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Autore: foschi    27/12/2015    2 recensioni
Scosse la testa. La suggestione giocava brutti scherzi..
Eppure.. qualcuno che lo chiamava c'era..
«Al..Phonse...»
Si voltò sgranando gli occhi. Davanti a lui c'era un ragazzo a lui identico, diverso solo per colore dei capelli e degli occhi, per non parlare della pelle.. come dire.. spettrale.
«Alfons.. sei tu?»
Lo spettro sorrise tristemente «Finalmente ci conosciamo, Alphonse»
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alphons Heiderich, Alphonse Elric, Edward Elric
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                   ..Ti affido Edward..



 

 

Saaalve!!! :D

Potevo io starmene buona quando ho l'ispirazione?

Ovviamente no!! XD e cosa puó uscire fuori se non questa triste storiella?? XD

Triste perché.. bah, lo saprete vivendo xD

Vi dico solo che i protagonisti sono Alphonse Elric ed Alfons Heiderich - quello del film il conquistatore Shamballa, onde per cui la storia si sviluppa dopo il film - 

Voglio ringraziare di cuore Cattivella24 per aver recensito l'altra mia fiction! :D

Bene ora buona lettura :D



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alphonse Elric era irrequieto. 

Si girava e rigirava nel letto incapace di prendere sonno. 

Sbuffó irritato mettendosi a sedere. Non avrebbe preso sonno, quindi inutile rimanere lí.

Uscí senza fare rumore. Dove andare lo sapeva benissimo...


La luna splendeva gelida.

 Faceva freddo lí in Germania, soprattutto la sera. Si strinse nel cappotto.

Non era solo il freddo esterno a farlo rabbrividire. No. C'era anche un freddo che veniva da dentro, dal suo cuore.

Ed Alphonse lo sapeva che quelli erano sensi di colpa. 

Si sentiva in colpa perché se non avesse voluto ritrovare il suo nii-san forse lui avrebbe potuto vivere un po' di più.

Certo, era malato e non gli restava molto da vivere. Ma avrebbe vissuto quanto bastava per realizzare i suoi sogni.

Ed invece no. 

Lui, Alphonse Elric, era stato così egoista da volere suo fratello e scatenare quell'inutile conflitto...



«Mi dispiace. Mi dispiace tanto.»

Sussurró accasciandosi davanti a quella tomba bianca e pura come gli avevano detto essere lui..

«Se non fosse stato per me... se non avessi aperto quel portale a quest'ora tu..»

No, non aveva parole per giustificarsi. Era stato lui l'origine di tutto. Come poteva avere la presunzione di piangere sulla sua tomba?

Ma, dannazione, lui voleva chiedergli scusa! Era sbagliato questo?

 Rimase in silenzio. Il freddo si era fatto più intenso.

In lontananza riecheggiava il verso di un gufo e la luna brillava gelida. Il vento soffiava, portandogli le parole di chi non c'era piú...

Scosse la testa. La suggestione giocava brutti  scherzi.

Eppure.. qualcuno che lo chiamava c'era.. 

«Al..Phonse...»


Si voltò sgranando gli occhi. Davanti aveva un ragazzo a lui identico, diverso solo per colore dei capelli e degli occhi, per non parlare della pelle, come dire, spettrale.

 «Alfons.. sei tu?»

Lo spettro sorrise tristemente «Finalmente ci conosciamo, Alphonse»
«Come.. sto sognando?»

«No, Alphonse.. » sospiró «Sei sveglio... ed io non ho molto tempo. 

Ascolta. Ho bisogno che mi faccia una promessa.»

Il più piccolo dei fratelli Elric annuí.

Avrebbe fatto di tutto per riparare in minima parte al suo errore.

Alfons sospiró. Gli costava dire quelle parole ma doveva, se voleva riposare in pace per sempre...

«Ti affido Edward. So che lo ami e non lo lascerai mai. Proteggilo. 

Fa' che non gli accada nulla. Proteggilo.. per me.»

Il fantasma abbassó lo sguardo. Si sarebbe detto che stava piangendo...


Alphonse si avvicinó sorridendo tristemente. Sapeva cosa voleva dire perdere la persona più cara..

«Tu... lo ami, vero?»

Alfons, inizialmente sorpreso, abbassó la testa sorridendo tristemente

«Sí.. io l'ho amato e lo amo con tutto me stesso ma non sono riuscito a dirglielo.. stagli accanto, Alphonse. Non perderlo come ho fatto io. Proteggi chi ci è più caro. Proteggilo...»

Ed il vento si alzó, rompendo il silenzio fra i due.

Avrebbe voluto dirgli tante cose. Dargli tante raccomandazioni... ma non aveva tempo ed entrambi l'avevano capito.

«Ti affido Edward, Alphonse»

Il più piccolo degli Elric annuì sorridendo «È in buone mani»

Alfons sorrise pieno di gratitudine e tristezza poi scomparve tra le ombre della notte, tra i gelidi raggi lunari, tra l'inquietante verso del gufo e tra un addio sussurrato dal vento.

«Addio»




~~~~~~~~~~~~~~~

 

Aprí gli occhi di scatto, sentendosi scosso. Vide gli occhi nocciola impauriti e pieni di lacrime di Edward. Doveva averlo cercato tanto, una volta scoperto che non era a casa.

Sentí le braccia chiudersi su di lui.

«Nii-san?»

«Non farlo piú, Alphonse. Non voglio perdere anche te..»

Alphonse sorrise abbracciandololo a sua volta «Non ti lasceró mai, Edward»

Guardò la bianca tomba vicino a cui si era addormentato quella notte.

Per un attimo, gli sembró che Alfons gli stesse sorridendo. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Konnichiwa, minna! :D

Allora... piaciuta questa storia? A me no... boh me la immaginavo diversa.

Comunque non voglio dilungarmi molto. 

Ho solo cercato di raccontare un incontro tra i due personaggi e cercare così di mettere un po' in risalito i entimenti di Alfons... poco messi in luce nel film.

Non ho molto da dire.

 Vi faccio solo notare che "Alphonse" scritto in questo modo è il fratellino di Edward "Alfons" scritto così è l'altro ragazzo.

Bene, la messa è finita, andate in pace.

Amen xD

Bacioni alla prossima,

Olivier_Rei=)

   
 
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