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Autore: love137063    29/12/2015    3 recensioni
[Storia interattiva][Iscrizioni chiuse]
La pioggia batteva instancabile sui tetti delle case del Distretto uno,mentre i giovani rimasti fuori correvano verso le loro piccole abitazioni. La ragazza affacciata alla finestra dell’unica casa del villaggio dei vincitori trasse un lungo respiro, appoggiando la fronte tiepida al vetro lucido e ghiacciato della sua camera.
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tributi di Fanfiction Interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Distretto 1

I know we loved to hit the road and laugh
But something told me that it wouldn’t last-

Wiz Califa, see you again

 
Il sole splendeva alto nel cielo azzurro del Distretto 1, mentre una folla disordinata di ragazzi vestiti di tutto punto si metteva in fila per registrare la propria presenza alla mietitura. Ilary camminava con sua sorella Lucy in braccio, cercando la madre. Dopo averla individuata, le si avvicinò e lasciò la ragazzina a terra. Nonostante avesse già 13 anni, Lucy era molto minuta e, nonostante vivesse in un distretto favorito, la sua peggiore paura erano gli Hunger Games.
-Lucy, io vado a cercare una persona... mamma.- La diciassettenne salutò con un cenno del capo la madre, mentre il sorriso scompariva dalle sue labbra. Lei e sua madre avevano sempre avuto un rapporto conflittuale, ma nell'ultimo anno questo aveva portato ad un allontanamento drastico fra le due.
Ilary storse la bocca in una smorfia, prima di accorgersi di un ragazzo dall'altra parte della strada.
-Lawrence! Lawr!- Gridò, sollevando una mano e gridando in direzione dell'amico, mentre un sorriso felice le si apriva automaticamente sulla bocca. Gli occhi grigio-verdi del ragazzo si alzarono e si illuminarono alla vista della migliore amica. Pochi secondi dopo stava spingendo i ragazzi che formavano la folla tirando la mano della sua fidanzata, Alexandra, dietro di lui. Ilary lo aspettò quietamente in piedi, in una posizione rilassata e con un sorrisetto sghembo che mostrava lievemente i denti bianchissimi.
-Ila!- Esclamò il ragazzo, mollando la mano di Alexandra e abbracciando l'amica. Poi, subito dopo, la sua espressione cambiò.
-Ti offrirai volontaria?- Mormorò, preoccupato, spostandole nervosamente dal viso una ciocca di capelli dorati. La ragazza scrutò l'orizzonte, pensierosa.
-No.- Rispose infine. Poi lo guardò sospettosa:-Tu?-
-No, Ila.- La rassicurò lui, accarezzandole una guancia. Poi guardò il palco e mormorò:-Dobbiamo andare. Ci vediamo dopo, ragazze.- e detto questo, si allontanò con grazia, mentre Ilary prendeva posto con le sue coetanee.
Hydra, l'accompagnatrice, salì sul palco, esibendo una nuova e stravagantissima parrucca verde prato.
-Buongiorno, signore e signori del distretto uno!- Salutò tutti, dopo che l'applauso di benvenuto cessò. Poi si avvicinò alle sedie dei mentori. Cashmere si alzò inalberando un bellissimo sorriso mentre l'accompagnatrice le baciava tutt'e due la guance. Poi la capitolina si avvicinò a Gloss, e, dopo averlo salutato, tornò al microfono.
-Bene, ecco il nostro tributo femminile!- Esclamò, mentre una mano guantata estraeva un bigliettino dalla prima boccia.
-Lucy Weebly!- Esclamò, giuliva.
Di sicuro, se la ragazza avesse riflettuto un attimo qualcun altro si sarebbe offerto volontario. In quel distretto era difficile farlo, ma quando la tredicenne le lanciò uno sguardo terrorizzato la sua mente si fermò.
-Volontaria!- Esclamò Ilary alzando la mano. Lucy tornò in silenzio al suo posto, mentre lei si avvicinava al palco, fingendosi distaccata.
-Benissimo mia cara! Come ti chiami?- Chiese Hydra.
-Ilary Weebly.-
-Tua sorellina, eh? Sì che vi assomigliate, cara. Ora passiamo al tributo maschile.- La donna si avvicinò alla boccia ed estrasse un biglietto.
-John Bells.-Esclamò. Ma non aveva ancora finito di parlare che una mano si era sollevata di scatto e una voce maschile aveva urlato:-Volontario!-
Ilary si sentì mancare.
-Come ti chiami, figliolo?- Chiese l'accompagnatrice, incoraggiante.
-Lawrence Timberwole.- Si presentò il ragazzo.
-Benissimo, distretto uno, vi presento i vostri tributi peri settantatreesimi Hunger Games! Un applauso a Lawrence Timberwole e Ilary Weebly! Su, ragazzi, stringetevi la mano.-
Ilary si alzò meccanicamente, e le sue dita si agganciarono a quelle del ragazzo in una presa disperata, gli occhi verdi tipici del suo distretto piantati in quelli uguali del ragazzo, carichi di rammarico che sembravano urlare una sola domanda affranta.
Che cosa hai fatto?
Distretto 11
And i’ll be gone gone tonight
the ground beneath my feet is open wide
the way that i been holdin’ on too tight
with nothing in between-

Story of my life, Onne Direction
Robin era in piedi in mezzo alla piazza e fissava il palco, accigliato. Chaff, come al solito, era ubriaco. Seeder lo guardava con un'espressione rassegnata. Robin in realtà pensava che avesse ragione: come faceva a sopportare ogni volta quell'uomo perennemente ubriaco? In quel momento Janette, la storica accompagnatrice del Distretto 11 richiamò l'attenzione di tutti i ragazzi, troppo tesi per parlare.
-Buongiorno, distretto 11! Bene, non perdiamo tempo.- La donna si avvicinò alla boccia di sinistra, si schiarì la gola e lesse:-Pea Williams.-
Lucy scosse la testa intontita, per un secondo. Poi alzò la mano, esclamando:-Volontaria!-
I volontari erano rari nel distretto 11, pochissimi si erano offerti e pochissimi ce l'avevano fatta.
-Bene, mia cara, vieni.- La invitò Janette, mentre Pea, ancora sconvolta, tornava al suo posto tra la folla.
-Tu sei...-
-Lucy Regression.- Mormorò dentro al microfono.
-Bene, un applauso a Lucy Regression, il nostro tributo femminile. Passiamo al ragazzo.-
Afferrò un bigliettino dalla boccia di destra e lesse:-Robin Crow!-
Robin si morse un labbro. Ora il suo solito sorriso era sparito. Lentamente, costrinse le sue gambe a muoversi e raggiunse il palco, scrutando il resto del pubblico. Un passo. Due passi. I suoi piedi affondavano nel terreno fangoso ad una lentezza innaturale. Il ragazzo si costrinse a non vomitare.
-Ci sono volontari?- Chiese Janette, sperando forse in un altro colpo di scena. Passò un secondo. E poi due. Ma nessuna mano si alzò.
-Non tutti insieme, solo uno di voi avrà questo privilegio.- Mormorò Robin sarcastico, sputando fra i denti l'ultima parola. Tutti i ragazzi gli restituirono lo sguardo, in silenzio, e lui prese l'iniziativa e gridò:- Oh, sono un pacifista io! Che ci vado a fare lì?-
-Benissimo, nessun volontario. Stringetevi la mano, ragazzi.- Tagliò corto la presentatrice, e i due ragazzi andarono l'uno verso l'altra. Robin la guardò con occhi rassicuranti, mentre Lucy gli fece un piccolo cenno con la testa, restituendo la sua stretta.
Lucy aveva visto poche volte quel ragazzo, sapeva di lui solo che era uno dei tanti ragazzi che vivevano con un solo genitore(come lei del resto) e che prendevano le tessere perché troppo poveri.
Quello però sembrava diverso. Era sempre gentile con tutti e non litigava mai, come di solito facevano i ragazzi più poveri per procurarsi il cibo. Anche se, probabilmente per timidezza, non gli si era mai avvicinata, notava la sua gentilezza e la sua dolcezza, e il suo adattarsi alle varie situazioni. Doveva fare attenzione. Era sicura che sarebbe stato un valido nemico durante gli Hunger Games. Però c'era anche quel suo strano rifiutare la violenza...
Basta pensò.
Mai sottovalutare un avversario
Distretto 9

Hoping for the best but expecting the worst-
Forever young, One Direction


 
Davids, l'accompagnatore del distretto 9, fissava accigliato il cielo nuvoloso. Si guardò intorno e si alzò.
-Buongiorno, distretto 9! Felici Hunger Games! Iniziamo con l'estrazione del nostro tributo femminile.-
Infilò una mano nella boccia di vetro e prese un bigliettino. Lo aprì e lo lisciò per bene. Louise chiuse gli occhi.
Non sarai tu. Sei arrivata fino ai diciotto anni e non sei mai stata estratta
-Louise Ross- La voce di Davids la colpì come un coltello affilatissimo. Cercò di nascondere la sorpresa che le aleggiava sul volto e cominciò a camminare verso il palco.
-Bene, cara.- Disse Davids in tono stanco, avviandosi verso la boccia dei ragazzi.
Estrasse un bigliettino e lesse:-Harold Row.-
Harold si morse la lingua, e restò fermo.
-Harold, dove sei?- Lo chiamò di nuovo Davids.
Lui restò fermo, mentre il sapore metallico del sangue iniziava a riempirgli la bocca.
-Harold Row!- Lo richiamò.
Lui si costrinse a fare un passo. Poi un altro, mentre la folla si apriva davanti a lui.
-Oh, finalmente. Vieni su, ragazzo.- Davids annuì fra sé e riacquistò il sorriso.
-Volontari?- chiese l'uomo,posando una mano sulla spalla del ragazzo.
Nessuno.
-Oh, beh, stringetevi la mano, allora!- Disse, senza che il suo entusiasmo si smorzasse.
I due si avvicinarono l'uno verso l'altra. Harold sorrise rassicurante a Louis e strinse brevemente la sua mano, per poi lasciarla andare.
Distretto 12
Every Sunday's getting more bleak
A fresh poison each week-

Take me to church, Hozier
Effie Trinkett Salutò il distretto 12, osservando tutti quei ragazzi. La maggior parte erano molto magri, avevano la schiena storta, l'espressione assente e le guance scavate. Dopo il discorso del sindaco Undersee, la capitolina disse:-Prima le signore, dunque.-
Si avvicinò alla boccia delle ragazze e pescò un bigliettino.
-Green Rose.-
Una ragazzina del giacimento sussultò dalla prima fila, ma rimase immobile con la bocca semiaperta, incapace di ammettere a sé stessa che era stata appena estratta.
Superato il breve attimo di sconcerto, un boato di protesta si levò dall'intero distretto. Come si poteva mandare una ragazzina di dodici anni a morire?
-Forza, cara. Vieni.- La invitò Effie.
Lei annuì, e, dopo un sospiro, si avviò verso il palco a passi lenti.
L'accompagnatrice non chiese neanche se ci fossero volontari. Non ce n'erano mai stati in 72 anni, perché in quel momento?
Poi si avvicinò alla boccia dei ragazzi e lesse:-Joshua Ifer.-
-Volontario!- Seth alzò la mano e si avvicinò fiero al palco.
-Seth Vikings– Si presentò velocemente al microfono.
-Bene! Stringetevi la mano!-
I due si strinsero la mano, ma Green era troppo impegnata a non far scendere le lacrime che minacciavano di traboccarle dagli occhi grigi.
Spazio autrice!

Bene! E questa è andata! Ho presentato i Tributi dei Distretti già completi, e prego quelli che non mi hanno mandato le schede di mandarle entro il 4 Gennaio... Beh, niente da dire. Aperte critiche da tutti, aspetto le vostre recensioni e i vostri consigli.
   
 
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