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Autore: E S S E    02/01/2016    3 recensioni
No, non farti strane idee: te lo scordi che mi metta a scriverti una guida per adolescenti piena dei soliti consigli da psicoterapeuta in pensione. Qui scriverò la verità, solo la verità e nient'altro che l'orribile verità delle scuole superiori. Perché, no, il liceo non è come si vede nei film. E neanche come ti hanno raccontato i fratelli, amici o genitori vari.
Per niente.
(...)
Dicevo, nel caso tu debba essere rinchiuso in quel luogo per i prossimi cinque anni, a meno che tu non venga bocciato, e fidati, può succedere anche alla secchioncella della classe; preparati all’ansia, alla stanchezza, all’esasperazione e all’irrinunciabile e duraturo desiderio di prendere a calci qualcuno. Perché? Semplicemente perché, se anche lo sarai stato, non sarai più, mai più una persona pacifica.
(...)
Dunque, i cosiddetti professori, ovvero sosia perfette di Campe, sono dei brigadieri che non hanno trovato lavoro nelle carceri, e che quindi hanno deciso di riversare la loro rabbia sulla tua generazione.
E se Nico si cimentasse per scrivere una guida sulle superiori per le novelle matricole?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nico di Angelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No, non farti strane idee: te lo scordi che mi metta a scriverti una guida per adolescenti piena dei soliti consigli da psicoterapeuta in pensione. Qui scriverò la verità, solo la verità e nient'altro che l'orribile verità delle scuole superiori. Perché, no, il liceo non è come si vede nei film. E neanche come ti hanno raccontato i fratelli, amici o genitori vari.
Per niente.
Quindi, ragazzo o ragazza che dovrà immatricolarsi alla fine di quest'anno... Evita ca-te-go-ri-ca-men-te qualsiasi speranza positiva, e prendi appuntamento da uno psichiatra serio per i prossimi cinque anni. [Già, perché in Italia, a differenza di tutti gli altri paesi avanzati di questo mondo, la scuola dura un anno in più.]
Cosa potrei fare io?
Niente.
In questo momento, perché voglio essere sincero, avrei voglia di stare insieme al mio ragazzo, stracciare Jason a duello, controllare se Frank non stia facendo qualcosa di compromettente con Hazel, e magari andare a farmi un giretto negl'Inferi con la Signora O'Leary; ma no! Io sono qui a farti capire, a cercare di farti entrare in quella zucca vuota, che le superiori sono... nah, non come il Tartaro, ma come esperienza pericolosa, reggono perfettamente il confronto con il Labirinto. [Nota bene: se non sai cosa sia il Labirinto, evita di scegliere un liceo classico. Lo dico per te, fidati.]
Allora, come potrei iniziare…
 
PUNTO 1
Io ci penserei due volte prima di sprecare i miei soldi in un'esperienza simile ad un carcere gratuito. Piuttosto vai a lavorare: fa ancora più schifo, ma almeno ti pagano, se trovi un ben lavoro. [E stai pur certo che non lo troverai mai senza una laurea, perché tra un po’, anche per fare lo spazzino ne servirà una. E no! Non si possono saltare le superiori e andare subito all’università.]
 
PUNTO 2
Se sei ancora qui, vuol dire che sei una testa d’uovo e che non hai seguito il mio prezioso consiglio di prima. [Ti hanno obbligato i tuoi genitori? Tsk… Allora mi dispiace, non sono esperto in materia, visto che mio padre è un dio e non mi dice cosa fare. Almeno, non sempre… Ehi! Ma stiamo parlando di me o di te?!]
Dicevo, nel caso tu debba essere rinchiuso in quel luogo per i prossimi cinque anni, a meno che tu non venga bocciato, e fidati, può succedere anche alla secchioncella della classe; preparati all’ansia, alla stanchezza, all’esasperazione e all’irrinunciabile e duraturo desiderio di prendere a calci qualcuno. Perché? Semplicemente perché, se anche lo sarai stato, non sarai più, mai più una persona pacifica.
 
PUNTO 3
Sei un sognatore? Perfetto; tu sarai lo sfigato ancora più depresso ed esausto di tutti i tuoi compagni dopo il primo giorno. E sai quale sarà la cosa bella? Che quello è solo il primo giorno di una lunga serie! Perché poi ci sarà il secondo, il terzo, il quarto… [Ho sentito un urlo disperato… Ah, ma sei tu! Allora niente di cui debba preoccuparmi.]
 
PUNTO 4
Una cosa che sono sicuro che starai già pensando è: “Devo assolutamente sedermi nell’ultimo banco!” Tsk, sogna ragazzo.
Adesso, per l’appunto, sfaterò qualche falso mito:
Per prima cosa, il fatto che tu ti sia appostato appiccicato al portone d’ingresso, non ti garantisce che le bidelle ti facciano entrare prima, perché stai pur certo che non succederà. Prima dovrete andare tutti in una specie di aula magna per “conoscere” il preside, poi il professore della prima ora vi porterà in classe. E solo allora, inizierà Corsa al Banco.
Dei tuoi amici verranno nella tua stessa classe? E chissenefrega. Non contare mai sugli amici per tenerti il posto, perché non lo faranno mai. Questa è la legge della giungla: sopravvivono solo i più forti. [E io ci aggiungo: in casi come questi, il branco non serve a niente.]
Infine, se per caso avessi ottenuto il posto che volevi, cosa parecchio improbabile, ti consiglierei di dotarlo di allarmi disattivabili solo con impronta digitale. [Pensi non ce ne sarà bisogno? Seh… Parliamone dopo i primi tre giorni di scuola, in cui ogni prima ora sarà un duello all’ultimo banco.]
 
PUNTO 5
Adesso passiamo ai tipi di compagni che potrai avere. Nell’ordine, ci saranno:
I secchioni, ovvero le persone più insopportabili del mondo. Non provare in alcun modo ad eccellere in qualche materia se non vuoi che i tuoi compagni ti affibbino a quella categoria. Ma soprattutto, evita se non vuoi che i secchioni ti assillino con domande del tipo: “Ma come hai fatto?”, “Mi spieghi questo?”
Gli sfigati, ovvero povera gente presa per il culo da dei deficienti che non hanno di meglio da fare.
I nerd, ovvero, chi ti potrà raccontare per filo e per segno qualsiasi cosa riguardante film, anime e manga, libri, videogiochi, eccetera… Ah, sappi che lo faranno anche se non glielo avrai chiesto.
Gli stalker, sarebbe a dire quei ragazzi che si faranno gli affari tuoi ventiquattr’ore su ventiquattro facendoti domande, pedinandoti e stalkerando i tuoi profili sui social network. [Un consiglio per liberartene dici? Mh… sai, io ho una spada che risucchia le anime…]
I fighetti, cioè i ragazzi brillanti e simpatici della classe. Stai pur certo che ti prenderai una cotta per uno di loro, perché, purtroppo per te, sei umano. Solitamente i fighetti si dividono in:
Fighetti bulli, ovvero coloro che prendono per il culo la gente, perché non hanno di meglio da fare. Cerca di capirli, dovranno pur farsi notare in qualche modo. [Un modo molto idiota, a mio parere…]
Fighetti casinisti. Fidati, casomai li avessi in classe, ti consiglio due cose: la prima, cerca di essere sempre preparato in ogni materia (religione compresa, nel caso tu la faccia), perché non mancherà occasione in cui un professore si arrabbi a causa sua e decida di punire tutta la classe. [Tranquillo, puoi sempre aspettarlo fuori scuola.] La seconda è che, se alla fine dell’anno non sarete riusciti a concludere il programma, questi soggetti ne rappresentano una delle principali cause. Hanno un lato positivo? Dipende, ti piace evitare le interrogazioni a causa di continue interruzioni? [Ti vedo annuire fin da qui… Ah, t’informo però che non succede mai.]
Fighetti per eccellenza, ovvero le persone apparentemente perfette. Già, ma sono rari come il signor Grey di “Fifthy Shades of Grey”, che no, non ho mai letto e mai leggerò. Era per fare un esempio.
Le chiacchierone, coloro che collaborano in stretta alleanza con gli stalker. Quindi, evita di parlare dei fatti tuoi con chiunque se non vuoi che diventino di dominio pubblico.
Il ragazzo solitario. [Ecco, questo soggetto mi sta incredibilmente simpatico.] Nota bene, c’è una sostanziale differenza tra “ragazzo solo” e “ragazzo solitario”: il primo è lasciato in solitudine dai coetanei per un qualche stupido motivo, il secondo, invece, se ne sta saggiamente da solo per scelta deliberata dal Parlamento; quindi, se pere caso avessi un ragazzo solitario in classe e volessi andare a parlargli, non aspettarti nulla. Anzi, faresti prima a non andare a parlarci, per la tua incolumità.
 
PUNTO 6

Scusami, ho appena letto che adesso dovrei parlarti degli amici. Ma, siccome io sono un grande esperto in materia e sono molto geloso dei miei consigli, non se ne fa niente. [Ovviamente era ironico.]
 
PUNTO 7
Di bene in meglio. Sai cosa viene dopo gli amici?
I professori…
Dunque, i cosiddetti professori, ovvero sosia perfette di Campe, sono dei brigadieri che non hanno trovato lavoro nelle carceri, e che quindi hanno deciso di riversare la loro rabbia sulla tua generazione. Solitamente, le loro caratteristiche sono: instabilità mentale, lunatismo, rabbia repressa e sadicità.
Ci sono un sacco di motivi per cui un professore possa starti antipatico, ad esempio la voce fastidiosa, la faccia da gufo incazzato, i numerosi compiti che assegnano, il fatto che siano dei perfetti deficienti…
A proposito di questo, sfatiamo un altro mito:
NON È VERO CHE I PROFESSORI NON HANNO PREFERENZE. Le hanno sempre, anche minime, ma le hanno. E soprattutto, se pensi che ce l’abbiano con te, pensi bene. [Ma almeno questo vuol dire che non sei il cocchino, quindi è un bene. Più o meno…]
 
PUNTO 8
Anche il discorso “fidanzati” per me è un tabù, ma, visto che sono magnanimo, ti proibisco di fidanzarti con qualcuno della tua stessa scuola e/o classe. Se, invece, sei una persona intelligente e non ne senti il bisogno, hai tutta la mia approvazione. [Che io abbia un fidanzato non c’entra assolutamente niente, perché io PUÒ!]
 
PUNTO 9
No, no e no. Non ti dirò frasi di incoraggiamento come: “Devi piacerti per piacere a qualcuno” perché, anche se fosse vero, penso te l’abbiano ripetuto fino alla nausea, e io sono rivoluzionario (ma soprattutto odio queste stupide frasi fatte e non mi abbasserò mai a pronunciarle). Ergo, del tuo aspetto esteriore, interiore, e cavolate varie, facci quello che ti pare senza rendere conto a nessuno.
 
PUNTO 10
Se ti interessa andare bene a scuola, dovresti studiare. Nota bene, ho detto dovresti. La scelta è tua.
Solo, se ti chiedono di farti copiare quel compito di matematica che hai fatto con tanta fatica alle tre di notte perché ti sentivi in colpa a non averlo finito… Beh, certe volte un sonoro “NO” è liberatorio. [Ovviamente, se sei una di quelle persone che alle volte ha bisogno di copiare i compiti perché non ha gli attributi di dire ai professori che non li ha fatti, pensaci prima di rispondere.]
 
PUNTO 11
No, con i genitori devi farci i conti da solo. Ripeto, io sono ignorante in materia. Infatti, io ho Will che vale come madre, padre, nonna e zitella della porta accanto. [Tsk, diglielo pure se vuoi; tanto so dove abiti…]
 
PUNTO 12
Non vai bene in qualche materia?
Cavoli tuoi, sappi che non ti aiuterà mai nessuno. Ti diranno che devi applicarti di più e ti guarderanno male ogni volta che sbaglierai qualcosa. Ah, le ripetizioni servono a poco, sappi anche questo.
 
PUNTO 13
Le verifiche e le interrogazioni sono una brutta bestia, così come i compiti, lo studio e i test di educazione fisica per alcuni. Quindi, preparati a dolori intestinali, tachicardia e notti insonni prima di questi, perché, a meno che tu non voglia fare come quelli intelligentoni che hanno sempre una scusa per rimanere a casa (e che sono talmente scemi da non pensare che per loro ci saranno consegue anche peggiori), le catastrofi naturali della scuola sono inevitabili per chiunque, e spesso causano innumerevoli vittime da codice nero.
 
Dunque, se sei arrivato fin qui, ti consiglio di tornare al punto uno e rifletterci per bene, come tutti quei saggi ragazzi che non hanno proseguito nella lettura della guida per ponderare sulle loro scelte future. Ma se sei cocciuto e vuoi fare di testa tua, allora auguri, verrò a trovarti in un ospedale psichiatrico quando e se passerai la maturità.



Intanto nell'Erebo...
Ma buonasera miei cari! (Certo, certo, "Buon Anno")
Come state?
Io egregiamente di mer*BIIIP* perché devo fare studiare e non voglio, c'è sempre una gran nebbia e soprattutto perché, avendo ripreso dopo millenni a guardare One Piece, ho finalmente trovato l'uomo dei miei sogni (oltre a Nico, ovvio)... peccato che poi muoia! *tira maledizioni a destra e a manca a Eiichiro Oda*
C: S... è un cartone -.-
S: No, bugia! Io lo riporterò in vita e ci sposeremo!
C: Certo, certo... *chiama lo psicanalista*
Beh dicevo, visto che non ve ne fregherà assolutamente nulla di come sia nata questa storia, ho deciso di raccontarvelo!
In sintesi (si fa per dire), stavo girovagando nella sezione delle storie Originali alla ricerca di qualcosa di divertente da leggere, e mi sono imattuta in questa guida sull'adolescenza di... ahem... Coscienza, come si chiamava l'autore?
C: The Lady of His Heart 23
S: Ecco! Tu, mia cara *rivolta all'autrice* mi hai ispirato! Grazie :)
Dov'ero rimasta? Ah ecco ecco. Così, dopo aver leggiucchiato l'introduzione ho detto: "Ehi! come sarebbe una guida scritta da Nico?"
Così ho iniziato subito a scrivere come una furia, prendendo spunto da tutto ciò che ho vissuto in questi anni, et voilà! Ne è uscita una guida sulle superiori... Penso perché odio talmente tanto la scuola, che l'idea di partenza si sia modificata da sola. Tanto meglio :) non c'è molto da sapere sull'adolescenza a mio parere; impari vivendo (Puah, odio le frasi fatte)
Beh, e quindi...
C: quindi S l'ha fatta leggere da due beta e, avendo riscontrato opinioni positive, ha deciso di pubblicarla. Fine.
S: E perché non l'hai fatto dire a me, scusa?
C: Perché tu ti saresti persa a parlare d'altro.
S: Uff... nuiusa.
Bene, ahem... Che ne dite di farmi sapere cosa ne pensate con una bella recensione per moi?
Bravi ragazzi.
Alla prossima allora,
ciaoooo!
Bacioni,
S.



C: Dove vai?
S: A vedere One Piece?
C: S, te lo ripeto... Ace NON salterà mai fuori dallo schermo, lo capisci?!
S: Bugia! Tu menti, e adesso te lo dimostro *inizia a salmodiare davanti al pc*
C: Ci risiamo... Speriamo che lo psicanalista risponda al messaggio.
   
 
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