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Autore: Romanova    25/12/2015    0 recensioni
Natasha Romanoff, Peter Parker e un fiocco.
Prompt:"Il fiocco ti dona, mio regalo"
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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"Quel fiocco ti dona, mio regalo di Natale"la prese in giro Tony.
La spia si girò con il sopracciglio inarcato.
"Ti han mai detto che a rimorchiare fai davvero schifo?"
"Ti han mai detto che invece sei splendida in rosso?".
La Romanoff sbuffò e incrociò le braccia sotto il seno.
"Sei fidanzato, rivolgimi ancora la parola e con il fiocco ti ci impicco"lo stuzzicò la Romanoff" prendendo una tartina "cosa vuoi,non starà di nuovo finendo il mondo o non sei ancora ricercato da dei terroristi...io a Natale non muovo un dito"lo informò. 
Stark rise.
"Dovrei avere più riguardo per Pepper,dici?"
"Una volta all'anno non guasterebbe".
Qualcosa sollevò Natasha al soffitto.
"Parker,vogliamo perdere questa abitudine? "rise la spia divincolandosi con una rapida mossa e mimando a terra lo strangolamento del ragazzo col fiocco del suo abito.
"Mi chiamerai mai Peter?"chiese il biondo.
"Dammene un buon motivo, ragazzino impertinente "chiese tenendolo giù.
"Ehy,per il sesso ci sono le camere. ..."ricordò Stark prima di dileguarsi con Pepper,ghignando soddisfatto per il rossore che imporporava le guance del ragazzo bloccato sotto la trentenne dal vestito scollato e coi tacchi.
"Ignoralo,è un cretino".
"Immagino che dare del cretino a Tony Stark sia...una specie di privilegio"rifletté Peter"posso essere franco e dire che se non si sposta potrei "balbettò"interessarmi in modo sconveniente?".
Che carino,il picccolo Peter che si addestrava con lei da due semestri per diventare un eroe con risultati pessimi, ma avevano creato una specie di legame fatto di allenamento fisico, chiacchiere dopo le lezioni teoriche, scambio di informazioni e anche un certo supporto psicologico,perché davvero,lui era un bravo ragazzo e forse non era proprio adatto al mestiere, ma era candido in modo particolare,era pacato e intelligente,cortese ed educato,doti rare nel mondo attuale di geni ipertecnologici e soldati potenziati con ogni genere di dote.
E lui faceva le acrobazie con le ragnatele e studiava scienze.
Come funzionava il mondo?
Aveva deciso che quella specie rara di brava persona andava tutelata e poteva essere compito suo.
"Sei timido,eh?"
Distolse lo sguardo.
Cioè si e parecchio, ragazzino.
Si chinò verso di lui e un ricciolo rosso le finì a incorniciarle il viso.
"Sei bella".
"Ti sto ancora strangolando".
"Continui a essere bella e non credo usciremo presto da questo loop"aggiunse"cioè,mi scusi, continua,ecco...sto balbettando come un cretino un'altra volta?Immagino sia per questo non passerò mai un interrogatorio".
"Se ti bacio devo tagliarti la testa"sussurrò melliflua Natasha.
Natasha che si sentiva profondamente stuzzicata dall'avere Parker sotto di sé,forse era una delle poche persone ad apprezzarne le qualità più essenziali,come la dolcezza.
Nessuno era dolce con lei, la temevano tutti,tremavano davanti alla sua competenza e alle sue capacità,alla sua leggenda.
Era rimasta colpita da lui e aveva deciso di farne un Vendicatore,di adottarlo,quasi.
Perché la faceva sentire bene con la sua ingenuità,i suoi sorrisi,i facili entusiasmi e il balbettio nervoso.
"Vuole baciarmi?"chiese esitante.
"Vuoi un bacio?"
"Se non mi uccidi".
Lo baciò,non lo uccise e lo aiutò a rimettersi in piedi.
Si accomodarono sul divano,Natasha si tolse le scarpe e si sedette accanto a lui.
"Zia Mary è stata molto felice quando ha saputo che ero un Vendicatore"raccontò il diciottenne.
"Bene, è una brava donna e tu un bravo ragazzo,le hai fatto un regalo enorme"sorrise la rossa.
"Si, e ti ringrazio per averle mandato quel certificato,era...raggiante"si fermò un attimo"posso chiederti perché mi ami?"
"Perché non credi in qualche mito romantico,ma nel buono della gente,quella vera e ...sei autentico ".
Natasha sorrise,Peter stava legando le loro mani col fiocco di seta del vestito.
"Ho avuto un'insegnante davvero superba"strinse il nodo"se non fosse stato per lei non avrei mai visto del buono nemmeno in me stesso".
"Io ho avuto uno splendido allievo:senza di lui,non avrei visto del buono non solo a Natale,ma nemmeno in tutto il resto della mia vita,sei un regalo straordinario,il mio".
Sciolse il nastro,glielo strinse sul polso e lo baciò.
"Il fiocco ti dona,mio regalo".
   
 
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