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Autore: Poisonerlady    12/03/2009    1 recensioni
dove l'umano confina con il divino?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Divina mania.

 

 

 

Il buio sussurra dolcemente

Soffia miele nelle orecchie

Stilla come veleno

Brucia come fuoco.

Le maschere di carne sono marcite

Il fuoco ha incenerito gli abiti sfarzosi

La cipria candida brulica di vermi.

Il tuo corpo danza

La mente scioglie i nodi

Inesorabile, salpa per lidi lontani.

Più splendidi più cari

Di ciò che ti lasciasti alle spalle

Di ciò che eri, che saresti diventata.

Non valgono le parole trattenute

Le parole dette, quelle immaginate

Quelle che diranno, che avresti detto.

Hai conosciuto questo mondo,

Lo hai percorso in lungo e in largo

Ora spieghi le vele ad altri venti

Ad altre terre.

Anche non ce ne fossero

Tu stessa le farai sorgere dall’immoto.

Saranno belle, saranno nuove

Avranno nomi splendenti

Voci profonde, sincere.

Tu sarai regina, sarai dea.

Un mondo tuo, un mondo che ti veda

Che ti ascolti, che ti ami.

È umano desiderio

Che percorre i sentieri del divino.

 

 

Non ho la più pallida idea di cosa sia. La mano ha viaggiato da se. Il titolo è venuto molto dopo, mentre cercavo di capire che cosa diavolo avevo scritto. L’ho interpretata come la descrizione degli effetti della mania divina (ovvero la possessione divina a cui si attribuiva l’atto creativo dei poeti: avete presente il proemio dell’ Iliade “Canta o diva l’ira funesta…”). Effettivamente il piacere dello scrivere creativo, dell’immaginare potrebbe essere conseguenza della nostra sete di dominio, di creazione che ci porta ad un passo dal divino (Senza cadere nella blasfemia. ).

   
 
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