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Autore: hikarisan    08/03/2009    4 recensioni
Cosa fanno i ragazzi della Nazionale mentre sono in ritiro?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tre

Tre.


Due.


Uno.


Ora basta, voglio sapere chi mi frega sempre lo spazzolino!” I ragazzi intorno scoppiarono in una fragorosa risata vedendo la faccia imbronciata di Sawada. “Scusa Takeshi, ma sei spassoso quando ti impegni nella ricerca del tuo spazzolino!” disse Ishizaki tirando fuori uno spazzolino da dentro la tasca dei suoi pantaloni “E pensare che dovevo stare in camera con Taro e Matsuyama…” “Non ti far ingannare da faccia d’angelo, Taro mi nascondeva perfino le mutande, in gita…” Appena Ishizaki terminò quella frase, si sentì sbattere una porta e dei passi pesanti sul parquet del corridoio “TARO MISAKI! DOVE SONO I MIEI VESTITI, SONO NUDO!” gridò Hikaru mentre anche Sawada cominciò a ridere a crepapelle constando di essere stato ‘abbastanza’ fortunato.


Chi ha visto Taro?” Matsuyama vagava arrabbiato in tutte le stanze dell’albergo andando alla ricerca del suo ‘fidato’ compagno “Matsuyama, come mai hai solo l’accappatoio addosso?” gli chiese il capitano mentre tornava da una conversazione con il mister “Ringrazia il tuo partner se mi ritrovo in queste condizioni!” “Beh, tanto ci siamo solo noi in hotel…” Hikaru sbuffò e continuò la sua ricerca mentre il capitano lo guardava divertito.


Non mi avrai nascosto qualcosa anche a me, vero?” chiese Hiyuga mentre trafficava all’interno del suo borsone. “No, tranquillo… Le tue botte fanno male, sai?” Kojiro sogghignò e prese una canottiera da dentro la borsa “Ormai Hikaru è diventato il tuo bersaglio preferito…” “Uh-uh, Kojiro Hiyuga vuol far conversazione…” lo derise il compagno mentre sistemava i vestiti nell’armadio “No, è perché non voglio perderti d’occhio… Dai, chi è il tuo bersaglio preferito?... A parte Hikaru, ovviamente…” “Il capitano… Gli ho fatto tanti scherzi, ma di un pesante…” “Davvero?” “Certo.” Rispose Taro chiudendo il borsone “Riuscivo a coinvolgere sempre Sanae, e lui non ci vedeva più quando c’era di mezzo lei…” “Ma, dove ho messo i boxer blu?” Taro Misaki sgattaiolò fuori dalla stanza ridacchiando mentre Hiyuga si girava verso di lui “Taro, li hai vis… TARO MISAKI, TORNA SUBITO QUI!”


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Insomma, ma ti diverti tanto a fare questi genere di scherzi?” gli chiese il capitano mentre prendeva dei fogli dalla scrivania “Sì, tanto… Soprattutto per come reagite, poi… Ma rimani sempre tu il mio bersaglio preferito, tranquillo…” Misaki sorrise e fece per andarsene dalla stanza “Vado in sala, ti aspetto con i fogli…” “Ok.” Appena il ragazzo mise piede fuori dalla camera gli arrivò una secchiata d’acqua in testa “Aaaah!” “Così impari!” disse Matsuyama posando il secchio a terra “Non vale!” “Zitto, o ti do anche il resto!” disse Hiyuga passando davanti a lui a braccia conserte “Come siete antipatici, non sapete stare agli scherzi!” “TARO! Come ti è venuto in mente di dire a Sanae che mi ero dimenticato il nostro anniversario, eh?!” Strillò il capitano uscendo dalla camera con il cellulare in mano “Ah, ma allora avevi già programmato un certa serata per festeggiare, eh, capitano?” disse Ishizaki facendo diventare rosso il suo amico “M… Ma che ti salta in mente?!” “Volevi mettere in cantiere un altro bambino, eh?” ci scherzò su Urabe circondando le spalle di Tsubasa con un braccio “Taro, dove sei?! Io ti ammazzo!” Intanto, il moro se l’era già filata per evitare di essere mal menato dal suo capitano, e si era andato a rifugiare in luoghi ben più sicuri…


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Grazie per avermi dato asilo, stavolta me la sono vista brutta…” “Tranquillo… lo sai, tu rimani sempre il mio preferito, tra i ragazzi…” L’anziana infermiera gli passò una coperta sulle spalle “L’acqua gelata se la poteva risparmiare Hikaru…” disse la donna passando un bicchiere di thè caldo al ragazzo seduto sul lettino “Sembri tanto calmo, e poi scopro che c’è un piccolo diavoletto in te…” Taro sorrise e bevve un sorso della bevanda “Io sarei felice al posto loro, significa che gli voglio bene come a dei fratelli… Yoshiko non la riempio di scherzi solo perché sono un gentiluomo e perché mi intenerisce con un suo sguardo…” La donna sorrise e gli scompigliò i capelli “Ma che ragazzo dolce che sei…”


Tanto sono sicuro che è qui…” Disse Hikaru appostandosi davanti alla porta dell’infermeria “Siamo ridotti come dei ragazzini, lo sai?” gli sussurrò il capitano tenendo fermo l’amico per le spalle “Ah, ma stavolta gli faccio pentire di essere al ritiro, giuro!” “Ehi, precedenza a chi lo sopporta da più tempo!” Intervenne Urabe con un pennarello indelebile in mano “Piantatela, ancora gliene devo un po’ per i miei boxer!” disse Hiyuga spintonando i ragazzi per spostarli “Capitano, ti devo ricordare che qualcuno ha coinvolto la tua mogliettina in uno scherzo che ti ha fatto perdere qualche annetto di vita?” “Piantala Ryo!” “Che scherzo?” chiese curioso Aoi spuntando da dietro ai suoi compagni “Lascia perdere!” “Eh, caro Shingo, devi sapere che…” “Zitto Mamoru!” “No, ora vogliamo sapere!” “Sono cose personali!” “Eh sì, tanto che il nostro caro capitano non ha parlato per tre lunghe ore con la sua fidanzata…” “Wow, che sforzo…” disse ironico Kojiro “Intendi quella volta che Sanae ha fatto finta di preferire Taro a Tsubasa?” intervenne ignaro della conversazione Genzo “Ah-ah! Il nostro capitano è geloso!” Tsubasa si girò e fulminò Aoi con uno sguardo “Zitto! Ti devo forse ricordare che sei stato costretto a chiedere asilo a Morisaki perché Taro ti aveva cacciato dalla camera per via di un gatto?!” “Ehi, ero stato chiaro, o me o il gatto!” “Infatti ti stava per mandare a dormire di fuori...” disse Hiyuga avviandosi poi verso la porta dell’infermeria.


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Il mio povero nasino…” si lamentò Taro mentre si massaggiava il naso coperto da un cerotto “Così impari…” “Ho il nasino delicato, rischiavate di spezzarmelo…” “Zitto o ti arriva il resto!” “Ragazzi, cosa è successo?” Chiese mister Kira vedendo Taro con del ghiaccio sul naso “Incidente di percorso... Stavano giocando a pallone e hanno preso male la mira...” “Quante volte vi ho detto di non giocare in Hotel?? A volte siete peggio dei bambini di quattro anni! Subito fuori a fare 10 giri di campo, di corsa!... Tu Taro, resta in infermeria, è meglio!” “Grazie mister...” Appena l'uomo si allontanò, Taro fu preso di mira dai compagni con pizzichi, schiaffetti e parolacce varie “Volete la guerra?” Taro si buttò nella mischia e cominciò a rispondere a suon di manate.


Oh, ma insomma, quando crescerete una buona volta! Possibile che tu debba tornare a casa ogni volta con qualche graffio nuovo?!” disse Sanae mentre medicava il sopracciglio del marito “Kojiro non voleva farmi male... Il suo obiettivo era Taro...” “Sono più maturi Hayate e Daibu che dell'intera squadra messa insieme... Quella povera infermiera la fate dannare ogni giorno...” “Però rimani sempre tu la mia preferita... Mi fanno male un po' anche le altre ferite, le vuoi controllare? Tanto, so benissimo che conosci a memoria la locazione di ogni cicatrice sul mio corpo...” Sanae arrossì vivacemente e gli diede un pizzico sul braccio “Scemo...”


Ahio, Yoshiko, mi fai male!” la piccola Yamaoka strinse la fascia ancora di più e Taro lanciò un altro urlo di dolore “Fai con delicatezza, ti prego!” “Se tu non mi avessi nascosto il cellulare ora ti farei sicuramente meno male” “Te l'ho nascosto perchè non mi andava che quel damerino ti chiamas... AHIA!” Yoshiko appuntò la garza sul polso del ragazzo e si alzò in piedi “Cattivo!” “Non è colpa mia se quel damerino è scemo!” “Taro, io ti ammazzo!” La ragazza si buttò addosso al fratello e cominciò a fargli il solletico sul collo, mentre lui cercava in tutti i modi di sfuggirle “Taro, Yoshiko, è pronta la cena.” disse la signora Yamaoka affacciandosi dalla porta “Aspetta mamma, gliela sto facendo pagare!” La donna sorrise ed annuì col capo “Yoshi ancora non ha capito che il fratello è geloso marcio del suo fidanzato... Fortunatamente, io non sono il bersaglio dei suoi scherzi...” pensò la signora Yamaoka sorridendo tra sé e sé; tornò in cucina ed aprì il frigorifero...


Taro, dove accidenti è la mia torta al limone ?!”

  
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