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Autore: AlnyFMillen    30/12/2015    3 recensioni
“Miss Catherin!Miss Catherin! E’ venuto per caso qualcuno per me oggi?”
domandò in tutta fretta.
La donna, che non doveva avere più di trent’anni ed era quindi nuova di lì, ci pensò un po’ su, poi scosse la testa. Non sapeva lei.
“Mi dispiace, non abbiamo ricevuto visite da altri che non sia stato il signor Yura”
gli spiegò.
Philipe strinse i pugni sulla sua mantellina rossa e cercò di trattenere le lacrime che premevano per uscire.
Non è venuto
Non è venuto
Non è venuto
Non è venuto
{~Merry Christmas and Happy New Years popolo di efp♪~}
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Philippe West
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appiccicò il naso al vetro della finestra. Era freddo ma piacevole al contatto con le sue guance un po’ più accaldate. I suoi capelli castani venivano bagnati dalla condensa, così da arricciarsi ancor di più del naturale ed il naso veniva continuamente asciugato per evitare di farlo gocciare.
Con occhi speranzosi il bimbo guardava fuori mentre la neve attecchiva sul paesaggio circostante e piccole impronte cominciavano a disegnarsi su di esso. Ma lui non si sarebbe mosso di lì fino a quando anche un solo sassolino- uno di quelli bianchi che costituivano il piccolo percorso nel prato e arrivavano davanti davanti la porta di ingresso- non fosse stato coperto.
Si, quei ciottoli sui quali lui e gli altri si divertivano a giocare nelle rare volte in cui riuscivano a sfuggire alla sorveglianza delle governanti. Il problema era distinguerli, candidi in quel biancore. Come gli avevano detto che si chiamavano? Br… Brecciolino forse? Non si ricordava bene, la memoria di quei raggi solari, di quell’estate era così lontana. Eppure non era proprio così tanto tempo che abitava lì alla Casa.
Strofinò le mani guantate sulle ginocchia in modo da poterle scaldare quel poco che poteva.
Brr che freddo
Ma non aveva voglia di allontanarsi, doveva restare, aspettare.
E se poi mentre sono via arriva? Pensava E se non trova nessuno ad accoglierlo e se ne va?
Lo immaginava: solo, nella loro vecchia casa, senza nemmeno qualcuno con il quale scambiare dei regali. Così, con quella visione nella mente, si voltava nuovamente verso la lastra di ghiaccio e saliva in ginocchio sullo sgabbellino che aveva trascinato lì dalla sua camera, per vedere meglio.
 
 
“Ehi piccolo? Svegliati è ora di andare a dormire”
 

Una voce dolce lo risvegliò dal sonno in cui era caduto. Nemmeno il tempo di dischiudere le palpebre che il suo sguardo corse verso l’esterno.
Ormai la neve aveva deviato il suo percorso, lasciandosi sigillare nel terreno, già completamente coperto dai fiocchi, e stava viaggiando verso luoghi più distanti.
Il bambino spostò lo sguardo su colei che l’aveva ridestato.
 
“Miss Catherin!Miss Catherin! E’ venuto per caso qualcuno per me oggi?”
 
domandò in tutta fretta.
La donna, che non doveva avere più di trent’anni ed era quindi nuova di lì, ci pensò un po’ su, poi scosse la testa. Non sapeva lei.
 
“Mi dispiace, non abbiamo ricevuto visite da altri che non sia stato il signor Yura”
 
gli spiegò.
Philippe strinse i pugni sulla sua mantellina rossa e cercò di trattenere le lacrime che premevano per uscire.
Non è venuto
Non è venuto
Non è venuto
Non è venuto

 
“Su ora non singhiozzare… Perché piangi?”
 
gli domandò Miss Catherine accovacciandosi alla sua altezza e dandogli piccoli buffetti sulla schiena.
 
“Mi-Mio padre… Non è ve-venu…venuto a… trovarmi”
 
 
balbettò tra un singulto e l’altro. Lei gli passò le dita sulle gote in modo da poterle asciugare.
 
“Avrà sicuramente avuto un contrattempo per non venire a trovare il suo figlioletto preferito. Hai detto che ti spedisce lettere tutti i giorni, no?”
 
Gli ricordò. Lui annuì sfregandosi gli occhi.
 
“E allora dai che sei un ometto e gli ometti non piangono. Ti scriverà sicuramente il perché di questa mancanza, più che mai domani che è un giorno tanto importante!”
 
Lo prese per mano accompagnandolo verso il dormitorio. Sorrise mentre continuava.
 
“E ora dormi, così domani potrai raccontare al tuo papà tutte le cose belle che hai fatto oggi. Va bene? Proprio ora ti starà pensando, vedrai. Un genitore farebbe tutto pur di rendere suo figlio felice”
 
Nessun’altra impronta comparve sul brecciolino bianco.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolino dell’autrice in Christmas version:Ok,fanfic completamente a caso.Solo,girovagavo per il fandom e ho notato che non c’è nemmeno un piccola,minuscola,picci picci storiella su Philippe.Quindi ho pensato di farci qualcosina io.Sia chiaro,l’ho scritta adesso adesso in tipo cinque minuti ma scialla voglio pubblicarla subito sennò poi non ho più tempo e implode.
Ringrazio chiunque gli dia un occhiatina o recensisca!Si,parlo in particolare con voi lettori silenziosi che mi provocate crisi isteriche 24h su 24h.Babbani...
Buon natale e Buon Anno^^

AlnyFMillen
   
 
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