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Autore: JackiLoveCatoniss4ever    06/01/2016    2 recensioni
E se Katniss e Peeta fossero stati veramente innamorati? Come sarebbe andata la storia? E soprattutto, come sarebbero stati i loro incontri precedenti al Distretto 12?
L'inizio della loro relazione, dai primi approcci infantili fino ad arrivare al giorno della mietitura. La semplice cotta di Katniss, che a mano a mano che cerca di andare avanti con la sua vita crescerà a dismisura, trasformandosi in vero amore.
E poi gli Hunger Games e la loro condanna. Stavolta, gli Innamorati Sventurati del Distretto 12 riusciranno a sopravvivere entrambi alle insidie dell'arena oppure ne verranno inghiottiti, senza possibilità di ritorno?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Rue, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Never Die'
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Sono emozionatissima. Oggi è il mio primo giorno di scuola, e non vedo l'ora di iniziare ad imparare cose nuove. I miei genitori mi hanno detto che sarà molto interessante. So che parleranno prevalentemente di carbone e robe varie ma, per quanto possa sembrare strano, mi interessa.
La mamma, per questa occasione speciale, ha deciso di farmi due trecce invece di una, come mio solito. Papà mi ha fatto un regalo: un vestito rosso scozzese. Quando gli ho chiesto che significava “scozzese”, lui mi ha raccontato che, una volta, molti anni prima della nascita di Panem, il mondo era pieno di nazioni. Tra queste vi era una, il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord, che era divisa in quattro parti: l'Inghilterra, il Galles, l'Irlanda del Nord ed, appunto, la Scozia. In questa regione si producevano abiti come quello che indosso io adesso, e da lì deriva il nome del tessuto con cui venivano fatti.
Non credo che ne esistano più moltissimi, ora. Mi sarebbe piaciuto di più vivere in quell'epoca in cui erano prodotti.
Mi liscio la gonna dell'abito e mi sistemo le trecce dietro le spalle, sorridendo davanti allo specchio. Mia madre, dietro di me, ricambia il sorriso e mi sussurra all'orecchio: - Sei bellissima, bambina mia. - Io arrossisco e mi volto per abbracciarla. - Grazie – mormoro contro la stoffa della sua maglia.
Una volta, anche mia madre era meravigliosa, o almeno così dice la gente del distretto. Non che adesso sia brutta, ma, dovendosi occupare di ben due figlie, si capisce il perché una parte della sua bellezza sia sfiorita con gli anni. Papà, tuttavia, sembra non farci caso. Per lui, la mamma è la donna più bella del mondo.
Credo che lei provi una sensazione piacevole quando lui glielo rammenta, ma io credo proprio che mi sentirei in imbarazzo. Non sono abituata a tutte queste smancerie dedicate a me.
Prim mi tira per un braccio, distogliendo la mia attenzione dai pensieri che stavo facendo.
- Katniss – dice con la sua vocina. Sorrido. Ancora mi ricordo di quando ha detto la sua prima parola. È stata il mio nome.
- Sì, paperella? - le domando, inginocchiandomi per arrivare alla sua altezza.
- Perché vai via? - mi chiede, fissandomi con due occhioni tristi ed implorandomi tacitamente di restare
Le scompiglio la capigliatura, non ancora folta ma nemmeno rada come i primi tempi, e le rispondo: - Non ti preoccupare, Prim. Devo solo andare a scuola. Tornerò tra poche ore, ed allora faremo un bel gioco, contenta?
L'espressione desolata scompare dal suo viso, venendo rapidamente sostituita da una euforica. Prim batte le mani, deliziata. - Sì, che bello!
Le do un bacio sulla guancia e, proprio in quel momento, mio padre fa il suo ingresso nella stanza. - Allora, Katniss, sei pronta? - mi domanda, tendendomi una mano. Io gliela afferro decisa e mi mostro convinta mentre dico: - Certo che sì -, lasciando che lui mi guidi fuori dalla porta. Mi volto solo un secondo per salutare mia madre e la mia sorellina con la mano.

La scuola non è molto lontana. È un bell'edificio, nonostante in alcuni punti il muro sia scrostato e lasci vedere le fondamenta, ma quel che conta è che qui imparerò un mucchio di cose nuove.
Saluto mio padre e mi affretto ad entrare all'interno della struttura, ma mi sento osservata, così giro la testa a destra ed a sinistra per capire il perché di quella strana ed improvvisa sensazione.
I miei occhi incrociano quasi subito un paio di iridi azzurre come il cielo, esattamente uguali a quelle della mia amatissima sorella minore, che però distolgono immediatamente lo sguardo.
Io aggrotto le sopracciglia e mi accingo a studiare meglio il bambino con cui, per qualche secondo, sono rimasta in contatto visivo. Sussulto una volta che mi rendo conto che si tratta del figlio del panettiere, Peeta. Il padre è lì accanto a lui, e mi fa un sorriso che io ricambio volentieri. È sempre stato gentile con me e la mia famiglia. Mi sta parecchio simpatico.
Alzo timidamente una mano e saluto anche il figlio, che arrossisce tutto e ricambia, sorridendo imbarazzato. Dopodiché, mi volto e faccio il mio ingresso nella scuola.
Fatico un po' a trovare la mia aula, ma per fortuna ci riesco prima che suoni la campanella.
Le lezioni trascorrono in modo piacevole, specialmente quella di musica. La maestra mi fa cantare la canzone della valle davanti a tutta la classe, ed io, per qualche motivo che mi è ancora del tutto oscuro, cerco di lanciare degli sguardi furtivi al figlio del panettiere senza che nessuno se ne accorga.
Quando torno a casa, mantengo la promessa fatta a Prim e giochiamo per tutto il resto della giornata.

Salve a tutti! Questo è il secondo capitolo della storia! Allora, adesso ho bisogno che qualcuno mi spieghi una cosa: ho pubblicato il primo capitolo ieri sera, e dopo non molto tempo, forse un'ora, vado a vedere se l'introduzione ha convinto almeno una persona a dare un'occhiata. Ora, immaginatevi la mia sorpresa quando ho trovato ventisei visualizzazioni, due recensioni ed una persona che ha aggiunto questa fanfiction alle seguite. Ammettetelo che volete che muoia di gioia! Vabbuò, ringrazio le splendide _candyeater03 e pandafiore, e vi invito ad andare a leggere tutte le loro storie. A dopo, carissimi pandacorni! Baci, JackiLoveCatoniss4ever.

   
 
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