Alla
Moglie e alla Clau, perché è colpa loro se ho
recuperato tutta la seconda serie in un solo pomeriggio – uccidendomi i feels, tra l’altro.
Alla
Sere, che continuava a rompermi le cosiddette da quando ha saputo che avevo
visto gli episodi.
With eyes wide shut
[And if God takes me before
you,
I just want you to know
I love you.]
Guren a volte pensa che Shinya sia un
bambino.
-Smettila. Ho del
lavoro da fare. E anche tu, idiota.- brontola, cercando di allontanarsi e di
finire di indossare l’uniforme. Ma Shinya continua a bofonchiare parole
sconclusionate, dopo essersi praticamente arpionato come una sanguisuga sulla
schiena di Guren.
Cerca di
scollarselo di dosso tirando il lenzuolo nel quale Shinya è abbozzolato dalla
vita in giù, fallendo miseramente: appena lo ributta in malo modo sul
materasso, il Generale Maggiore agita le gambe e le braccia e si aggrappa ai
fianchi del Tenente Colonnello brontolando contro la cattiveria e
l’insensibilità di quest’ultimo.
-Non mi lascerai
andare, eh?- borbotta Guren, ingobbandosi
leggermente con la schiena.
-Mhno… - parlotta, la voce ancora
arrochita dal sonno, la chiara intenzione di non muoversi da lì fino a più o meno l’ora di pranzo.
Guren sbuffa un “Idiota” quasi ridacchiando e Shinya appoggia la testa sulle sue
gambe – sembra quasi faccia le fusa, neanche fosse un
gatto.
-Ti odio, Shinya.-
borbotta come una caffettiera, Guren, rinunciando
però a indossare la giacca dell’uniforme.
Fa correre piano le
dita lungo la schiena nuda si Shinya e lo sente trattenere a stento dei
brividi, inarcandosi leggermente.
-Ma infondo mi ami, no~?- Shinya alza stancamente la
testa dalle sue gambe. Gli sorride bastardo mentre si sporge verso le sue
labbra e le sfiora appena con le proprie, poi ciondola piano la testa.
Il sorriso si allarga ancora di più quando Guren gli afferra poco delicatamente i capelli della nuca e
lo ributta sul materasso, iniziando a baciarlo di nuovo e mordendo di tanto in
tanto il labbro inferiore.
È fiero di sé, Shinya Hiragi, per
quelle piccole vittorie.
E ormai non trattiene più i gemiti e i leggeri mugugni contro
le labbra di Guren, il sorriso ancora stampato in
viso.
***
Una mano – calda e
un po’ callosa, ma anche delicata – gli sfiora la spalla, svegliandolo.
Non si era nemmeno
accorto di essersi addormentato appoggiato con la schiena alla parete.
-…Guren?- sussurra, ciondolando
svogliatamente la testa e allungando le braccia – non per stiracchiarsi: lo
cerca, a occhi chiusi, lottando per non allontanarsi troppo da quel ricordo ma
aggrappandovisi con tutte le proprie forze.
Trova solo l’aria e
allora si decide ad aprire gli occhi. Subito gli richiude, esausto e
sconfortato, mentre Goshi gli sorride triste.
-Mi dispiace, Lord
Shinya.- sussurra il Colonnello, riprendendo a fumare la pipa.
Lo sentono ridere,
ma è una risata vuota – bassa e roca, a tratti scambiabile per una serie di
singhiozzi mal trattenuti.
Forse sta ridendo
di sé, Shinya Hiragi, distrutto da ciò cui teneva di
più.
D.P.P.: Deliri
Post Partum
Occhei. Ehm.
Hello~
Sono disarmata, non fatemi troppo male.
Vengo in pace-
Allora, la colpa di tutto questo è di un paio di immagini che ho trovato su Tumblr e di quella canzone (vi lascio il link qui, caso mai qualcuno volesse sentirla)
E… nulla. Hello new fandom! Perdonate se vi invado con le mie insensataggini--
Maki