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Autore: Spiderwick    23/12/2015    1 recensioni
Le vite di un gruppo di normali ragazzi vengono sconvolte da un programma segreto di matrice militare.
Storia già scritta da me su un vecchio forum, la ripropongo qui poiché è stata citata nella live di uno youtuber stasera. Lo ammetto, il fatto che abbiano citato la storia mi ha convinto a pubblicarla qui. Enjoy!
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Francesco? disse una donna bionda in camice bianco, infilando la testa all'interno dell'ufficio numero 3 del bunker. Lo scienziato a capo del progetto, il dott. Francesco Wolfler, alzò lo sguardo dal computer rivelando un paio di borse sotto agli occhi grandi quanto scatole di 1up Box. Ah...Lisa. Entra. rispose con voce stanca, abbandonandosi allo schienale della poltrona consumata in finta pelle. Cosa posso fare per te? domandò Wolfler, attendendo che la donna entrasse. Nulla, nulla...volevo solo sapere com'è andato il primo test. ammise la donna, avvicinandosi piano alla scrivania piena di scartoffie dietro alla quale sedeva l'uomo. Beh...in linea di massima è andato bene. rispose Wolfler con aria greve. C'è stato un morto ma il primo soggetto ha risposto bene alla somministrazione della formula. la dottoressa impallidì nell'apprendere che qualcuno era deceduto durante l'esperimento. Qualcuno è morto? E...la Sezione 6 se n'è già occupata? domandò, asciugandosi alcune gocce di sudore freddo dalla fronte con il dorso della mano. Non ce n'è stato bisogno. La vittima non aveva parenti in vita e gli amici sono stati ridotti al silenzio facilmente. spiegò l'uomo, chiudendo gli occhi e cominciando a massaggiarsi le palpebre. Bene...bene... intervenì la dottoressa tirando un sospiro di sollievo abbastanza evidente. E il prossimo? Chi è? domandò, dopo alcuni interminabili secondi di pausa. Ah, il prossimo è...

THE MARK
 
Ma sei cretino? disse Mark con un mezzo sorriso divertito sulle labbra quando la scritta 'MORTO' apparve sullo schermo del pc. No, sono Moro. rispose una voce dalle cuffie da gaming. Perché mi hai ucciso, cretino? chiese Mark, apostrofandolo nuovamente con il solito insulto goliardico. Prima che Moro potesse rispondere, il citofono dell'appartamento di Mark suonò due volte. Ma dai! esclamò qualcuno con la voce impastata: era Esprit. Mark, ma che palle...stavamo registrando! aggiunse con tono lamentoso, accompagnando la frase con un sospiro conto. Sì, ma stai calmo Esprit. mormorò Mark con una punta di ironia nella voce. Sarà la pizza...torno subito. avvisò, alzandosi dalla sedia. Attraversò il corridoio dell'appartamento e, arrivato in cucina, prese la cornetta del citofono rispondendo Sì? dall'altro capo del ricevitore qualcuno esclamò 'pizza' e Mark riagganciò, dirigendosi verso la porta di casa dietro la quale qualcuno, decisamente più in fretta del previsto, bussò. Quando Mark aprì la porta si trovò davanti non il fattorino ma un uomo in camicia hawaiana, cappello fedora, calzoncini corti e macchina fotografica. Lo sconosciuto sorrideva in modo inquietante e fissava Mark che stava immobile, portafogli alla mano per pagare la pizza, decisamente confuso. Ehm...posso aiutarla? chiese Mark, lanciando un'occhiata oltre lo sconosciuto, come se si aspettasse di vedere chissà chi. Forse. disse il 'turista', afferrando la macchina fotografica appesa al collo. Sorridi. disse, scattando una foto. Un secondo dopo dall'obiettivo della compatta uscì una sottile nebbiolina densa che si infilò rapida nelle narici dello YouTuber. Mark cadde a terra, svenuto, per quelle che gli sembrarono ore; alla fine, dopo quelli che invece erano stati pochi minuti, il ragazzo fu svegliato da un uomo mingherlino con giacca e cappello di una pizzeria e, naturalmente, un cartone da pizza nella mano destra. Zio, se è un trucco per non pagare la pizza ti meno. disse lo sconosciuto mentre Mark, disorientato, provava ad alzarsi: un conato di vomito minacciò di fargli sputare il pranzo del Natale scorso ma il Termosifone si mise comunque in piedi - sebbene a fatica - cercando il portafogli nella tasca posteriore dei jeans. Ehm... mugugnò lo YouTuber. ...credo che quel tipo mi abbia derubato. Ascolta, non sto molto bene e...dai, non è la prima volta che vieni qui a portarmi la pizza...lo sai che di solito pago... cercò di giustificarsi, trattenendo a fatica un altro conato di vomito. Sì...lo s-so...urgh.. mormorò il fattorino, lasciando cadere la pizza per portarsi entrambe le mani alla bocca. Dopo neanche due secondi, l'uomo si girò e cominciò a vomitare, gorgogliando qualcosa di simile a 'Lascia stare' mentre si allontanava verso le scale, in preda al mal di stomaco. Mark lo guardò con la bocca aperta, confuso, e pian piano il disturbo allo stomaco gli passò: la cosa strana è che anche il fattorino, in cima alle scale, pronto a scendere, sembrava stare decisamente meglio. Ma che ca- disse Mark, cominciando a ridere per la situazione assurda, quasi dimenticandosi per un attimo del 'turista' con la macchina fotografica. Quasi nello stesso momento, il fattorino cominciò a ridere senza un motivo apparente e smise solo quando, in preda al panico ma ancora ridente, corse via percorrendo le scale verso il piano terra.
   
 
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