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Autore: Angel TR    28/12/2015    1 recensioni
[I pilastri della terra]
La quotidianità ti mancherà quando la tua vita diverrà un incubo.
Aliena, intanto, ne vive le ultime ore.
[Questa storia partecipa al contest "If today was Your last day and Tomorrow was Too late" indetto da Giacopinzia su efp]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa al contest "If today was Your last day and Tomorrow was too late" indetto da Giacopinzia su EFP.

nickname: Angel Texas Ranger
Fandom: I Pilastri Della Terra
Genere:Introspettivo
Avvertimenti: Missing moment
Rating: /Verde
Titolo:Thoughtlessness
Coppie: Nessuna
Personaggio: Aliena

{ Thoughtlessness }


I veri cavalieri non sono quelli a cavallo, o quelli che se ne vanno in giro con il loro sguardo sprezzante e snob, allungando le mani., pensó Aliena, lo sguardo perso oltre le distese di verde smeraldo che circondavano la fortezza. Un vero cavaliere é uno come....
Sbuffó.
Richard?
Spostò lo sguardo su suo fratello, appena un ragazzo, con le sue gambe slanciate scattava e correva, la spada che mulinava sulla sua testa. Si stava allenando.
Più che d'armatura e di muscoli, era imbottito di sogni e credeva che essere un cavaliere significasse avere successo con le gentili dame.
O forse nemmeno ci pensava alle dame? Gli angoli delle labbra di Aliena si sollevarono appena.
No, Richard decisamente non era un cavaliere.
Si passò le mani fra i lunghi capelli scuri. Di cavalieri ne aveva conosciuti tanti...William era sicuramente quello che meno di tutti meritava l'appellativo. Lord. Maddai. Aliena scosse la testa.
William rappresentava tutto ciò che Aliena odiava in un uomo: la superficialità, l'arroganza, la violenza ed il credersi irresistibile. I "no" non erano accettati; un "no", per William, era un "sí" da prendersi con le cattive maniere.
Non avrebbe mai dimenticato il modo in cui l'aveva guardata, avido, come un cacciatore davanti al cervo ferito.
Proprio per quel motivo lei si era sentita assolutamente in diritto di umiliarlo davanti a tutta la servitù. Il suo orgoglio di maschio sciupafemmine, che, con uno schiocco di dita, le ha tutte ai suoi piedi, sapeva bene dove mandarlo.
Sapeva delle mille voci che giravano sul suo conto ma non aveva paura di lui. Non poteva avere paura di lui.
E perché poi?
Lei era una nobildonna e quell'omuncolo da quattro soldi non si sarebbe permesso nemmeno a toccarla con un dito.
Lei era una ragazza forte.
Lei era una che non temeva la competizione con i maschi.
Lei aveva carattere.
Ritornò ad osservare suo fratello. Chissà se lui ne aveva abbastanza.
Quel giorno, il sole splendeva alto nel cielo azzurro, di un giallo così forte da far quasi male agli occhi. Era una splendida giornata, persino l'aria era frizzantina. Aliena non poté evitare all' allegria d'invaderla, come un serpentino che s'infilava nelle vene, veloce, repentino.
Si alzò in piedi.
Si sentiva libera.
Non aveva legami, né voleva averli. Figurarsi con uno come William! Ma per favore.
Un vero cavaliere é uno che non ha bisogno di pavoneggiarsi come un tacchino impettito per dimostrare il suo valore.
Passò davanti a suo fratello e, per divertirsi un po', gli rifilò uno sgambetto. Purtroppo lui non seppe evitarlo e finì a terra, sbattendo prima il ginocchio e poi le mani, per attutire la caduta.
. La spada scivolò lontana, ai piedi di Aliena. << In guardia! >> lo avvisò lei, ridacchiando.
Da sotto il ciuffo sudato, Richard le lanciò un'occhiata a metà tra l'affettuoso ed il ferito. << Sei sleale! Non ero pronto, mi hai colto alla sprovvista. >>
Aliena inarcò un sopracciglio. Davanti a sé vide il bambino che, rincorrendola, cadeva e si sbucciava il ginocchio. Non era proprio sicura che il ragazzo fosse pronto ad essere un futuro signore.
<< Non inventarti storie, Sir Richard! Rialzati e affrontami! >> fece roteare la spada, malgrado non avesse idea di come si maneggiasse un'arma.
Richard sbuffò ma, con un balzo, fu in piedi. << Tu hai la spada. >> si lamentò.
<< Vieni a riprendertela. >> lo sfidò.
Un vero cavaliere é uno che non ha bisogno di incitamenti per difendere una giusta causa. Richard non avrebbe saputo proteggere chicchessia ma non tutto era perduto. Poteva ancora temprarsi.
C'era tempo.
Avevano tutto ciò di cui avevano bisogno e ancor di più. Lei non era costretta a sposarsi con quel viscido William, nessuno la forzava a prender marito, era molto fortunata. C'erano ragazze che, alla sua età, avevano già figli a cui pensare.
Aliena voleva un mondo diverso da quello in cui viveva, un mondo dove una donna decideva il suo destino senza troppi problemi. Invece loro non erano altro che burattini nelle grosse e sudate mani maschili.
Menomale, menomale che mi é andata bene, pensó, mentre scappava dalla presa di suo fratello.
Era tanto un bravo ragazzo ma Aliena non avrebbe voluto uno come lui al suo fianco.
Non avrebbe saputo tenerle testa.
<< Richard, prendi un ramo di un albero e usalo come spada. Dimostra di essere valente! >>
Il ragazzo soffiò via il ciuffo di capelli dagli occhi e poi si guardò intorno, alla ricerca di un ramo.
Stava perdendo il suo tempo, pensó Aliena. Se fosse stato un vero combattimento, Richard sarebbe già morto. << Andiamo! Quanto ti ci vuole?! >> e, mentre lo diceva, scattò in avanti per un affondo giocoso. Le lame erano state smussate in modo tale da non poter ferire, o, almeno, non in modo grave.
Ma poi, cosa me ne faccio di un uomo? Sono tutti mollaccioni, senza carattere. Ecco perché vogliono una donna stupida e sottomessa, perché sanno che non sarebbero capaci di tenere testa ad una come me. , continuò a riflettere, sferrando un colpo al fianco del fratello che si riparò giusto in tempo.
<< Aliena! >> la rimproverò lui, i dolci occhi castani spalancati.
Lei si fermò. << Stavo giocando, Richard. Certo che tu dovresti essere più flessibile e più pronto. Nessun nemico ti aspetterà: ti attaccherà e basta. >> gli voltò le spalle, i lunghi capelli scuri le frustarono la schiena ma niente poteva ferirla come lo sguardo arrabbiato di Richard.
Non era bello ciò che gli aveva detto, non era certo ciò che un ragazzo aspetta di sentirsi dire da una donna, a maggior ragione da sua sorella. No, non lo era.
Aliena sapeva, però, che era ciò di cui Richard aveva bisogno.
Se non lo scuoteva lei, chi, allora?
Dritta ed impettita, a passo svelto si diresse verso l'ingresso di casa. Si voltò poi per verificare se suo fratello la stesse seguendo.
Il sole stava calando, inondando di sangue l'erbetta verde e morbida. Aliena si concesse un sorriso quando scorse Richard arrivare. Da lontano sembrava già un uomo.
Appena la raggiunse, lei alzò il mento in un gesto di finta alterigia e gli scoccó uno sguardo divertito. Richard le porse il braccio, nonostante fosse ancora un po' in collera con lei.
<< Tutto migliorerá. Non prendertela, su! Hai me al tuo fianco. Io ti voglio bene, lo sai. >> gli disse.
E mentre varcavano la soglia, Aliena fu davvero sicura che non avrebbero potuto essere più fortunati.


Angolo Autrice
Se siete arrivati fin qui, complimenti xD avevo aspettative per questa storia, visto che ho adorato i Pilastri della Terra e Mondo senza Fine, ancor di più il personaggio di Aliena: fiera, forte, senza limiti, che sa amare, che sa lottare.
Purtroppo, complici i mille impegni, l'ispirazione mi ha proprio abbandonata e la storia non é uscita come avrei voluto.
Fa niente, sono contenta lo stesso di aver scritto qualcosa su di lei!
Au revoir! Angel
  
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