Dedicato a Margherita Roncone per Natale.
Tornerò
Goku si allacciò i bottoni
della giacca verde militare e si
raddrizzò il cappello sul proprio capo. Gonfiò il
petto ed alzò il capo,
guardando il proprio riflesso nello specchio. Sentì il
rumore di qualcuno che
si schiariva la gola.
“Ti sei svegliato? Pensavi
che non ti avrei chiamato per
salutarti?” chiese. Vegeta assottigliò gli occhi
ed espirò rumorosamente.
“Perciò
parti?” domandò. Goku si massaggiò il
mento,
voltandosi.
“Sono un soldato,
è mio dovere” rispose. Vegeta digrignò
i
denti.
“Non sei così
ligio quando vieni a letto con me. Ti ricordo
che l’omosessualità è ancora un reato
qui da noi” sibilò. Goku sorrise, lo
raggiunse mettendogli una mano sulla spalla.
“Urca, rasserenati,
tornerò” disse gentilmente. Vegeta lo
afferrò per il colletto della giacca e lo
abbassò, guardandolo negli occhi.
“Sarà meglio,
idiota. E guai a te se la guerra cancella quel
sorriso ebete sul tuo viso, solo io posso farlo”
sibilò. Goku socchiuse gli
occhi, le sue iridi color pece divennero liquide riflettendosi in
quelle color
ossidiana di Vegeta.
“E quando
tornerò, voglio trovarti vincitore su quel ring.
Guai a te se perdi il titolo di campione del mondo dei pesi medi anche
quest’anno”
sussurrò roco. Vegeta lo baciò ed il Son
contraccambiò il bacio.
[205]