Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: Kupo08    05/01/2016    2 recensioni
Uno calmo, l'altro irrascibile.
Uno cerca la pace, l'altro istiga alla guerra.
Possono due animi completamente differenti, convivere imparando ad accettarsi l'un l'altro?
Si può provare amore verso il proprio opposto?
La risposta è semplice, è scoprirla che risulta complicato.
_________________________________________
È la primissima fanfiction che scrivo, ed ho deciso di iniziare con la mia otp della vita. /??/ La LeoxRaph. (Tartarughe Ninja♡)
Sconsiglio la lettura a chi non gradisce lo yaoi (boyxboy) eeee niente. (?)
Cercherò di impegnarmi per scrivere qualcosa di decente, ci tengo davvero troppo. ;;
Ringrazio in anticipo per il supporto chi la leggerá! ♡
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Bondage, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
«Non saprei bene come definire la giornata di ieri. È stato tutto così... 
Strano? Diciamo strano, si, per non dire assolutamente impossibile o tremendamente inquietante.
Si, perchè Raph che si comporta in modo carino nei miei confronti, è gentile e non cerca di attaccar briga con me ogni due minuti, beh.. È DECISAMENTE inquietante.
Inizialmente pensavo volesse tendermi una trappola, del tipo, "gli do una mano per poi attaccarlo appena perde un minimo la concentrazione.", o anche il "lo prendo in giro per un pò, giusto per fargli capire che se voglio anch'io so mantenere la calma.".
Eppure ormai è una settimana che questa storia va avanti, e mi sto seriamente preoccupando.

Forse il suo obbiettivo è cercare di farmi impazzire? No perchè se così, ci sta riuscendo.

-

Un altro giorno era passato. 
Mi svegliai presto come al solito, era abituale ormai alzarmi prima di tutti, anche del sensei, controllare la situazione generale, meditare aspettando che gli altri si svegliassero, per poter infine fare colazione con loro.
Una tranquillitá del genere era più unica che rara, quindi volevo godermela appieno. Forse potremmo definirla una "calma prima della tempesta", ma questo non mi rassicurava affatto.
La tempesta sarebbe potuta arrivare in ogni momento, ed io dovevo assolutamente essere pronto, per il bene della mia famiglia.
Non potevo farmi cogliere impreparato, era inammissibile. Per questo mi allenavo costantemente tutti i giorni, era un mio dovere.
Loro contavano su di me, ero il loro leader. Dovevo guidarli nella giusta direzione, dovevo proteggerli. Non avrei permesso a nessuno di portarmeli via, senza di loro ero debole. Loro erano la mia debolezza, ma anche la mia fortezza.
Avrei fatto di tutto per mantenere la situazione stabile come allora, continuando a sentire l'aria di spensieratezza che girava in casa. Difatti, oltre alle solite ronde mattutine, non avevo più molto di cui preoccuparmi, o almeno non come al solito.
La mia preoccupazione maggiore in quel momento era Raph. Continuava a comportarsi in modo TROPPO strano, non sembrava neanche più lui, assolutamente. O almeno quando era da solo con me, davanti agli altri si comportava come al solito, senza però attaccarmi in modo troppo aggressivo. Avevo deciso di ignorare la situazione, far finta di nulla, ma in realtá ero davvero curioso..
Oltretutto non litigavamo da una settimana. UNA. SETTIMANA. 
Prima di questa situazione discutevamo tutti i santi giorni, ed era difficilissimo bloccarci. Raph, prima di questo periodo, era diventato perfino più violento del solito, perciò davvero non riesco a comprendere questo cambiamento nella sua personalità. Credevo avesse sbattuto la testa mentre litigavamo, si, doveva esser successo proprio ciò.
Non c'era altra spiegazione al riguardo.
Ma, in ogni caso, dovevo cercare di non pensarci. Ormai quasi tutti i miei pensieri erano rivolti a Raph, e la cosa non mi andava giù.
Lo stava facendo apposta, io lo sapevo. Si divertiva alle mie spalle, voleva farmi perdere (almeno un minimo) il controllo. Ma non ci sarebbe riuscito, proprio no. O almeno credevo..

-

Perso nei miei pensieri, mi incamminai verso la prima tappa; dovevo effettuare un giro di controllo della casa, per constatare che tutto fosse in ordine. Per farlo, passai davanti le stanze dei miei fratelli, che non evitai di controllare.
Passando davanti alla prima porta, si poteva intuire con facilitá chi ci "vivesse" dentro.
Era tutto in disordine, come al solito. I nunchaku buttati a terra in lati opposti della stanza, in mezzo a tante cianfrusaglie, poster, scatole e cartoni di pizza ormai vuoti, di una o due sere prima.
Si poteva scorgere una tartaruga tremendamente agitata dalla pelle scura, dormiente sul letto, che lottava per restarvi sopra e non cadere inesorabilmente, come giá successo alle coperte, ormai a terra insieme ai cuscini, giusto per render ancor più noto il casino che aleggiava nella sua stanza.
Evitai di chiamarlo, sarebbe stato inutile. L'unica cosa che avrebbe potuto svegliare Mickey in quel momento, era un cartone di pizza fumante appena uscita dal forno. Nient'altro. Accostai la porta, e andai avanti. Neanche due passi che sentii un tonfo fortissimo. Era sicuramente lui che, per sua sfortuna, era volato giù dal letto. Non mi preoccupai più di tanto, visto che sicuramente il mio fratellino dalla fascia arancione non si era neanche accorto di esser caduto. Era, molto probabilmente, ancor perso nel mondo dei sogni, a sognare dolcetti o chissá cosa.

Continuai quindi la mia andata verso la seconda stanza. Era quella di mio fratello Donatello, il genio della famiglia. Anche lui non scherzava in fatto di disordine, ma almeno era "giustificato". Insomma, nel tempo libero era sempre chiuso in camera a sviluppare e costruire oggetti tecnologici, molto utili per i nostri combattimenti quanto inutili, progettare inventando tutto ciò che gli passava in mente per poi provare a costruirlo, appunto.
Apprezzavo molto il lavoro del mio fratellino dalla fascia viola, ed evitavo di chiedergli di mettere in ordine, anche perchè sapevo perfettamente che dopo neanche un ora sarebbe tornato tutto esattamente come prima di sistemare.
Dopo aver appreso che da Donnie fosse tutto apposto, mi incamminai verso la terza stanza, quella di Raph.»
-
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: Kupo08