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Autore: eleCorti    03/01/2016    3 recensioni
Dopo quello che era successo durante la sua festa per il suo anniversario con Sora, si era stupito di ritrovarselo davanti alle porte del suo camerino. Aveva uno sguardo serio, ma non era arrabbiato, ma preoccupato.
“Taichi... io...” tentò di dire con un tono molto dispiaciuto.
“No, non dire niente” gli porse un cd.
Lo prese e lo guardò, non era di un cantante particolarmente famoso, infatti, vi era una copertina bianca, con su scritto sopra: Breaking the habit.
“Che cos’è?” domandò il giovane Ishida, non smettendo di osservare l’oggetto.
“Una canzone che ho scritto io. Ti prego ascoltala” lo supplicò.
“Va bene” tagliò corto, poiché non voleva perdere tempo, c’era qualcosa a casa che lo attendeva.
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dopo quello che era successo durante la sua festa per il suo anniversario con Sora, si era stupito di ritrovarselo davanti alle porte del suo camerino. Aveva uno sguardo serio, ma non era arrabbiato, ma preoccupato.
“Taichi... io...” tentò di dire con un tono molto dispiaciuto.
“No, non dire niente” gli porse un cd.
Lo prese e lo guardò, non era di un cantante particolarmente famoso, infatti, vi era una copertina bianca, con su scritto sopra: Breaking the habit.
“Che cos’è?” domandò il giovane Ishida, non smettendo di osservare l’oggetto.
“Una canzone che ho scritto io. Ti prego ascoltala” lo supplicò.
“Va bene” tagliò corto, poiché non voleva perdere tempo, c’era qualcosa a casa che lo attendeva.
Una volta giunto a casa, il biondino, aprì una bottiglia di birra, forse la decima o la ventesima di quel giorno, aveva perso il conto, ma non gliene importava, e iniziò a bere, per poi accendersi uno spinello, l’ennesimo di quel giorno.
Buttò l’occhio sul cd che gli aveva dato il giovane Yagami, gettato malamente sul nero divano, e dopo un attimo di esitazione decise di ascoltarlo, così si alzò con il cd in mano e lo inserì nello stereo, accendendolo: la canzone partì.
 
 
 
 
Memories consume
Like opening the wound
I'm picking me apart again
You all assume
I'm safe here in my room
Unless I try to start again
 
 
 
 
 
 
 
 
Chiuse gli occhi, non appena sentì la prima parola, era vero, i ricordi consumano. Quei dolorosi ricordi erano ancora impressi nella sua mente: le liti violente tra i suoi genitori, suo padre che picchiava la madre, il divorzio, la separazione da suo fratello e poi quell’evento che lo aveva segnato; ricordava ancora quella violenza subita quando era così giovane, ancora impressa nella sua pelle. La dipendenza dall’alcool e dalla droga che lo avevano portato a perdere molti dei suoi amici, tra cui la sua ex ragazza.
Tutto ciò lo aveva fatto cadere, sprofondare nel buio più scuro che ci possa mai essere e in quel momento si sentiva al sicuro lì nella sua stanza, cosparsa di bottiglie di birra aperte. Aveva provato a ricominciare, ma non ci era riuscito.
 
 
 
 
 
 
 
 
I don't want to be the one
The battles always choose
'Cause inside I realize
That I'm the one confused
 
 
 
 
 
 
 
 
Iniziò a riflettere, non voleva essere da solo, voleva combattere, sì, ma con qualcuno che lo aiutasse a vincere quella battaglia che si era scelto.
Perché aveva capito di essere lui quello confuso, di essere lui in torto e non gli altri, colpevoli solo di volere bene a un tossico dipendente.
 
 
 
 
 
 
I don't know what's worth fighting for
Or why I have to scream
I don't know why I instigate
And say what I don't mean
I don't know how I got this way
I know it's not alright
So I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
Tonight
 
 
 
 
 
 
 
 
Non sapeva nemmeno il motivo per il quale combattere, ma poi gli venne: la sua famiglia, suo fratello, i suoi amici, gli unici che non lo avevano abbandonato. Non doveva esitare oppure chiedersi il motivo per il quale fosse finito in quel modo, doveva solo agire, perché sapeva benissimo che c’era qualcosa che non andasse, che doveva finirla prima che fosse troppo tardi.
 
 
 
 
 
 
Clutching my cure
I tightly lock the door
I try to catch my breath again
I hurt much more
Than anytime before
I had no options left again
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quante volte era stato vicino a una cura? Si domandò. Quante volte aveva detto: basta ora smetto e poi era punto e da capo? Tante, forse troppe per riuscire a contarle.
Ma forse, ora stava iniziando a capire, grazie a quelle parole, che aveva fatto del male alle persone a lui care e che non aveva altra scelta che combattere.
 
 
 
 
 
 
 
I dont want to be the one
The battles always choose
'Cause inside I realize
That I'm the one confused
 
 
 
 
 
 
Si disse che sarebbe riuscito a vincere quella battaglia che si era scelta, forse non da solo, ma grazie alle persone che lo amano. Perché aveva capito che era solo lui l’unico confuso, l’unico che aveva sbagliato, l’unico che aveva bisogno di aiuto.
 
 
 
 
 
 
I don't know what's worth fighting for
Or why I have to scream
I don't know why I instigate
And say what I don't mean
I don't know how I got this way
I'll never be alright
So, I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
Tonight
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ora sapeva il motivo per il quale combattere: le persone a lui care, le uniche cui importa veramente di lui.
Sapeva anche che non doveva esitare, che doveva smettere, prima che fosse troppo tardi.
Si alzò di scatto e stoppò lo stereo, non c’era bisogno di andare oltre, quella canzone era così bella, così profonda, così ricca di significato che lo aveva fatto commuovere, le lacrime, infatti, avevano iniziato a scendere copiose dal suo viso.
Ripensò al suo amico dai capelli castani, al gesto così intenso che aveva fatto. Ora era più deciso che mai: sarebbe andato in una clinica per disintossicarsi, per guarire definitivamente da quell’assurda dipendenza, per ricominciare una nuova vita accanto alle persone che gli vogliono bene.
Afferrò il telefono appoggiato sul divano e compose il numero di Taichi, voleva comunicargli la sua decisione.
“Pronto” rispose dopo pochi squilli.
“Sono io” disse il biondino con un tono serio.
“Yamato” il suo tono era sorpreso.
“Taichi, grazie per la canzone” lo ringraziò.
“L’hai ascoltata?” gli domandò, stupito poiché pensava che non la ascoltasse.
“Sì è bellissima, grazie. Ho deciso voglio disintossicarmi” confessò.
“è fantastico”si congratulò con lui.
“Sì, ma prima c’è una cosa che voglio fare” proseguì, formando un ghigno sulle sue labbra.
“Cosa?” gli domandò il castano, preoccupandosi.
“Lo scoprirai” rispose.
 
 
 
 
 
 
I'll paint it on the walls
La sua voce era commossa, il pubblico sotto di lui che intonava quella nuova canzone della loro band preferita.
'Cause I'm the one at fault
L’acuto lo prese con una nota stonata, ma a lui non importava.
I'll never fight again
Cercò di trattenere le lacrime, doveva finire la canzone.
And this is how it ends
Non riuscì a prendere bene il respiro e l’ultima parola venne smorzata, ma il pubblico proseguì, come se conoscesse già la canzone.
 
 
 
 
 
 
 
 
I don't know what's worth fighting for
Or why I have to scream
But now I have some clarity
to show you what I mean
I don't know how I got this way
I'll never be alright
So, I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
Tonight
 
 
 
 
 
 
Nel ritornello si riprese, cercò di calibrare la voce, di non farsi prendere troppo dall’emozione, ma essa era così grande, che rischiava di esserne sopraffatto.
Ma doveva farsi forza, doveva finire quel capolavoro, scritto appositamente per lui, perché il pubblico doveva sapere, doveva ascoltare quel bellissimo pezzo.
 
 
 
 
 
 
 
 
So, I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
 
 
 
 
 
 
Ripeté le ultime frasi del ritornello, anche se la canzone era finita, ma non gli importava, proseguì, infatti, a cappella, con il pubblico che gli veniva dietro.
Tonight
Tese il microfono in avanti e s’inchinò, mentre il pubblico ripeteva l’ultima parola, ponendo fine alla canzone.
Si rialzò, ora si poteva commuovere, si mise le mani alla bocca, coprendo i singhiozzi, le lacrime che scendevano sul suo viso. Sentire il pubblico che cantava con lui quella canzone lo aveva fatto commuovere ancora di più.
Ora, poteva ritirarsi a vita privata e incominciare la sua battaglia contro la tossico dipendenza, sapendo che c’erano i suoi cari a sostenerlo, non dimenticandosi di quella bellissima canzone, sapendo benissimo che quella non sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbe cantata.
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice: la mia prima storia del 2016 non poteva che essere sui digimon! E beh stavolta ho scelto Yamato, sulle note di Breaking the habit, dei Linkin Park. Ciò che ho raccontato è tutto vero. Il cantante dei Linkin Park era tossico dipendente e il suo migliore amico gli ha scritto questa bellissima canzone per fargli capire che doveva guarire. Ed è vera anche la storia della commozione durante il live della canzone.
Ovviamente ho adattato un poco la storia al personaggio di Yamato, rendendola un po’ più tragica, e vi consiglio di ascoltare questo capolavoro ve ne innamorerete.
Vi auguro buon anno, anche se in ritardo.
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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