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Autore: achemicalrevenge    02/01/2016    0 recensioni
Una pubblica dichiarazione d'amore, e tutto quello che ne consegue.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Minako/Marta, Rei/Rea
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Minako non sembrò notare Rei avvicinarsi non appena si sedette, fissando intensamente il laghetto. Circondato da fiori e altre piante, lo stagno era ben nascosto nel grande giardino del santuario. Rei aveva percepito la sua presenza ancora prima di vederla.
L'idol era intenta a passare una mano sul pelo dell'acqua, interrompendone la quiete muovendola da una parte all'altra. Quando Rei le si avvicinò lentamente, osservò le piccole onde che si erano formate sulla superficie. Proprio sotto la mano di Minako, un pesciolino a righe bianche e rosse iniziò a nuotare avanti e indietro, seguendo i movimenti della sua mano. 
"Gli stai insegnando a ballare?" Rei non riuscì a continuare a mantenere il silenzio. 
Un po' spaventata, Minako si voltò, sorridendo nel vedere Rei. "Sai, è davvero molto bravo. Penso che lo porterò con me in tour." 
Rei si inginocchiò accanto a Minako, osservando il pesciolino mentre si agitava. "Non avrei mai pensato che un giorno sarei stata gelosa di una carpa." 
"Perché mai dovresti esserlo Rei, se vuoi entrare a far parte del mio corpo di ballo tutto quello che devi fare è chiedere." Minako accennò un sorriso vedendo l'espressione fintamente indignata di Rei.
"Non era quello che intendevo, e lo sai benissimo." Prese la mano libera di Minako e la strinse nella sua, godendosi la morbidezza della sua pelle finché poteva. "Pensavo fossi diretta in aeroporto."
Minako stava per intraprendere un viaggio di tre mesi per il suo tour australiano. Rei sapeva che, in quei mesi, le sarebbe mancata terribilmente, specialmente dopo l'indimenticabile "addio" che avevano condiviso la sera precedente nell'appartamento di Minako. Riuscì a sentire le sue guance arrossire e bruciare al pensiero dei loro corpi intrecciati, alle tenere parole che si erano scambiate, e a tutto il resto.
Minako posò la sua testa sulla spalla di Rei. "Volevo vederti un'ultima volta prima di partire, ma i pesci mi hanno distratta dal mio intento. Sono carini." 
"Ripeto, non avrei mai pensato di diventare gelosa di qualche carpa." strinse la mano di Minako e la aiutò ad alzarsi. "Penso sia venuta l'ora di separarvi. Andiamo."
Minako ci rimase un pochino male, ma salutò attentamente tutti i pesciolini dello stagno, lasciandosi poi trascinare da Rei su una panchina di pietra del giardino. 
"Quanto tempo hai? Non voglio farti fare tardi." chiede Rei non appena si sedettero.
"Va tutto bene, il mio autista si dedica alle corse talvolta." Minako evitò di rispondere alla domanda, sorridendo appena. Rei rise divertita.
L'espressione dell'idol si fece improvvisamente intimidita. "A dire il vero sono venuta sperando che potessi venire tu in aeroporto con me."
"Veramente io credevo che..."
Minako sfiorò delicatamente una ciocca di capelli e la sistemò dietro l'orecchio di Rei. "Lo so. Ci siamo salutate ieri sera, lontane da occhi indiscreti e telecamere."
"Una bella cosa.." mormorò appena Rei, provando a immaginare i titoli delle prime pagine con la notizia della loro serata. Non sarebbe successo niente di simile in aeroporto, ma... Arrossì e si voltò verso Minako, che si stava mordendo un labbro. 
"Se non vuoi..."
"No Mina, va bene, è solo che..." Rei fece una pausa, un po' sorpresa dalla richiesta di Minako, che era estremamente riservata riguardo la sua vita privata, soprattutto sulla sua relazione con lei. "E se ci fossero paparazzi? Il tuo segreto uscirà allo scoperto..."
Minako scosse la testa. "Rei, il fatto è che...non ho più intenzione di nascondermi." prese le mani di Rei "non mi importa se il mondo intero viene a sapere che sono innamorata di te."
Rei rimase sbalordita. Conosceva ormai da un po' i sentimenti che Minako provava per lei, ma sentirglieli esternare ad alta voce era alquanto raro.
"Andiamo" Rei si alzò.
                                                                                               ****

Minako non scherzava quando diceva che il suo autista si dedicava alle corse nel tempo libero, e il viaggio verso l'aeroporto ne era la prova. 
"Potresti risparmiarti la fatica del volo e andare in Australia direttamente in macchina." commentò in modo vagamente sarcastico Rei.
"Forse sarebbe meglio ma sai, c'è sempre il problema del Pacifico" replicò Minako.
Entrarono velocemente in aeroporto, passando subito per la dogana, mentre l'autista si occupava dei bagagli. Shacho era già lì, e stava implorando alcuni impiegati di fare attenzione alle sue cose. 
Rei non potè fare a meno di notare che alcuni curiosi stavano guardando verso di loro. Era la sola presenza della famosa idol Minako Aino ad attirare la loro attenzione, o anche il fatto che la sua mano era stretta in quella di Rei mentre camminavano? Probabilmente entrambe le cose.
Rei sapeva che quel momento era inevitabile, che prima o poi sarebbe arrivato. Lo aveva realizzato parecchio tempo prima, e non le era mai importato più di tanto di chi sapeva o non sapeva di loro ma, rispettando ciò che Minako desiderava, aveva tenuto la loro relazione segreta. Solo le loro più care amiche ne erano a conoscenza, con la promessa che avrebbero subito una dura vendetta nel remoto caso in cui avessero spifferato una parola con una sola anima. 
Guardò rapidamente Minako, che ormai sembrava piuttosto determinata, solo un po' in ansia, specialmente perché un nugolo di curiosi si era stanziato intorno a loro. Alcune guardie del corpo si posizionarono intorno a loro, facendo da scudo nel miglior modo possibile. 
Arrivate al gate, Minako si fermò e guardò Rei negli occhi, spostando il suo bagaglio a mano.
"Immagino sia tutto, Reiko." strinse forte la mano di Rei nella sua. Stava tremando.
"Suppongo di sì. Hai preso i manga?" gliene aveva portato qualcuno a casa sua, la sera prima, per regalarle qualcosa da fare durante il volo che non fosse lavoro.
Minako annuì, il suo sguardo fulminò ciò che la circondava. Si sentì uno scatto di foto.
"Hey" mormorò timidamente Rei "posso almeno abbracciarti? Per quanto ne sanno sono solo un'amica."
Gli occhi di Minako tornarono a connettersi con lo sguardo di Rei, avevano un che di feroce. "Te l'ho già detto Reiko, non mi voglio più nascondere." 
Le loro labbra si incontrarono in un sincero e tenero bacio. Sembrava quasi il loro primissimo, Rei ne fu meravigliata, ricordando quanto era nervosa in quell'occasione. Fece scivolare il braccio libero intorno alla vita di Minako, stringendola forte. Solo dopo qualche istante, e con riluttanza, si separarono.
"Ti chiamo più tardi." sussurrò Minako con gli occhi che le brillavano.
 "Mi mancherai." le rispose Rei, provando a non scoppiare in lacrime. Minako non glielo avrebbe mai permesso, se se ne fosse mai accorta.
Si fissarono, quasi come se volessero memorizzare l'una il volto dell'altra, come se potessero dimenticare. Minako sospirò tremolante. "Forse è meglio che vada, prima che il volo parta senza di me."
Rei fece una risatina. "Non oserebbero mai." Strinse per un altro attimo la mano di Minako, liberandola lentamente dalla presa.
L'idol la guardò con qualche lacrima, sorridendole e iniziando a dirigersi verso il gate. Rei si ricordò improvvisamente di aver dimenticato qualcosa di importante.
"Minako!"
Lei si girò con espressione incuriosita.
"Ti..ti amo anch'io."
La bocca di Minako si aprì per la sorpresa,  per poi trasformarsi in un radioso sorriso. Gettò le braccia intorno a Rei, stringendola in un forte abbraccio.
"Aino-san, dobbiamo andare." 
Rei avrebbe volentieri preso a calci il bodyguard, ma la trattenne il fatto che avrebbe potuto rompersi un piede se ci avesse provato.
Sospirando, Minako lasciò Rei. "Mi rendi davvero difficile lasciarti, Reiko."
"Certo, adesso dai pure la colpa a me."
"Dovresti venire a trovarmi..."
"Aino-san!"
Minako sbuffò esasperata, e iniziò a dirigersi verso il gate, continuando a guardare Rei. Non appena le sue guardie del corpo iniziarono a camminare, Minako le fece l'occhilino, le soffiò un bacio, e in un attimo sparì dalla sua vista.
                                                                       *********
All'autista di Minako furono date istruzioni per riportare Rei a casa dall'aeroporto, un'offerta che la ragazza dai capelli corvini accettò molto più che volentieri, infastidita dagli occhi sgranati e dai mormorii della gente presente, che la seguirono per tutto il percorso d'uscita. Ancor prima che l'autista si muovesse per aprire la macchina, Rei precisò che non aveva particolare fretta di tornare, volendo evitare un'altra corsa spericolata come quella dell'andata. Egli rise, assicurando a Rei che avrebbe guidato con più calma.
"Per la cronaca, la signorina Aino mi chiede sempre di guidare veloce, anche quando non ha nessun impegno particolare che lo richieda. Comunque, ero pronto a credere che Shacho sarebbe esploso quando mi ha chiesto di fermarmi al santuario Hikawa, prima." aggiunse. 
Rei accennò un sorriso, ricordando la conversazione avuta mentre scendevano le scale, cercando di ignorare quel senso di vuoto che le si era presentato alla bocca dello stomaco. Sarebbero stati tre mesi molto, molto lunghi. Il suo cellulare iniziò a squillare, e si affrettò a rispondere, ignorando il display.
"Minako?" 
"Rei-chan! Tu e Minako-chan siete su tutti i notiziari! Lo sapevi?"
Rei fece una smorfia, a quanto pare la voce si era diffusa più velocemente di quanto pensasse. "No, ma sapevo che era solo una questione di tempo, Usagi."
"Hmm...voi due siete così cattive...mi avete minacciata perché mantenessi il segreto, e poi trovo ovunque foto di voi che vi baciate nel bel mezzo dell'aeroporto!" 
Rei era tentata di accendere il computer e andare a vedere queste immagini, magari stamparne una...fece una risatina pensandoci, quasi dimenticandosi che Usagi era ancora in linea.
"Rei-chan, non ridere! Ho quasi temuto per la mia vita, credevo che non voleste far sapere della vostra storia." 
"Ti chiedo scusa, Usagi." Rei si diresse verso una panchina, e si sedette. Anche le conversazioni più corte con Usagi riuscivano a sembrare eterne. "Minako ha cambiato idea, non vuole più nascondersi. La stampa comunque ci sarebbe arrivata prima o poi, immagino che Minako volesse rendere pubblica la cosa alle sue condizioni."
"Oh, capisco. Scommetto che già ti manca."
Rei ingoiò la saliva, Usagi aveva capito tutto. "Un po'."
"Dovresti uscire a prendere un gelato con noi stasera, c'è una nuova gelateria che ti lascia creare un tuo gusto!" 
"Ma certo." concordò Rei, pensando che così avrebbe potuto pensare un po' meno all'assenza di Minako. Inoltre, le avrebbe fatto bene vedere le sue amiche.
Stava iniziando a non ascoltare più Usagi, tutta presa dall'elencare i gusti di gelato che avrebbe voluto mischiare una volta arrivate in gelateria. "Potrei mischiare cioccolato, fragola, e vaniglia, tutto insieme Rei-chan! Mmm, sarebbe fantastico!"
"Credo che quel gusto esista già, Usagi." Rei rise appena, ricordandosi di quella volta in cui Minako le fece visita con tantissima di quella roba. "Ed è assolutamente...fantastico." dovette portare una mano alla bocca per evitare di iniziare a ridacchiare davanti al ricevitore. L'ultima cosa che in quel momento voleva fare era spiegare ad Usagi la sua battuta.
"Mmm, non va bene, voglio creare qualcosa di nuovo! Rei-chan, ora devo andare, ho promesso ad Ami-chan e Mako-chan che avrei parlato con loro dopo aver sentito te!"
Rei sospirò, già aveva una mezza idea sul perché Usagi avesse fatto loro una promessa del genere. "Suppongo che farò meglio ad abituarmi in fretta." mormorò.
"Cosa hai detto, Rei-chan?"
"Nulla. Ci vediamo stasera, ok?" 
"A dopo, Rei-chan!" Usagi attaccò. Anche Rei fece lo stesso, riponendo il cellulare nella tasca. Aveva già iniziato a come vestirsi senza dare troppo nell'occhio per quella sera. Magari avrebbe potuto prendere in testa uno dei cappelli di Minako. Era altamente probabile che ne avrebbe potuto trovare qualcuno da qualche parte, dato che l'idol era solita dimenticare le sue cose da lei dopo le sue visite. Rei sospettava che la cosa fosse voluta, così da avere una scusa per presentarsi da lei più spesso.
Gli angoli degli occhi iniziarono a farle leggermente male.
La sua attenzione cadde su un tenue suono emesso dall'acqua. Senza volerlo, era tornata allo stagno. Si alzò dalla panchina e si avvicinò al bordo del laghetto, e si risedette, portando le ginocchia al petto. Lo stesso pesce a righe di prima fece capolino dall'acqua, nuotando verso di lei. 
"Non è qui, mi dispiace." Rei allungò una mano verso l'acqua, nello stesso modo in cui Minako aveva fatto fino a poco prima, iniziando a muoverla in quella zona. La sensazione di vuoto che cercava di sopprimere finalmente prese possesso di lei, che chinò la testa sulle ginocchia e lasciò le lacrime libere di cadere sul suo viso. 




NOTE DELL'AUTRICE:
Salve a tutto il popolo di EFP, mi chiamo Sara e mi dedicherò alla traduzione di fanfiction dall'inglese. Questa fanfiction è stata scritta dall'utente "Gemna" di fanfiction.net, e tradotta col suo pieno consenso, non solo per questo ma anche per altri suoi lavori, che a breve tradurrò. Questa breve fanfiction si concentra sulla coppia Rei/Minako, i cui spunti per un eventuale pairing sono presenti nel manga (le due sono molto amiche, cosa che nella trasposizione animata non è stata resa) e nell'adattamento live action, che non ho visto ma da cui molti autori anglofoni riprendono la popolarità di Minako. Essendo una traduzione, ho dovuto cambiare alcuni concetti per renderli meglio in italiano (liceo classico docet, lmao) e ho deciso di mantenere i suffissi onorifici giapponesi (chan, san, ecc.), presenti nel testo originale. Essendo la prima ff che pubblico, non sono molto pratica di html e simili, quindi la lettura del testo potrebbe risultare un po' difficile per gli occhi, me ne scuso, cercherò di imparare in fretta! Ogni recensione, consiglio, critiche (purché costruttive) sono assolutamente ben accette. Spero che la fic sia di vostro gradimento, ho in cantiere altre traduzioni su questa coppia, vi assicuro che sono davvero carine insieme! Il mio obiettivo è far arrivare in Italia le ff con questa coppia: alcune ce ne sono qui su efp, ma essendo molto poche ho pensato di portarne qualcuna dall'estero, che ne sforna parecchie, lmao. 
A presto, Sara.
  
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