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Autore: Generale Capo di Urano    31/12/2015    5 recensioni
うそつき Usotsuki. Bugiardo.
Non le hai detto nulla, pur sapendo ciò che avevi fatto. Pur sapendo che la colpa di tutto era tua.
Tua, e di nessun altro.
| Introspettivo | Bishamon x Kazuma abbastanza palese | Spoiler per chi non ha visto la prima parte di Noragami Aragoto | Giallo ma solo per accenni lievissimi (?) |
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bishamon, Kazuma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Usotsuki
Bugiardo

Non le hai detto nulla, pur sapendo ciò che avevi fatto. Pur sapendo che la colpa di tutto era tua.
Tua, e di nessun altro.
Ti ha guardato con quei suoi magnifici occhi viola, in quel momento spaventosamente colmi di un dolore che tu non avresti mai potuto immaginare. Ti ha guardato implorante, e piangendo ti ha supplicato di restare per sempre con lei, di essere la sua sola e unica guida.
Non riuscisti a dirle la verità.
Eri contento, felice che stesse bene, onorato di aver ricevuto un incarico tanto importante.
Ma a che prezzo?
Hai lasciato che tornasse a vivere nell’ignoranza di ciò che realmente era successo, che si riprendesse e tornasse a essere il dio forte e temibile che era un tempo. Hai lasciato che in lei crescesse il rancore per quella divinità che l’aveva salvata, senza mai avere il coraggio di confessarle il tutto.
Codardo.

Per secoli le sei stato accanto, sorridendo. Le nascondevi il tuo dolore, in modo che lei non ne soffrisse mai più: questo hai insegnato anche agli altri.
La tua dea andava avanti, era potente e bella; il suo cuore era dolce e spezzato come pochi, vi curava e vi parlava come figli. Vi nascondeva ogni fitta, ogni sofferenza, e tu ti convincevi che il tenervi tutto dentro fosse il meglio per lei.
Si rivolgeva a te per ogni cosa, per lei eri tutto. Ti faceva sentire importante, ti faceva sentire amato.
E ti sentivi amato quando, nascosti nel buio della notte, vi stringevate con forza, come a proteggervi l’uno con l’altra, e ridevate sottovoce per non farvi sentire, consci di un desiderio che non poteva che essere sbagliato.
La carezzavi con dolcezza e le parlavi piano, la chiamavi Viina e in quei momenti arrivavi a credere che fosse di nuovo soltanto tua, che nessun altro a parte voi fosse presente in quell’immenso palazzo; ti abbandonavi a lei, ed ella ti baciava come se tu fossi la cosa più preziosa che aveva, ti baciava come si bacia un amante segreto che ti ama più di quanto nessuno possa fare.
Era peccato?
Uno Shinki non avrebbe mai dovuto cedere ai piaceri umani, doveva solo assicurarsi che per il suo padrone tutto andasse bene. Eppure lei non ne sembrava trafitta, ricercava in te quell’amore di cui aveva bisogno e tu ti crogiolavi nella convinzione che tutto andasse bene, che nulla avrebbe più turbato la tranquillità che era nata con voi.
Egoista.
Hai continuato a farle da guida come se nulla fosse, l’hai vista combattere come si confaceva a una divinità del suo calibro, l’hai osservata mentre sconsideratamente dava una casa e dei nomi a tanti come te, esponendosi sempre di più a ogni male che un uomo potesse provare.
Non sei riuscito a fermarla; osservavi ciò che ormai era la tua famiglia, insegnavi a sorridere e a nascondere le proprie emozioni per far sì che lei non potesse soffrirne.
Non hai mai pensato che anche lei celasse il proprio dolore per non far preoccupare voi?

Ora lei è corrotta, ed è colpa tua.
Perché non sei riuscito a proteggerla come avresti dovuto, perché ti sei lasciato influenzare troppo dalle tue emozioni; perché non hai avuto il coraggio di dirle la verità quando ne sarebbe stato il momento.
Il dio della sciagura vi fissa, attende che qualcosa succeda.
Il traditore è da qualche parte, intorno, che ride mentre la tua signora crolla davanti ai vostri occhi.
Ma è più traditore lui, che aspetta una nuova Bishamon, o tu che per anni hai mentito mosso da sciocche emozioni umane, uccidendo pian piano colei che più ami?
La stringi a te e la preghi di non combattere più; le confessi ciò che hai fatto, tremi, la implori di perdonare il bugiardo che sei.  
La tua Viina piange, sente morire ancora una volta la sua famiglia e il cuore le si spezza nel petto; ma ormai non la senti più, ferito dal tuo stesso rimorso e dalla sua corruzione che ti brucia la pelle. Se solo tu soffri così, lei cosa mai dovrà sopportare?
Svieni, e quasi speri di non doverti svegliare mai più.
 
 
 
 

Senti una voce soave cantare a fior di labbra, una mano delicata ti accarezza i capelli spettinati; apri gli occhi, confuso, e la intravedi ritrarre nervosa il braccio e, forse, arrossire. Ha in mano il quadernetto su cui vi ha chiesto di scrivere.
-Viina?
Lei ti ha già perdonato. Ti ha chiesto di tornare a essere la sua guida, e ora speri che tutto andrà per il meglio.
-Viina…
-Che cosa vuol dire “i suoi capelli mi fanno il solletico quando muove la testa”?!
Ridi. Lei pare confusa, ma si unisce a te.
 

Forse l’hai baciata, o forse no.
Tutto sarebbe andato bene.
 









Devo andare e sono in ritardo, damn!!

Well, ciao. Non so che cosa dire e la fretta non aiuta.
Una cosina molto introspettiva, spero non sia una cagata totale =_=" ma qualcosa dovevo scrivere sul mio Kazuma, anche lui ha bisogno di più fic.
Spero di poter scrivere qualche altra...uhm...Bizuma? prima o poi, magari più bella di questa. Per il momento, vi ringrazio di aver letto ^^
Ciao ciao! ^3^
   
 
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