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Autore: eleCorti    18/12/2015    1 recensioni
Le vacanze natalizie sono giunte anche a Tokyo, i prescelti come le passeranno?
“Sora tutto apposto?” domandò la castana preoccupata.
“Sì, tranquilla Mimi, forse è meglio sederci da qualche parte” rispose la ramata.
La digiprescelta della sincerità si guardò intorno, in cerca di una panchina, purtroppo non ve ne erano, ma per loro fortuna poco più in là, rispetto a dove erano loro, c’era un bar.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Un po' tutti | Coppie: Mimi/Matt, Sora/Tai, TK/Kari
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quell’inverno Tokyo era ricoperta da un manto di bianca neve, ma questo non scoraggiò i suoi abitanti, che erano tutti fuori a comprare i regali per i loro cari.
In mezzo a quella folla, vi erano due donne, una aveva i capelli ramati che le arrivavano fino alle spalle, l’altra aveva i capelli castani chiari che le arrivavano fin sotto le spalle.
Entrambe tenevano delle buste, e camminavano molto lentamente, la ragazza dai capelli ramati aveva poggiato le sue mani, coperte da dei guanti azzurri, sul suo ventre.
“Sora tutto apposto?” domandò la castana preoccupata.
“Sì, tranquilla Mimi, forse è meglio sederci da qualche parte” rispose la ramata.
La digiprescelta della sincerità si guardò intorno, in cerca di una panchina, purtroppo non ve ne erano, ma per loro fortuna poco più in là, rispetto a dove erano loro, c’era un bar.
“Lì c’è un bar, che ne dici se entriamo e ci prendiamo un caffè?” propose la donna.
“Molto volentieri” rispose la giovane.
Così entrarono in quel bar, si sedettero e si presero entrambe un caffè. Sora prese anche un pezzo di torta, perché le era venuto un certo appetito.
“Allora sai già se è maschio o femmina?” chiese Mimi, curiosa.
“è una femmina” rispose la prescelta dell’amore, sorridendo.
“L’hai già detto a Tai?” domandò ancora.
“No, voglio fargli una sorpresa” replicò la donna.
“Comunque Sora, già la pancia s'inizia un po’ a vedere” le fece notare Mimi, indicando il ventre dell’amica poco gonfio.
Sora si toccò la pancia, sorridendo.
Era al terzo, quasi quarto mese di gravidanza, quando lo aveva scoperto,  era felice, ed era sicura che anche Tai lo fosse stato. Non era la loro prima gravidanza, avevano, infatti, un altro figlio di tre anni, chiamato Tai. Sora aveva scelto di dargli il nome di suo marito, perché quest’ultimo era sempre fuori a causa del suo lavoro, Tai era diventato un calciatore famoso in tutto il mondo, e soprattutto perché il bimbo assomigliava così tanto al papà, che veniva a tutti naturale chiamarlo Tai.
“Io invece non so come dirglielo” sospirò Mimi, triste.
“Beh io ad esempio quando aspettavo Tai ho deciso di dirlo al matrimonio” disse, perdendosi nei ricordi.
“Sì, me lo ricordo!” esclamò Mimi, sorridendo.
“Forse ho trovato il momento giusto in cui dirglielo!” tuonò la castana, entusiasta.
“Ovvero?” domandò, curiosa, la sua migliore amica.
Allora la donna si avvicinò all’amica e le sussurrò il suo piano…
Dopo le due donne si salutarono, andandosene ognuno nelle proprie case. Era il 23 dicembre, mancavano due giorni a Natale.
Quel Natale i prescelti decisero di festeggiarlo insieme, perciò si erano riuniti tutti a casa di Tai e Sora, che era molto grande.
Dopo un abbondante pranzo, preparato dalle ragazze, i prescelti decisero di giocare a tombola, anche se l’atmosfera non era una delle migliori.
Tai e Kari non si parlavano, il che era alquanto strano visto che il loro rapporto era sempre stato pacifico.
I due fratelli Kamiya si erano ridotti in quel modo, per un increscioso incidente che era successo qualche giorno fa.
Giorno 23...
Mentre Sora era uscita con Mimi a far spese, Tai era andato a un incontro importante, quindi il piccolo era rimasto a casa e Kari era stata incaricata di sorvegliarlo.
Ma non era sola…
Quando il giovane Kamiya tornò a casa, vi trovò il suo primogenito seduto davanti alla TV, della sorella non vi era traccia.
“Tai dov’è la zia?” domandò al figlioletto.
“Di là” rispose il bimbo.
Stava per dire altro, ma non poté finire la frase, perché il genitore era sparito, inoltrandosi nel corridoio.
La sua meta era il bagno, perché pensava che sua sorella fosse proprio lì, quindi voleva avvisarla che era tornato, ma sentendo degli strani rumori, provenienti dalla sua camera da letto, si fermò davanti alla porta, e, quando l’aprì, vide una scena che mai avrebbe sognato di vedere: sua sorella e il suo ragazzo, TK,  nudi sul suo letto.
Spalancò la bocca, rimanendo senza parole.
“Tai!” urlarono i due, non appena videro il castano.
Il giovane calciatore sbatté la porta, era scioccato, lui vedeva sua sorella ancora come una bambina innocente, nonostante fosse adulta e vaccinata.
Quindi s’infuriò con la povera Kari e furono inutili i tentativi della moglie di farlo ragionare. E, nonostante fosse il giorno di Natale, ancora non si erano chiariti.
Tai, infatti, non rivolgeva la parola a sua sorella, ignorandola, e Kari non osava incrociare il suo sguardo di rimprovero, proprio per questo teneva la testa bassa, estraniandosi dagli altri.
La prescelta dell’amore, vedendo l’ostilità del marito nei confronti della sorella, decise di prenderlo in disparte e di risolvere, definitivamente, questa faccenda, così lo fece alzare dal tavolo, andando con lui in cucina.
“Tai ora basta con questa storia, parla con tua sorella!” esclamò la donna.
“Sora non c’è niente da dire, hanno scopato nel mio, nel nostro letto, con nell’altra stanza nostro figlio! Perché non ti entra in testa?” le urlò contro.
“E su questo hai ragione, mi sono arrabbiata pure io, ma ora basta! Io lo so perché te la prendi tanto, perché la vedi ancora come una bambina! Ma devi smetterla di essere così protettivo nei suoi confronti, ha ventidue anni, è giunto il momento di lasciarla andare! Se fai così con lei che è tua sorella, non oso immaginare come ti comporterai con tua figlia!” gridò a sua volta.
“Aspetta, hai detto figlia? Non sarai mica incinta?” domandò incredulo.
Non le diede manco il tempo di rispondere, che la attirò a sé e le scoccò un bacio a fior di labbra.
“Amore questa è una notizia splendida” le sussurrò a fior di labbra.
Sorrise al suo dolce marito, sapeva che l’avrebbe presa bene.
“Hai ragione, è giunto il momento di lasciarla andare” disse.
La ramata sorrise e lo abbracciò.
“Bravo amore” si congratulò.
Mimi, intanto, si era precipitata in bagno a rimettere, Matt, preoccupato, l’aveva seguita, perché temeva che stesse male, poiché vomitava spesso.
“Tutto apposto? Ultimamente stai sempre male” domandò, una volta che la moglie si era ripresa.
“Sì, tranquillo, è solo che, ecco… ti devo dire una cosa… aspettiamo un bambino” confessò.
Il biondino sorrise per la troppa felicità, non lo aveva mai confessato alla moglie, ma da un po’ desiderava un bimbo, così la attirò a se l’abbracciò, accarezzandole i lunghi capelli.
“Mi hai reso l’uomo più felice di tutta Tokyo” le sussurrò a un orecchio.
Mimi lo strinse di più e pianse dalla gioia, finalmente si era liberata di un peso.
Certo il suo piano prevedeva qualcosa di diverso, ma andava bene anche così.
Sciolto l’abbraccio, raggiunsero i loro amici in salotto, seduti al tavolo da gioco, che li stavano aspettando.
Tai e Kari, nel frattempo, si erano alzati, il fratello aveva intensione di chiedere scusa alla sorellina per essersela presa tanto.
“Senti Kari, io volevo chiederti scusa per essermela presa troppo” si scusò.
“è tutto apposto, sono contenta che tu mi abbia perdonato” replicò, abbracciandolo.
Dopo aver fatto una partita a tombola, i prescelti aprirono i regali, che erano molto belli e particolari. Izzy, per esempio,  ricevette da parte degli altri un computer portatile nuovo, dotato delle ultime tecnologie. Ma, quello più particolare, fu quello da parte di Mimi per Matt: un ecografia del bebè. Quindi la castana confessò agli altri di essere in dolce attesa, ovviamente il suo piano prevedeva che Matt non sapesse niente, ma fu lo stesso bello vedere le facce felici dei suoi amici, che si congratularono con la coppia.
Dopo aver passato i successivi giorni a smaltire tutte le leccornie mangiate a Natale, il trentuno tutti i digiprescelti, tutti e dodici al completo, decisero di festeggiare l’ultima notte dell’anno insieme.
E si riunirono in un ristorante, molto grande, dove vi era una festa, in cui si mangiava molto bene.
Durante la cena Tai fece un annuncio.
“Ragazzi ho un annuncio da fare” esordì.
“Che cosa? Sora è già incinta!” scherzò il suo migliore amico, scatenando le risate di tutti.
“Beh, mi hanno offerto di giocare in una squadra europea ” confessò.
“E tu hai accettato?” domandò Matt.
“Sì ha accettato” rispose Sora, anticipando suo marito.
Poi si alzò e uscì fuori, il prescelto del coraggio la seguì, poiché si era preoccupato; la moglie aveva avuto una reazione strana e, conoscendola, sapeva che ci fosse qualcosa che non andasse.
“Sora perché hai detto che ho accettato?” domandò il castano, afferrandola per un braccio e facendola voltare verso di lui.
“Perché tu vuoi accettare” rispose lei, cercando di divincolarsi dalla salda presa del marito.
“Se tu non vuoi non accetto” ribatté.
“Amore io sono felice per te e ti seguirei in capo al mondo” esclamò, avvicinandosi a lui.
“Ti amo” le disse solo.
Poi la baciò dolcemente, accarezzandole i morbidi capelli e cingendole la vita.
“Quando partiamo?” chiese la ramata, dopo che si furono staccati.
“Dopo l’estate” rispose il leader dei prescelti, posandole un piccolo bacio sulla tempia.
“Non vedo l’ora!” esclamò la donna, cingendo il collo dell’uomo.
“Pure io!” disse, per poi posarle un altro tenero bacio a fior di labbra.
Sentirono i rumori dei fuochi d’artificio, si girarono e videro migliaia di luci colorate che decoravano il cielo di Tokyo.
“Buon anno amore” disse Sora.
“Buon anno” rispose Tai.
Si baciarono a lungo, fino a quando il loro pargoletto li interruppe, allora Tai lo prese in braccio, e tutti e tre osservarono il meraviglioso spettacolo che si prospettava davanti a loro, poiché quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbero passato il capodanno a Tokyo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice: avevo scritto questa piccola shot due mesi fa, circa, e sono stata titubante fino a l’ultimo se pubblicarla o no, perché a me non piace come l’ho scritta. Leggendola ovviamente dopo due mesi ho apportato un paio di modifiche, non me la sono sentita di cambiarla totalmente, magari a qualcuno piacerà così com’è.
Comunque, lo so che ancora non è Natale, ma siccome a casa dei miei non c’è internet, ho deciso di pubblicare questo scempio oggi.
Per cui vi auguro Buon Natale e felice anno nuovo!
   
 
   
 
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