Un gocciolio. Una goccia, che continua a cadere. Mi sta facendo impazzire.
Buio. Così tanto buio… mi fa paura. Molta paura.
Perché fa così paura?
Un dondolio. Da dove arriva? Da me?
Mi sento… come se dovessi ricordare qualcosa… qualcosa… qualcosa di importante…
Sento una voce. Mi chiama. -Ehi, tutto bene? Ehi! Mi senti?-
Dove sei? Non ti vedo. Sei un fantasma? Ti prego, dimmi chi sei!
-Ehi! Riesci a camminare? Mi chiamo Anna, mia sorella Elsa ti aiuterà. Tu come ti chiami?-
Anna… Elsa… perché questi nomi non mi sono nuovi? Dove li ho già sentiti?
-A… A…- cerco di dire qualcosa, ma non ci riesco. Riesco a malapena a stare in piedi. -M… mi… ch… chi… chiamo… Al… Alic… Alice… c… credo… n… non… ri… ri… ricordo…- non riesco a parlare. Ho freddo, tanto freddo. Dove sono?
-Alice? Che bel nome! Anche se non ricordi, per ora ti chiamerò così, va bene? Ora vieni, hai bisogno di cure.-
Non vedo… non vedo nulla… chi sei? Da dove vieni? Dove siamo?
Sento un dolore fortissimo alla caviglia, al ginocchio e alla mano. Credo di essere inciampata.
-Ops. Tutto a posto, non preoccuparti. Vieni.- Non so dove sto andando. Mi lascio trasportare, tanto non riuscirei a correre, tantomeno a scappare. Voglio solo sapere dove sono...