Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Lord_Ainz_Ooal_Gown    18/12/2015    11 recensioni
[Storia ad OC] - [ISCRIZIONI CHIUSE]
Un regno di Fiore tutto nuovo, completamente diverso da quello a cui siamo abituati. I supereroi lottano giorno e notte contro i criminali per far rispettare la pace e per questo si uniscono alle Leghe, in modo tale da aiutarsi a vicenda! Ma... con l'avvento dell'Avatar, i fanatici di Zeref imperversano per le strade scatenando il panico. Sotto ordine del master, Natsu e i suoi amici cercheranno nuovi alleati capaci di affiancarli in questa guerra!
Solite cose: bla bla bla nuova fic bla bla bla spero di avervi incuriositi bla bla bla sono masochista bla bla bla non avevo niente di meglio da fare...
Genere: Azione, Comico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Makarov, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zeref
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

UNA SITUAZIONE DIFFICILE



Sigma e X fissarono con sguardo neutro il biondo davanti a loro, così come i loro compagni dietro di loro. Ryo inclinò leggermente la testa e, schioccando le dita, fece avanzare i due robot che affiancarono la cyborg sul lato destro.

Laxus Dreyar…” iniziò Ryo fissando colui che sembrava intento ad affrontarli “… il nipote di Makarov, master di Fairy Tail. Non credevo che fossi a Magnolia?”

Come ho già detto, è stato un viaggio lungo. Fino a ieri non ero neanche a Fiore.” spiegò il biondo avvolgendosi con la sua elettricità “Inoltre, ho ricevuto alcune informazioni secondo cui voi avreste creato un sacco di problemi alla nostra Lega”.

E se anche fosse?” domandò Solaris mentre Ryo sgranò leggermente l’unico occhio visibile -Il suo livello di potenza… sta aumentando da quando è arrivato…-

Allora toccherebbe a me farvi capire quanto è grande l’errore che avete commesso.” sibilò Laxus con sguardo terribilmente serio, facendo un passo in avanti. Solaris fece altrettanto, ma Ryo lo fermò con un braccio e, dopo avergli scoccato un’occhiata eloquente, scosse leggermente la testa, ripetendo il gesto dopo aver guardato Dyvern.

I due parvero intuire e la meccanica portò il polso vicino alla bocca, sussurrando ad un piccolo orologio “Portale, per favore”.

Dietro di loro si materializzò un altro portale e Laxus, per nulla propenso a lasciarli andare, scattò in avanti con la sua incredibile velocità. I due robot furono i primi a reagire ma bastò una potente scarica elettrica per farli esplodere all'istante, facendo sbuffare Ryo.

Sigma si frappose fra lui e gli altri, rivestendo a sua volta le parti meccaniche di elettricità. I due si fissarono un solo istante per poi menare un fortissimo pugno a testa.

I due colpi si scontrarono l'uno contro l'altro, generando una forte onda d'urto e sprizzando elettricità tutt'attorno. Dopo alcuni secondi di stallo, X tentò di colpire Laxus su un fianco, ma il ragazzo afferrò Sigma per il polso con l'altra mano e, ruotando su sé stesso, la scagliò addosso al compagno, facendoli finire entrambi a terra.

La cyborg fu costretta a disattivare la sua modalità elettrica per non ferire X ma a quello ci pensò Laxus che, calando il pugno destro, colpì entrambi i bersagli con un fulmine dal cielo.

Sigma e X rimasero a terra per il dolore causato dal colpo ma, mentre il ragazzo si rialzò quasi subito, la cyborg continuò ad urlare dimenandosi senza controllo e tenendosi la testa con entrambe le mani.

"Ma che le prende?" domandò Solaris osservando la compagna in preda al dolore.

"Ho come l'impressione che quel colpo l'abbia mandata in cortocircuito." ipotizzò Ryo e, un istante dopo, X fu costretto ad evitare un fendente di Sigma, sorprendendo sia Laxus che i suoi compagni.

Continuando ad urlare come una dannata, Sigma si scagliò addosso ad X ma, dopo averlo mancato con un paio di fendenti, cambiò bersaglio, dirigendosi verso Laxus il quale evitò a sua volta i fendenti dell'avversaria.

Dopo l'ennesimo colpo andato a vuoto, il ragazzo colpì Sigma al volto con un pugno elettrico ma la cyborg non lo sentì nemmeno e continuò con il suo assalto, venendo colpita all'istante da diversi fulmini che la fecero strillare ancora di più.

Sigma riuscì ancora a fare qualche passo ma alla fine crollò in ginocchio, urlando frasi senza senso e continuando a scuotere la testa. Laxus ne approfittò per tentare di finirla con un violento calcio dal basso ma X si era già portato alle sue spalle e lo costrinse ad allontanarsi con un balzo.

"X! Prendila e vieni via! Devo metterla a posto prima che sia troppo tardi!" urlò Ryo senza tuttavia mostrarsi preoccupata per Sigma, bensì per le sue parti meccaniche.

Il ragazzo annuì impercettibilmente e posò entrambe le mani a terra. Il tetto si ricoprì in breve di tantissime venature rosse e, attorno a Laxus si verificarono svariate esplosioni che lo costrinsero ad alzarsi in volo grazie alla sua elettricità.

Il biondo riuscì comunque ad intuire la tattica degli avversari e, malgrado il fumo venutosi a creare, si scagliò nel punto dove aveva visto aprirsi il portale ma purtroppo per lui, sia i nemici che il portale erano già svaniti nel nulla.

"Tsk, sono scappati".

Laxus si guardò attorno per vedere se avessero dimenticato qualcosa ma, non vedendo nulla, si limitò ad afferrare ciò che restava delle teste dei due robot e prese un piccolo cd dalla tasca dei pantaloni.

"Meglio tornare a Fairy Tail, devo parlare al Master".



§ § §



Delle potenti urla si udirono lungo il corridoio e neanche la porta blindata del laboratorio di Ryo era abbastanza spessa da poterle bloccare.

"Tenetela ferma." ordinò Ryo con calma accendendo un laptop mentre, di fianco a lei, Dyvern si limitò ad osservare Solaris e X alle prese con una Sigma alquanto problematica.

Da quando avevano attraversato il portale, sembrava come impazzita e menava fendenti a caso, mirando a tutti i suoi compagni. Mancando Solaris con un fendente dall'alto, la cyborg conficcò la sua lama dentro ad un'apparecchiatura di Ryo, facendola esplodere.

"Ok, ora mi hai costretta ad usare le maniere forti." sibilò Ryo e, dopo aver digitato qualcosa sul portatile, gli arti meccanici di Sigma si staccarono dal suo corpo, mentre le ali si compattarono sulla schiena e l'occhio robotico si spense di colpo.

"Non potevi farlo prima?" domandò Solaris guardandosi il mantello rovinato da alcuni squarci ma Ryo si limitò ad una scrollata di spalle, indicando il lettino dove, poche ore prima, aveva potenziato la sua compagna.

X la adagiò sopra e dei ganci metallici la bloccarono ad esso, facendola infervorare ancora di più. Con assoluta calma, Ryo spostò una sedia di fianco al lettino e collegò un cavo nel corpo di Sigma, dove prima vi era il braccio, mentre l'altra testa USB la infilò nel suo portatile.

La cyborg continuò ad agitarsi senza riuscire a calmarsi e i suoi compagni osservarono Ryo, notando la sua espressione farsi sempre più confusa e particolarmente seccata.

"Tsk, non è un problema di circuiti. Il suo sistema nervoso sta reagendo a stimoli fisici esterni inesistenti, portando il suo corpo a reagire di conseguenza e neanche resettando la sua parte robotica potrei farci qualcosa." spiegò Ryo notando poi gli sguardi completamente spenti di X, Dyvern e Solaris.

Sospirando, la meccanica si corresse "Sta immaginando che qualcuno la picchi e si agita perché crede che i colpi siano reali, quando in realtà nessuno la sta toccando".

I tre annuirono all'unisono, avendo finalmente capito il problema e Solaris chiese "Quindi come la calmiamo? Con una botta in testa?"

"Uhm... interessante come soluzione. Sei un medico vero?" domandò un ragazzo dalla carnagione pallida alquanto divertito, entrando nel laboratorio. I quattro si girarono in contemporanea verso l'estraneo, squadrandolo da capo a piedi.

Le prime cose che risaltarono del suo aspetto furono la falce appesa alla schiena, l'ampio kimono nero, dalle maniche estremamente larghe che gli coprivano interamente le mani e dai pantaloni ugualmente larghi ma che lasciavano scoperti i piedi nudi, e la bizzarra maschera completamente nera che, oltre a coprirgli solo il lato desto del volto, aveva solo un buco per l'occhio e un ampio ghigno bianco disegnato sopra.

Il giovane avanzò tranquillamente verso di loro, facendo oscillare i suoi lunghi capelli bianchi legati in una cosa bassa, lanciando una breve occhiata a Sigma con i suoi sottili occhi, dorati come due gocce d'ambra.

"Tu saresti...?" domandò Solaris con voce fredda frapponendosi tra il nuovo arrivato e Sigma, imitato subito da X, che sembrava alquanto propenso ad ucciderlo all'istante.

"Oh? Un comune mortale come te desidera sapere il mio nome? Quanta arroganza... ma non mi sorprende, visto il tuo misero rango. Io sono Yotu Tobimasu, ma potete chiamarmi Shinigami. Il vostro capo mi ha contattato e ora sono uno di voi... anche se solo per quanto riguarda la squadra." spiegò l'albino con un sorriso enigmatico inclinando la testa e mettendo in mostra la voglia a forma di mezzaluna sul lato destro del collo.

"Un altro pazzoide. Ottimo..." commentò Dyvern con voce fredda, per poi rivolgersi a Ryo "Se il problema è nella testa di Sigma posso provare a calmarla. Le sue urla mi stanno facendo perdere la pazienza".

Yotu fissò Sigma senza perdere il suo strano sorriso che mutò lentamente in un ghigno e, con voce ferma, sussurrò "Daniel Evans".

Sigma sgranò di colpo il suo occhio umano e aumentò il volume delle urla, agitandosi ancora di più. Ryo fissò Yotu con sguardo innervosito "Cosa le hai fatto?"

"Nulla di che... ho solo detto il nome del suo creatore." si giustificò Yotu con una scrollata di spalle "Me lo ha detto lui poco fa".

"Hai visto il creatore di Sigma?" domandò Solaris visibilmente dubbioso al riguardo "E come?"

"Oh potrei vederlo anche ora volendo. Il mio potere mi consente di mettermi in contatto col mondo dei morti e di parlare coi fantasmi, comprese le anime che vagano libere senza alcun freno." spiegò l'albino.

"E perché cazzo l'hai nominato?!" sbottò Solaris sovrastando un urlo della compagna ma neanche quella domanda parve toccare Yotu che, con voce tranquilla, rispose "Oh non sapevo che le avrebbe fatto questo effetto. Mi ha solo detto che per lui, lei era una delle sue migliori creazioni e ciò mi ha incuriosito parecchio!"

"Una delle sue migliori creazioni?" domandò Dyvern leggermente confusa.

"Ora ricordo..." iniziò Ryo attirando l'attenzione dei compagni "Daniel Evans era uno scienziato alquanto geniale ma anche particolarmente pazzo. Ha condotto svariati esperimenti di vario tipo su innumerevoli umani e aveva diverse squadre di medici e scienziati che lavoravano per lui. Probabilmente Sigma è uno di quegli esperimenti..."

"L'ultimo." precisò Yotu "E il modo in cui l'ha 'convinta' a sottoporsi a quell'esperimento... è stato geniale! Ridurla in fin di vita grazie a dei mercenari per poi salvarle la via con la sua scienza!"

Solaris e Dyvern sgranarono leggermente gli occhi sentendo quelle parole ma Ryo gli impedì di continuare, visto che Sigma non accennava a calmarsi.

"X, fallo uscire, con la forza se serve. Dyvern, calma Sigma." ordinò la meccanica e i due annuirono. X fece un passo verso il nuovo arrivato ma questi, alzando le mani, se ne andò di sua spontanea volontà, chiudendo la porta.

Dyvern si mise vicino alla testa di Sigma e le posò le mani sulle tempie, chiudendo gli occhi. La cyborg continuò ad urlare in preda ad una furia cieca ma alla fine si calmò restando stordita da quanto successo, mentre la compagna fu costretta ad appoggiarsi ad X, cercando di riprendere fiato.

"Scusatemi... ho bisogno di un po' di aria fresca." sussurrò Dyvern per poi uscire dal laboratorio. Ryo fece un cenno del capo a X che, annuendo, seguì la compagna.

"Beh, alla fine si è calmata." commentò Solaris raccogliendo i due arti meccanici della cyborg per poi darli a Ryo che, annuendo, aggiunse "Almeno sappiamo cosa le è capitato. Ora capisco il perché del suo tatuaggio... mi chiedo quale sia il suo vero nome".

"Natalie..."

I due abbassarono di scatto lo sguardo, fissando Sigma la quale, dopo un profondo respiro, disse "Mi chiamo Natalie Evans..."



§ § §



Quando X bussò alla porta di Dyvern, non udì alcuna risposta. Effettivamente, la ragazza aveva detto di voler un po' di aria fresca, ma tentare non costava nulla.

Non ricevendo ancora alcuna risposta, il ragazzo forzò la maniglia ed entrò senza permesso, individuando uno dei portali di Alan aperto nella parete. Senza dir nulla, lo attraversò a sua volta, ritrovandosi in cima ad una grossa collina poco lontana dalla città.

Il suono di un violino lo fece voltare verso una roccia sopra alla quale era seduta la sua compagna, intenta a suonare una melodia semplice ma anche triste.

X si avvicinò senza far rumore ma un improvviso stridio delle corde gli fecero capire di essere stato individuato.

"Posso dedurre che sei entrato in camera mia senza permesso?" domandò la ragazza ma X non disse nulla e ciò venne preso come una risposta affermativa.

"Potresti almeno degnarti di rispondere." lo rimbeccò Dyvern tornando a suonare, mentre X si avvicinò a lei, restando in piedi e voltandosi verso la città.

La lasciò suonare per diversi minuti, fin quando non si fermò di sua iniziativa, riponendo lo strumento in una custodia di legno lucido. Dopo qualche attimo di pausa, si voltò a sua volta verso la città e un profondo silenzio calò sui due.

-Perché diavolo se ne sta lì fermo?- si domandò la ragazza lanciando una breve occhiata al suo compagno, restando tuttavia quasi ipnotizzata dai suoi capelli.

X parve notare il suo sguardo e, dopo essersi abbassato, strappò dei fili d'erba dal terreno. Con delle minuscole esplosioni, gli diede fuoco, avvicinandoli di colpo a Dyvern che sussultò all'istante, indietreggiando.

Dopo pochi secondi, le fiammelle si estinsero e Dyvern si rilassò leggermente "Così te ne sei accorto".

X annuì e tornò a guardare la città. Durante il loro scontro con Natsu, quando era stato investito dalle fiamme dell'avversario, aveva notato Dyvern mentre impallidiva davanti a tutto quel fuoco, indietreggiando appena. Evidentemente anche una come lei aveva paura di qualcosa, e la paura del fuoco non era neanche così strana come cosa.

"Dillo a qualcuno e ti uccido." sibilò Dyvern con sguardo serio ma X non la degnò di alcuna reazione, limitandosi a fissare la città. La ragazza gonfiò leggermente le guance ma non disse nulla, ritrovandosi nuovamente ad osservare i suoi capelli.

Dopo qualche secondo di puro silenzio, la ragazza allungò timidamente la mano verso X ma la ritirò all'istante. Non notando alcuna reazione da parte del ragazzo, riprovò il gesto, sfiorando con la punta delle dita i suoi capelli.

Vedendolo ancora fermo, Dyvern avanzò ulteriormente e, in men che non si dica, finì per accarezzare i capelli di X notando con sorpresa quanto fossero caldi ed incredibilmente...

"Dyvern, X. Alan ha bisogno di parlarci. Qualcuno deve fare la guardia al prigioniero." trillò la voce di Ryo, attraverso un piccolo dispositivo nella tasca di X, facendo sussultare la ragazza che ritirò all'istante la mano.

Senza dir nulla, il ragazzo si incamminò verso il portale rimasto aperto, mentre Dyvern, prima di seguirlo, si fermò un istante, guardandosi la mano -Così morbidi...-



§ § §



Makarov sembrava in preda all'ansia più totale. Da alcune ore ormai camminava su e giù lungo un corridoio, passando davanti alla porta del reparto medico dove, in quel momento, si trovavano molti dei suoi figli e delle sue figlie.

Laxus era tornato da poco ed era stato felice di vederlo, ma il nipote aveva intuito la situazione e così era rimasto in attesa vicino al nonno, insieme ad Erza, Mira, Reito, Shino e Deneb.

Gli altri eroi che se l'erano cavata con pochi graffi o lividi, erano stati mandati a riposare dopo essere stati visti e incerottati per bene da Polushka che si era subito precipitata a curare gli altri, insieme alla sua allieva Wendy e a molti altri medici arrivati dalle altre Leghe così come dalla loro città.

Finalmente, la luce sopra la porta diventò verde e fu proprio Wendy ad uscire, mostrando un sguardo stanco e sciupato.

"Wendy! Dimmelo subito! Qualcuno è in pericolo di vita?!" domandò all'istante Makarov facendola sussultare ma, dopo essersi ripresa dal momentaneo torpore, la ragazzina negò con la testa, dandogli una cartella clinica "Nessuno di loro rischia così tanto... ma per il resto, deve leggerlo da sé Master..." e rientrò nel reparto medico, chiudendo delicatamente la porta.

Il master non se lo fece ripetere ed aprì subito la cartella, leggendo attentamente ogni singola parola. Gli eroi di fianco a lui videro la sua espressione farsi sempre più cupa.



CARTELLA CLINICA DEI FERITI DI FAIRY TAIL

CAPO REPARTO: Polushka

DATA: 15/7/777

-

NOME DEL PAZIENTE: Neren

COGNOME: Erikus

FERITE:

  • Ustioni di terzo grado sulla maggior parte del corpo;

  • Trauma cranico grave;

  • Clavicola sinistra danneggiata;

  • Danni al sistema nervoso;

STATO ATTUALE: Cosciente

PROGNOSI: Impossibilitata ad entrare in azione per almeno tre settimane.



NOME DEL PAZIENTE: Yugure

COGNOME: Yoru

FERITE:

  • Ampia ferita sul torace;

  • Due costole danneggiate;

  • Ampia ferita sulla schiena;

  • Tre vertebre toraciche danneggiate;

  • Tagli di multipla entità sulla maggior parte del corpo;

STATO ATTUALE: Cosciente

PROGNOSI: Impossibilitato ad entrare in azione per almeno un mese.



NOME DEL PAZIENTE: Sora

COGNOME: Melodian

FERITE:

  • Stomaco gravemente danneggiato;

  • Labbro inferiore rotto;

  • Radio ed Ulna del braccio destro fratturati;

  • Sei falangi della mano destra fratturate;

  • Polmoni danneggiati;

  • Otto vertebre toraciche danneggiate;

  • Tibia della gamba destra fratturata;

  • Danni al sistema nervoso;

STATO ATTUALE: Sotto sedativi

PROGNOSI: Impossibilitato ad entrare in azione per almeno due mesi.



NOME DEL PAZIENTE: Alissa

COGNOME: Drifter

FERITE:

  • Trauma cranico grave;

  • Venti costole fratturate;

  • Setto nasale rotto;

  • Entrambi i femori danneggiati;

  • Polmoni danneggiati;

  • Stomaco danneggiato;

  • Intestino tenue danneggiato;

  • Reni danneggiati;

STATO ATTUALE: Sotto sedativi

PROGNOSI: Impossibilitata ad entrare in azione per almeno cinque mesi.



NOME DEL PAZIENTE: Emily

COGNOME: Harada

FERITE:

  • Ustioni di primo grado sulla maggior parte del corpo;

  • Trachea e corde vocali danneggiate;

  • Danni al sistema nervoso;

  • Trauma cranico grave;

  • Sedici costole fratturate;

  • Cinque vertebre toraciche danneggiate;

  • Una vertebra cervicale danneggiata;

  • Ampio taglio sulla fronte;

  • Ferite lievi sulla schiena e sulle gambe;

STATO ATTUALE: Sotto sedativi

PROGNOSI: Impossibilitata ad entrare in azione per almeno cinque mesi.



NOME DEL PAZIENTE: Gajeel

COGNOME: Redfox

FERITE:

  • Polmoni danneggiati;

  • Intestino tenue danneggiato;

  • Fegato danneggiato;

  • Stomaco danneggiato;

  • Diciotto costole fratturate;

  • Ustioni di secondo grado sulla maggior parte del corpo;

STATO ATTUALE: Cosciente

PROGNOSI: Impossibilitato ad entrare in azione per almeno cinque mesi.



NOME DEL PAZIENTE: Levy

COGNOME: McGarden

FERITE:

  • Colonna vertebrale recisa all'altezza delle vertebre lombari;

  • Fegato danneggiato;

STATO ATTUALE: Sotto sedativi

PROGNOSI: Impossibilitata permanentemente ad entrare in azione.



Leggendo quelle ultime parole, Makarov sbiancò del tutto, facendo preoccupare le persone vicino a lui. Polushka uscì in quel momento dal reparto medico e il master, gettando via la cartella clinica, urlò "Cosa significa?! Cosa significa che Levy è impossibilitata a tornare in azione?!"

Gli altri sgranarono gli occhi per la sorpresa, fissando nel più assoluto silenzio l'anziana donna che, sospirando, disse "Significa che non potrà più essere una supereroina. Il proiettile di quel mech le ha reciso la colonna vertebrale. Malgrado le nostre tecnologie e i nostri poteri, possiamo solo curarla. Non sentirà dolore né altro, ma non potrà più camminare".

"N... non potreste metterle un esoscheletro o qualcosa?" domandò Erza sorprendendosi nel sentire la sua stessa voce tremante.

Polushka scosse la testa "Non per quel tipo di paralisi. Le uniche alternative sarebbero quelle di sostituirle la spina dorsale con un rimpiazzo meccanico ma è un intervento troppo rischioso. Potrebbe perdere definitivamente l'utilizzo del corpo dal collo in giù".

Erza e Laxus si scambiarono un'occhiata preoccupata, mentre Makarov si passò una mano sul volto, trattenendo le lacrime.

"Quando saranno tutti svegli, fammelo sapere. Devo scusarmi personalmente con ognuno di loro." ordinò Makarov con voce stanca "Gli altri vengano nel mio ufficio, devo spiegarvi alcune cose..."

In pochi minuti, oltre ai cinque eroi lì presenti, anche Elfman, Noemi, Alex, Lisanna, Lucy, Gray e Juvia arrivarono nell'ufficio del Master, ora seduto sulla sua scrivania, con le braccia incrociate al petto.

"Prima di iniziare, Alex..." proferì l'anziano, spostando lo sguardo sulla giovane ragazza "Quel ragazzo che vi ha aiutato contro il mech, Archer, sta bene. Abbiamo mandato una piccola squadra a casa sua per curarlo".

"Grazie Master." sussurrò Alex chinando leggermente la testa.

"Ora, è tempo che vi spieghi come stanno realmente le cose." iniziò Makarov alzandosi in piedi "Come sapete, da molti mesi a questa parte, l'Avatar è sempre rimasto nell'ombra. I continui attacchi terroristici di varie entità non ci hanno mai fatto pensare ad una connessione sicura con l'Avatar, ma dopo gli eventi di qualche giorno fa e di stanotte non ci sono più dubbi. L'Avatar ha iniziato a muoversi e i suoi membri sono incredibilmente pericolosi e bene equipaggiati".

Dopo una breve pausa, l'uomo riprese a parlare "Una cosa che non eravamo ancora riusciti a capire, era chi fosse a capo di quell'organizzazione ma adesso, purtroppo, sappiamo chi è la mente dietro a tutto questo... un uomo di nome Alan".

"Master, lei lo conosce, non è vero?" domandò Shino senza alcun problema e Makarov annuì lentamente "Alan è... un ex eroe di Fairy Tail".

Tutti i presenti sgranarono gli occhi per la sorpresa, senza riuscire a proferir parola.

"Quando ero più giovane, io e lui eravamo una buona squadra insieme a Polushka, lui era il nostro membro più giovane ma possedeva un gran cuore e non si tirava mai indietro. Un giorno, venimmo a sapere dell'Avatar e ci fu ordinato di fermare una cellula terroristica legata a loro, in una fabbrica abbandonata nel bel mezzo di un crepaccio. Arrivammo giusto in tempo per impedire a quei fanatici di usare un gas letale su tutta la città ma poi ci fu un problema..."

"Alcuni bambini erano tenuti prigionieri in quella fabbrica, usati come cavie per il gas." si intromise Polushka entrando nell'ufficio "Quando ormai sembrava fatta, ci trovammo di fronte ad una scelta: salvare i bambini o fermare quelli dell'Avatar. Makarov mandò Alan all'inseguimento dei criminali, mentre io e lui aiutammo i bambini. Sembrava che tutto stesse per concludersi al meglio, ma poi la fabbrica iniziò a crollare e Alan era ancora dentro e non potevamo andare a cercarlo. Vista la precarietà della fabbrica, Makarov fece a pezzi delle pareti e alcune enormi cisterne contenenti il liquido del gas".

"Cosa accadde poi...?" domandò timidamente Lisanna, curiosa come molti dei presenti.

"Semplice, il voler proteggere i bambini mi rese cieco alle cose più semplici e, distruggendo quelle cisterne, le scagliai addosso ad Alan, appena arrivato per ricongiungersi a noi. Non fui in grado di fare nulla... il liquido lo investì in pieno e i rottami lo seppellirono del tutto. Prima ancora che l'idea di aiutarlo mi attraversasse la mente, quell'ala della fabbrica crollò nel crepaccio e quella fu l'ultima volta che lo vidi." concluse Makarov, fissando uno ad uno i suoi figli.

"Ma Master, Alan non avrebbe potuto usare quel potere dei portali?" domandò Deneb, ricordandosi della sua apparizione poche ore prima.

"E' questo il problema. Il suo potere originario era legato alla gravità. Credo che, dopo essere sopravvissuto, si sia unito all'Avatar, divenendone il capo ed ottenendo quel nuovo potere." spiegò Makarov con voce grave.

"Cosa faremo adesso?" domandò giustamente Laxus, fissando con sguardo suo serio suo nonno, che sostenendolo, rispose “E' molto semplice. Li sconfiggeremo definitivamente! Non importa quanto tempo ci vorrà, se sarà necessario ribalteremo l'intera città per trovarli e faremo in modo che non possano fare più male a nessuno!”

I vari eroi annuirono in senso di accordo.

Ora andate a riposare. E' stata una lunga notte e le altre Leghe penseranno a pattugliare la città in nostra assenza.” ordinò Makarov e, uno alla volta, i suoi compagni uscirono dall'ufficio, dirigendosi verso le loro stanze. Alla fine rimasero solo Laxus, Polushka e lo stesso Makarov.

Laxus, so di chiederti molto... ma per favore veglia su di loro. Non voglio che altri giovani come loro vengano ridotti in quello stato”.

Il biondo annuì silenziosamente, avviandosi poi anch'egli lungo il corridoio, lasciando il Master da solo con la sua ex-compagna di avventure.

Perciò è così... Alan è tornato...” esordì Polushka osservando Makarov che annuì “Spero con tutto il cuore che non sia lui, uno come lui a capo di una simile organizzazione sarebbe molto più pericoloso di Zeref stesso...”



§ § §



Ripetimi perché dobbiamo stare qui a sorvegliare una banca.” bofonchiò Orga appoggiandosi ad un'auto della polizia. Di fianco a lui, un giovane ragazzo mascherato si sistemò l'ampio cappello rosso “Perché ci è stato ordinato dal Master e perché Fairy Tail deve riprendersi dai danni subiti durante gli scontri di questa notte”.

Ma perché una banca? Ce ne sono almeno quindici più grosse di questa!”

Vero, ma solo questa trasferirà dei lingotti d'oro oggi, perciò dobbiamo assicurarci che...” Rufus si zittì all'istante, notando qualcosa infondo alla strada, dove alcune macchine sembravano bloccate in un ingorgo.

Orga si voltò nella stessa direzione e, nello stesso istante, due auto furono scagliate in cielo, precipitando vicino a loro. I due eroi assunsero una posizione da combattimento, mentre il terreno iniziò a tremare sempre di più e un grosso polverone si formò in fondo alla strada, facendosi sempre più vicino.

Quando ormai fu a duecento metri circa, i due ragazzi riuscirono a scorgere una persona completamente avvolta in una spessa armatura a piastre rosse, con un ampio corno simile a quello dei cervi volanti. Due bagliori gialli brillavano attraverso i fori per gli occhi, mentre svariate scintille scaturivano dal terreno ogni volta che la figura faceva un passo in avanti, correndo ad altissima velocità.

Orga!” urlò Rufus e il compagno, annuendo, fece qualche passo in avanti, creando una sfera di fulmini neri nelle mani, per poi scagliare un raggio di elettricità in avanti, colpendo in pieno il nemico corazzato che, tuttavia, non sembrò neanche sentire il colpo e continuò la sua carica.

Rufus si portò due dita sulla tempia destra e alle sue spalle si formò una strana luce bianca dalla quale scaturirono dieci colpi simili a stelle cadenti le quali si abbatterono addosso al nemico ma neanche quell'attacco riuscì a fermarlo, così Orga, dopo essersi rivestito nei suoi fulmini neri, si scagliò addosso al cavaliere.

Quando fu a pochi metri, l'eroe di Sabertooth menò un potente pugno in avanti e, impattando contro l'armatura del nemico, generò una potente onda d'urto che ribaltò tutte le auto nelle vicinanze, scagliando a terra i civili rimasti lì in preda al panico.

Riuscì a fermare l'avanzata nemica... per un secondo appena.

Come se fosse un ramoscello, il ragazzo venne scaraventato in cielo senza alcuna difficoltà e il nemico si ritrovò davanti a Rufus che, riportando due dita sulla tempia, generò svariati fulmini neri dal cielo che, colpendo il terreno, crearono dei blocchi affilati di ghiaccio ma niente fermò il cavaliere che li mandò tutti in frantumi, investendo il biondo.

L'impatto gli spezzò diverse ossa e lo scagliò addosso all'auto della polizia, distruggendola interamente. Un secondo dopo, il nemico la scaraventò di lato con un movimento brusco del braccio, continuando a correre in avanti finché non mandò in frantumi l'entrata della banca, spaventando tutti i presenti che si gettarono a terra.

Dopo essersi guardata attorno, la figura riprese a correre abbattendo un paio di muri, ritrovandosi davanti ad un'enorme porta circolare pesantemente blindata. Alcuni soldati lì presenti cercarono di difendere il caveau sparando svariati colpi con le loro pistole ma tutti i proiettili rimbalzarono sull'armatura del nemico che, senza troppe cerimonie, li afferrò per la gola, spezzandogli di netto il collo con la sua sola forza.

Ohi ohi ohi... cerca di non sporcare troppo l'armatura.” commentò un ragazzino levitando di fianco al cavaliere che si girò ad osservarlo. Il piccoletto, che sembrava un nano visto il suo metro e sessanta di altezza in confronto ai due metri e dieci della figura corazzata, si passò una mano tra i folti capelli rossi tenuti spettinati ed osservò con attenzione la porta blindata.

I suoi occhi dorati parvero brillare davanti a quella visione e un sottile sorrisetto si formò sulle sue labbra. Dopo aver adagiato una mano sulla superficie metallico, chiuse leggermente gli occhi e la porta, stridendo lentamente, iniziò ad accartocciarsi su sé stessa, venendo poi sradicata dalla parete e gettata contro una parete, distruggendola.

Il ragazzino toccò infine terra, sistemandosi la sua strana tuta nera, che gli ricopriva l'intero corpo fino alla base del collo, sprovvista di qualsiasi bottone o cerniera, abbinata ad un collare di acciaio rosso con una gemma color ambra incastonata al centro.

Ok, prendiamo ciò che ci serve e andiamocene.” disse il ragazzino e la figura corazzata annuì, afferrando un lingotto d'oro per poi avviarsi verso l'uscita insieme al partner “Forse è meglio uscire di qua”.

Il piccoletto si avvicinò ad una parete e, dopo averla toccata, fece fuoriuscire svariate spranghe di metallo da essa, facendola collassare, per poi uscire indisturbato in un vicolo tra la banca ed un altro edificio.

Le sirene della polizia si udirono in lontananza, ma i due non se ne curarono troppo e, dopo aver camminato per vicoli all'apparenza infiniti, sbucarono in una strada poco trafficata dove la vita scorreva ancora come al solito. Dopo aver individuato un negozietto di alimentari vari, entrarono tranquillamente, spaventando il commesso che si appiattì contro la parete.

Il ragazzino si mise davanti al bancone “Mi scusi signore, potrei avere due pacchetti di caramelle gommose?”

L'uomo parve riprendersi leggermente “C... certamente! C... che gusti desiderate?”

Uhm... fragola e cioccolato ti van bene?” domandò il ragazzino al cavaliere che annuì velocemente, posando il lingotto d'oro sul bancone. La mascella dell'uomo toccò il pavimento in una frazione di secondo “M... mi dispiace, ma non credo di avere il resto...”

Te l'avevo detto che dovevamo prendere delle banconote!” sbottò il ragazzino gonfiando le guance verso l'altra persona, per poi tornare a guardare il commesso “Allora potrebbe darci l'equivalente di questo lingotto in dolciumi vari, per favore?”

Dieci minuti dopo, i due uscirono dal negozio con otto cestini pieni di caramelle di primissima qualità, ma solo il ragazzino era già intento a mangiarli, assumendo un'espressione più che felice.

Buona la merenda?” domandò una voce da un vicolo lì vicino e i due, voltandosi, si sorpresero appena nel vedere uscire Alan.

Da quanto tempo! Cosa ti porta nei bassifondi?” domandò il ragazzino ingurgitando una quantità incredibile di orsetti gommosi.

Bada a come parli Manuel.” lo rimbeccò Alan con tono scherzoso “Non esistono i bassifondi, così come non esistono i quartieri alti. Dovresti saperlo bene!”

Manuel roteò gli occhi “Ok, come vuoi... allora, cosa ti porta qui da noi?”

Niente di particolare, vorrei solo il vostro aiuto per una commissione. Devo andare a fare un colloquio con una persona, ma quella persona è strettamente difesa e ciò potrebbe essere difficoltoso per la riuscita della mia mossa.” spiegò Alan sorridendo.

"Dev'essere davvero importante questa persona." commentò Manuel e Alan annuì "Più che importante, è alquanto preziosa per la nostra causa e mi piacerebbe davvero portarla con noi".

"Ok, allora per noi non ci sono problemi. Quando sarebbe il 'colloquio'?" domandò il ragazzino e Alan gli rispose "Subito! Giusto il tempo di passare a prendere l'ultimo acquisto del nostro team!" dopodiché schioccò le dita e un portale si aprì alle sue spalle.

Dopo una breve occhiata tra di loro, Manuel e la figura corazzata attraversarono il portale, seguiti a ruota da Alan.



§ § §



Oh ma che bello, siete tutti qua come richiesto! Beh quasi tutti..." esclamò Alan notando che tutti i suoi compagni, esclusa Sigma, erano seduti su dei divanetti in attesa del suo arrivo "Sigma?"

"Sta riposando." tagliò corto Ryo senza staccare gli occhi dal suo laptop.

"Capisco... beh, poco male, ho una missione da svolgere e questi due nuovi compagni, Manuel e sua sorella Sasha!" li presentò Alan sorprendendo i presenti che si girarono verso la figura corazzata, esclamando in coro "Sorella?"

La figura corazzata annuì e, levandosi l'elmo, liberò una folta chioma rossa tenendola comunque all'interno dell'armatura. Gli occhi erano dorati come quelli del fratello così come la carnagione era pallida allo stesso modo.

C'è qualche problema?” domandò Sasha con sguardo freddo, squadrandoli uno ad uno.

Ryo tornò a concentrarsi sui suoi dati senza risponderle, Dyvern e X si limitarono ad osservarla, Solaris fece spallucce scuotendo le spalle mentre Yoru le mostrò uno strano sorriso “Immagino che tu sia un peso massimo in termini di potenza”.

Sì lo sono e potrei dimostrartelo ora spezzandoti tutte le ossa.” sibilò Sasha assottigliando lo sguardo.

Yoru si limitò ad alzare le mani divertito e toccò ad Alan riportare l'ordine “Yoru, tu verrai con noi ad incontro di lavoro. Dyvern, puoi occuparti del prigioniero, vero?”

La ragazza lo fissò con uno sguardo glaciale “Stai insinuando che non ne sia capace?”

Lungi dalla mia mente tale pensiero.” si affrettò a rispondere Alan sopprimendo una risatina per poi schioccare le dita creando un altro portale “A più tardi allora!”

Questa volta, fu il primo ad attraversarlo, seguito da Manuel, Sasha e Yoru. Una volta che si fu chiuso alle loro spalle, i tre si guardarono attorno, ritrovandosi in cima ad una montagna innevata.

Sicuro che siamo nel posto giusto?” domandò Manuel leggermente dubbioso ma l'improvviso avvicinarsi due soldati armati di fucile diede una risposta a tutti i suoi dubbi.

Fermi! Chi siete?” urlò un soldato puntando il fucile verso Alan, così come il commilitone.

Siamo qui per un colloquio di lavoro.” spiegò Alan alzando le braccia ed essendo concentrati su di lui, i due soldati non riuscirono a reagire all'attacco di Yoru che, con un solo fendente della sua falce tagliò di netto le mani ad entrambi, facendoli cadere a terra in preda ad atroci dolori.

Leccandosi le labbra, il ragazzo si fece avanti e gli tagliò i piedi aumentando il volume delle urla ma ciò non fece altro che farlo emozionare ancora di più, così iniziò a colpirli con dei rapidi fendenti, aprendogli svariate ferite ma nessuna di esse risultò fatale.

Sta giocando con loro.” commentò Manuel e Alan annuì “La sua follia in combattimento è uno dei motivi per cui l'ho contattato”.

Sasha iniziò ad avanzare verso l'enorme portone d'acciaio conficcato nella roccia e, quando gli fu davanti, conficcò le dita nel metallo come se fosse burro, iniziando poi a tirare con tutta la sua forza. Stridendo lentamente, parte del portone venne strappata via ma, anziché gettarla lontano, Sasha la usò per colpire il portone, distruggendolo ancora di più fino ad aprirlo per bene.

Davanti a lei si trovò una trentina di soldati che le spararono addosso senza pensarci ma nessun proiettile intaccò la sua armatura e di colpo, molti colpi si bloccarono a mezz'aria, schizzando poi all'indietro ed uccidendo tutti i nemici.

Dovresti fare attenzione sorellona. Potrebbero avere dei proiettili perforanti.” l'ammonì Manuel levitando vicino a lei per poi avanzare insieme ad Alan, mentre Yoru li raggiunse poco dopo.

In pochi minuti, raggiunsero la fine di quell'ampio corridoio ovvero un enorme ascensore che poteva contenere fino a cinquanta persone. Dopo averlo preso, iniziarono a scendere sempre più in profondità.

Vorresti darci qualche informazione in più, per favore?” chiese Manuel e, dopo qualche attimo di silenzio, Alan decise di accontentarlo “Una nostra compagna è una cyborg ed è incredibilmente potente, soprattutto dopo alcuni aggiornamenti recenti. Come Yoru sa già, il suo creatore si chiamava Daniel Evans ed era un scienziato molto famoso e geniale. Sigma, il cui vero nome è Natalie Evans, era sua figlia e la fece attaccare da alcuni mercenari che la ridussero in fin di vita, così lui poté modificarla in quello che è ora ma quel gesto gli costò caro perché Sigma, in preda ad una crisi post intervento, impazzì distruggendo quel laboratorio ed uccidendo suo padre ed infine scappò. Tuttavia, le squadre al soldo di Daniel non smisero di lavorare su alcuni suoi vecchi esperimenti ed è per questo che siamo qui, per ritirare uno di quegli esperimenti prima che possa finire in mani sbagliate”.

Le nostre sono le mani più sbagliate di tutte, lo sai?” domandò Yoru con un ghigno e Alan sogghignò in risposta “Punti di vista mio caro, punti di vista...”

Quando l'ascensore si fermò, Sasha fu la prima ad uscire, beccandosi la solita accoglienza a base di proiettili ma questa volta non volle perdere tempo e, caricando a testa bassa colpì con la sua incredibile forza tutti i soldati sul suo percorso, spezzando letteralmente a metà i loro corpi e macchiando tutto il corridoio di sangue.

Ah quanto adoro l'arte.” commentò Alan avanzando insieme a Manuel, mentre Yoru si occupava di eliminare i superstiti con la sua fidata falce.

Su!” esclamò Alan “Troviamo il nostro nuovo acquisto e torniamo a casa! Spero solo che non facciano casini con quel Natsu... potrebbe non ricapitarci più l'occasione di catturarlo”.



§ § §



Master abbiamo individuato Natsu!” urlò Mira quasi sfondando la porta dell'ufficio del Master “E' spuntato dal nulla ed è braccato da tre nemici!”

L'uomo per poco non si strozzò con la sua stessa saliva ma dopo essersi ripreso ordinò “Manda subito Laxus e gli eroi più vicini! Presto!”



§ § §



E meno male che potevi occupartene da sola!!” urlò Solaris scoccando un'occhiataccia a Dyvern che si limitò ad alzare gli occhi al cielo “Te l'ho già detto! Non sapevo come usare quei portali automatici e lui se ne è approfittato subito!”

X li ignorò entrambi cercando di raggiungere Natsu, ormai allo stremo delle forze e con i vestiti a brandelli sporchi del suo stesso sangue. Il rosato, girandosi di scatto, generò un'improvvisa fiammata che costrinse X a fare da scudo ai due compagni, arrestando il loro inseguimento.

Limitiamoci a recuperarlo prima che arrivino quelli di...!” iniziò Solaris creando una sfera di vento ma un improvviso fulmine si abbatté davanti a loro e, dal fumo venutosi a creare, diverse lame di luce circolari schizzarono contro i tre nemici.

Dyvern si mise dietro a X che si limitò a farle esplodere nel momento stesso in cui furono molto vicine a lui, mentre Solaris si alzò in volo, evitandole al pelo ma un altro fulmine lo colpì in pieno, facendolo cadere di fianco ai suoi due compagni.

Quando il fumo si fu diradato, Laxus fu visibile ai tre e, di fianco a lui, videro Shino, Reito e Deneb che aveva già creato una barriera per proteggere Natsu, più che felice di rivederli.

Sembra che voi stiate di nuovo creando problemi ai miei compagni.” sibilò Laxus con voce fredda generando parecchia elettricità. Solaris gli scoccò un'occhiata alquanto esasperata ma, prima che potesse lanciarsi all'attacco insieme ad X, alle loro spalle si aprì un portale dalla quale uscirono cinque robot di Ryo armati spessi scudi d'acciaio in entrambe le braccia che piazzarono davanti ai tre compagni, dividendoli da Laxus e gli altri eroi.

Ritiratevi, non potete batterli.” disse la voce di Ryo dall'altra parte del portale.

Ma il prigioniero...!” obbiettò Solaris venendo subito interrotto da Dyvern “Benché sia colpa mia... meglio lasciarlo andare piuttosto che venire catturati a nostra volta.” ed entrò nel portale seguita da X.

Solaris lanciò un'ultima occhiata a Laxus sputando per terra per poi entrare a sua volta nel portale, seguito lentamente dai cinque robot.

Li lasciamo andare così?” domandò Shino visibilmente infastidita e Laxus annuì “Ora abbiamo recuperato Natsu, accontentiamoci di questo... per ora”.

La ragazza annuì ghignando e, quando furono tutti pronti, attivò nuovamente il teletrasporto per riportarli alla Lega dove Lucy, la prima ad essere accorsa nella sala d'arrivo, si precipitò di fianco a Natsu, seguita a ruota da Makarov, Erza e Gray.

Natsu! Stai bene?” domandò Lucy e il ragazzo, sorridendole, annuì “Tranquilla Lucy! Non mi hanno fatto niente!” ma un'espressione di dolore si formò sul suo volto.

Quello non lo chiamerei 'niente'.” commentò Polushka indicando i brutti tagli sul suo corpo “Portatelo in infermeria, lo curerò subito”.

Deneb e Reito eseguirono all'istante l'ordine e il rosato venne subito portato in una saletta medica dove Polushka iniziò a ricucirlo, visti gli ampi tagli, escludendo a chiunque di entrare.

Preoccupata?” domandò Shino con sguardo semi annoiato a Lucy, vedendola davanti alla porta ferma come uno stoccafisso. La bionda la guardò di sfuggita solo per un istante per poi annuire lentamente “E' colpa mia se è stato catturato... non avrei dovuto lasciarlo da solo...”

Vedi di non fare la piagnucolona.” commentò Shino dandole una leggera botta sulla nuca “E' solo colpa sua per essere stato così avventato. Non darti troppe pene per qualcosa che non potevi prevedere”.

Ma io...”

Oh andiamo hai rotto le scatole! Piuttosto vai a dormire! Hai delle occhiaie inguardabili.” osservò Shino facendola sbuffare ma, quando Lucy fece per risponderle, delle urla si udirono dal fondo del corridoio “VATTENE VIA!!!”

Sbaglio o era la voce di Levy?” domandò Shino con sguardo quasi divertito avviandosi verso l'origine della voce insieme a Deneb e Lucy. Quando furono più vicini, sentirono ancora Levy urlare “NON MI HAI SENTITO?! TI HO DETTO DI ANDARTENE! NON VOGLIO PIU' VEDERTI!!!”

Levy ascolta...!”

Questo invece era Gajeel.” commentò Shino ora visibilmente divertita dalla situazione che si stava formando.

NO IO NON ASCOLTERO' PROPRIO NIENTE! E' TUTTA COLPA TUA! SOLO TUA!!! NON POTRO' PIU' CAMMINARE E LA COLPA E' SOLO TUA CHE NON MI HAI VOLUTA ASCOLTARE!!!” urlò Levy a pieni polmoni tirandogli addosso un libro “TI ODIO GAJEEL! TI ODIO!!! NON VOGLIO MAI PIU' RIVEDERTI!!! VATTENE VIA!!!”

Lucy si portò le mani sulla bocca per lo shock mentre Shino fischiò ammirata al coraggio della piccoletta, ricevendo un'occhiata non proprio accondiscendente da parte di Deneb.

Gajeel, dopo qualche secondo di silenzio, raccolse il libro e glielo adagiò sul comodino, uscendo poi con qualche difficoltà a causa dei vari dolori che gli attanagliavano il corpo. Lanciò una breve occhiata a Lucy dopodiché se ne andò senza dire una parola.

Credo che dovresti restare con Levy, ora ha bisogno di qualcuno.” propose Deneb con voce calma e Lucy annuì “Forse hai ragione...”



§ § §



L'ennesima porta venne fatta collassare da Sasha che la gettò di lato come le precedenti, entrando poi per prima nella nuova stanza.

Ma quanto ci vuole...?” domandò Manuel con sguardo annoiato attaccandosi alla schiena della sorella “Non ne posso più di questo laboratorio! Abbiamo trovato solo ratti e scimmie!”

Porta pazienza.” commentò Sasha avanzando con calma in quella nuova zona completamente buia, illuminata giusto da delle strane capsule trasparenti piene di un denso liquido azzurro.

Oh, sembra che ci siamo!” esultò Alan indicando una capsula più isolata rispetto alle altre. Yoru e Manuel si voltarono verso quella direzione, individuando il così tanto agognato bersaglio.

Una ragazzina alta grosso modo come Manuel, dai capelli bianchi mossi e lunghi fino alle spalle con gli occhi cerchiati da una spella linea nera, tenuti chiusi come se stesse dormendo, cosa alquanto probabile vista la strana maschera simile a quelle antigas nera che le copriva la parte inferiore del volto, permettendole così di respirare in quello strano liquido.

Diversi tubi erano attaccati al suo corpo, coperto interamente da una camicia di forza bianca con delle maniche molto larghe chiuse sulla schiena grazie a quattro cinghie per manica che si allacciavano tra di loro, bloccandole le braccia contro il corpo.

E noi abbiamo fatto tutto questo casino per lei?” domandò Manuel levitando davanti alla ragazzina, voltandosi poi verso gli altri “Sembra in coma”.

Yoru, sopprimendo una risatina, gli indicò la suddetta ragazzina e, leggermente confuso, Manuel si voltò ancora una volta, ritrovandosi osservato da due grandi occhi rossi come il sangue. Nel più completo silenzio del laboratorio, un urlo agghiacciante risuonò come un tuono e Manuel si accasciò al suolo tremante come una foglia.

Hai davvero un sacco di coraggio.” lo schernì Yoru avvicinandosi alla ragazzina che spostò lo sguardo su di lui “Che esperimento affascinante”.

Soggetto Zero Zero.” disse Alan leggendo alcuni dati su uno strano palmare “L'unico esperimento riuscito”.

Oh? Ancora più interessante allora!” aggiunse Yoru posando una mano sul vetro della capsula, avvertendo qualcosa toccare il vetro dall'altra parte.

Meglio non darle fastidio, i suoi 'vettori' potrebbero farti a pezzi in un secondo.” lo avvertì Alan leggendo altre informazioni “Ne possiede dieci e le hanno rimosso gran parte delle emozioni per farglieli usare al meglio. Facciamole sgranchire un po' le gambe! Sasha...” ed indicò un macchinario poco lontano “... il bottone rosso per favore”.

La ragazza annuì avviandosi poi verso il macchinario indicato, mentre Manuel si riprese dall'infarto appena avuto, lanciando un'altra occhiata all'esperimento. La ragazzina tornò a concentrarsi su di lui e la cosa lo mise stranamente in soggezione.

Ok, non appena l'avremo liberata...” iniziò Alan venendo interrotto da Sasha che gli toccò la spalla. L'uomo si girò ritrovandosi davanti agli occhi un bottone rosso con dei pezzi di cavi ancora attaccati ad esso.

Manuel si colpì violentemente la faccia con una mano aperta mentre Yoru fissò interdetto la ragazza “Ma questa conosce qualcosa di diverso dal distruggere?”

Niente bottone... niente via facile.” commentò Alan indicando poi la capsula “Falla a pezzi senza ferire la ragazzina”.

Ricevuto.” rispose Sasha per poi colpire con violenza il vetro di protezione, distruggendolo all'istante e facendo riversare a terra tutto il liquido azzurro. Alan si avvicinò subito alla ragazzina così come Manuel e le slacciò le cinghie dalla schiena, lasciandole libere le braccia.

L'albina portò le braccia in avanti, mostrando le mani grazie a due tagli presenti sui lati delle maniche, e scrocchiò tutte le nocche in contemporanea.

Perdonami per averti disturbato. Riesci a sentirmi?” domandò Alan con voce calma.

Sì”.

Eccellente. Qual'è il tuo nome?”

Soggetto Zero Zero”.

Troppo lungo...” commentò Manuel sedendosi a terra e Alan convenne con lui “Da oggi ti chiamerai... Omega, d'accordo?”

L'albina annuì e si alzò in piedi, restando davanti ad Alan come una statua.

Davvero vivace mi dicono.” scherzò Yoru con uno strano sorriso “Mi chiedo come sia in combattimento...”

Lo scopriremo con il tempo Yoru.” disse Alan rivolgendosi poi a Omega “Devi per caso prendere qualcosa?”

Il mio flauto traverso.” rispose la ragazzina con voce piatta e l'uomo annuì. Dopo svariate ricerche, i quattro trovarono la stanza di Omega, una stanza completamente vuota fatta eccezione per un letto, una sedia e un flauto traverso nero che si affrettarono a prendere, dandolo alla ragazzina.

Bene, direi che possiamo andare nella tua nuova casa!” esclamò Alan ma Omega non diede alcuna reazione, limitandosi a fissarlo. L'uomo sospirò, suscitando una risatina in Sasha e Manuel, per poi aprire un portale, attraversandolo insieme a tutti gli altri.

Ben tornato.” lo accolse 'calorosamente' Ryo senza neanche guardarlo.

Grazie! C'è un laboratorio da fare a pezzi, potresti mandare qualcuno dei tuoi robot?” domandò Alan e la ragazza annuì, digitando qualcosa sulla tastiera. In pochi secondi, diversi robot attraversarono il portale, pronti a radere al suolo il laboratorio.

Yoru si andò a sedere su un divanetto così come tutti gli altri, notando poi Dyvern e Solaris intenti a togliersi un po' di fuliggine di dosso.

Il prigioniero?” domandò Alan fissando attentamente Dyvern che, stranamente, mostrò un ghigno compiaciuto “E' scappato e sono stati così gentili da venirlo a recuperare subito”.

Un ghigno ancora più inquietante si formò sulle labbra di Alan “Eccellente! Ora che il pacchetto è stato consegnato, sediamoci, rilassiamoci e godiamoci lo spettacolo!” ed andò a sedersi su un divanetto insieme ad Omega e Ryo che fece accendere un grosso monitor sussurrando “Si va in scena”.



§ § §



Natsu aprì di scattò gli occhi mettendosi a sedere sul lettino dell'infermeria. Si portò una mano sul cuore cercando di calmare il respiro affannato e, dopo aver constatato di essere a Fairy Tail, si calmò.

-Che razza di incubo...- pensò il ragazzo, avvertendo poi qualcosa sul suo braccio destro. Voltandosi appena, arrossì nel vedere Lucy seduta di fianco al letto ed addormentata in avanti sul suo braccio.

Lucy...”

La ragazza aprì leggermente gli occhi spostandoli poi sul compagno e mostrandogli un sorriso solare “Ti sei svegliato!”

Ma certo! Te l'avevo detto che non mi avevano fatto niente!” ribatté il rosato gonfiando il petto e la ragazza, soffocando una risatina, gli disse “Ma se hai dormito tutto il giorno, ormai è sera”.

Un gocciolone cadde sulla testa di Natsu che di grattò una guancia mostrando un sorriso tirato mentre Lucy si alzò in piedi “Vado ad avvisare gli altri!” ma Natsu la fermò subito tenendola per un polso.

Lucy incrociò nuovamente lo sguardo con lui e lo vide quasi implorarla di restargli vicino, malgrado non si azzardasse a dire una singola parola. Sorridendo, la bionda si avvicinò ancora di più a lui “E va bene, vorrà dire che glielo dirò più tardi”.

Grazie Lucy!” esclamò Natsu tutto contento abbracciandola di slancio, arrivando poi ad accarezzarle i capelli, passando lentamente sul collo “Grazie di tutto”.

Lucy non capì quelle ultime parole ma prima che potesse farlo, Natsu rafforzò di colpo la presa intorno alla sua gola, facendole sgranare gli occhi per la paura. Il ragazzo la trascinò poi sul letto continuando a fare ancora più forza con le braccia mentre Lucy cercò disperatamente di liberarsi dalla presa arrivando a graffiarlo in faccia ma nulla riuscì a fermarlo.

Dopo alcuni minuti di lotta, Lucy lasciò cadere le braccia sul lettino e smise di muoversi mentre un rivolo di saliva le colava sulle guance e gli occhi iniziavano pian piano a spegnersi.

Natsu la lasciò finalmente andare e, dopo essersi sincerato del fatto che il cuore di Lucy aveva smesso di battere, si incamminò lungo i corridoi dell'infermeria con un sinistro luccichio negli occhi. Quando fu abbastanza lontano, si infilò due dita in gola e vomitò un piccolo ragnetto metallico che si infilò in una presa d'aria, svanendo alla vista del rosato.

Natsu riprese quindi ad avanzare finché non si trovò di fronte ad una porta che lui conosceva bene. Lentamente, la aprì, richiudendosela alle spalle.

Malgrado l'ora tarda, lui non se n'era andato ed era rimasto seduto lì alla sua scrivania.

Un sinistro ghigno spezzò il volto di Natsu che, accendendo i suoi pugni, sibilò “Buonasera... Master”.































Angolo del carnefice:



 photo yoto_zpsogeziza2.png

Ammettetelo, l'ultima parte vi ha lasciati così eh?

Ed eccoci qui con un nuovo capitolo! Mi dispiace se, anche in questo cap, molti OC sono stati lasciati da parte ma ho ricevuto solo cattivi come new entry e quindi ne è venuto fuori un altro basato quasi interamente su di loro ^^”

Ma a parte questo, carino il capitolo vero? Molto spazio alle coppie canon *sorriso sereno e tranquillo*

Or dunque abbiamo visto come ne sono usciti fuori i maghi di Fairy Tail dall'ultimo scontro e dai danni possiamo dedurne che sono messi male XD e la cosa mi piace u.u ma a parte questo, i tempi di attesa non saranno troppo lunghi e nel prossimo cap si vedranno altri personaggi canon e gli oc lasciati in ombra fino ad ora, promesso!

Ora, piccolo annuncio! Vorrei farvi tanti auguri di buon Natale e felice anno nuovo perché non so se riuscirò a pubblicare qualcosa prima del 2016. Tempo fa avevo già iniziato a scrivere il nuovo cap de La nostra gilda ma dopo 15 pagine mi si è rovinato il file e ho perso tutto!

Tenterò tuttavia di riscriverlo e finirlo per Natale ma nel caso, vi faccio gli auguri qua!

See you around and have a good night!

 photo w09wr_zpsi7pdll3d.jpg
  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Lord_Ainz_Ooal_Gown