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Autore: Shideo    19/12/2015    0 recensioni
"Apri il tuo cuore, ascoltati dentro... ogni finestra si spalanca e passa la brezza del vento."
Genere: Avventura, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Heylà!! Eccovi, come promesso, (?) il primo capitolo della seconda serie!!
Anche questa uscirà a cadenza bisettimanale, con cadenze “incrociate” ai capitoli dell’altra serie.
E ora la sottoscritta non sarà più una pigra!!! Nossignore: di giorno studia, di notte scrive…
Alla fine del racconto ci sarà anche una bella (??) sorpresa!! Mi raccomando!!
 
Dunque… in una landa ignota del paesaggio orientale, un giovane samurai guerriero passa la sua vita in eremitaggio (si potrà dire?) in un tempio sacro. Assieme ai suoi due compagni, si allena continuamente sotto gli insegnamenti del suo saggio maestro… il quale si inventa di tutto pur di saltare le lezioni! Cosa farà il nostro eroe?
 
 
Un’altra rosea alba si affacciava dalla calma superficie del lago. Il vento profumava di ciliegie, e di sakura ne portava i petali, trascinati in una pacata danza mattutina. Saki meditava sul tetto del tempio, sorseggiando un sakè in santa pace. Quello poteva essere il momento perfetto, l’attimo solenne della sua vita, l’unica volta in cui poteva avere il suo tempo migliore… se non fosse stato per un piccolo, grande difetto.
Difetto che, tra l’altro, in certi casi proprio non poteva tollerare…
IL SAKÈ ERA DOLCE. Mai nella sua vita aveva assaggiato un sakè vomitevole quanto quello. Era il sakè più dolce di tutta la Regione. Possibile che a quel ritardato del sensei non andava mai una volta, che sia una, di acquistare un sakè decente?…
Che, tra l’altro, quando avevano bisogno di lui per gli allenamenti, se la filava liscio liscio, tranquillo tranquillo, a nascondersi chissà dove e a fare quel cavolo che voleva. Quindi non si poteva avere la benché minima obiezione, a riguardo di una sonora mazzata in testa con la sua katana da allenamento…
Meditando sul sakè troppo dolce e su un possibile senseicidio, Saki non si accorse che un’ombra era calata all’improvviso, e si stava chinando piano piano…
Il ragazzo si avvicinò a Saki da dietro, si abbassò all’altezza delle sue orecchie e sussurrò, con una vocina stridula: «Saaaakiiiii…? Si comiiiinciaaaa…»
«Tanzee…» richiamò l’attenzione Saki, in modo pacato, mentre l’altro ridacchiava divertito. Ma non fu divertimento, ciò che si poté scorgere nei suoi occhi non appena l’altro si girò… piano piano… con un’espressione strana, come da maniaco…
«CORRI…»
 
Un’altra rosea alba si affacciava dalla calma superficie del lago. Erano passate nemmeno due orette, da quando Saki si era accorto del dolce profumo di sakura che portavano i suoi petali al vento.
Arrivato ai piedi del tempio, di Tanzee nemmeno l’ombra.
«Saki, dove hai spedito quell’idiota con la falce, oggi?» «Sulla Luna. O almeno avrei voluto.» «Capisco…».
Shio lo fissava… e a lui non piaceva.
Quegli occhi smaltati dal sangue, quello sguardo assetato costantemente addosso… mai un giorno, da quando ne ha memoria, la ragazza accennava il pensiero di non fissarlo, o perlomeno un sorriso… sempre impassibile, sempre glaciale. E infondo lui non le aveva mai fatto niente! Cosa diavolo aveva da fissalo in quel modo?? Forse il codino?? «Shio, basta! Non ti sopporto, quando mi fissi!! Sai che non mi piace essere fissato!!» «Appunto.» e, detto ciò, levò lo sguardo dalla figura di Saki e andò a posarlo sulle porte del tempio… e, nemmeno a farlo apposta, ecco che ne uscì un giovane uomo. Portava degli zoccoli da samurai neri, un kimono rosso con la sottoveste nera, una collana di corda con un pendaglio raffigurante il muso di un giaguaro. I suoi sorridenti occhi scuri eguagliavano il sorriso ridente, e la chioma bruna contornava il suo volto con due ciuffi che gli coprivano le orecchie.
«Maestro Akai! Era ora!!» fece Tanzee lanciandosi giù dal tetto. «Tanzee, ti prego… metti via quella falce. Lo sai che al tempio non sono ammesse armi.» «Sensei, la prego… non inizi già da subito.» «Tanzee, lo sai che è vero. Metti via l’arma.» Rassegnato, il ragazzo posò l’arma… o sarebbe meglio dire che ci provò a modo suo, dato che la scagliò contro la prima roccia che gli capitava sotto tiro. Destino volle che la malcapitata roccia fosse una delle tante gigantesche statue votive disseminate davanti al portale del tempio, che ovviamente si ruppe a metà e crollò, disintegrandosi al suolo.
«Woops…»
«TANZEEEE!!!!!!» Akai urlò così forte che di sicuro lo sentirono anche giù alla Valle. Figurarsi, per poco quel vecchio odioso della Bottega Bianca non si faceva la scalata fino al tempio a tirare una padellata in testa al sensei. Sì, sotto le statue votive.
Un’altra rosea alba si affacciava dalla calma superficie del lago. Ma, sotto le nuvole, non era tanto calma, la situazione in cui i quattro si trovavano.
Da un po’ di tempo ormai maestro e allievo non si facevano vedere. Infatti, dopo aver preso Tanzee per l’orecchio, Akai lo trascinò fin dentro al tempio, e passarono due ore piene, fino a quando il sensei perse la voce e smise di fare la ramanzina all’allievo indisciplinato. Il quale, per tutta risposta, disse uno sfaccendato “pirla” all’altro. E ovviamente si beccò il boken in testa. Per due volte.
 
 
Corse più in fretta che poté, fin sul picco del monte, per raggiungere il tempio.
Lassù, trovò ad aspettarlo due ragazzi, più o meno della sua stessa età. Erano un maschio e una femmina.
Il primo, alto e arrogante, con la testa rasata, fatta eccezione per una specie di cresta senza gel, un ciuffo che scendeva folto in mezzo agli occhi e un codino alto… ma veramente molto alto. Infatti i capelli erano legati con una specie di tubicino a rete in seta, e, alla fine, vari ciuffetti spuntavano a palma; indossava un kimono azzurro, ricamato ai bordi con filo d’argento. La seconda aveva un ché di inquietante… era piccola, capelli corti e violacei, lo sguardo immerso nell’oscura ombra che proiettava il suo cappello “a cono” cinese, l’espressione coperta da una metà di una maschera… in quell’oscurità, solo due iridi rosse illuminavano il volto in modo alquanto sinistro, e la ragazza continuava a fissarlo. Anche il ragazzo lo fissava, ma non in modo così inquietante…
«Allora? Che vuoi?» Quella voce maschile lo fece trasalire. «Ce… ce l’hai con me…?» chiese al ragazzo. «No, no! Con il tizio che hai di fianco, guarda!» Si vede che l’aveva presa male. Ma lui voleva solo… aspetta!! D’impulso si girò di scatto, per… non trovare nessuno. «Ma sul serio mi hai creduto?? Certo che sei davvero idiota!!» rise di gusto il ragazzo. Forse aveva ragione, forse era davvero così stupido e troppo paranoico… mai si concentrò sul messaggio che doveva recare al monaco… a proposito, dov’era? «Ragazzi… dov’è il vostro maestro?» «Dentro, con quel Sommo Idiota di Tanzee. Scommetto che gli sta facendo lavare i pavimenti.» «Il vostro amico ne combina spesso, di guai, eh?» «Eh, già… puoi dire a me quello che poi io devo dire ad Akai-sensei. Capito? A me, non a lei. L’ultima volta che qualcuno ha affidato a lei un messaggio, lo siamo venuti a sapere a cena tre giorni dopo. E il messaggio era da parte di un villaggio vicino: “Aiutateci, per favore!! Incendio su tutto il villaggio! Richiesta urgente!”» rabbrividì al solo pensarci… e sentì di nuovo quello sguardo spettrale su di se. In preda al timore, si voltò… «Sono stati tutti trovati carbonizzati…» sussurrò lei. Il volto era privo di espressione… gli occhi di quella ragazza erano spalancati e la bocca accennava a… “demone di ragazza” pensò con ribrezzo. Ma poi… «Ragazzi, ascoltatemi attentamente… ho questo messaggio per il vostro maestro: “Muovi la tua saggezza e aiutami”.» Il volto dei due ragazzi si fece subito… scandalizzato. E orribilmente terrorizzato.
Un’altra rosea alba si affacciava dalla calma superficie del lago. Ma quella vota, si sarebbe tinta di rosso.
 
 
 
Ok, con questo ho finalmente battuto la pigrizia!! Sono riuscita a mantenere la promessa: questa è la serie che andrà avanti contemporaneamente a Kawaii Spirit.
Ma ora, lasciamo parlare i personaggi!!
Saki: bene, eccomi. Sono il protagonista della storia… se avete qualche domanda da farmi risponderò molto volentieri!
Tanzee: Uhm… tutto quello che ha detto lui…
Shio: Idem.
Autrice: -.-‘ certo che nemmeno un po’ di fantasia, eh…?
Akai: Eddai, non preoccuparti!! A tutti gli amici e i colleghi: i miei allievi ed io saremo ben disposti a rispondere a tutte le vostro domande, fino a quelle più assurde!! Sapete, come le SBS, l’angolo delle domande in OP !!
Autrice: grazie per aver dedicato il vostro tempo a questo racconto. Vi prego di lasciare due righe al vostro passaggio sulle recensioni, fatemi sapere le vostre opinioni!! ^^
E se avete domande sui personaggi…chiedete direttamente ai personaggi stessi attraverso la recensione.Credetemi, vi risponderanno!!;)
   
 
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