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Autore: TheSlavicShadow    30/12/2015    1 recensioni
12 prompt dal 12 Days of SteveTony.
Ispirato vagamente da ciò che succede nei film, ma in realtà solo una serie di scene domestiche tra i due supereroi.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sfida: 12 Days of SteveTony

Prompt: 11. Tradition

Fandom: Marvel

Personaggi: Steve Rogers, Tony Stark

Pair:Steve/Tony

Numero capitoli: 11/12

Generi: fluff, slice of life, sentimentale/romantico

Rating: giallo

Numero parole: 694
Note: Date a Cesare ciò che è di Cesare; date a Madda ciò che è di Madda. L’idea per questa cosuccia nasce da una role bellissima. Le parole di Steve sono quello dello Steve della Madda. Le lacrime di commozione sono le mie.

 

Steven Grant Rogers era sempre stato molto legato alla tradizione. Spesso tutto questo lo faceva entrare in conflitto con i suoi coinquilini e compagni di squadra che non rispettavano alcuna tradizione.

Era un tradizionalista. Gli piaceva osservare le feste. Gli piaceva comportarsi in modo consono alla situazione. E anche i regali che faceva erano sempre prevedibili. Maglioni orrendi e di dubbio gusto a Natale tanto che Tony gli aveva chiesto se era imparentato con i Weasley e lui non aveva capito; rose rosse e cioccolatini a San Valentino; a Pasqua aveva organizzato una caccia al tesoro in tutta la Torre e l’unico ad essersi divertito era ovviamente Clint; e per il 4 luglio - nonostante si rifiutasse di festeggiarlo come proprio compleanno - barbecue e fuochi d’artificio erano assicurati.

Per questo motivo Anthony Edward Stark aveva creduto che Steve sarebbe stato tradizionalista ogni limite anche in quel caso.

Aveva appoggiato la fronte nell’incavo del collo del biondo che ancora lo teneva in braccio. Le sue gambe erano molli, anche se ancora cingevano la vita del suo Capitano. Steve gli accarezzava la schiena, la fronte appoggiata contro la sua spalla. Cercavano di riprendere fiato, mentre l’acqua calda della doccia si infrangeva contro la loro pelle.

“Steve…” Aveva mormorato pianissimo, con il fiato corto, stringendosi di più all’altro e ricoprendo il suo collo con baci lievi come il tocco di ali di farfalla.

“Tony… Tony… Sposami.”

Il biondo aveva mormorato contro la sua spalla e lui aveva alzato la testa di scatto, colpendo anche il muro dietro di sé per fissare il compagno. “Spo…? Io… Cioè… Ommioddio, Steve sei serio? Non lo stai dicendo solo perché preso dall’enfasi del momento dovuto a questa magnifica sessione di passione che abbiamo appena condiviso? Mi hai davvero chiesto di…?” Aveva iniziato a blaterare come ogni volta un’emozione troppo forte si impadroniva di lui.

Una volta che Steve lo aveva aiutato a tornare con i piedi per terra - in senso letterale - gli aveva preso il volto tra le mani, per zittirlo con un bacio. “Sono serissomo, Tony. Siamo entrambi uomini, lo so, ma Nat mi ha detto che adesso è diverso dagli anni ‘40 e che ora è possibile una cosa del genere. Sono giorni che ci penso e…” Aveva continuato a fissarlo negli occhi, rosso in viso. “...ti amo così tanto da volerti legare a me per sempre…”

Non riusciva neppure a sbattere le palpebre, continuando a guardarlo negli occhi. Aveva alzato le braccia per mettere le mani sulle sue e guardarlo ancora. Aveva aperto la bocca un paio di volte per dire qualcosa, ma non ci era riuscito. Aveva potuto solo deglutire. “Mi vuoi sposare… Dimmi che non sto piangendo. Ti prego, dimmi che è solo l’acqua della doccia. Oddio, tu mi vuoi sposare.”

Le dita di Steve avevano accarezzato le due guance, cercando di asciugare quelle che erano sicuramente lacrime mescolate all’acqua. “E’...un sì?” Aveva notato Steve sorridere timidamente ed era riuscito solo ad annuire vigorosamente.

“Sì. Sì. Decisamente un sì.”

“Oh Dio. Grazie. Grazie grazie grazie.” Steve lo aveva abbracciato e baciato più volte, e Tony poteva solo rispondere ad ogni suo bacio. “Sono così felice. Tony, tu non puoi capire… Aspetta un attimo!”

Tony lo aveva visto uscire di corsa dal bagno, nudo e bagnato e aveva anche temuto che sarebbe scivolato, per rientrare nemmeno un minuto dopo. Aveva chiuso il getto dell’acqua, dal quale Tony non si era spostato, e si era inginocchiato sollevando una scatolina aperta in modo che Tony potesse vede al suo interno. Vi era dentro una semplice fedina sulla quale erano state incise le loro iniziali.

“Voglio farlo come si deve, secondo la tradizione. Ahem…” Si era schiarito la voce prima di guardarlo negli occhi. “Anthony Edward Stark, vuoi sposarmi?”

Tony lo aveva guardato ed era scoppiato a ridere senza riuscire a trattenersi. “Secondo la tradizione? Nudi nella doccia?” Aveva scosso la testa, smettendo di ridere ma con il sorriso stampato sulle labbra. Lo aveva guardato ancora, con amore e dolcezza e sentiva il cuore così colmo di gioia e serenità che poteva di nuovo iniziare a piangere come una ragazzina emozionata. “Sì, Steven Grant Rogers, voglio sposarti.”

 
   
 
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