 - Tutta colpa di una chiave.

 

“…Quattro mesi, quattro terribili mesi che tu non ci sei più, che tu non sei più qui con me. Oggi avremmo festeggiato il nostro quinto anniversario insieme ma il destino ha deciso di separarci. 

Tanti auguri amore mio, ovunque tu sia.”

 

Pubblico questo breve post su Facebook, sul suo diario come ad illudermi che in realtà lui ci sia ancora, che lui lo possa leggere e poi vado, in lacrime, a farmi una doccia.
E’ mattina presto, faccio colazione, prendo dei vestiti nell’armadio senza fare molto caso a cosa mi sono messa addosso, comunque penso di non essere pronta per le passerelle della NY Fashion Week dato lo guardo del mio amico Dan, aspirante stilista. Un paio di jeans scoloriti, una camicetta blu notte e le mie amate Stan Smith. Mi raccolgo i capelli con una matita, un filo di fondotinta e un po’ di mascara e sono pronta. Prendo il mio Macbook lo infilo nella mia borsa Micheal Kors, che Dan approva particolarmente, e mi dirigo verso la metropolitana per andare a lezione. 

Questa è praticamente la routine quotidiana di ogni mattina. Questa è una mattina come tutte le altre e, come tutte le altre volte appunto, per andare alla fermata della metro devo passare al bar che si trova all’angolo, sotto casa mia, il “Jenny coffee house”. Non ho mai tempo di fermarmi perché sono sempre di fretta, però noto che ogni mattina c’è un ragazzo che puntualmente, quando passo davanti al locale, incrocia il suo sguardo intenso ed intrigante con il mio.

Anche se mi piace pensare molto ai momenti della giornata a questo non do mai molto peso, probabilmente è solo una coincidenza. 

La lezione di oggi è andata bene, è stata interessante! Poi il professore è una persona molto importante per quanto riguarda il management quindi lavorare con lui è ancora più appagante. Prendo di nuovo la metro e torno al mio loft.
Cerco le chiavi nella borsa per anticipare. Le chiavi. Dove sono le chiavi??????
Ho dimenticato le chiavi in casa! Per la porta di casa non è un problema perché la chiave la inseriamo raramente dato che abbiamo un sistema tecnologico per aprirla, il problema è il portone grande!
Arrivo davanti al palazzo. Provo a suonare al citofono ma, pur (secondo me) conoscendomi, preferiscono, i pochi che rispondono, non aprirmi come se fossi una ladra! Chiamo i miei coinquilini sperando che qualcuno sia rimasto a casa ma nulla, nessuno sarà di ritorno se non tra un paio d’ore. 

L’unica cosa che mi rimane è provare ad entrare nel bar e chiedere se, per caso dato che il locale è situato all’interno del mio palazzo, avessero la chiave del portone. 

Entro, ci provo. Mi avvicino alla sorridente cameriera. Leggo il nome: Ashleigh. 

“Ciao! Sono la ragazza che abita al primo piano. Volevo chiederti un favore, hai mica le chiavi del portone?” dico prendendo coraggio.
“Sì, ne ho una copia dato che spesso, quando chiudiamo, passiamo da quell’entrata e comunque abbiamo la cassetta della posta lì nella hall. Però non so se posso aiutarti. Devo chiedere al mio capo. - Edwaaaard, puoi venire un secondo?” risponde chiamando questo Edward. 

In meno di due secondi, salta fuori da dietro la porta il ragazzo con il quale ogni mattina mi scambio uno sguardo. 

“Ehi, ciao! Cosa succede, Ashleigh?” dice alla ragazza. “C’è questa ragazza che dice di abitare qui ed avrebbe bisogno delle chiavi del portone, ma non so quanto sia attendibile e quindi ho preferito disturbarti un secondo.” dice con un tono seccato.
“Ehmm… Si io avrei bisogno che mi imprestaste un secondo le chiavi del portone principale perché ho dimenticato le mie in casa.” controbatto.
“Certo, vengo ad aprirti!” Risponde questo Edward con un sorriso in volto.

Saluto la “simpatica Ashleigh”, che ormai mi è quasi, anzi mi è diventata antipatica ed esco fuori dal locale dirigendomi verso la porta.

 

“So bene che abiti qui, ti vedo tutte le mattine.” dice Edward iniziandomi a parlare.
“Beh, è giusto che Ashleigh non conoscendomi abbia voluto a cercarti. E per questo ti chiedo scusa per il disturbo che ti ho creato. Ti direi di offrirti un caffè ma sarebbe una battuta di pessimo gusto.” dico arrossendo.
“Non ti preoccupare, nessun disturbo.” Sorride aprendo la porta.
“Io allora salgo. Ci si vede.” ci si vede?!?!? ma cosa mi è saltato in mente di dire?!!
“Alla prossima allora!” Sorride guardandomi salire le scale.

Passo la tessera ed inserisco il codice ed entro in casa con uno strano sorrisetto.

 

   
 
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