Erano lì, in quella Storybrook dell’Oltretomba per cercare Hook, e lì avevano incontrato molti personaggi del loro passato, sia buoni sia cattivi.
Aveva, persino ritrovato i suoi genitori, e lei sapeva che era questione di tempo e avrebbe incontrato anche lui: Daniel, il suo primo amore.
Gli aveva già dato il suo addio tempo fa, quando il dottor Whale lo aveva riportato in vita, ma lei sapeva che il giovane stalliere occupava ancora un posto nel suo cuore e non poteva immaginare che tipo di reazione avrebbe avuto se lo avesse incontrato.
Amava Robin e ne era certa, ma Daniel era Daniel e non poteva dimenticarlo, mai; era a causa della sua morte che era diventata ciò che molti ancora temevano: la evil queen; lui era stato la sua luce e la sua salvezza, e lo sarebbe stato, sempre.
Sentì una mano che si posò sulla sua spalla, si girò e vide il suo compagno che le sorrideva calorosamente, certo non troppo, perché non erano lì per una gita di piacere, ma per uno scopo ben preciso, ma sapeva che la sua amata avesse qualcosa che non andava.
“Regina tutto apposto?” le domandò, apprensivo.
“Sì, non ti preoccupare” gli sorrise, pensando che fosse assai tenero perché si preoccupava per lei.
“Mmm... d’accordo” tagliò corto, poiché sapeva che non era il momento adatto per fermarsi, il tempo stringeva.
Decisero di dividersi, così avrebbero avuto più probabilità di trovare Killian, così i Charming andarono da un lato verso il bosco, Emma e Henry si diressero in centro città e Regina e Robin si diressero verso il porto.
Tutto era deserto, non vi era, infatti, anima viva, e soprattutto ogni cosa era in rovina, le case, le strade, gli alberi, le navi attraccate al porto, perfino il mare, le cui acque erano tinte di nero.
Era, insomma, un’atmosfera spettrale, degna, d’altronde dell’Oltretomba, ma la coppia non s’intimorì e si fece largo tra le strade piene di buche, alla ricerca del pirata con una sola mano.
E, se fosse successo qualcosa, Regina avrebbe sfoderato una delle sue magie potenti, pronta a difendere il suo amato.
Sentirono un rumore, un fruscio, proveniente dal molo, i due si avvicinarono, cercando di fare il meno possibile rumore, in modo tale che il presunto nemico non si accorgesse della loro presenza; la mora era già pronta a scagliare una delle sue palle di fuoco, una volta che fossero stati a breve distanza dal loro aggressore.
Ormai erano vicini alla barca, dove avevano sentito il rumore, trattennero il respiro, come se fossero in ansia, camminarono in punta di piedi per non sollevare molta sabbia; Regina alzò la mano, pronta a scagliare l’attacco, ma si bloccò a mezz’aria non appena vide il volto del presunto nemico.
“Daniel...” sussurrò, con uno sguardo incredulo.
“Regina...” uscì completamente dal suo nascondiglio.
Una, due, tre lacrime uscirono dagli occhi dell’ex regina cattiva, inumidendo il suo volto; eppure si era ripromessa di essere forte e di non piangere, ma vederlo lì davanti a lei vivo, per modo di dire, e in salute aveva scatenato in lei una reazione diversa, facendola scoppiare.
“Sei morta anche tu?” si avvicinò, accarezzandole i lisci capelli.
“No, è una storia lunga” gli rispose, chiudendo gli occhi e facendosi cullare da quel caldo tocco.
L’ex ladro rimase lì, immobile, dietro la sua fidanzata. Sapeva di Daniel, come d’altronde Regina sapeva di Marian, poiché loro si dicevano tutto. E aveva capito di mettersi da parte, perché sapeva che l’amata avrebbe scelto lui, ma doveva darle il suo spazio per salutare un’ultima volta il suo primo amore, così come lei aveva fatto quando Marian, ovvero Zelena, era tornata dal passato.
“Non ha importanza, è bello rivederti” la abbracciò, affondando il viso nell’incavo della sua spalla.
Si fece cullare da quel dolce e caldo abbraccio, chiudendo gli occhi e cingendo il suo collo, per un attimo il tempo si era fermato, trasportandola alla sua fanciullezza, quando si era perdutamente innamorata del suo stalliere.
Si era dimenticata di tutto, di Robin, di Henry, del motivo per il quale si trovasse in quel luogo popolato da morti, in quel momento le importava soltanto di essersi riconciliata con il suo amato.
Si era accorto di lui, ma non aveva detto niente, aveva, comunque, capito di chi si trattasse, d’altronde era passato molto tempo dalla sua morte e non si stupì che la sua amata si fosse rifatta una nuova vita.
Ma non era geloso o in collera con lei, ma felice, perché la sua amata era felice, quindi anche lui di conseguenza lo era.
Si staccò dalla donna che aveva amato, che ama e che amerà, causando la sua sorpresa, difatti, lo guardò con uno sguardo interrogativo.
“Qualcosa non va?” gli chiese.
“Forse è meglio che tu vada” le propose, accarezzandole la nivea guancia.
“Ma...” voleva replicare, ma lui la voltò verso Robin e allora capì.
“So che sei in buone mani” le disse, indicando l’uomo davanti a lui.
Sorrise, dopo aver sentito quelle parole, perché era vero, con Robin si sentiva al sicuro e protetta, sapeva di essere felice con lui.
“Addio, amore mio” gli disse, accarezzando la sua guancia.
“Addio amore mio” rispose, baciandole la mano.
Si voltò, avvicinandosi al suo fidanzato, si abbracciarono, e insieme si allontanarono da quel posto, non voltandosi indietro.
Era già andata avanti da molto tempo, ma ora che gli aveva detto addio, che lo aveva rivisto un’ultima volta, che sapeva che lui fosse felice per lei, poteva riprendere la sua vita, concentrandosi su quella difficile missione, poiché sapeva che Robin sarebbe stato sempre al suo fianco.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice: beh vedendo il promo dell'episodio che uscirà il sei marzo e, notando che fossero presenti Cora e Henry, ho immaginato che Regina potesse incontrare anche Daniel e di conseguenza una sua possibile reazione.
Spero vi sia piaciuta e vi auguro buon anno.