Fumetti/Cartoni americani > Giovani Vendicatori/Young Avengers
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Autore: YoungAvengersLover    02/01/2016    0 recensioni
Una raccolta di One-Shot sulle relazioni all'interno del team degli YA, perché sono fantastici.
14.Nate/Cassie: Cos'è successo dopo che Nate è entrato nel timestream per recuperare Cassie? Perché non l'abbiamo più visto da allora? Che sia morto? Io non credo. [Nate!Centric][Spoiler!Children Crusade]
15.Cassie/America: Cosa sarebbe successo se gli YA si fossero incontrati in circostanze differenti? Per esempio in prigione dopo esser stati catturati dai grandi? [What if?][Prison!AU][Cassie!Angry][Avengers!Policemen]
16.Loki/Billy: Billy è nato in una famiglia che usa metodi che a lui non piacciono per niente e, su ordine della madre, scappa via per salvasi. Loki invece non ne può più delle bugie di suo padre e fugge di casa per cercasi un lavoro decente. C'è qualche possibilità che questi due si possano incontrare? [NoPowers!AU][Mafia!Maximoffs][Attorney!Loki]
Ne arriveranno altri... Ma dovrete leggere la storia per sapere di cosa parlano!
La coppia usata sarà nel titolo del capitolo, quindi potrete scegliere la coppia che più vi piace o vi ispira!
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Billy Kaplan/Wiccan, Kate Bishop/Hawkeye, Thomas Shepherd/Speed, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Threesome
Capitoli:
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NA: Probabilmente anche questo tema ritornerà in futuro, perché potrei fare davvero una ff con queste basi, magari un giorno arriverà...

Titolo: Non devi farlo per forza

Personaggi: Loki Laufeyson/Loki; Billy Kaplan/Wiccan; Tommy Shepherd/Speed; Wanda Maximoff/Scarlet Witch; Odino Bohrson/Odino; Teddy Altman/Hulkling; Karen Page

Coppie: Loki Laufeyson/Billy Kaplan; Teddy Altman/Billy Kaplan; Tommy Shepherd/Billy Kaplan; Loki Laufeyson/Odino Bohrson; Billy Kaplan/Wanda Maximoff

AU: Dove i Maximoff sono una famiglia di mafiosi, Billy cerca di staccarsi dall'idea che la sua famiglia ha delle altre persone, mentre Loki vuole diventare una persona diversa dal quella che suo padre adottivo voleva che diventasse, staccandosi dall'impresa di famiglia.


NON DEVI FARLO PER FORZA

Non capiva. Non riusciva a cogliere perché la sua stupida, stupida, STUPIDA famiglia non volesse che lui avesse delle relazioni sentimentali all'infuori di individui mafiosi, come quella che ebbe di nascosto con quell'angelo chiamato Theodore Rogers, figlio del presidente degli USA, Steven Rogers. Figlio del presidente! Rendiamoci conto! Non dimenticherà mai quei capelli dorati e quegli occhi azzurri come l'acqua dei laghi incontaminati, quella dolcezza angelica e quella voce meravigliosa che pareva fosse di Dio. Era davvero un sogno quel ragazzo...

"Billy, esci da lì!" Interruppe il flusso dei suoi ricordi suo fratello maggiore (di sette minuti) Tommy, evidentemente doveva andare in bagno, dov'era Billy. "Anche io ho bisogno di espellere fluidi e altre sostanze dal mio corpo!" Continuò la voce, sbattendo sulla porta in legno di quercia un paio di pugni ben assestati che da soli sarebbero bastati a spaccare in due le ossa di una persona. Lo sapeva lui, li avevano addestrati fin da piccoli quanta forza dovevano applicare sul collo di qualcuno per ammazzarlo e non era mai piaciuto a nessuno dei due, ma Billy adesso si rivoltava contro i suoi genitori, mentre Tommy non faceva una mossa, si stava abituando a essere preso per il serial killer che fa male a tutti per un piacere personale. Non credeva che il suo adorato fratellone fosse sadico, piuttosto non era abbastanza forte per ribellarsi ai suoi superiori che lo trattavano talmente male che a lui veniva da vomitare, come se fosse una pedina in una partita di scacchi.

Finalmente Billy smise di guardarsi allo specchio e uscì dalla stanza ora necessaria a suo fratello Tommy, il quale entrò il più presto possibile, sbattendo immediatamente la porta dietro di lui. Aveva davvero fretta quel ragazzo, non c'è che dire. Il moro camminò fino in fondo al corridoio, voleva andare a visitare sua madre ora che ne aveva ancora l'occasione di farlo senza che suo nonno si arrabbiasse e gli vietasse di uscire o di avere qualsiasi contatto con l'esterno per un mese o due. Si fermò per un momento davanti alla porta e la osservò accuratamente: era sempre stata la sua preferita con quei suoi motivi dorati e in rilievo che sua madre aveva fatto mettere dal signor Nelson, era sempre stata una donna colta e forte. Purtroppo, però, non abbastanza forte da vincere la malattia che la stava portando piano piano sul letto di morte. Certo, suo nonno stava facendo di tutto pur di mantenerla in vita più a lungo, ma le cure non basteranno ancora per molto. Presto morirà e non ci sarà più nulla da fare. Il cuore del ragazzo si era già frammentato per l'incidente con il padre, non poteva resistere anche alla morte della madre, dopo non ci sarà più nessuno che sarà in grado di proteggerlo dalle grinfie del nonno e dello zio, che volevano che lui diventasse un mafioso proprio come lo erano loro. L'unica cosa che aveva salvato Billy in tutti questi anni era il fatto che a Wanda importava molto di lui e della sua salute, ma quando morirà non ci sarà nient'altro da fare se non scappare da lì e vivere per strada nella paura di venire scoperto da qualcuno. Sul suo viso correvano veloci e silenziose le prime lacrime, ma Billy le asciugò e ricaccio indietro la tristezza, sua madre doveva vederlo felice anche se non lo era, doveva farlo per lei e il suo bene. Abbassò la maniglia e spinse la porta, entrando nella stanza della donna.

"William." Sospirò la madre del moro una volta che la raggiunse di fianco al letto. La sua pelle era più pallida del solito, le labbra si confondevano con quest'ultima, gli occhi stavano aperti a fatica. Billy era sul punto di piangere ma si trattenne, doveva essere forte per lei. "Speravo di rivederti ancora..." Disse lei debolmente, allungando un braccio verso di lui piano piano.

"Sono qui, mamma." Disse lui, prendendo la mano della donna e stringendola come se dovesse trattenerla dalla morte che cercava di inghiottila. Lei sorrise, sollevata di sentire la sua voce che sperava di non sentire più, di vedere il suo viso, di osservare il lavoro che aveva fatto e che bellissimo ragazzo era diventato.

"William," continuò lei debolmente, sorridendo e voltando il viso verso di lui, probabilmente voleva parlargli. "d'ora in poi dovrai stare molto attento, non potrò più proteggerti a lungo, perciò ascoltami attentamente." Questo lo sapeva già, ma sentirselo dire da lei, ammettendo che stava per morire, era tutta un'altra cosa. Lei continuò, senza badare all'espressione palesemente triste sul viso del figlio. "Dovrai andare da un mio amico, il suo nome è Matthew Murdock, proteggerà sia te sia tuo fratello se mai ne avrà bisogno. Lavora in uno studio legale, Nelson & Murdock, a Hell's Kitchen con Franklin Nelson, l'uomo che ha abbellito questo posto, e Karen Page, lavorano tutti e tre per la Odino Corporation. Nel primo cassetto del mio comodino troverai tutto quello che ti serve." Billy scattò velocemente e aprì il cassetto indicatole dalla madre, trovandoci dentro svariati fogli, foto, la sua carta d'identità, un grosso libro e una borsa di pelle a tracolla. Più in fretta che poté mise dentro tutto quello trovato lì dentro alla borsa e se la mise al collo, accorgendosi che pesava un bel po'. "Quel libro ti servirà un giorno..." Disse la donna indicando debolmente la borsa che il ragazzo aveva indosso. Dopo aver detto quello, la donna cominciò a tossire e Billy le andò nuovamente vicino per confortarla. "Adesso è il tuo turno Billy... Fagli vedere che questo modo di agire è sbagliato... Mi mancherai..."

"Mamma, calma..." Disse Billy, con tale tristezza che pareva non ci potesse essere più un domani. Quando la donna chiuse gli occhi e il suo corpo venne lasciato dalla sua anima, Billy iniziò a piangere, pensando a quello che gli aveva detto e sul da farsi. Doveva andare, realizzare l'ultimo desiderio di sua madre, anche se poteva rimanerci secco.

***

"Non voglio diventare l'erede della tua impresa familiare, non sono tuo figlio!" Gridò il ragazzo dai capelli neri e ricci al vecchio padre dai capelli bianchi e una benda sull'occhio sinistro davanti a lui. L'uomo anziano si mise la mano destra sulla faccia, come per una resa dopo un litigio che andava avanti da tempo. Il ragazzo mise il muso e incrociò le braccia, come se avesse finito tutto quello che aveva da dire e aspettava solamente la risposta dell'uomo.

"Loki, non ti sto dando un'eredità. Quella l'ha già accettata tuo fratello Thor." Disse lui, alzando il suo sguardo verso il figliastro più piccolo. Loki lasciò che le braccia cadessero lungo i fianchi e che la sua bocca si aprisse lentamente mostrando la sorpresa per la notizia. Era da due anni che il vecchio insisteva perché lui accettasse quell'offerta e non aveva mai mollato. Ora però la cosa diventava interessante: che abbia trovato qualcos'altro che potrebbe fare e che forse non aveva a che fare con l'attività della Odino Corporation? Magari un'attività che non si trattasse di produrre e vendere armamenti... "Ho parlato con uno studio legale che una volta ha difeso Hogun, uno dei nostri migliori dipendenti, e possono prenderti come stagista per poi farti entrare nella loro attività se superi il test finale dopo un paio d'anni di permanenza. Si chiama 'Nelson & Murdock' e si trova nel quartiere di Hell's Kitchen."

Questa era la più bella notizia che quel vecchio gli avesse mai dato da due anni a questa parte, non vedeva l'ora di andare là e imparare tutto quello che doveva per sostenere una causa per difendere un cliente che aveva commesso qualcosa di male. Era piuttosto bravo a mentire alle persone e convincerle di un fatto falso, per non parlare di tutti gli incantesimi che aveva imparato a tempo perso attraverso uno dei libri che suo padre e sua madre stavano per buttare nel cestino. Non sapeva perché volessero farlo, quelle pagine l'avevano tirato fuori dai guai già un paio di volte. Dopo che il padre decise di andarsene a fare chissà che cosa, Loki prese l'occasione e fece le valige con tutto quello che gli serviva. Mise dentro anche il libro con tutti gli incantesimi, poteva essergli utile, inoltre non si fidava a lasciarlo lì con la sua famiglia adottiva. "Ci siamo."

***

Billy sapeva perfettamente che suo fratello l'avrebbe odiato per quello che stava facendo e per non avergli detto niente, ma era per il suo bene. Guardò nel suo armadio e trovò una felpa nera con un cappuccio che Teddy gli aveva lasciato prima che suo nonno lo uccidesse perché aveva scoperto che non faceva parte di un cerchio di mafiosi e che, anzi, voleva fare del bene nel mondo. Se la mise e saltò giù dalla finestra, facendo tesoro delle lezioni di atletica estrema insegnatogli da Zio Pete e Nonno Mags, come li chiamava Tommy. Quando arrivò al suolo cominciò a correre facendo attenzione alla borsa e a non perdere niente dentro di essa, fino a quando arrivò nel quartiere di Hell's Kitchen, dove si doveva trovare lo studio legale. Non appena lo trovò, vide un altro ragazzo intorno alla sua età che aspettava davanti alla porta di legno, forse un amico di uno dei due avvocati. Si avvicinò e si sedette sui gradini davanti alla porta, di fianco a lui. L'altro sollevò lo sguardo da terra e Billy sorrise, cercando di essere gentile in un momento che vorrebbe prendere tutti a pugni in faccia, la sua vita stava andando a rotoli. "Come ti chiami?" Chiese Billy, cercando una forma di dialogo, stava diventando imbarazzante quel momento.

"Loki." Rispose lui, quasi sospirando, ricominciando a guardare il suolo. Sembrava davvero triste quel ragazzo, non c'è che dire, ma in quel momento Billy era concentrato su una cosa che, secondo lui, era molto più importante.

"Loki come il Dio nordico e il personaggio della Marvel Comics?" Chiese stupefatto Billy, che non riusciva a credere alle sue orecchie. Da nerd quale era, non poteva non cogliere quel riferimento alla mitologia nordica e ai fumetti Mavel che gli piacevano tanto. L'altro annuì e in quel momento Billy fece uno scatto per alzarsi in piedi, urlicchiando come una ragazzina che aveva conosciuto il suo idolo. "I tuoi genitori sono dei nerd!"

"Sì..." Disse Loki un po' stranito. Quello non stava bene per niente, lo sapeva che fuggendo avrebbe trovato persone strane, ma così strane non l'aveva mai immaginato. "E... Tu? Qual è il tuo nome?"

"William, ma puoi chiamarmi Billy." Rispose lui sorridendo in modo tale che a chiunque passerebbe qualsiasi forma rabbia verso chiunque. Loki, da stranito, passò a intenerito da quel visetto adorabile, non aveva mai visto qualcuno così carino con lui. "Che ci fai qui, Loki?"

"Sono qui per un tirocinio, è il mio primo giorno." Rispose il ragazzo dai capelli neri al moretto, sorridendo all'idea di poter finalmente essere un avvocato non dipendente di suo padre, ma di uomini giusti e con un ideale. "Tu?"

"Mia madre mi ha detto di venire qui per cercare aiuto, la mia famiglia mi vuole morto per una cosa stupida." Disse Billy, sedendosi di nuovo, diventando sempre più triste e stringendo la borsa a tracolla appoggiata sulle ginocchia più vicino a lui.

In quel momento la porta si aprì, rivelando il viso di una donna bionda e giovane vestita con abiti formali, la quale dette il benvenuto ai due. Loki guardò ancora una volta il nuovo amico: non era tanto male essere scappato di casa.


NA: Ecco qua! Probabilmente continuerò un qualche giorno, forse con una storia solo su di loro, ma solo il tempo lo deciderà!!

Prossimo capitolo: Cassie/Jonas!!

 

   
 
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