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Autore: Sab22    26/12/2015    0 recensioni
C17 è solo in un bosco fitto, ad u tratto vede un luce nel cielo e si chiede cosa potrebbe essere.
Un'aliena gli appare chiedendola di aiutarla...
Che deciderà di fare il cyborg?
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 17
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti cari lettori e care lettrici, mi è venuta un ispirazione riguardo al cyborg  C17 , spero vi piaccia questa piccola flashfic se si può definire, buona lettura e vi raccomando di recensire perché ho notato che le recensioni mi incoraggiano a scriverne delle altre :)

___________________________________26 Dicembre 2015________________________ _________________________________________________________________________

 

E’ sera, è buio e non c’è nessuno nei dintorni, nei dintorni dove si trova il cyborg 17 che se ne sta seduto su una roccia a fissare la costellazione del toro...

‘’ Uff...’’ Sospira annoiato.

Si può udire il suono dei grilli senza troppa attenzione, è in un bosco disperso, ma perché sta lì?

Ad un tratto una stella con una magnitudine a dir poco elevata, fa rotta verso la Terra, C17 rimane lì a fissarla stupito...

E’ bianca e splende quasi quanto come il Sole, si muove lentamente fino a scomparire nel nulla...

‘’ Che diamine era?’’ Dice il cyborg alzandosi dalla roccia in cui era seduto.

Rimane lì a fissare il punto in cui la stella poco prima scomparve...

I suoi occhi di ghiaccio brillano, ama l’universo e tutto ciò che lo circonda...

Ma non ama gli esseri umani, infatti se ne sta per conto suo in mezzo alla natura.

Scuote la testa in segno di shock e decide di fare una passeggiata lontano da quel posto, per poter riflettere.

‘’Non era una stella, sono certo che era qualcosa di anomalo, qualcosa che non si vede tutti i giorni’’ Pensa mentre compie dei passi lenti.

 

‘’ E se fosse il D.r Gero che è risorto? E sta cercando me e mia sorella?’’ 

Pensa riflettendo, ma non era possibile, come avrebbe fatto a rinascere ancora quel pazzo?

Beh infondo lui è rinato anche, almeno era quello che si ricorda dopo Cell.

Da quando si fa dei problemi così sofisticati? 

Non è da lui farsi delle paranoie...

Ma questa sera sta male, sta male con se stesso, cerca sua sorella da un po’ senza successo...

Ha lasciato perdere, prima o poi sarebbe successo che le loro strade si sarebbero divise...

Così si ferma per girarsi attorno, sa che nessuno è lì ma avverte una presenza.

A quel punto degli occhi color blu elettrici appaiono tra gli alberi.

Il cyborg cerca di analizzare quello strano essere.

Nulla, non ha dati su di lui.

‘’ Lascia che mi presenti’’

Dice una voce femminile molto sonora.

‘’ Come?’’ Risponde il cyborg mentre si prepara all’attacco...

La sagoma esce dal buio per farsi vedere dal cyborg insospettito.

E’ un’aliena, almeno è quello che pensa C17 : Ha dei capelli blu ondulati fino ali gomiti, gli occhi blu elettrici con una pupilla posta orizzontalmente e il naso piccolo come un geko.

‘’ Chi sei?’’ Chiede amichevolmente il cyborg curioso, ricomponendosi dalla posizione d’attacco.

‘’ Io sono Giada, sono venuta qua per chiederti una cosa’’

Il corpo dell’aliena levita dal suolo a pochi centimetri, non ha un corpo dalle sembianze umane ma bensì proprio quelle aliene : Il corpo come un polipo.

‘’ Ah bene, che mi devi dire?’’

Risponde il cyborg interessato.

‘’ Tu hai visto quella luce magnetica, vero?’’

Risponde lei avvicinandosi sempre più al cyborg 17.

‘’ Sì, l’ho vista, l’hai vista anche tu?’’

Risponde C17 rimanendo fermo incrociando le braccia.

Quell’aliena lo inquieta e non poco.

‘’ Sai che quella luce è la mia astronave?’’

C17 sgrana gli occhi, lo sapeva, lo sapeva che quella luce non era una stella!

‘’ No...’’

‘’ Ho capito, beh l’ho persa, io ho la capacità di volare, ma non più di 29 metri’’

‘’ E allora?’’

Risponde il cyborg.

L’aliena si avvicina a lui fino a sfiorargli le braccia.

Poi lo fissa con occhi lucidi profondi e grandi.

‘’ Ti prego aiutami a riprenderla, a farmi salire su di essa, lì c’è la mia famiglia ed io la sto perdendo’’

Dice implorandolo.

Il cyborg la guarda stranamente senza capire che avrebbe dovuto fare...

‘’ Che devo fare?’’

Chiede disponibile nell’aiutarla.

‘’ Sai volare, vero?’’

Il cyborg fa cenno positivo con il capo.

‘’ Quanto è il tuo limite?’’

Chiede la piccola aliena.

‘’ Non ho limiti, però nell’universo non posso andare per mancanza d’ossigeno, lì ogni essere vivente di questo pianeta si gonfierebbe fino ad esplodere’’

Risponde.

‘’ E’ fantastico!’’

Dice l’aliena saltellando, dalla statura di 60 centimetri al suo comportamento sembra proprio una bambina...

‘’ Senti piccola aliena che devo fare?’’

Dice C17 in modo più gentile possibile.

‘’ Là, è diretta là, se puoi accompagnarmi fino a lassù te ne sarei grata!’’

Indica il cielo buio.

‘’ Per me non ci sono problemi’’ Dice il cyborg sorridendo.

‘’ Oh grazie! La navicella non dovrebbe essere fuori dall’atmosfera, forse è ancora nella troposfera!’’

Dice allegra.

‘’ Vieni’’

Dice il cyborg porgendole la sua mano.

L’aliena la afferra e lui la stringe fortemente facendola poi salire sulla sua schiena.

‘’ Dimmi quando sei pronta’’

‘’ Adesso!’’

Il cyborg 17 con la piccola Giada sfrecciano nel cielo illuminato dalle stelle per cercare l’astronave.

Dopo vari minuti di volo la incontrano, essa sta uscendo dall’atmosfera per viaggiare poi a massima velocità in qualche altro pianeta.

C17 con tutta la forza che ha in corpo si dirige assieme all’aliena verso la navicella che sembra accelerare.

‘’ Non ce la faremo mai’’

Dice Giada illusa.

‘’ Sì invece’’

Risponde il cyborg convinto.

A quell’istante C17 riesce ad afferrare la grande astronave salendoci al di sopra.

‘’ Oh grazie!!’’

Disse l’aliena.

‘’ Devo scappare via prima di rimetterci la vita’’

Risponde il cyborg scherzando.

‘’ Grazie di tutto’’

‘’ Figurati, per me è stato un piacere, finalmente ho capito che cos’era quell’oggetto’’

‘’ Aspetta!’’

Urla Giada.

Il cyborg si gira verso la piccola aliena con aria interrogativa.

‘’ Come ti chiami?’’

‘’ C17!’’

‘’ Ciao C17!  A presto!’’

Detto questo l’aliena entra dentro la sua astronave salutando il cyborg che l’ha aiutata.

C17 scende al suolo dopo minuti, è felice, gli è capitato qualcosa di strano, così elabora il pensiero  che se gli umani fossero simili agli alieni avrebbe fatto amicizia con qualcuno di loro...

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