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Autore: Tigretto2001dc    01/01/2016    0 recensioni
Linda è una ragazza di 15 anni che frequenta il secondo anno del liceo classico della sua città. La sua vita è monotona e per una ragazza vivace e curiosa come lei è come essere chiusi in gabbia. Ma queste sbarre però vengono poi rotte quando un ragazzo incontrato in un gemellaggio tra le due scuole entra nella sua vita... e nel suo cuore! ♥
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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CAPITOLO 1
La sveglia aveva suonato come tutte le mattine alle 6:50. Linda si era stropicciata gli occhi e a fatica era scesa dal letto. Sfamati il cane e il gatto, si era seduta a tavola.
Come le capitava durante le lezioni più noiose, si era assorta in una qualche riflessione estetna all'argomento trattato.
In quel momento stava osservando la sua casa. Abitava vicino al centro città, al piano terra di un imponente condominio rosa antico.
Pavimento di parqet chiaro e pareti bianco crema. L'openspace della cucina e del soggiorno era arredato in stile classico: gli alti e massicci mobili di legno, le lunghe tende di velluto, i morbidi divani in seta e il caminetto in pietra creavano un'atmosfera accogliente.
La solida sedia sulla quale era seduta scricchiolava leggermente. Stringeva tra le mani una tazza di tè fumante e sul tavolo era appoggiato un piattino con dei biscotti allo zenzero. L'orologio intanto andava avanti; Linda era ancora assorta nell'osservare la grande stanza in cui si trovava. Ritornata in sé, finì in fretta e furia la colazione, si lavò i denti e si vestì.
Era dicembre ma di un fiocco di neve non se ne era vista nemmeno l'ombra. Faceva comunque freddo ed era meglio vestirsi bene. Linda indossava un paio di jeans chiari, un maglione di lana bianca lavorato a mano. Sopra portava un cappotto con i polsini e l'orlo di pelliccia mentre ai piedi aveva degli stivaletti.
Doveva affrettarsi. L'autobus sarabbe passato in stazione di lì a poco. Non era affatto il caso di perderlo, anche perché a casa non c'era nessuno.
"Uffa! Non ho proprio voglia di andare a scuola. Meno male che tra poco cominciano le vacanze di Natale..." Arrivata in stazione, Linda salì sul mezzo che l'avrebbe portata fino in centro città, un piccolo tratto a piedi e poi si sarebbe ritrovata davanti all'imponente cancello del liceo.
In autobus, sempre la stessa storia; le poltroncine quasi tutte occupate, gli unici posti liberi erano quelli accanto a dei tizi poco rassicuranti. Gli occhi assonnato dei passeggeri scutavano svogliatamente il panorama che passava lentamente al loro fianco. L'aria calda sapeva della brioches della signora seduta al primo posto e degli aliti mattutini dei bambini più piccoli. C'era però un clima gradevole.
   
 
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