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Autore: Ink_    24/12/2015    1 recensioni
[Buona Vigilia a tutti!]
Sì, perché la leggenda non lo narra, ma trecento anni fa, quando un giovane ragazzino di nome Jack divenne Jack Frost, lui, Pitch, la paura era lì.
Aveva seguito con sguardo deliziato i tentativi del ragazzo di salvare la sorella, tentativi finiti in tragedia; era stato richiamato dalla paura che opprimeva il giovane cuore della bambina, spaventata dagli inequivocabili scricchiolii provenienti da quella fragile lastra di ghiaccio e dal panico di Jack stesso, consapevole di aver messo in pericolo ciò che di più caro avesse al mondo [...]
Sì, Pitch era sempre stato al suo fianco

{Jack Frost/Pitch Black ♥}
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jack Frost, Pitch
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Come un’ombra
 
“Niente al mondo è solo,
tutto per legge divina
in uno spirito si incontra e si fonde.
Perché non io con te?”
-Percy Bysshe Shelley
 
 
«E freddo come Frost, il gelo» quelle parole gli provocarono una scarica elettrica lungo tutta la colonna vertebrale, nonostante fosse stato lui stesso a pronunciarle.
 
L’avevano scosso perché erano più di una proposta, più di un’alleanza, più una promessa di cui aveva il disperato bisogno del consenso.

Non mentiva quando gli aveva detto che non doveva essere solo, anzi era stato, forse per la prima volta dopo decadi, sincero e Jack aveva visto quella genuina sofferenza nei suoi occhi dorati e ne era rimasto colpito, almeno quanto Pitch ne rimase folgorato la prima volta che lo vide.

Sì, perché la leggenda non lo narra, ma trecento anni fa, quando un giovane ragazzino di nome Jack divenne Jack Frost, lui, Pitch, la paura era lì.

Aveva seguito con sguardo deliziato i tentativi del ragazzo di salvare la sorella, tentativi finiti in tragedia; era stato richiamato dalla paura che opprimeva il giovane cuore della bambina, spaventata dagli inequivocabili scricchiolii provenienti da quella fragile lastra di ghiaccio e dal panico di Jack stesso, consapevole di aver messo in pericolo ciò che di più caro avesse al mondo.

Lui era lì, lui era stato il primo a vedere il risorgere glorioso dello spirito guardiano del divertimento, che, come una fenice di ghiaccio, era tornato dalle sue ceneri, più bello e potente che mai.

L’aveva seguito a lungo, osservando affascinato come il giovane reagiva alla scoperta di quel fantastico dono che era al contempo, si rese conto Pitch, la peggiore delle maledizioni. E per la prima volta da decenni, chi avesse guardato il volto di Pitch Black avrebbe visto i suoi occhi d’oro liquido brillare di speranza e compassione ed il cuore ottenebrato del vecchio Guardiano, riprendere a battere come un tempo.

Pitch non lo aveva mai abbandonato, era rimasto sempre, a modo suo, al suo fianco senza mai rivelare la sua presenza, vegliando su di lui dagli angoli bui come un angelo custode dalle morbide ali nere, avvolgendolo nella sua accogliente oscurità dove nemmeno l’Uomo della Luna poteva turbare la loro intimità.

Ed era per queste ragioni che l’Uomo Nero parlava con voce traboccante di sincerità, lui aveva vissuto sulla sua pelle quello che significava essere invisibile, dimentico della sua epoca d’oro, e aveva rivissuto quel tormento tramite Jack, ma quella volta era stato diverso, quella volta non si era sentito così abbandonato a se stesso, aveva avvertito uno scopo in lui e un bisogno di proteggerlo, di fargli capire che non era mai stato davvero invisibile, o che non lo era stato ai suoi occhi, almeno.

Ecco perché, ora che si era presentata la possibilità, la Paura si era sentita in dovere di mettere il ragazzo di fronte ad una tale scelta, perché lui, e solo lui, era davvero in grado di proteggerlo e dargli ‘attenzione che meritava.

Aveva sentito quel sentimento sospettoso farsi largo nel suo animo svuotato col passare del tempo, fino al culmine, quando l’aveva conquistato totalmente, riempiendo ogni angolo del suo essere e prendendo un nome.

Lo sapeva che era una scusa, era una sciocca scusa quella dell’alleanza; allestita ad arte per indurre Jack Frost a cadere tra le braccia sicure di Pitch. Era un piano folle, quasi una missione suicida, ma il vecchio Guardiano sapeva quanto doloroso potesse essere l’anonimato, vivere isolato da tutto e da tutti e sapeva che nessuno avrebbe dovuto provare lo stesso dolore o vedersi inflitte le stesse ferite della solitudine, nessuno, specialmente un animo puro e candido come quello di Jack Frost.







***
Con il Natale ritorna anche la mia passione per Rise of the Guardians, quindi beccatevi questa storia e i miei auguri più sentit :P

 
   
 
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