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Autore: ellyiggy    30/12/2015    0 recensioni
Battaglia di Bannockburn, 1314.
Il re è infuriato, detesta l'idea di perdere, e tutto ciò che io vedo sono i tuoi capelli rossi, il tuo ghigno e il tuo sguardo spietato, mentre pugnali il mio popolo a morte, guardando il loro sangue emergere attraverso i vestiti. Queste lacrime che piango cadono come pioggia per tutte le bugie che mi hai detto, il dolore, la colpa.
Ogni parola è una trappola alle tue bugie, tu sei il mio impostore e io sono un'ombra persa nel profondo. Dietro l'ombra di sorrisi e gesti accorti, sono passati faticando i nostri giorni, e per quanto non sopporti più il dolore, mi fa male dedicarti il mio rancore. Se solo potessimo superare tutto l'orgoglio sprecato, solo affrontare la verità e rinunciare al conflitto; se solo trovassi la forza di uccidere i ricordi...queste pagine vuote non girano mai.
Bene, adesso hai vinto.
L'amaro in te e l'arrendevole che è in me sono più grandi di entrambi... Se solo avessi un nemico più grande della mia apatia, avrei potuto vincere, e avrei potuto mostrarti che non è troppo tardi, non è mai troppo tardi.
Potremo mai ricominciare da capo?
Genere: Angst, Malinconico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Scozia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutti! :D  Questa è la mia prima fanfiction ed è su una delle mie OTP preferite: ScotEng.

Ho sempre avuto opinioni contrastanti riguardo la ScotEng, per quanto mi riguarda, non credo che siano così vicini e innamorati da essere classificati come una "coppia romantica". Storicamente sono sempre stati nemici, hanno combattuto molte battaglie, ciononostante, sono fratelli che condividono la stessa isola. Questo, alla fine, mi ha fatto pensare: che tipo di rapporto hanno?
Questi pensieri contraddittori mi hanno tormentata per due anni, tuttavia, dato che adoro entrambi i paesi e le loro culture, sono diventata anche una grande fan della ScotEng! xD

Purtroppo, ho notato che non ci sono abbastanza fanfiction storiche su Scozia e Inghilterra, perciò ho provato a scrivere questa. :)

Spero sinceramente che vi piaccia!

! ATTENZIONE !

Si tratta di una fanfiction piuttosto particolare e insolita, perché i pensieri di tutti i personaggi e i dialoghi tra Scozia e Inghilterra sono parti tratte da varie canzoni di artisti diversi.
Ho originariamente scritto questa fanfic in inglese (https://www.fanfiction.net/s/11417595/1/The-Fight-Inside) e ora ho pensato di tradurla e postarla qui, quindi se non capite subito tutti i riferimenti alle canzoni, è perchè li ho tradotti quasi tutti. ^^
Quindi, l'intera fanfic è una composizione di frasi di diversi brani, ad eccezione delle parti di collegamento, tutti i fatti storici e le parole di altri personaggi, tutto scritto da me.

D'altra parte, ho voluto che questo fosse il più storicamente accurato possibile, infatti i luoghi, i fatti, i personaggi e le loro parole sono piuttosto fedeli.

Mi ci sono voluto un sacco di mesi, (per non dire due anni! xD) per trovare ogni frase da tutte quelle canzoni!
Le citazioni sono tratte da canzoni di vari artisti, tra i quali:

Vic Mignogna, Red, Taylor Swift, One Republic, Nine Lashes, Tiziano Ferro, Fall Out Boy, The Afters, Breaking Benjamin, The Skillet, The Three Days Grace, Nickelback, The Evanescence, Bring me the Horizon, Imagine Dragons, Thirty Seconds to Mars, Mumford and Sons, Hurts, Sleeping at Last, The Rasmus, Hozier,...

Sono davvero curiosa di sapere quali sono le vostre frasi/citazioni preferite!
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento, per favore! ;)
GRAZIEE! :)
 
The Fight Inside

Where once was light, now darkness falls.
Where once was love, love is no more..

 
“Inghilterra, sicuramente sei consapevole dell'importanza di tenere il castello di Stirling, in quanto comanda il percorso a nord nelle Highlands scozzesi.” Sono stato urgentemente convocato al cospetto del mio Re, Edoardo II d'Inghilterra. “Naturalmente, Vostra Maestà.”
“Ciò che mi aspetto da te. Sembra che sia stato recentemente assediato dal fratello di Robert de Bruce, Edward Bruce. Il custode del castello, Philip Mowbray, ha promesso a Bruce che a meno che non venga rivendicato da noi in breve tempo, sarà restituito agli scozzesi. "
“Capisco. Posso chiedervi cosa dovrei fare al riguardo, date le circostanze?”
“Non possiamo permetterci di perdere una tale posizione considerevole, inoltre gli scozzesi ci hanno sfidato”, afferma lui. “Conosci i tuoi doveri e responsabilità, quindi: I vow to thee, my country, the service of my love; ti ordino di andare a combattere contro l'esercito di Bruce. Sai, tuo fratello Scozia sta diventando piuttosto irritante per la sicurezza della nostra terra.” Combattere. Ancora una volta. Sebbene io disapprovi completamente e vorrei poter rifiutare, non posso. Non posso né astenermi né contraddire la persona con cui sto parlando, non posso svilire il legame tra un paese e il rispettivo sovrano perché so quale tipo di amore menziona. L'amore che non pone domande, l'amore che supera le prove, il più caro e migliore; l'amore che mai vacilla, che rende imperterrito il sacrificio finale.
“Vi assicuro che farò del mio meglio per rimuovere tutto ciò che grava sulla terra di Vostra Maestà," accetto, inchinandomi al re. Mi volto per lasciare la stanza, guardando l'uomo dai capelli lunghi che siede sul trono, lui ricambia lo sguardo con orgoglio e io esco. L'aspetto di Edoardo II è simile a quello di suo padre, caratterizzato da una grande statura e dalle palpebre cadenti, tuttavia lui manca della guida e dell'ambizione del suo predecessore. Il suo interesse principale coincide con lo svago, ma trae piacere anche dall'atletica e dalle attività manuali. Edoardo I, d'altra parte, è stato un re ideale, sebbene non amato dai suoi sudditi, era temuto e rispettato. Ha soddisfatto tutte le aspettative di regalità nel suo ruolo.
Queste guerre con Scozia sono iniziate anni fa, sotto il comando di Edoardo I, io ho avuto successo, avendo raggiunto diverse vittorie, come quella a Dunbar. Anche la rimozione di John Balliol dal trono di Scozia ha contribuito. Scozia...fratello...tentiamo costantemente di prevalere l'uno sull'altro, e affrontare un'altra lotta non placherà la nostra ostilità. Servirà solo a causare molte altre guerre e morti. Demoliamo solo le mura della casa che la nostra gelosia ha costruito. Perché è sempre la più piccola cosa a farci crollare? Tu ed io camminiamo su una linea fragile, so di non poter fare neppure un altro passo verso di te perché tutto ciò che mi attende è il rimpianto. Proveniamo da mondi diversi con una sola memoria che cancella e disegna distratta la stessa storia. Ossessionato dal passato, un incubo che sembrava così irreale, vorrei poter tornare indietro e risparmiare il dolore che entrambi sentiamo. E ora siamo cambiati, le cose non saranno mai più le stesse... Eravamo sciocchi all'epoca, ma le nostre prove sono servite a renderci forti. Quando si è trasformato tutto in bugie? Se le sofferenze del cielo portassero la pioggia dell’inferno, allora scambierei tutti i miei domani per un solo ieri. Vorrei poter tornare a quando tutto era più semplice e significativo per me. Trattenendo la vita che ho negato così a lungo come se fosse la soluzione. Posso trovare la mia via verso di te? Abbiamo costruito una torre altissima verso il cielo, abbiamo preso alcune parole e costruito un muro e l'abbiamo chiamato amore. E da qualche parte, in tutto quel parlare, il significato ha iniziato a svanire, mattone dopo mattone abbiamo iniziato a cedere...Ti troverò quando sarà caduto? Tutto ciò che ci serviva era tempo, ma ora il tempo ci distruggerà. L'esperienza non provoca cambi perché ad avvicinarci nel tempo ormai sono i danni, non più gli anni. Non importa quanto ci proviamo, c’è troppa storia, troppe note stonate che suonano nella nostra sinfonia.
Ma puoi dirmi come questo può finire? La coscienza è un debole suono sgradevole; c'è una menzogna per ogni verità...quando eri mio, cos'ero io per te? Spero che tu non stessi fingendo... Ogni parola è una trappola alle tue bugie, tu sei il mio impostore e io sono un'ombra persa nel profondo. È inutile cercare di reprimere, perché è sempre lì, che ricorda quella ferita che non dimentica mai, aperta e immortale, sempre viva, sempre dentro. Dietro l'ombra di sorrisi e gesti accorti sono passati faticando i nostri giorni, e per quanto non sopporti più il dolore, mi fa male dedicarti il mio rancore. Se solo potessimo superare tutto l'orgoglio sprecato, solo affrontare la verità e rinunciare al conflitto; se solo trovassi la forza di uccidere i ricordi...queste pagine vuote non girano mai.
Non riesco a ricordare come mi hai perso.
O come io ho perso te.

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Il re ha massima fiducia nella vittoria contro Scozia, tuttavia, è mia ferma convinzione che questo non si svilupperà con la stessa facilità con cui lui prevede. Non ci sarà un vincitore tra di noi dal momento che sarà una guerra senza fine che si corroderà e proseguirà per così tanto tempo che entrambi i nostri paesi saranno in frantumi. Non voglio combattere una guerra che nessuno vincerà ... dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere perché non ha più importanza chi aveva ragione e chi torto...
Il 17 giugno, 1314, il nostro esercito inizia la sua avanzata in Scozia, accompagnato da greggi di pecore e bovini per fornire razioni, e carri che trasportano i bagagli dei soldati e il foraggio necessario per i cavalli. Edoardo II ha ordinato di marciare fino a Edimburgo e prendere la vecchia strada romana verso Stirling; così, domenica 23 giugno, abbiamo iniziato la nostra marcia finale fino al Bannockburn. E infatti è lì che ti vedo finalmente, Scozia, con addosso la la tua tunica color zafferano, accanto a Robert the Bruce. Lo sento discendere ora: il posto verso cui corro o quello da cui scappo, il confine comincia a sbiadire e all'improvviso percepisco il tuo sguardo focalizzato su di me.
E se ti lasciassi vincere? E se ci volessi provare? E se ti concedessi una possibilità? Sotto le macchie del tempo le emozioni svaniscono, tu sei qualcun altro, io sono ancora qui. Avrei dovuto vedere quei segni attorno a me, ma era confortevole stare all'interno di queste ferite, va' avanti e prenditi un altro pezzo di me. Siamo quindi costretti a indugiare, allora amiamo fino a quando non sanguiniamo...
Robert Bruce ha assemblato il suo esercito di soldati di fanteria scozzese in quattro schiltrons comandate da lui stesso, James Douglas, Thomas Randolph Earl of Moray, e suo fratello Edward Bruce. D'altra parte, re Edoardo II ha formmato l'esercito inglese in dieci divisioni, ognuna delle quali guidata da un nobile o un cavaliere. Mi azzardo a dire che il metodo di Bruce non manca di arguzia: è fatto per formare con ogni schiltron una massa irta di lance, che non si aspetta che i nostri soldati siano in grado di penetrare. Inoltre, a terra ci sono pozzi nascosti lungo la riva del Bannockburn, suppongo che gli scozzesi li abbiano fatti per sciogliere ogni carica a cavallo contro di loro. De Mowbray, il governatore del castello di Stirling, si avvicina a Edoardo II e li sento conversare: sembra che l'uomo stia cercando di convincere il re a rinunciare alla battaglia a causa delle sue gravi riserve circa l'esito. Tuttavia, per il Re e cavalieri è evidente che il nostro esercito farà a pezzi gli scozzesi, di fatto, si ritireranno, anche solo in considerazione della enorme disparità numerica. Perché dobbiamo cadere in pezzi per capire come volare? È a questo punto che Sir de Bohun galoppa avanti e si avventa sul re scozzese per sfidarlo a duello. Troppo avventato e impudente. Il contrasto nel loro equipaggiamento è aspro; ciononostante, lo scozzese muscoloso elude la lancia di de Bohun e, invece, gli sferra un colpo mortale con la sua ascia. De Bohun cade morto. Posso sentirti sogghignare in trionfo, Scozia. Sei compiaciuto, fratello?
Non posso disfare le cose che ci hanno condotto a questo, ma so che c'è qualcosa di più in noi dei nostri errori; quindi sono io o sei tu? Lo so, sono così cieco quando non siamo d'accordo. Mi fa male solo essere vicino a te. Non sono pronto a lasciare andare, perché se lo facessi non saprei mai cosa mi sarei perso. Correrò e mi nasconderò finché i ricordi non si affievoliscono.
Edoardo non è stato sufficientemente coscienzioso nell'organizzare l'esercito: la cavalleria è troppo pesante e non ci sono abbastanza arcieri. Una mischia truculente ne consegue. Senza arcieri siamo vincolati, la cavalleria non è in grado di oltrepassare la fitta boscaglia di lancieri di Scozia. Scozia ha vinto il primo giorno.
Il re è infuriato, egli detesta l'idea di perdere, continua a urlare e stimolare i soldati, i nobili e cavalieri sono increduli, e tutto ciò che vedo sono i tuoi capelli rossi, il tuo ghigno e il tuo sguardo spietato, mentre pugnali il mio popolo a morte, guardando il loro sangue emergere attraverso i vestiti. Queste lacrime che piango cadono come pioggia per tutte le bugie che mi hai detto, il dolore, la colpa.

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SCOZIA POV
La speranza si spegne nel mondo della notte attraverso tenebre che scendono, fuori dalla memoria e dal tempo. Ho vinto il primo giorno e vincerò l'intera guerra, fratello. Tu e il tuo esercito debole e patetico vi state ritirando. Hai ancora fiducia nella vittoria contro di me? Lungo la strada per l'accampamento, fisso il mio sguardo sui cadaveri inglesi. Riesci a vedere ora come il tuo cosiddetto "potere" non conti assolutamente niente? Basta un solo filo di vento per provocare una tempesta, basta un solo respiro per provocare un grido, basto io per provocare una tragedia.
Con la fine della giornata, Robert de Bruce raduna i suoi comandanti per discutere circa il futuro svolgimento della battaglia e mi esorta a partecipare alla discussione. Prende un respiro e dichiara con calma: “Propongo un ritiro strategico dal campo, lasceremo gli inglesi, perché prima o poi, avranno una mancanza di rifornimenti e saranno costretti a ritirarsi in Inghilterra.” Non posso fare a meno di ridere fragorosamente. Sta scherzando, giusto?
“Permettetemi, signore, è assurdo che noi abbandoniamo il campo di battaglia dopo aver vinto così palesemente oggi. Gli inglesi ci considererebbero vigliacchi e deriderebbero l'intero paese.” Non ti concederò questa soddisfazione, Inghilterra.
“Cercare di evitare una lotta non rende codardi, Scozia. Non dobbiamo rischiare oltre”, dice. Poco dopo un cavaliere scozzese, Sir Alexander Seton, arriva dal campo inglese, avendo probabilmente deciso di riprendere la sua fedeltà al re scozzese, dal momento che ha disertato combattendo al servizio di Edoardo II. Sir Seton rende omaggio a Bruce e comunica: “Signore, se desiderate prendere tutta la Scozia, ora è il momento. L'esercito di Edoardo è gravemente scoraggiato. Inoltre, nel timore che voi possiate tentare un attacco notturno, si sono accampati nel Carse di Balquhidderock. Potrete sconfiggerli l'indomani con poca perdita e grande gloria.” Queste parole sembrano incoraggiare lo spirito di Bruce, che afferma con fermezza di voler rischiare tutto al mattino e affrontare Edoardo in campo aperto. Non è ancora finita, Inghilterra.
Cala l'oscurità. Ecco che arriva la pioggia a lavare via il passato e i nomi. Ecco che arriva la pioggia a farla finita. Probabilmente vorresti poter tornare indietro ed essere quello che eravamo una volta: fratelli. Purtroppo sei così in errore, c'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare. Tutto questo finirà presto, versa il sale nella ferita aperta. E allora sacrificati, e lascia che io prenda quel che rimane, ti porterò con un granello, calerò nei cambiamenti e getterò il cuore vuoto perché adesso, lo vedo in modo diverso. Te n'è mai importato, in ogni caso? Tu ti rialzi, io cado ... Non sei speciale come forse pensi di essere.
Il sole sta sorgendo all'orizzonte e l'esercito si prepara per un altro combattimento. Robert de Bruce sta fissando il suo scudo, che mostra un leone rosso rampante, con la lingua blu e artigli, all'interno di un doppio bordo rosso su uno sfondo giallo. Poi raduna i suoi uomini e proclama il suo grido di battaglia: “Now’s the day, and now’s the hour; see the front o’ battle lour; see approach proud Edward’s power. Let him turn and flee! Tyrants fall in every foe!” Il richiamo è seguito da una forte quantità di grida e ruggiti. Vedo te e il tuo esercito inglese attraversare il Bannock burn e sostare lungo il bordo del Carse di Balquiderock, pronti a ostacolarmi. Terribile scelta, non è una buona posizione... per te. Non vedo nulla nei tuoi occhi, e più vedo meno mi piace. Ti osservo come un falco, ti osservo come se stessi per dilaniarti arto per arto.
La fame si placherà mai? Possiamo semplicemente lasciar morire di fame questo peccato?
Vedi, sono venuto a ridurre in cenere il tuo regno. Sono venuto a riempirti di fumo.
Non vi è innocenza più dolce del nostro gentile peccato.

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INGHILTERRA POV
Mi sto svegliando tra cenere e polvere, alzo le mie bandiere e indosso i miei vestiti; ci dipingeremo di rosso per adattarci. Sono spaventato da quello che vedo, ma in qualche modo so che c'è molto altro che deve venire. Immobilizzato dalla paura e presto accecato dalle lacrime. Sarà tutto finito, ed eccoci qui, siamo bloccati all'interno di questa terra salata insieme. Mi sento come se mi fossi perso tra obiettivi ogni volta più grandi. Vale la pena tutto quello che ho guadagnato? Entrambi sappiamo come questo andrà a finire, ma lo farei di nuovo.
La voce del re mi distoglie dai miei pensieri, “Quella gente si sta inginocchiando per chiedere pietà.” Un abate sta conducendo la massa e benedice tutti gli scozzesi, i quali si inginocchiano in preghiera. Sentendo questo, Sir de Umfraville, un sostenitore di Balliol, che combatte per Edoardo, risponde: “Chiedono pietà, ma non da voi. Chiedono a Dio la misericordia per i loro peccati.” Nonostante il mio stupore, le forze nemiche cominciano ad avanzare: i tuoi soldati fanti stanno avanzando contro i miei cavalieri..? Anche Edoardo condivide il mio stupore, dal momento che chiede a de Umfraville: “Ahimè, combatteranno questi scozzesi?” “Questi uomini otterranno tutto o moriranno provandoci, Vostra Maestà.” “Così sia”, dice lui, segnalando che le trombe risuonino la carica.
Sono insensibile a te, insensibile e sordo e cieco, mi protendo ma sento solo aria. Non tu, non amore, semplicemente niente. Come hai potuto? Come hai potuto odiarmi? Quando tutto quello che volevo essere eri tu. Come hai potuto amarmi? Quando tutto ciò che mi hai dato erano ferite aperte. Il combattimento ha inizio. I lancieri scozzesi spingono brutalmente in avanti, e io ti intravedo, più in là, in piedi al fianco di Bruce. Questo castello di carte ha appena colpito il fondo. Tremando, strisciando sulla mia pelle, sento i tuoi freddi occhi morti che rubano la mia vita. Mi guardi negli occhi, sono spogliato del mio orgoglio, la mia anima si arrende, e tu costringi il mio cuore in ginocchio. Chi è il traditore? Chi è l'assassino tra la folla, colui che si insinua e non emette suono? Cominciamo la storia dal principio: Tu eri veleno, hai inondato le mie vene e mi hai lasciato distrutto. E ora mi hai spinto al limite, questa è la furia in ogni lacrima che ho pianto. Un dolce giorno annegherai nel mio dolore perduto. Il quieto silenzio definisce la nostra miseria, la rivolta che ho dentro continua a tentare di farmi visita. C’è un fuoco dentro questo cuore e una rivolta che sta per esplodere in fiamme. Crash, crash, burn! Lascia bruciare tutto!
Il grido è aumentato, "Su di loro. Su di loro. They fail. They fail. "
Tu ti avvicini sempre di più a me, il mio cuore batte con violenza e il suono spaventoso di una voce fin troppo nota raggiunge il mio orecchio: “Dovevi avere tutto, bene ne hai avuto abbastanza? Tu, avido piccolo bastardo, avrai quello che ti meriti.” Spalla a spalla, adesso fratello, non portiamo armi. “Mi vuoi veramente? Mi vuoi veramente, vivo o morto, per torturarmi per i miei peccati?” Sibilo. “Devi dimenticare, Inghilterra. Il mondo che conoscevamo non tornerà, il tempo che abbiamo perso non può essere recuperato, la vita che avevamo non sarà nostra di nuovo ... io ... ” “Non puoi riprenderti le parole che non hai mai detto, Scozia.” Quando ritrovo la voce, la rabbia divampa dentro di me e rende le mie parole più taglienti di quanto le intendessi. Il nostro tempo sta per scadere. Io non ti lascerò soffocarlo, non lo puoi far smettere di urlare.
Gli scozzesi continuano a forzare contro l'esercito inglese sempre più esausto, circondandolo. I tuoi occhi si infiammano come vedi lo sviluppo della battaglia, “Reclamerò ciò che mi appartiene: la mia indipendenza.” “Questa è solo la bugia che vive per te, così tu ti puoi nascondere. Come puoi dire che la tua verità è migliore della nostra?” Sei ancora il silenzio tra quello che ho pensato e quello che ho detto. Improvvisamente, qualcosa precipita su di me e in un istante un colpo violento mi colpisce al petto. Cado a terra mentre tu mi guardi, ghignando. “Senza di me, tu sei ...” Fai un passo barcollante in avanti con ogni parola.
Niente.”
Mi hai insegnato a guardarti negli occhi e mi hai nutrito con le tue dolci menzogne. Venererò come un cane al tempio delle tue bugie. Tu sali sopra di me, stando a cavalcioni, poi mi afferri i polsi bruscamente, inchiodandomi giù. Ti fermi per un po' a guardarmi; una mano lascia la presa sul mio polso solo per essere sostituita sul mio collo, al fine di soffocarmi. Trafiggerai i miei polmoni, le mie membra vanno intorpidendosi, mentre i miei colori sbiadiscono. La cavalleria inglese è accerchiata rendendo difficile la manovra. Il tuo tocco mi dava vita, ma me lo hai strappato di mano e ora giuri che è tutto finito, e strappi via tutto quello che avevamo solo per dire che hai vinto...
Bene, adesso hai vinto.
L'amaro in te e l'arrendevole che è in me sono più grande di noi due... Se solo avessi un nemico più grande della mia apatia, avrei potuto vincere, e avrei potuto mostrarti che non è troppo tardi, non è mai troppo tardi. Potremo mai ricominciare da capo? Avremmo potuto avere tutto, ma adesso che ormai è finita non è rimasto niente da dire, te ne sei andato via e, senza alcuna fatica, hai vinto. Puoi andare avanti, dillo pure a tutti, scrivilo sulla linea dell'orizzonte, dì che adesso lo so: dì loro che sono stato felice e il mio cuore è spezzato, tutte le mie cicatrici sono aperte. Racconta ciò che speravo sarebbe stato impossibile.
La mia gente viene gradualmente spinta indietro e atterrata dagli schiltrons scozzesi. Tentano di utilizzare il fuoco con gli arcieri; tuttavia viene dato loro l'ordine di cessare il fuoco poiché stanno causando vittime anche tra loro stessi. Anche il nemico fa uso di fiamme, e il mondo diviene illuminato. In un primo momento, il fumo è tutto ciò che riempie la mia vista, ma improvvisamente i miei occhi si aprono, tutto viene messo a fuoco: siamo completamente illuminati, le luci brillano sui nostri volti, accecandoli. Ammiro il fuoco rodere, trema, arde, urla.
Stai ancora premendo avidamente sulla mia gola, coprendomi gli occhi con ciocche dei tuoi capelli rossi. Cerco di parlare a fatica e a combattere con la mia mano senza forze, indotto alla follia. Sto toccando il fondo, voglio volerti bene, ma non so se posso. Ti sento allentare la presa e incredulità si diffonde nel tuo volto. Mi volto per scoprire la ragione del tuo comportamento: il conte di Pembroke si sta impadronendo delle briglie di re Edoardo e lo sta portando via dal campo di battaglia, verso la salvezza, accompagnato da Sir Giles d'Argentan. La battaglia è persa. La tua risata sprezzante riverbera in aria, mentre ti pieghi su di me sussurrando parole dolorose: “Non mettere la tua vita nelle mani di qualcuno, sono destinati a rubarla. Non nascondere i tuoi errori perché ti troveranno, ti bruceranno... “ La tua mano mi accarezza la guancia mentre le dita sfiorano le mie labbra. “Per te sono tutto quello che ho lasciato incompiuto,” ribatto. Attendi pazientemente il mio prossimo errore, ti dirò i miei peccati così potrai affilare il tuo coltello. Offrimi quella morte immortale. Senza qualcuno al comando, il resto dell'esercito impazzisce; il panico si diffonde e la sconfitta si trasforma in tragedia. Tuttavia, una volta che il re è al sicuro, d'Argentan, riluttante a fuggire, ritorna alla battaglia, solo per essere ucciso dalle lance scozzesi.
Robert De Bruce si avvicina a noi, “Abbiamo vinto, Scozia. Finché un centinaio di noi rimarrà in vita, in nessun caso acconsentiremo a sottometterci al dominio degli inglesi, poiché non è per la gloria che combattiamo...ma solo per la libertà”, afferma lui euforico. “La battaglia è finita, possiamo andare.” Tu guardi nei miei occhi verdi con nient'altro che puro disprezzo, prima di allontanarti da me,
“Aye, non c'è più niente da bruciare qui.”
Non avrei mai pensato che il dolore potesse aumentare. Anche se non ho più il tuo peso sul mio corpo, rimango qui, immobile. Non importa quanti respiri io prenda, non riesco ancora a respirare.
C'è una tempesta silenziosa dentro di me, tutto il dolore, voglio che finisca...ma lo voglio ancora...
E mi trova, la lotta dentro di me scorre nelle mie vene.
Ed è furente. The fight inside is breaking me again.
   
 
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