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Autore: SanaeCandy    05/01/2016    1 recensioni
Il destino può cambiare… Non è sempre come gli altri se lo aspettano. L’unico modo per sapere cosa accadrà è vivere la vita passo a passo e quindi seguire il suo corso.
SanaeCandy
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1:

La lettera dalla Francia


 

Sulla via per casa Gatsby, Fujisawa

Oramai sono passati tre mesi dalla partenza di Tsubasa…   Nessuna chiamata, nessuna lettera, niente di niente...   Direi che ormai è chiaro che non vuole mantenere i contatti con noi altri della Nankatsu.

In fondo dovevo aspettarmelo da uno il cui motto è “il pallone è il tuo migliore amico”. In effetti le uniche persone che sente una volta al mese sono Ryo, a cui chiede qualcosa della squadra anche se poi finisce per descrivergli nei minimi dettagli le sue gesta calcistiche, e sua madre. La signora Ozora mi ha fatto una gran pena in questo periodo… Poverina, è sempre da sola e chissà quanto soffre! Inizialmente Le mancava soltanto il marito e cercava di arginare il suo dolore prendendosi cura del figlio, ma ora che entrambi non ci sono più, la solitudine si fa sentire più prepotente di prima. Inoltre, adesso che aspetta un bambino, avrebbe proprio bisogno del sostegno della sua famiglia…

Così da quando il capitano se ne è andato, sono io quella che si reca a casa Ozora a fare compagnia alla signora. In effetti sono cambiate un po’ di cose dopo la sua partenza… Intanto, proprio grazie alle mie continue visite alla madre di Tsubasa, ho stretto un rapporto vero di amicizia che ha portato la signora a considerarmi una sorta di figlia mancata e poi ho legato molto con Taro; infatti, nonostante abiti in Francia, ci scriviamo una volta ogni due settimane. Nelle lettere ci raccontiamo gli avvenimenti importanti o esilaranti dei giorni precedenti e così ho iniziato a sentirmi meno sola…

Certo ho sempre i miei amici e Yukari su cui so di poter contare, per non dire di Yayoi e Yoshiko che nonostante la lontananza cercano in tutti i modi di farmi sentire il loro appoggio, ma con Taro è diverso…

Si potrebbe quasi dire che il nostro rapporto è di fratellanza, infatti io ho cominciato ad aprirmi e a confidarmi con lui quasi fosse mio fratello maggiore e per questo gli devo molto perché è proprio grazie a lui che ho iniziato a farmi nuovamente delle ambizioni, dei sogni e a prendere in considerazione le mie aspirazioni e passioni… Sì, posso dire di essere finalmente felice e soddisfatta di me stessa per aver ritrovato la gioia di vivere che mi caratterizzava in passato! Si potrebbe pensare ad una Anego in versione femminile: sicura, determinata, coraggiosa, altruista, gentile e generosa.


“Oh guarda, sono arrivata a casa senza accorgermene! Certo che ero proprio immersa nei miei pensieri…” : esclamò Sanae davanti ad un cancelletto che conduceva ad una graziosa casetta.

Passando per il giardino si fermò a rimirare il ciliegio in fiore che aveva piantato insieme a suo padre da piccola. Purtroppo quest’ultimo era venuto a mancare pochi mesi dopo la nascita di suo fratello Atsushi, così l’albero rappresentava per lei un importante ricordo di suo padre e le piaceva osservarlo perchè riusciva a infonderle pace e sicurezza. Sotto il ciliegio infatti passava interi pomeriggi a pensare alla sua vita e a come era stata fortunata ad aver conosciuto i suoi amici.

All’improvviso sentì le urla di sua madre che la chiamava sbracciandosi dalla finestra e che la riportarono subito alla realtà.

“Tesoro, si può sapere cosa stai facendo? Forza vieni a darmi una mano ad apparecchiare la tavola che la cena è quasi pronta!”

“Certo, arrivo subito mamma” :rispose, poi riferendosi al ciliegio sussurrò: “Arrivederci a domani.”

Così entrò in casa e dopo poco tempo la tavola era già pronta. Stava per sedersi al suo posto quando sua madre le disse: “Oh, quasi dimenticavo… E’ arrivata una lettera per te dalla Francia. Se non mi sbaglio deve averti scritto Misaki. Se ti interessa l’ho lasciata sulla scrivania della tua camera.”

“Cosa!?!? Ma è la lettera che aspettavo!” :esclamò Sanae che partì subito a razzo su per le scale.

Corse così veloce che per poco non si accorse di andare addosso a sua fratello che le chiese perplesso: “Dove vai sorellona? Guarda che la cena è pronta ormai!”

“Sì, lo so Atsushi. Prima però devo fare una cosa troppo importante!” :gli rispose Sanae rallentando per un attimo e poi ripartendo subito come un fulmine. Una volta entrata in camera sua si richiuse la porta alle spalle, raggiunse la scrivania e prese in mano la lettera, la rimirò tra le sue mani e fece un profondo respiro sdraiandosi sul letto per leggerla. La aprì lentamente come se da quella lettera dipendesse tutto il suo futuro e prese tra le mani quei fogli, scritti con una calligrafia perfetta, come se fossero fatti di preziosissima porcellana. E così iniziò a leggere:

Cara Sanae,

sai mi mancate tanto sia voi manager sia i miei ex-compagni della Nankatsu. Oramai è un anno che gioco come titolare per la squadra professionista francese del Paris-SaintGermain e devo dire di essere fortunato ad aver l’opportunità di giocare con campioni del livello di Louis Napoleon e di Pierre le Blanc. Purtroppo, per via dei miei impegni sportivi che mi trattengono qui in Francia, potrò ritornare in patria solo durante le vacanze estive e quindi credo sia più probabile che ci rincontriamo tutti insieme a causa di qualche campionato o amichevole organizzata dalla Federazione Gioco-Calcio Giapponese. Mi sono ambientato bene, Parigi è una bellissima città e mio padre ha trovato lavoro presso molte mostre d’arte importanti, infatti qui i suoi quadri sono molto apprezzati ed è proprio per stargli vicino che rimango in Francia anche per le vacanze di Natale. Sono felice di saperti serena, piena di ambizioni e sogni. Comunque non credo che tu debba ringraziarmi, in fondo io ti ho solo consigliato di prenderti degli attimi di riflessione e sei stata solo tu che sei riuscita a capire che quella per Tsubasa era (1)“solo una stupida infatuazione perché l’amore secondo me non permette ad una persona di annullarsi e di vivere nell’ombra dell’altro provando di riflesso le sue emozioni, gioendo dei suoi successi e rammaricandosi delle sue sconfitte”. Capisco che adesso ti può sembrare difficile, ma ricordati che non ti devi chiudere mai in te stessa, anzi devi aprire il tuo cuore alle altre persone senza temere di soffrire come ti è capitato con Tsubasa. Sono contento degli ottimi risultati scolastici che stai ottenendo anche se sei solo al primo anno. Immaginavo che ti saresti iscritta alla facoltà di ortopedia: sei sempre stata portata per questo campo! Sai, ci sono molti concorsi per vincere delle borse di studio per scuole estere e ti volevo proporre di partecipare perché con le tue potenzialità potresti ottenerne una per la Francia dato che Parigi è la sede di una delle più illustri scuole di medicina. Ovviamente la mia è solo una proposta, non devi sentirti obbligata perché comprendo che la tua partenza comporterebbe un lungo periodo di separazione dalla tua famiglia, ma ti chiedo di pensarci…

Con affetto da

  tuo fratello

     Taro

 




Sanae alzò la testa dalla lettera e pensò…

Andare in Francia… studiare a Parigi… allontanarmi dalla mia famiglia e dai miei amici… sinceramente non avevo mai preso in considerazione questa possibilità perché non avevo ancora compreso le mie reali capacità. Forse cambiare aria mi aiuterebbe soprattutto per quanto riguarda l’insicurezza e la fragilità che nell’infanzia mascheravo con Anego, ovvero una bambina tutto pepe sempre determinata e sicura che non si fa’ mettere i piedi in testa da nessuno. Meglio che adesso vada a mangiare e poi a farmi una bella dormita. Forse la notte mi porterà consiglio. Infatti la cosa migliore che posso fare è rifletterci con calma perché un’opportunità del genere non dovrebbe andare sprecata, però contemporaneamente dalla mia scelta potrebbe cambiare tutto.

Con questi pensieri Sanae andò a raggiungere i suoi familiari confidando nel fatto che avrebbe preso la scelta che le sarebbe sembrata più giusta.

 

 





(1) Taro cita le parole che Sanae ha usato nella sua precedente lettera per descrivergli il suo rapporto con Tsubasa.
   
 
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