La vigilia di Natale, un giorno importante per altri ma, comune per un giovane ragazzo dai capelli rosa ribelli. 
Camminava con le mani nelle tasche della sua felpa rossa per le strade di quella cittadina ormai rumorosa, chi si affrettava per comprare i regali e chi bussava all'interno del suo veicolo per il troppo traffico. 
Il giovane entrò in un condominio isolato, abitato da soli anziani, alquanto carino e sistemato, un posto davvero tranquillo.
Salì le scale e arrivò alla porta del suo appartamento.
Certo, non era il massimo, però a lui bastava così, dopotutto aveva diciannove anni, cosa mai avrebbe dovuto farsene di una mega villa.
Natsu, esatto, quello era il suo nome, si avviò al bagno e si spogliò, per poi entrare nella sua doccia e lavarsi.

"Accidenti, domani non so proprio dove andare a sbattere la testa"

Disse tra sé e sé il rosato, ovviamente, non poteva stare da solo il giorno di Natale.
Aveva perso entrambi i suoi genitori, e per lui qualsiasi altra festa era ormai pagana, ma di certo il pensiero dei suoi amici che si divertivano e lui da solo a casa, non era un granché. 
Ad interrompere i suoi pensieri fu il rumore del campanello.

"Un attimo!"

Gridò, per poi legare un asciugamano alla vita, e uscire, avviandosi alla porta farfugliando.

"Ah maledetto Gray, doveva arrivare qui verso le nove, cosa ci fa qui alle sette?!"

Poggiò la mano al pomello gelido della porta, rabbrividendo a causa della sua pelle nuda bella esposta.

"GRA-"

Si interruppe notando un'altra figura davanti a lui, e non quella testa calda del suo migliore amico.

"Eh?"

"L..Lucy!"

Esclamò il giovane, notando quella graziosa figura dinanzi a lui, dal viso arrossato e i lunghi capelli biondi legati in una coda di lato da un fiocco blu.
Mentre indossava una magliettina marrone, e dei jeans chiari.

"C..credo di essere venuta in un momento non a..appropriato"

Disse la ragazza coprendosi il volto con una mano, imbarazzata come non mai, riferendosi alla figura seminuda dell'amico.

"Cavolo! Entra, vado a mettermi qualcosa.."

Avvisò, per poi sparire dietro la porta di camera sua.
La biondina annuì indecisa, per poi chiudere la porta dell'appartamento, nemmeno il tempo di studiare il posto che il rosato era già lì, con indosso una felpa rossa larga e dei jeans scuri, mentre i piedi erano nudi.

"Scusa l'attesa.. Cosa ci fai qui?"

Chiese, ovviamente.

"E..ecco, Gajeel e Levy per domani hanno organizzato un cenone, e mi hanno chiesto di invitarti.."

Disse la giovane donna chinando il capo.

"Oh, non mancherò, grazie mille Lucy!"

Sorrise il rosato, per poi avvicinarsi alla bionda.

"C'è altro?"

Continuò.

"Uhm, no nulla!"

"Va bene, ti accompagno alla porta.."

Disse Natsu arrossendo alla visione dell'amica imbarazzata, era davvero carina.

I due si fermarono per salutarsi, uno dinanzi all'altro.

"Hm?"

Il giovane alzò lo sguardo e notò un vischio, appeso proprio sopra la sua porta!

I due arrossirono di colpo, sapendo ovviamente quali fossero le regole di quella pianta.
Dopotutto, Lucy, doveva ammetterlo, era innamorata di Natsu, e lui sembrasse ricambiare.

Natsu si avvicinò al viso della ragazza, piegandosi con la schiena data la differenza di altezza.
Socchiuse gli occhi, notando quelli di lei già chiusi, e poggiò le sue labbra su quelle della biondina, assaporando.
Poggiò la sua mano sulla guancia di lei, e dopo una manciata di secondi smise di baciarla, poiché sentì un liquido caldo colargli sul pollice della mano, e notò che ella stava piangendo.
Il giovane andò in panico, credendo di aver fatto qualcosa di male, ma ben presto si calmò, udendo le parole della figura di fronte a lui.

"Io..io sono davvero felice, perché.. perché tu mi piaci davvero tanto tanto tanto Natsu, ma so che per te non è lo stesso e sarai stato costretto a baciarmi per colpa di quello stupido vischio, scusami!"

Gridò la giovane, in lacrime, ma il rosato la tirò dentro, chiuse la porta, e strinse la ragazza in un abbraccio forte, per poi ricadere entrambi in ginocchio sul pavimento.

"Non dirlo mai più..."

"N..Natsu?.."

"Non dire mai più che per me tu sei zero, Lucy! Perché.. perché io ti amo!"

Ammise il rosato, ad una Lucy ormai sbalordita e perplessa, non poteva credere che il ragazzo più seguito della scuola e della quale lei era innamorata fin dalle medie, ora si stesse dichiarando!

"Io..anche io ti amo, Natsu."

Sorrise la giovane, asciugandosi le lacrime, per poi baciare Natsu.
Restarono lì, abbracciati sul pavimento.
Quale modo migliore per trascorrere la vigilia di Natale?