C'era una volta una fata.

"Carina" direte voi...No,STUPIDA!!

Ma nonper scherzo,era davvero una stupida fata.

non perchè non capisse,anzi,era molto intelligente,semplicemente si divertiva a comportarsi come tale.

All'inizio era statao solo per gico,per ribellarsi alla fama che le fate avevano.

Aveva iniziato da piccole cose,poi via via era peggiorata.

Le veniva detto di fare una cosa e faceva l'opposto,di fare attenzione e trascurava i dettagli,di badare ai più piccoli e lei li abbandonava per andare a farsi gli affari suoi.

Ben presto e altre fate si stufarono di lei e del suo comportamento,ma non potevano farci molto.

Un giorno venne indetta un'assemblea straordinaria.

Nessuno sapeva il perchè,ma tute le fate adulte dovettero allontanarsi.

Alla fata stupida venne dato l'incarico di curare le fatine che non potevano badare a loro stesse.Ma lei aveva già un'impoegno,voleva vedere sbocciare un fiore,così le lasciò sole dicendo loro di non uscire.

Al suo ritorno,parecchie ore dopo, si aspettava di trovare già tutti gli adulti,ma quando si guardò attorno capì che non erano ancora tornati.

Andò dalle piccola,ma non c'erano.

Oh,no!! Erano sparite.E lei doveva curarle.

Terrorizzata per quelle piccole e il danno che aveva fatto cominciò a cercarle in lungo e in largo,ma non c'era alcuna traccia di loro.

Non si diede per vinta e continuò la ricerca,doveva trovarle prima che tornassero gli altri,DOVEVA!!

Intanto era scela la notte e delle piccole nemmeno l'ombra.

Iniziò a piangere,a disperarsi per ciò che la sua sconsideratezzaq aveva portato.

Intano degli adulti non c'era traccia e lei cominciava ad avere paura.Non era mai stata fuori senza nessuno al buio,ma non poteva tornare a mani vuote.

Iniziava a sentirsi sola e la tristezza cominciavaad attanagliarle il cuore.

Quelle che durante il giorno erano state bianche nuvole si erano trasformate in nubi grigie e incollerite,sembrava che anche loro ce l'avessero con lei per il suo comportamento.Venne la pioggia e lei non sapeva più che fare.

Sola,depressa e bagnata si rannicchiò sotto una grande foglia.Passòil tempo a rimuginare sui suoi sbagli e presto le riflessioni divennero sogni,ma anche questi si agitarono,la rendevano inquieta e la spaventavano.

Si svegliò di soprassalto,nel cuore della notte.

Sentiva che la pioggia non batteva più,ma non voleva aprire gli occhi per accertarsene.Voleva tornare a dormire,allontanare la responsabilità di ciò che aveva fatto da sè.

Poi sentì quel che l'aveva svegliata.

Qualcuno la squoteva a piccoli strattoni per richiamarla alla veglia.

Si spaventò e con un salto fu subito seduta,lontana e guardinga.

Dovette sbattere più volte gli occhioni verdi per capire quel che stava vedendo.

Le fate.Adulte e bambine.Insieme.

Scoprì presto che le piccole nonsi erao perdute,non erano state rapite.

Convinti che non l'avrebbero trovata i grandi erano tornati e avevano portato via le fatine.Volevano impartirle ua lezione,volevano che capisse.

E aveva capito,eccome.E non importava che fosse tutto finto,le sue preoccupazioni lo erano.

Sarebbe potuto capitare davvero e lei fu felice che così non fosse.

Si inginocchiò e abbracciò strette le sue piccole "sorelle".

..E mise giudizio...e finalmente nessuno l chiamò più stupida.

Ora era solo Leada,la fata.

 

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Questa è la seconda del trio di ieri sera...non so da dove sia venuta..ne percè...

Ma ho pensato al mio nipotino e volevo provare a scrivere qualcosa di più stile favole...ed ecco qui il risultato..

Fatemi sapere mi raccomando!!

un beso a tutti

bye bye