Endovena
Sono scosso dalla vita
che fugge tra le dita
come la penna sopra un foglio
a scrivere ciò che sogno.
Sul balcone senza fretta
fumo nell'ombra di una brezza
che docile mi attraversa
come una freccia.
Il fumo lo sento passare
nella mano, non lo riesce a fermare,
il cielo lo aspira al posto mio;
una stella nasce al mattino.
É notte per chi non ha sangue,
per chi piange,
per chi ne ha bisogno ancora la sera;
inietto i dolori endovena.
Il flusso non mi esula dal mondo,
vago da vagabondo,
in cerca di un posto
per vivere senza nessun costo.
Da morto;
é tutto in fondo.
Tramonto e risorgo,
in un istante mi ritrovo.
Il freddo mi trapassa,
la voglia di the mi passa,
faccio un altro tiro e smetto,
lo prometto, nel mio silenzio.
Perso tra questa nebbia
vago sulla terra,
da questo balcone
osservo me e tutto questo orrore.
-DreamEater