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Autore: Vanel    19/12/2015    1 recensioni
Io: Prima persona singolare. Ragazza allegra e spigliata, si mette nei guai anche stando solo seduta, fin troppo euforica e praticamente impacciata con il genere maschile.
Lui: Terza persona singolare. Il tipico ragazzo nuovo, bello e dagli intensi occhi verdi, con il tipico carattere da bellimbusto, sarà la mia rovina.
Loro: Terza persona plurale. Sentimenti contrastanti, travolgenti e sconosciuti che mai avrei pensato di provare.
Dal capitolo otto:
La sua entrata snob e il suo sorriso malizioso mi fecero alzare un sopracciglio di disapprovazione mentre le ragazze della classe lo guardavano estasiate.
Portava un paio di jeans chiari e una maglia verde che gli faceva risaltare gli occhi, ciuffo ribelle, tipico abbigliamento da bad boy - fallito (a mio parere).
-"E' diventato ancora più bello"-Disse una di loro.
Ok che diamine stava succedendo!? D'Amico si stava dirigendo verso di NOI, cosa voleva?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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LOST IN CONFUSION









Ripartiamo e sono più affamata di prima.
Il resto della mia classe è vivace, persino Massimiliano si sta annoiando vicino a me.
Quando penso che invece la mia vivacità sia andata chissà dove, si presenta D'Amico.
-Posso sedermi un attimo qui?-chiede a Massi.
-Perché?
-Devo dire una cosa a Veronica.
Massimiliano esita per un momento, poi in silenzio si alza e mi rivolge uno sguardo carico di dubbio.
Va al posto di D'Amico, tre sedili più dietro.
Christian D'Amico è seduto di fianco a me, cosa che devo ammettere, mesi più tardi mi avrebbe riempito d'ansia, ma adesso sono tranquilla, e decisamente sorpresa di me.
-Dovevo parlarti.-mi dice -E' successo di nuovo, Greta si comporta sempre in modo più strano, durante la gita voglio scoprire cosa le succede, sarai con me?
-Ormai ci sono troppo dentro.-rispondo senza pensarci.
Mi fa un sorriso complice e poi abbassa la voce:-Ma sei sicura di essere a tuo agio con quello lì vicino a te? Se vuoi posso stare io qui.
Oh!
-Sto benissimo con Massimiliano, non preoccuparti.-rispondo.
-Oh, va bene.
-Già.
-Beh, io vado, ne riparleremo comunque... tra poco saremo a Venezia.
-Si! Allora... a dopo.
D'Amico mi rivolge un sorriso un po' tirato per poi andare via.
Massi torna immediatamente guardandomi circospetto, io resto in silenzio mentre cerco di decifrare perché mi sento così...

Due quarti d'ora più tardi siamo arrivati.
I prof ci spiegano che dobbiamo prendere il traghetto per arrivare a ciò che è la laguna di Venezia.
Massi è sempre vicino a me, e anche Marco.
Parliamo delle sciocchezze più assurde, Marco è fissato con Hunger Games mentre Massi parla solo di calcio, io ogni tanto intervengo ma ho la testa tra le nuvole.
-E allora l'hai letta?-mi chiede Marco.
-Oh... e cosa?
-Sicura di sta bene?-chiede Massi.
-Si! Non stavo ascoltando...
Il mio sguardo si posa senza volerlo su D'Amico, Oh!
Anche lui mi sta guardando.
Mette gli occhiali da sole e poi distoglie lo sguardo dal mio.
La Marinelli ci grida di "muovere il culo" e andiamo tutti verso il traghetto.
Io, Massi, e Marco, prendiamo posto.
Dopo un po' ci raggiunge la Marinelli e un'altra prof, ovviamente dovevano sedersi proprio con noi.
La Marinelli inizia a dialogare con Marco del consumo dell'EXPO e bla bla, l'altra prof incredibilmente gioca a "Ruzzle" sul suo smartphone e Massimiliano... oddio, mi fissa.
Io guardo ansiosamente i piedi mentre sento il suo sguardo insistente su di me.
Inavvertatimente mi prende la mano e me la stringe, mi volto immediatamente e lo vedo sorridere.
-Hai paura?-mi chiede.
-E... di cosa?-balbetto.
-Del traghetto, sembri molto a disagio.
-Oh... mal di mare!-invento.
-Mancini! Tutto bene?-chiede preoccupata la Marinelli.
-Ehm... ecco... io...
Nonostante il rumore assordante del motore qualcuno sente la Marinelli, perché subito dopo grida:-MANCINI ADESSO VOMITA!
Tutti iniziano ad agitarsi imattiti e a ridere.
Perfetto, eccolo qua il disagio.
-IDIOTA!-grida Massi e si alza.
Io resto a bocca aperta mentre Massi prende per la maglietta il ragazzo che un attimo prima mi aveva deriso.
Non so, ma sento il bisogno di alzarmi.
Così mentre il ragazzo è trattenuto da Massi, che a sua volta è trattenuto dalla Marinelli, intervengo io.
-Non ti preoccupare, Massi.-gli dico prendendolo per un braccio.
Ma lui non si calma, così a  voce più decisa dico:-Massi, basta!
Lui si ferma e lascia andare via il ragazzo, la Marinelli lo ricopre di rimproveri, e lui mi guarda allarmato.
-SEDUTI! TUTTI!-grida la Marinelli.
Prende da parte Massi e riesco a sentire qualche parola di un rimprovero molto umiliante.
Inizio a sentirmi in colpa e un vero schifo.
Non volevo che tutto questo accadesse.
Non sono mai stata abituata a ciò.
Insomma, voglio dire... ormai con le prese in giro ci convivevo e ci ridevo su, ma di qualcuno disposto a difendermi... 
E poi pagava le spese a posto mio.
Marco deve essersi accorto del mio malumore, perché mi dice:-Non è colpa tua.
-Un po' si.
-No, Massi è fatto così. E' impulsivo, lui ci tiene a te, ed è molto possessivo.
Resto in silenzio mentre rimurgino su quelle parole.
Ci tiene a te.
E se avessi fatto un buco nell'acqua anche stavolta?
Voglio dire... è possibile che io piaccia a Massi?
No! Sono io e le mie stupide fantasie, io che mi faccio sempre i parti mentali, oh, il mio tallone d'Achille.
Non posso piacere a Massi... perché dovrei?
Lui si è comportato così perché è solo un amico... oh...
E mentre tutti questi pensieri si fanno padroni di me, D'Amico mi fissa, anzi, credo che non abbia mai smesso di farlo.














NOTE AUTRICE:


Sono tornata! Vorrei essere più lunga ma preferisco usare il tempo per pubblicare altri capitoli :)
  
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