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Autore: Napee    22/12/2015    4 recensioni
Piccola one shottina ben poco pretenziosa, scritta in poco meno di un'ora solo per regalarvi un po' di atmosfera natalizia :D
941 parole.
***
"Non capisco perchè ti ostini a lamentarti Grinch!" Rispose lei mentre sistemava meticolosamente i pastorelli secondo un principio logico solamente a lei noto.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Un Grinch brontolone

"Non capisco perchè ti ostini a farlo ancora." Commentò atono Sesshoumaru senza distogliere lo sguardo dal giornale ,rigorosamente alla pagina dei mercati azionari  mondiali.
Rin, udendo le parole del novello sposo, sbuffò esasperata.
Ogni anno, fin dai primissimi mesi che stavano insieme, Sesshoumaru si lamentava puntualmente delle feste, dell'atmosfera natalizia ,da quel falso affetto che spuntava fuori solo dal quindici Dicembre in poi, ma soprattutto si lamentava della mania della sua compagna di far esplodere il Natale sotto forma di addobbi vistosi e pacchiani in giro per la casa.
In particolar modo, ogni anno, ce l'aveva a morte con il mastodontico presepe ,formato da centinaia di pezzi, che decorava il pavimento del salotto, ai piedi dell'altissimo albero che la sua dolce metà gli aveva fatto comprare, pena digiuno forzato.
"Non capisco perchè ti ostini a lamentarti Grinch!" Rispose lei mentre sistemava meticolosamente i pastorelli secondo un principio logico solamente a lei noto.
"Mi lamento perchè sono stufo di svegliarmi ogni mattina con uno dei re magi piantato nella schiena." Commentò lui alzando finalmente lo sguardo e puntandolo sulla sua consorte accucciata sotto l'albero con il sedere in bella mostra.
"Solo perchè i tuoi cani amano portare a giro per la casa i miei preziosi pastorelli! Guardali, sono decimati da quando ci sono Tenseiga e Bakusaiga!" Si lamentò Rin.
In effetti, ogni notte, quando potevamo agire indisturbati, i due cuccioli bianchi andavano sotto l'albero a giocare con il prezioso presepe di Rin, e mordicchiando ben bene, per poi portarli in giro, i preziosissimi pastorelli.
"Decimati?" Chiese ironicamente Sesshoumaru sollevando anche un sopracciglio.
Il presepe allestito dalla moglie vantava più di novanta pezzi, fra casette, personaggi e animali..  E per di più, ogni anno la collezione aumentava dato che la dolce Rin ne acquistava di nuovi.
Insomma, alla fine, il suo presepe vantava ben dodici re magi di cui, ne era sicuro, almeno quattro se li era trovati nel letto in seguito ad un momento di gioco fra i suoi cani.
"Si! Decimati!" Rispose lei piccata voltandosi a guardare il marito con uno sguardo di fuoco.
Insomma, non era colpa sua se i suoi cani andavano a fare una strage nella sua rappresentazione!
Aveva provato anche a "trasferire" il tutto sopra un tavolo, ma forse aveva fatto peggio.. I due batuffoli bianchi ,sentendosi sfidati, avevano pensato bene di vendicarsi tirando la tovaglietta del tavolo e facendo cadere tutto per terra nel cuore della notte, regalando ai padroni un bello spavento.
Sesshoumaru, stanco di quella pseudo discussione, poggiò il giornale sul divano e raggiunse la moglie ai piedi dell'albero nel vano tentativo di capire che cosa l'affascinasse così tanto da farle assumere quell'espressione da bambina sognante.
Si chinò sulle ginocchia ,abbassandosi al suo livello per poter studiare meglio quel rito che si svolgeva annualmente.
Con sua somma sorpresa, trovò la moglie con gli occhi lucidi mentre cercava di trattenere le lacrime.
Incapace di spiccicare parola davanti ai suoi occhi irrigati di gocce salate, allungò una mano verso la sua che stringeva convulsamente una pecorella e gliela strinse con fare consolatorio.
Subito suscitò l'effetto sperato nella moglie, che si voltò verso di lui sorridendo fra le lacrime.
Subito, Sesshoumaru ne approfittò e gliele asciugò velocemente.
"Scusami.. Non volevo turbarti."
"Non sono turbato." Rispose lui correggendola ed ottenendo una risatina in risposta.
Rin si mosse cautamente, facendo attenzione a non uccidere qualche pastorello, striscio via dai piedi dell'albero e si inginocchiò davanti a suo marito.
"Sei turbato, anche se non vuoi darlo a vedere, lo posso leggere nei tuoi occhi." Disse lei allungando una mano per incontrare il volto del marito.
"Solo tu riesci a fare questo.." Sussurrò l'uomo portando la sua mano su quella della moglie per poi spostarla sulle labbra e depositarci un dolce bacio.
Rin sorrise felice, Sesshoumaru era estremamente dolce dietro il suo volto di ghiaccio perennemente impassibile.
Lui era in grado di comunicare molto di più con i gesti che con le parole.. Certo, le ci era voluto un po' per riuscire a capire quell'enigma umano, ma una volta riuscitavi, aveva scoperto un uomo meraviglioso dietro quella maschera fredda.
"Perchè piangevi?" Chiese lui interrompendo il silenzio calato fra i due.
Rin s'incupì di nuovo quando la sua mente riportò alla luce i pensieri tristi che l'avevano fatta piangere.
"Ricordi.. Dei Natali tristi passati all'orfanotrofio..di quando gli altri trovavano una famiglia ed io no.."Rivelò lei abbassando il capo per sfuggire ai suoi occhi penetranti.
"Nel mio orfanotrofio, non potevano permettersi un'albero o gli addobbi e.."
Sesshoumaru la interruppe avvicinandosi e la strinse fra le sue braccia per cercare di consolarla, ma ancora una volta si trovò incapace di dire qualcosa che magari l'avrebbe rincuorata meglio.
"Ma ora è tutto passato!" Esordì lei sorridendo quando si furono allontanati.
Aveva rovinato l'atmosfera serena di casa con i suoi ricordi tristi, ora cercava di rimediarvi alla bene e meglio.
"Sai cosa mi farebbe stare meglio?" Chiese lei sorridendo sorniona.
Sesshoumaru restò in silenzio, in attesa che la moglie continuasse.
"Mi piacerebbe che tu addobbassi l'albero con me!"
Eccola, la pretesa insensata che lui non avrebbe mai accettato, mai e poi mai.. Ma adesso che lo guardava con i suoi occhioni da cerbiatta, come poteva rifiutarsi?
Chiuse gli occhi e ,con una lentezza estenuante, annuì.
Rin esplose in un gridolino entusiasta e si gettò addosso al marito stringendolo forte e baciandolo dolcemente.
Sesshoumaru non sopportava addobbare casa per le feste, figuriamoci imbellettare un albero di plastica.. Ma vedendo la reazione della sua amata, si convinse che dopotutto non sarebbe stata una tortura così insostenibile, soprattutto quando lei gli sussurrò sulle labbra quelle dolci parole traboccanti d'amore.
"Sei il migliore, ti amo amore mio!".
  
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