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Autore: Roy4ever    08/03/2009    4 recensioni
La mia prima yaoi seria su FF VII: una drammatica (ank se a me viene spesso da ridere quando la leggo >_>) what if..? per la fine della storia d'amore-odio tra Cloud e Sephiroth, alla fine del gioco. Enjoy, s'il vuoz plet!
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Cloud Strife, Sephiroth, Tifa Lockheart
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Enough

 


Premessa: come ogni volta tengo a precisare che non ho mai giocato a FF VII .. ç_ç

AMBIENTAZIONE: durante il combattimento finale con Sephi.

Questa è una Yaoi, abbastanza spinta ma non Lemon, qualcuno muore prima… U_U’

Credo sia What if…?: E se Cloud provasse una forte attrazione per Sephi? E se Sephi lo ricambiasse?? XD

 

Cloud lasciò cadere la Buster sword a terra; non ne poteva più, era troppo per lui, combatteva da giorni contro Sephiroth…

-Basta! Io non riesco più ad andare avanti così!- urlò stremato verso l’avversario.

Anche l’altro si fermò, tenendosi però sempre in posizione di guardia, ma tendendo l’orecchio per ascoltarlo.

-Ormai sono settimane che combattiamo, da quando tu sei tornato, non possiamo finirla?! Perché vuoi distruggere il Pianeta, cosa ti ha fatto lui per meritare una fine del genere?!- urlò ancora più forte.

L’altro scosse piano i lunghi capelli argentati e dalle sue labbra trasparì un lieve sorriso.

-E non fare quel tuo solito dannato sorriso! Rispondi una buona volta! Perché vuoi sterminare tutti gli esseri viventi?!- gli chiese rabbioso, stringendo i pugni.

Il suo sorriso si allargò ai commenti dell’altro e lo guardò con il suo sguardo fiero e altezzoso.

-Perché, ti sei stancato Cloud? Pensavo ti piacesse combattere con me.

Cloud sollevò lo sguardo sorpreso dalle parole dell’altro. Quel modo strano in cui diceva il suo nome, con un lento movimento di lingua, era… da brivido.

-Sono un’Ex-Soldier, è logico che mi piaccia combattere! Ma non cambiare discorso, rispondi alle mie domande! Il Pianeta…

- Te l’ho già detto, voglio salpare nell’oceano di stelle con questo pianeta; se ti arrendi adesso, potrai venire anche tu.- fece di nuovo il suo malvagio sorriso.

-Cosa? Ma cosa ti salta in mente..

Grazie a una materia Fast, Sephiroth si ritrovò davanti a Cloud in meno di un secondo; per la sorpresa il biondo cadde a terra e perse la sua spada.

Cercò di rotolare di lato per recuperarla, ma la pressione della masamune sulla sua gola lo fece fermare nella sua posizione scoperta.

-Stai diventando lento, Cloud.- scherzò con la sua risata penetrante.

Cloud strinse gli occhi aspettando la morte, e dandosi dello stupido per tutti gli errori che aveva commesso nella sua inutile vita: la promessa mai mantenuta a Tifa, la morte di Zack, quella di Aeris…

E adesso, che il mondo dipendeva solamente da lui, si era lasciato atterrare e ormai, sconfiggere. Aprì leggermente gli occhi, per rivedere i corpi dei suoi compagni, riversi sul terreno, ancora respiranti, ma ridotti piuttosto male. Lui aveva fatto una scorta di Materia e non aveva quasi nessun danno. Tifa era distesa su di un fianco con il viso quasi rilassato, da dormiente.. che fosse…?

Cid era completamente supino con la lancia salda in mano, e vicino a lui Vincent in posizione fetale era ricoperto dal mantello.

Yuffie era circondata da Cait Sith e Red, che sembravano volerla proteggere anche da svenuti. Barret era stato lanciato lontano, ed era steso con il volto verso il terreno spoglio.

Aprì gli occhi del tutto quando vide che Sephiroth era ancora sopra di lui con la spada tesa, senza essersi mosso di un millimetro.

-Cosa fai? Adesso non mi uccidi?- chiese sprezzante.

-Non tirare troppo la corda.- gli rimembrò ruotando la spada di 45°- Stavo solo riflettendo, comunque.

-E su cosa?- chiese stupefatto.

-Sul tuo comportamento.- detto questo mise la spada per il lungo sulla sua gola, e si sedette a cavalcioni su di lui. Cloud rimase fermo, immobile, stranito dall’atteggiamento del nemico.

-Perché non vuoi finirmi completamente? Ieri mi hai quasi battuto ma poi hai fatto ritirata appena hai visto che perdevo sangue.

Cloud ebbe un sussulto alla domanda che Lui aveva fatto avvicinandosi ancor di più al suo corpo.

-Dovevo portare Tifa e gli altri a recuperare le forze al nostro campo..- cercò di mantenere un tono deciso.

-Li stava già portando via l’ex pilota- soldato non contraddirti.- lo schernì il Soldier.

Cloud spostò lo sguardo di lato per non vedere quella faccia acuminata e affilata come la lama che gli stava alla gola, guardandolo con un fisso sorriso stampato sulle labbra.

Appena sentì il guanto di pelle voltargli il mento ebbe un fremito lungo la schiena; nonostante negli ultimi mesi si fossero scontrati molte volte non si era mai toccati fisicamente, ma solo tramite il contatto delle spade. E cinque anni prima Lui non lo considerava così “intimo” da donargli qualche contatto fisico, come una pacca sulla spalla o un buffetto sulla tempia, come invece faceva Zack.

Sorrise un’altra volta, con quel sorriso dannatamente perfido e.. eccitante.

Chiuse gli occhi, scuotendo mentalmente la testa; ancora aveva quegli stupidi e perversi pensieri su quel dannato angelo alato.

Riaprendo audacemente gli occhi davanti alla Morte, si ritrovò il viso a cui pensava intensamente da qualche tempo con varie opinioni a proposito, ancora più vicino di quando aveva chiuso gli occhi.

Deglutì violentemente, e mentre l’angelo della morte lo osservava spudoratamente, tracciando con lo sguardo le linee del suo viso, lui cercava di non fissare i suoi capelli argentei svolazzare lentamente al tocco del vento, il colore latteo della sua pelle, gli occhi di quel verde alieno, le labbra tumide leggermente aperte, come a volere sussurrare parole taciute.

Il sangue cominciò ad affluirgli alla testa, e il respiro gli si fece più pesante, mentre si mordeva convulsamente il labbro inferiore, il sorriso sadico fece di nuovo capolino sulle labbra sottili dell’altro.

-Soldato, che ti prende? Sembri in difficoltà.- lo schernì.

Cloud non sapeva cosa rispondere per contrastare l’affermazione veritiera, e decise di chiudere gli occhi ancora una volta per salvarsi dal mare di verde che lo sollecitava a rispondergli.

-Sei attratto dall’Angelo della Morte, Cloud?- chiese ancora facendo vibrare la voce, ed emettendo vapore caldo sulla bocca del biondo, che fu scosso da quel calore e dalla domanda.

Prese il coraggio che teneva in serbo per le occasioni speciali e fece avanzare la sua voce nel silenzio che regnava nella landa desolata dai combattimenti in cui si trovavano.

-E tu?.. Sei attratto da me?- continuò a tenere gli occhi chiusi.

Una risata rauca si librò nell’aria e l’Ex-SOLDIER, rimastone colpito, riaprì audacemente le palpebre sentendo ciocche di capelli fluenti scendergli sul viso. Mosse appena il collo, per spostarne una sgradita dall’occhio quando sentì l’affilata lama che era ancora adagiata sul suo collo. Il movimento gli provocò un leggero taglio, da cui cominciò lentamente a stillare sangue.

Sephiroth sfilò con calma la spada dal collo di Cloud, mentre lui lo osservava, attento a non perdere neanche un suo movimento. Appena ebbe fatto, con l’altra mano, delicatamente gli alzò il mento e abbassò il suo viso sul suo collo.

Il biondo si aspettava che da un momento all’altro gli sarebbero spuntati i canini e lo avrebbe morso, spillandogli fino all’ultima goccia di sangue; ma Sephiroth non era un vampiro, era un Dio. E gli Dei non fanno queste cose, al contrario, loro tirano fuori piano piano la lingua, e cominciano a leccare la ferita, percorrendola da destra a sinistra e viceversa, strusciando languidamente la lingua ruvida sulla pelle tesa. Facendolo sentire uno straccio. Facendolo sentire maledettamente bene. Divinamente bene.

Mosse il suo corpo verso una via di fuga, ma la pressione dell’altro lo teneva fermo, piantato al suolo.

Risalendo su per il collo snello, arrivò al mento e sussurrò candidamente:

-Vuoi scappare da me?

“No, ma dai? Pensavo di rimanere a farmi ammazzare in ogni modo da te!” pensò ironico.

Volse lo sguardo altrove dagli occhi taglienti e guardò il terreno brullo che si estendeva per chilometri e chilometri davanti ai suoi occhi; ma il suo intento di interessarsi alla natura fu stroncato con un flessuoso gesto della mano dell’altro.

Gli prese il volto con due dita e calò le fredde labbra sulle sue screpolate ma accoglienti; senza che Cloud si abituasse all’intruso, Sephiroth affondò la sua lingua lungo la sua bocca, fino a toccare quasi la faringe, muovendosi flessuosa come un serpente nel proprio habitat.

Cloud cercò di respingere il nemico, ritraendo la lingua nel palato, e dando dei colpi di protesta quando l’altro cercava di impadronirsene, ma alla lunga quella battaglia insensata finì con la vittoria del più grande, che si impossessò di tutta la sua cavità orale, come del resto del suo corpo.

La soggezione che provava in quel momento verso l’Angelo da una sola ala era talmente forte, che tutti i muscoli in tensione gli chiedevano pietà, e volevano essere lasciati in pace, anche se quello significava cadere tra braccia dell’altro. Ossia nelle fauci del Lupo.

E così dopo un po’ fu costretto a rilassare i muscoli delle braccia, delle gambe, del petto, e lasciarsi trasportare da quella danza sfrenata e mortale.

Il One Winged Angel spinse un ginocchio affusolato in mezzo alle gambe dell’ex soldato, e Cloud gemette pesantemente.

-Non hai ancora risposto alla mia domanda.- chiese senza mostrare alcun segno dell’esaltazione di poco prima.

Respirando a fatica, Cloud domandò, non sapendo da dove gli veniva fuori quella voce ferma.

-Quale domanda?

Sephiroth spinse di più il ginocchio tra le sue gambe e gli rispose suadente.

-Sei attratto da me? O per meglio dire: ti eccito?

Il respiro di Cloud si fece ancora più veloce.

-No.

La risata sadicamente sensuale dell’Angelo si disperse per la piana.

-Ne sono sicuro.- approvò prima di violare di nuovo le sue labbra.

Dopo che il bacio fu finito, il biondo prese parola, mentre stiracchiava i muscoli indolenziti:-Rispondi tu alla tua domanda…

Le fauci del Lupo si aprirono in un sorriso.

-Io lo ammetto: sono stimolato dal tuo corpo.

Se fosse stato ancora il ragazzo inesperto e timido di quando Zack era ancora vivo,  sarebbe stato felice per essere apprezzato per qualcosa dal Soldier più grande di tutti i tempi.

Ma adesso… il suo cuore non poteva più sopportare i soprusi che aveva osato contro tutto il mondo, prima di tutto la Sua morte

Ragion per cui non poteva rimaner ancora lì a farsi sbaciucchiare come una ragazzina delle superiori con il suo nuovo ragazzo. Doveva sbarazzarsi di lui.

Mentre l’albino lo baciava ancora con lussuria, cingendogli un fianco, Cloud aguzzò la vista e il luccichio della Masamune prese il posto di Sephiroth nella sua testa.

Quale onore più grande di morire per la propria spada?

Muovendosi lentamente, per non destare sospetti, impugnò l’elsa poco distante da lui e ne saggiò l’elegante morbidezza del tessuto di cui era ricoperta.

Intanto che portava la spada sempre più vicino a sé, Sephiroth si era scostato dalla sua bocca e gli parlava con una voce che poteva sembrare leggermente dolce:-Cloud, potrei portare anche te nella …- la sua voce si spezzò, quando la lunga spada trafisse le sue perlacee carni, per poi continuare imperterrita- … nella mia Terra promessa…

-Mi dispiace Sephiroth, ma non credo che ci sia una Terra promessa per te.- sussurrò l’artefice della sua soave morte, per poi accarezzargli timidamente il volto.

-Forse hai ragione, ma… io continuerò a cercarla…

-E finchè lo farai in questo modo, io ti ucciderò sempre…- ribadì inespressivo il biondo.

I penetranti occhi verdi dell’Angelo si chiusero mentre sibilava un “Ci conto” con le labbra insanguinate del suo sangue scarlatto.

Cloud chiudendo gli occhi diede l’ultimo bacio d’addio a quell’odiato amore che voleva solamente cercare un posto dove tornare. Distruggendo il Suo mondo.

Quando il suo corpo si decompose, facendo librare nell’aria una miriade di piume nere, si tirò dolorosamente a sedere e si guardò attorno spaesato. I suoi occhi puntarono subito un movimento alla sua destra, e si accorse che li c’era Tifa, ancora distesa, che cercava però di alzarsi dal duro terreno.

Si alzò, prendendo la Buster Sword come sostegno, e raggiunta la ragazza, le si accasciò vicino.

-Tifa?- domandò per sapere se era sveglia.

-Sei tu.. Cloud?- chiese lei di rimando.

-Si, Tifa.- la prese per le spalle e se la portò contro il petto.

Lei aprì piano gli occhi, giusto per vedere il volto rosso di sangue dell’uomo.

-Che …è successo… al tuo volto..?- sporse una mano verso il suo volto, ma, troppo debole, le ricadde in grembo.

-È il sangue di Sephiroth.- disse atono.

Tifa si sforzò per aprire completamente gli occhi:-L’hai sconfitto?

-L’ho ucciso.- asserì.

Tifa si appoggiò completamente al petto pieno di caldo sangue e sospirò, cominciando a piangere.

-Ci sei riuscito… Cloud.. ci hai salvato…

Mentre l’amica parlava, il biondo ragazzo guardò inespressivo la luce rossa incandescente della Meteora che velocemente si avvicinava sempre più verso di loro.

 

-Ci rincontriamo di già?

 

 

Che fine di merda… scusate! ^//^ ma è vero… cmq ho finito un’altra fan fic!! Siii!!XDXD

E questa è la prima yaoi su final fantasy VII!

Commentate please, per far sapere se è accettabile?????_?

Chissà che la prossima non sia una SephiXZack o una ZackXCloud  *_*

Ci sentiamo presto… *Serena*

   
 
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