Tu sei il fuoco che arde nei camini d’inverno che scoppietta allegramente in campagna accerchiato da amici sinceri,  sei il fuoco che riscalda anche l’anima più triste, che ringiovanisce, che fa andare avanti.
Io sono la cenere, quella che viene buttata via in primavera,  quella dannosa, sporca, quella di cui tutti si dimenticano, la cenere in grado di soffocare gli animi, che ricorda la guerra e la tristezza.
Un tempo ero fuoco anch’io potevo brillare nella notte sfidare la luce delle stelle, la felicità dei bambini, non dubitare del buio perchè illuminavo, poi mi sono spenta.
Mi sono spenta, consumata.
Io ti amo.
Tu sei andato avanti, hai continuato a vivere senza dare peso ai problemi, hai sbagliato e me l’hai confessato, abbiamo avuto gli stessi problemi, ci hanno unito.
Uno la roccia dell’altro tu ci sei riuscito sei andato avanti, io no mi sono spenta mi sono soffocata da sola,  i problemi erano troppi, dietro quella fiamma ardente e felice in realtà si celava un piccolo e gracile bagliore, mi hai ravvivato con i tuoi consigli i tuoi abbracci, ma piano piano  è successo.
Non è colpa tua, so che lo pensi vedendomi a capo chino a disegnare teschi e rose, tu sei la “cosa” più bella della mia vita, l’unica meraviglia che ho avuto piacere di incontrare, di ammirare, di conoscere. Tu ricordati com’ero e mantieni vivo il mio ricordo.
Mantieni acceso il tuo fuoco che ti aiuterò a ravvivare, io vivo con te, in te e ti devo ringraziare.
grazie

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questa è la mia prima storia, la prima che pubblico, spero che vi possa piacere e vi invito a commentare e criticare. grazie
piccola_lupacchiotta