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Autore: Marty Shin x Ran    23/12/2015    5 recensioni
Una mia nuova storia, basata sui pensieri di Shinichi, che deve affrontare il dolore per la morte di Ran.
Il testo si basa sulla canzone "In loving memory" degli Alter Bridge, che dedico al mio socio.
Genere: Sentimentale, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti ragazzi, come va?
Bene, è il periodo di Natale e in questo periodo siamo tutti molti allegri, giusto?
E allora, perché scrivere una storia come questa, che è triste da morire?
Ebbene, perché sono masochista, pazza, ma, soprattutto, ho un amico speciale (diventato anche mio socio quest’anno, vero Claudio?), con il quale festeggio due anni d’amicizia e che merita un regalo speciale come lui.
La canzone, ‘In Loving Memory’ degli Alter Bridge, l’ho sentita grazie a lui e io consiglio di sentirla, mentre leggete.
Ora fate un bel respiro profondo e buona lettura ;).
 
"In Loving Memory"
 
Thanks for all you've done
 I've missed you for so long 
 I can't believe you're gone  
 You still live in me               
 I feel you in the wind
 You guide me constantly

(Grazie per tutto quello che hai fatto
Mi sei mancata per così tanto tempo
Non posso credere che te ne sei andata
Vivi ancora in me
Ti sento nel vento
Mi guidi costantemente)
 
L’aria cupa e fredda dell’inverno, che mi investe il viso attraverso le imposte e che non fa altro che peggiorare la situazione, sembra un venticello tiepido di giugno, di quelli che annunciano l’arrivo dell’estate, messa a confronto con il mio cuore, freddo e duro come pietra.
La brezza passa attraverso le mie dita, accarezzandole, e poi, inevitabilmente, sfugge alla mia presa, come hai fatto tu, Ran.
Ti ho vista crescere e farti ancora più bella.
 Ti ho vista giocare e ti ho vista cadere, per poi rialzarti e sfoggiare un sorriso sempre più splendido.
Ti ho vista ridere e ti ho vista piangere, anche per me.
Purtroppo, esattamente come il fiore più bello, alla fine sei appassita e mi sei morta tra le braccia, Ran, stroncata da un crudele proiettile, che, per quanto letale,  nulla ha potuto con la tua bellezza.
Proprio nel modo in cui  il vento agisce su di me ora, avverto distintamente, come quel giorno, il tuo sangue scorrere sui palmi delle mie mani e, goccia per goccia, cadere a terra.
Solo che questo non è sangue, Ran, ma sono le mie lacrime amare quelle a precipitare al suolo, mentre il ricordo dei tuoi occhi lilla, che, spegnendosi a poco a poco, mi regalano un ultimo, dolce sguardo, mi pervade la mente.
Adesso che in casa sono finalmente solo, non ho più motivi per trattenermi.
Da quando ti ho persa, è la prima volta che provo a fare i conti con il dolore per la tua morte e la consapevolezza di averla causata e mi sembra d’aver impattato con l’acqua dopo un tuffo da una scogliera troppo alta.
Mi brucia, Ran.
Mi brucia di non essere rimasto con te, quel giorno al luna park.
Mi brucia capire quanto presuntuoso io fossi per non aver pensato che, da solo, non ce l’avrei fatta.
Mi brucia sapere d’averti fatta solo patire e che, per ironia della sorte, quello di noi due che si è salvato, sono io.
Se ripenso all’accaduto, finisco per pensare ad uno spietato scherzo del destino.
In quei pochi secondi prima dell’irruzione, quando Gin ti osservava perire, soddisfatto, ho desiderato che un proiettile raggiungesse anche me, ma ciò non è successo.
Sono qui, a piangere, mentre a pochi chilometri da qui, viene celebrato il tuo funerale, a cui non ho avuto il coraggio di assistere, facendo in modo che i miei genitori mi lasciassero solo.
Non appena il tuo cuore ha cessato di battere, io sono entrato in una fase di shock profondo.
L’ultimo ricordo che ho, è di me che ti osservo, provando a chiamarti per risvegliarti dal sonno eterno in cui sei caduta, mentre il rosso sulla mia camicia si espande.
Poi, buio totale.
Ho perso la memoria e sono diventato insensibile ad ogni cosa.
Ogni parola sentita, ogni volto visto non mi faceva più effetto, fino ad oggi.
Mia madre mi ha raccontato di tuo padre, Ran, che, vedendo le mie condizioni, non è riuscito a farmi del male.
Deve esserci stato una sorta di messaggio telepatico tra me e lui: il dolore, che lui stava cercando di placare piangendo e urlando, io lo stavo combattendo dissociandomi dalle emozioni.
Non sono venuto a darti un ultimo saluto, perché non sarebbe stato giusto.
Un funerale simboleggia la fine di una vita e l’inizio di una nuova, incentrata sull’andare avanti, tentando di ricominciare.
Io, invece, ho solo la voglia di ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me e di salutarti come meglio posso.
Solo allora, forse, andrò avanti.
 
I've never knew what it was to be alone, no
'Cause you were always there for me
You were always home waiting
But now I come home and I miss your face so
Smiling down on me
I close my eyes to see

(Non ho mai saputo cosa significasse essere soli,no
Perché tu eri sempre qui per me
Eri sempre lì ad aspettarmi
Ma ora sono tornato a casa e mi manca il tuo viso
Sorridente su di me
Chiudo gli occhi per immaginare)
 
Fino a qualche giorno fa, ero sicuro di non avere nemmeno una piccola idea del significato di sentirsi soli.
Era un concetto impossibile da capire, perché tu, Ran, sei sempre stata con me.
Quando ero ancora Shinichi Kudo e vivevamo giorno per giorno ridendo, scherzando e sentendoci felici, perché eravamo insieme.
Sei rimasta con me, anche quando sono diventato Conan Edogawa e ti ho lasciata sola.
Non hai mai smesso di amarmi e ti sei accontentata di sentirmi attraverso un maledetto telefono.
E, credimi, c’ho provato.
Ho provato a tenerti lontana da me, dal pericolo che rappresentavo e ho tentato di combattere per riprendermi la mia vita.
Certo, ora ce l’ho fatta, ma il prezzo da pagare è stato troppo alto e io, piuttosto, tornerei a fare il bambino se potesse riportarti indietro.
Chiudo gli occhi e mi sembra ancora di vederti, mentre, mi sorridi, paziente, cercando di convincermi a mangiare e a lasciar perdere l’ennesimo libro che tengo in mano.
Non riesco a trattenere un singhiozzo, accorgendomi del mondo che ho perso e che non potrò mai più riavere.
 
And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight 'cause it comforts me

(E lo so, sei parte di me
Ed è la tua canzone che mi rende libero
Io canto mentre sento che non posso andare avanti
Canto questa notte perché mi conforta)
 
Non so perché, ma sento il bisogno di suonare.
Mi alzo in piedi, la vista sfocata dalle lacrime e osservo il mio violino, che giace nella sua custodia.
Lo tiro fuori e la superficie lucida del legno mi riflette, rivelandomi un me sconosciuto, che, per la prima volta in vita sua, piange e si sente completamente vuoto, prosciugato da tutta la sua vivacità e dalla sua sicurezza.
Gocce calde scivolano sul mio strumento, mentre ho l’insana voglia di gridare ai quattro venti che Shinichi Kudo non esiste più, che è morto con te quel giorno.
Ritorno seduto sul mio letto e lascio che le note fluiscano da sole.
Re, Sol, Si …
‘Amazing Grace’ giunge alle mie orecchie come, quel giorno alle medie, giunse anche a te.
Quella volta la melodia ci aiutò a fare pace, mentre ora mi conforta, come conforterebbe la vista della propria casa ad un soldato di ritorno dalla guerra.
Non posso fare a meno di pensare che questa sia la nostra canzone e che, a te, avrebbe fatto un piacere immenso risentirla, anche solo per condividere questo momento insieme.
 
I carry the things that remind me of you
In loving memory of
The one that was so true
You were as kind as you could be
And even though you're gone
You still mean the world to me

(Porto le cose che mi ricordano te
Nel dolce ricordo
Dell’unica che è stata così vera
Eri gentile come potevi essere
Anche se te ne sei andata
Significhi il mondo per me)
 
Dovunque andrò, ci sarà sempre qualcosa di te che mi porterò dentro, il fantasma delle cose che ho perso.
Sono sempre stato circondato da altre ragazze, un po’ per la mia fama di giovane e brillante detective e un po’ per la mia bravura nel calcio, ma nessuna mi è sembrata vera come te.
Tu ti sei mostrata a me e ti mostravi agli altri per quella che eri, senza paura di piangere e mostrare le tue debolezze, senza il timore di far capire a chiunque quando eri arrabbiata o felice, senza mai dimenticarti di aiutare chi avesse avuto bisogno di aiuto, anche a costo di farti del male.
Forse mi sono innamorato di te anche per questo motivo: stringevi i denti per fare in modo che ognuno di noi fosse felice, indipendentemente dal tuo stato di salute o dal tuo morale e lo facevi naturalmente, senza fingere.
Eri spontaneamente generosa con tutti.
Potrebbe sembrare paradossale, ma non eri tu quella che traeva la forza da me, perché è l’esatto contrario.
Se non avessi visto in te tanta caparbietà nell’aspettarmi, nel fare qualunque cosa al meglio, nonostante il mondo sembrasse crollarti addosso, magari non mi sarei arreso, ma non ci avrei speso le stesse energie, non ci avrei impiegato lo stesso tempo e, la mia lotta, sarebbe perdurata per molti più mesi, molti più anni.
La melodia stride per un attimo alle mie orecchie, quasi il mio corpo e la mia mente  mi implorassero di non farmi più del male.
Ma non posso negare la verità: anche se te ne sei andata, sarai per sempre il mio mondo, il mio punto di riferimento.
 
I'll still love you more tomorrow
And you will be here with me still

(Ti amerò ancora di più domani
E tu sarai ancora qui con me)
 
Ricordandoti, il mio amore verso di te continua a crescere e sono certo che, con lo scorrere del tempo, non potrà far altro che aumentare, come se fossi ancora qui.
Sarai per sempre con me, perché io ti terrò nel mio cuore, qualsiasi cosa accada e so che tu mi sarai sempre vicino, in un modo o nell’altro, amore mio.
 
And what you did you did with feeling
And you always found the meaning
And you always will
And you always will
And you always will

(E ciò che hai fatto l’hai fatto con sentimento
E  ne hai sempre trovato il significato
E sempre lo troverai
E sempre lo troverai
E sempre lo troverai)
 
Porterò con me ogni tua parola, ogni tuo gesto, che mi rammenterà la dolcezza che mettevi in ogni cosa.
Per quanto incomprensibili agli altri, alcune delle nostre azioni, hanno un significato particolare, che nessuno potrà mai capire, neppure noi stessi a volte.
Tu, invece, davi un senso a tutto ciò che facevi, che al resto del mondo risultasse sensato o no.
Sei riuscita anche ad aiutare gli altri a trovare un senso ai loro gesti, rammentandogli che qualsiasi gesto può salvare un’altra persona.
E, lo so, continuerai a farlo.
 
And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight 'cause it comforts me

(E lo so, sei parte di me
Ed è la tua canzone che mi rende libero
Io canto mentre sento che non posso andare avanti
Canto questa notte perché mi conforta)
 
La canzone è finita, le mie lacrime si riducono ad una o, al massimo, due.
Non voglio straziarti anche dove sei ora, Ran.
Basta il mio solo dolore, che non è ancora finito e non finirà mai.
Ma non posso arrendermi, non ancora.
Per una volta, una soltanto, vorrei che fossi fiera di me, che mi potessi finalmente riconoscere come il ragazzo che amavi.
Non sarà un cammino facile, ci saranno giorni in cui sprofonderò nuovamente nella mia tristezza e il mondo non significherà più nulla per me, ma ce la farò.
Tu sarai sempre con me, anche in quei momenti e riuscirai a risollevarmi con il solo ricordo del tuo magnifico sorriso.
Sorrido anch’io ora, incurante delle gocce calde che mi scorrono lungo il viso.
Da quando sono così sentimentale?
Da quando ti ho conosciuta, probabilmente.
C’è un’ultima cosa che voglio dirti, prima che tu possa riposare per l’eternità: ti amo.
Ho tentato più volte di dirtelo, di fartelo capire girandoci attorno, ma ce l’ho fatta solo ora e continuerò a ripeterlo per il resto della mia vita, perché è questa la canzone  che mi ha reso libero e non smetterà mai di farlo.
 
Bene, ragazzi, eccoci alla fine.
Com’è stato? Sono riuscita a far uscire qualche lacrimuccia?
Temo di no XD.
Io, comunque, mi sono commossa, mentre la scrivevo (il mio socio si ricorderà la mia battuta sulla convenzione con la ‘Foxy’ XD).
Ringrazio tutti per aver letto.
Segnalatemi errori (o ditemi direttamente che non devo più scrivere).
Alla prossima.
Un bacio,
Martina
   
 
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