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Autore: Jadis_    02/01/2016    2 recensioni
Riflessioni e pensieri di due amici prigionieri per cause diverse, ma legate allo stesso destino. I personaggi di questa storia sono tratti da "Saint Seiya Lost Canvas".
"Manigoldo fammi uscire da qui !" Tenma urlò con quanto fiato avesse in gola, ma il cavaliere del cancro era ormai sparito. Iniziò a prendere a pugni le sbarre avvalendosi del suo cosmo, ma queste rimasero intatte...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aaron, Pegasus Tenma
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Parole: 367

"Manigoldo fammi uscire da qui !" Tenma urlò con quanto fiato avesse in gola, ma il cavaliere del cancro era ormai sparito. Iniziò a prendere a pugni le sbarre avvalendosi del suo cosmo, ma queste rimasero intatte. Provò e riprovò ancora senza ottenere alcun risultato "Ma di cosa sono fatte?" pensò accasciandosi a terra. Il suo respiro era affaticato a causa dello sforzo, e faticosamente tentò di ricacciare indietro le lacrime.
"Che nervi, se mi vedessero ora, mi prenderebbero a cazzotti" un lieve sorriso si fece largo sulle labbra del cavaliere, mentre nella sua mente scorrevano le parole di Asmita e Aldebaran.
"Sul mio conto si sono sbagliati entrambi. Cosa mai potrò fare? Sono solo un peso, devo andarmene. Non accetterò ancora di vedere qualcuno morire per causa mia" le lacrime iniziarono a scendere copiose dagli occhi, mentre per la rabbia strinse i pugni, "Ora basta" disse tirandosi su.
"Aron io verrò da te e ti farò ragionare!!!" sbraitò ricominciando a prendere a cazzotti le sbarre della minuscola prigione mentre la luce debole della luna filtrava dalla piccola fessura sulla parete laterale.
 
"Mi dispiace mio signore, ma è per il vostro bene" disse affranta Pandora spedendo come da ordine Hades nella dimensione creata appositamente per lui dagli dei gemelli.
Rimasto solo continuò a dipingere il Lost Canvas mentre con la sua mente vagò ai giorni dell'infanzia, un dolore al cuore lo fece fermare. Era l'unica cosa rimasta ancora intatta di lui, la sua volontà teneva a bada quella di Hades impedendogli di impadronirsi completamente del suo corpo , ma non sapeva per quanto tempo ancora avrebbe potuto resistere al cosmo oscuro che lentamente lo stava divorando.
"La morte è una salvezza, no non lo è e non lo sarà mai. Devo resistere so che verrai da me Tenma. Salvami ti prego; Salvami da questa assurda prigione" urlò Aaron  verso il centro del dipinto, dove vi erano raffigurati loro tre da bambini.
"So che non mi hai abbandonato e so che arriverai da me. Tenma, Sasha vi prego salvatemi io non resisterò ancora per molto.
Voglio vivere !" gridò ancora con le lacrime agli occhi pur sapendo che quella richiesta si sarebbe persa nel vuoto della sua prigione.





Note dell'autrice:
Eccomi nuovamente a cimentarmi con i personaggi di Lost Canvas. Non so quanto si OCC il peronaggio di Aaron in caso sia andata troppo oltre perdonatemi. Siate clementi con le recensioni. Spero che vi piaccia :)
Un Bacio e Buona Lettura ;)
 

 
 
 
 
 
 
 
   
 
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