Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: E S S E    25/12/2015    1 recensioni
"La Guida di Ade: Liberarsi delle persone assillanti." c'era scritto sulla prima pagina del libricino, che ora Nico stava consultando comodamente sprofondato nel pouf nero peloso di camera sua. A parte il fatto che l'avesse scritto Ade, suo padre, quel libretto non era niente male. Dava ottimi consigli, come ad esempio: "Invita la persona in questione a fare una passeggiata al chiaro di luna. Camminate, parlate, cercate di conoscervi. Conducila su un crinale e, appena possibile, lascia a lei e al lupo che starà ululando in quel punto un po' di intimità."
Okay, magari quello non era il consiglio più normale del mondo, ma c'era da ricordarsi che era di suo padre, un essere misantropo quasi quanto il figlio. Quindi, più che adatto per quest'ultimo.
Cosa succederebbe se Nico scoprisse di essere oggetto delle attenzioni di un essere umano? E come potrebbe fare, questo povero ragazzo, per uscire dalla crisi mistica provocatagli dall'averlo scoperto?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nico di Angelo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Essere guardato non era la più grande ambizione di Nico, anzi, era proprio quella che non aveva mai avuto. Perché? Semplicemente perché non gli piaceva essere squadrato dall'alto in basso.
Era lui quello che guardava, o meglio, che osservava, le persone; non il contrario. Era lui il ragazzo che, silenziosamente e senza dare nell'occhio, analizzava l'aspetto e il comportamento di ogni creatura vivente; entrando nella sua mente e prevedendo ogni mossa successiva.
Il tutto, però, aveva un aspetto positivo e uno negativo: grazie all'esercizio, adesso Nico riusciva a scorgere anche quel piccolo particolare, quel difetto che la persona in questione cercava ostinatamente di nascondere agli occhi superficiali della gente che la circondava. Ciò gli permetteva di perfezionare la sua tecnica nel rimanere impassibile ad ogni situazione.
L'aspetto negativo, invece, era che, analizzando e analizzando comportamenti errati secondo i suoi standard, e rimuginando su come avrebbero potuto essere migliorati, finiva sempre per farsi venire un gran mal di testa.
Il fatto che ciò lo facesse stare sempre in solitudine, invece, non era affatto un problema. A lui piaceva essere un lupo senza branco, la pecora nera; senza legami, senza dover parlare con qualcuno, senza dover per forza fare qualcosa per qualcuno.
No, lui era libero. "Tu sei un'ombra" si ripeteva ogni volta. E le ombre non vengono osservate.
Ma allora perché, da qualche giorno, Lou Ellen non gli staccava gli occhi di dosso?!
Okay, forse Nico avrebbe dovuto pensarci due volte, la settimana precedente, prima di analizzare la "strana ragazza dai capelli viola" con lo sguardo penetrante che era solito usare...
Serviva una soluzione al problema, ma non una cosetta qualsiasi: era necessario l'intervento di un esperto in materia.
 
 
-È permesso?- chiese Nico, facendo capolino nell'immenso studio di suo padre. Questo sollevò la testa lentamente, sorridendo (si fa per dire) stanco e togliendosi gli occhiali.
-Nico- lo salutò l'uomo -Vieni, accomodati- disse poi, indicando le grandi poltrone di pelle nera dall'altro lato della scrivania, anche questa del medesimo colore.
-Cosa ti porta qui, figliolo?- domandò a quel punto l'uomo.
Bella domanda... E cosa avrebbe potuto rispondere lui? "Sai papà, c'è questa ragazza, che non mi piace assolutamente, che però continua a fissarmi dall'inizio alla fine delle lezioni. A proposito, come va il lavoro?"
No, decisamente no. Con Ade bisognava essere diretti, arrivare al punto senza giri di parole. Cosa in cui Nico era abbastanza bravo.
-Cosa faresti se, ipoteticamente parlando, una persona alla quale non sei minimamente interessato continuasse a fissarti?- chiese, facendo vagare lo sguardo per la stanza. Il padre si accigliò, raddrizzandosi meglio sulla poltrona.
-Beh, io valuterei la situazione a dovere, ponderando sul da farsi e valutandone le possibili conseguenze...- azzardò, sapendo perfettamente che Nico non avrebbe perso tutto quel tempo in inutili accertamenti.
-Ma, nel caso io fossi, ipoteticamente parlando, simile a te, figlio mio, allora cercherei un modo per sbarazzarmi di quella persona- concluse infine.
Gli occhi color pece di Nico scintillarono in maniera quasi inquietante.
-E come ci si potrebbe sbarazzare efficacemente di una persona?- chiese il ragazzo, appoggiandosi con un braccio sulla scrivania di Ade e sporgendosi un poco in avanti con fare del tutto interessato. Il padre sospirò divertito, aprendo un cassetto della scrivania ed estraendone un piccolo libricino di tessuto nero, che consegnò al figlio.
-Ti chiedo solo di non farlo vedere alla tua matrigna, figliolo- ordinò, scambiandogli il suo stesso e inquietante sguardo d'intesa.
 
 
"La Guida di Ade: Liberarsi delle persone assillanti." c'era scritto sulla prima pagina del libricino, che ora Nico stava consultando comodamente sprofondato nel pouf nero peloso di camera sua. A parte il fatto che l'avesse scritto Ade, suo padre, quel libretto non era niente male. Dava ottimi consigli, come ad esempio: "Invita la persona in questione a fare una passeggiata al chiaro di luna. Camminate, parlate, cercate di conoscervi. Conducila su un crinale e, appena possibile, lascia a lei e al lupo che starà ululando in quel punto un po' di intimità."
Okay, magari quello non era il consiglio più normale del mondo, ma c'era da ricordarsi che era di suo padre, un essere misantropo quasi quanto il figlio. Quindi, più che adatto per quest'ultimo.
Continuando a leggere, poi, Nico trovò una dritta particolarmente interessante, che decise studiarsi per bene: "I messaggi subliminali in pubblico: Come imbarazzare qualcuno e liberarsene a vita."
 
 
Il giorno seguente, Nico si ritrovò per l'ennesima volta a scuola, con la professoressa di inglese che sceglieva a caso chi interrogare tra i presenti, facendo roteare teatralmente la penna sul registro, e con Lou Ellen che non gli staccava gli occhi di dosso. Non ancora…
-Di Angelo ed Ellen, interrogati- asserì la professoressa, gongolando in attesa di mettere una bella "F" a qualcuno. Accettando la condanna al patibolo, i due ragazzi si alzarono, in attesa che fosse posta loro la prima domanda.
-Di Angelo, inventa una frase da far analizzare ad Ellen- impose la donna, con quel suo tono civettuolo, mentre tutti i compagni iniziavano a girarsi per guardarli. Tutti i suoi compagni. Ergo, il momento perfetto per eseguire alla lettera la dritta de "La Guida di Ade".
Nico fece finta di pensare un attimo, girandosi poi verso la compagna, lo sguardo pungente che si faceva strada sul suo volto a poco a poco.
-Lou...- disse, mentre quella gli sorrideva come un'ebete, pregandolo di farle una frase facile e facendogli, in aggiunta, l'occhiolino. Se possibile, lo sguardo di Nico si fece ancora più tagliente.
-I don't like being watched. Stop staring at me-
 
 
 
 
Intanto nell’Erebo…
1) Sono assolutamente consapevole che questa è la prima ff che pubblico dopo mesi e mesi.
2) So perfettamente che non centra nulla con Natale (che arriverà tra esattamente... *guarda l'orologio del pc* Oh, santi numi! Perchè nessuno mi ha avvisato del fatto che la mezzanotte fosse già scoccata?! *GASP*)
3) Riconosco che non sia una delle mie opere migliori…
MA NON PREOCCUPATEVI! Ho in mente una cosuccia che potrebbe farmi riguadagnare la vostra stima… o approvazione... o quel che l’è.
Ora, ho scritto questa OS (che per me è più una flashfic in quanto coooortissima) dalla parrucchiera, ergo non fate caso agli eventuali errori di distrazione, eccetera.
C: No, fateci caso, grazie! Così li correggiamo.
Sì, sì, sì, certo, Coscienza *le lancia uno sguardo assassino per averla interrotta*…
Dicevo.
L’ho scritta soprattutto per una cosa che mi è successa negli ultimi giorni, ossia un mio compagno di classe (che per altro non sopporto affatto, che è appiccicoso come l’Attack Millechiodi e che mi prende la vita in una maniera assurda) che, ogni volta che mi guardo in giro, lo becco a fissarmi. Ergo, l’ultima-cosa-che-desidero-che-accada.
Ho usato Lou perché… non lo so con precisione, ma sicché non volevo usare Will-E come simil-stalker, ho usato la figlia di Ecate. (Non pensate male: mi sta simpatica, ma non shippo Nico/Lou… solo SOLANGELOOO!)
Va bien, chicos, me voy.
Buon Natale!
S.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: E S S E