Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |      
Autore: Amys    23/12/2015    3 recensioni
Storia Peter/Lydia
Peter ha un'abitudine inaspettata, e la Banshee ne rimane scioccata.
-Forse i mostri non sono come ci aspettiamo. Forse anche il loro cuore è tormentato da sentimenti.-
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Peter Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
The fire is burning inside me
-Forse anche il cuore di un mostro puo' essere tormentato da forti rimpianti-
-Voglio ascoltare le tue parole, Peter Hale.-
 


 

''At night when the stars
Light on my room
I sit by myself

Talking to the moon, tryin' to get to you
In hopes you're on the other side talking to me too
Oh, am I a fool who sits alone talking to the moon''.


Il loft era buio. Lydia si svegliò nel cuore della notte, un lenzuolo sbiadito la copriva fino alle spalle.
Si alzò dal divano, ricordando vagamente ciò che era successo la notte prima. Immagini vaghe correvano
troppo velocemente nella sua mente. Lei che cadeva a terra, il branco che urlava il suo nome, e infine due forti braccia che la sorreggevano, interrompendo la caduta. I ricordi tacquero solo quando scorse una figura, immobile, silenziosa.

-Peter?- Lydia camminò verso di lui, scalza, nella notte.
Aveva i capelli rossi arruffati, gli occhi assonati e la leggera maglia bianca con un piccolo scollo a v che le copriva il suo fragile corpo.
Peter rimase immobile, seduto a terra difronte all’enorme vetrata da cui ci si poteva sentire avvolti dalle braccia buie della notte.
Le mille stelle si riflettevano nei suoi trasparenti occhi, freddi come se fossero di vetro.
Lydia lo raggiunse, con uno sguardo interrogativo cercava di scorgere qualche movimento da parte del lupo.
-Peter, cosa stai facendo?-
Finalmente il licantropo la guardò. Lydia rimase come pietrificata,
davanti allo sguardo più sincero e distrutto che aveva mai visto. Non aveva mai incontrato occhi così persi e disorientati.
Così soli e colmi di rimpianto.
-Sto guardando il cielo.-  Rispose lentamente. -Vengo qui ogni notte.-
Fece un cenno con la mano, facendole intendere di potersi sedere vicino a lui. Lydia non riusciva a credere a ciò che stava succedendo.
Si sedette vicino a lui, lui che da tempo reputava come un pericolo costante, come un corpo vuoto, senza anima e battito,
tenuto in vita solo dalla sete continua di potere.
Ma non si era mai chiesta chi fosse in realtà Peter Hale. Non si era mai chiesta il costo di tutto ciò che si portava sulle spalle.
Non si era mai domandata se fosse difficile la vita per lui, considerandolo un uomo senza emozioni e sentimenti.
Ma quegli occhi…
Quegli occhi che la guardavano, la scrutavano nel buio della notte come se fosse l’unica luce in grado di illuminare ogni realtà.
-Perchè vieni qui ogni notte?- Chiese la ragazza. Le loro spalle si sfioravano.
Difronte a loro il vetro rifletteva il potere immenso del cielo, richiamava pensieri attraverso la sua infinità.
Impregnava il mondo di un aloe di mistero. Concedeva agli umani lunghe riflessioni. Le sue mille stelle, come infiniti squarci profondi e colmi di scintille, brillavano nei loro occhi.
-E’ un’abitudine che risale alla mia infanzia. Io Derek e Laura… Scendevamo ogni notte a guardare il cielo,
le stelle, la luna. Non ho mai capito il senso di tutto questo, ma andavo con loro lo stesso.
Mi divertivo a prendere in giro chiunque e loro erano i miei primi bersagli. Guardavo… Guardavo il cielo e mi rendevo conto che era così grande… Così vasto, infinito.
Lo temevo segretamente per invidia. Ho sempre voluto essere grande, potente, ammirato da tutti.
Volevo essere come quel cielo che ogni notte guardavo attraverso una grande finestra appannata.
Poi però arrivò l’incendio. E bruciò ogni mio desiderio, ogni mia forza…-
Peter spostò lo sguardo a terra.
Lydia era senza parole, non credeva che quell’essere potesse essere in grado di provare rimorsi,
di desiderare ardentemente una vita normale, senza sangue e morti. Peter fece un forte respiro e si costrinse a proseguire.
-Non ho mai raccontato tutto ciò.- Cercò di scusare la sua instabilità emotiva con poche parole.
Lydia portò la sua mano sopra la sua istintivamente. Il licantropo ebbe un brivido,
non abituato ad essere apprezzato dalle persone, ad essere visto da queste come un essere umano, ad essere ascoltato.
-Ho continui incubi sull'incendio.- Spostò lo sguardo su di lei. -Ricordo tutto perfettamente. Ho visto la mia famiglia morire.
Ho visto Derek cercare di liberarci, senza successo. Ho visto… Ho visto troppe cose. E ho fatto… Ho fatto cose terribili, Lydia Martin.-
La guardava, come se il cielo ad un tratto fosse imprigionato nei suoi occhi.
-Non posso sapere come ti senti perché non mi è mai successa una cosa simile. Non so nemmeno come avrei reagito.
Forse non sono la persona più adatta, ma voglio provarci. Voglio provare a conoscerti davvero. Voglio provare ad ascoltare le tue parole.-
Peter riposò lo sguardo verso il cielo, in direzione della luna piena.
Forse era lei a conservare tutte le colpe dei licantropi. La luna era l’unica a conoscere il loro lato disumano. Il lato nascosto, folle, privo di lucidità, che non solo i lupi mannari nascondono.
La guardò con rabbia, con incredibile odio. Poi strinse la mano della banshee, spostando lo sguardo su di lei.
-Lydia, noi siamo legati. Abbiamo un legame profondo, instaurato dalla morte.
E c’è qualcosa di più che non riesco a spiegare a me stesso. Non riesco a trovare una risposta nemmeno nelle miliardi di stelle che osservo ogni notte. Ma so che non è solo la morte a legare me a te, e te a me.-

La banshee sorrise, ammirando con tutta se stessa il lato che Peter le stava mostrando.
Non era abituato a provare sentimenti, emozioni, e per lui erano inconcepibili.
Ma lei gli avrebbe insegnato la delicatezza dell’amore. La sua forza, e il suo potere. L’unico potere che era degno di essere conquistato.
 
E così, l’ombra si innamorò della luce, e la luce dell’ombra, proprio come le stelle, incapaci di scappare dal cielo.
Il cielo che pur essendo scuro, buio e pieno di incertezze, riusciva ad avvolgere le stelle in un modo spettacolare, senza spiegazione. 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Amys