Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: afiree_love    06/01/2016    1 recensioni
Irene è una ragazza come tante: adora passare del tempo con i suoi amici, ascoltare musica, guardare telefilm e correre. La sua vita,però, ha un totale cambiamento quando i suoi genitori decidono di trasferirsi in America, paese completamente diverso dall'Italia. Irene è costretta a cominciare una nuova vita e ad abbandonare il suo migliore amico Gabriele. Riuscirà a trovare la felicità lontana da lui?
Questa è la prima storia che scrivo, spero di non essere troppo ridicola :)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Amo l'Italia ed amo essere italiana. Amo il cibo italiano, i paesaggi italiani, le persone italiane (con le dovute eccezioni)..amo tutto dell'Italia. Eppure un giorno la vita ha deciso di tirarmi un brutto scherzo. Mio padre ha deciso di accettare un lavoro in America, sì, in America. Per carità, mi piace anche l'America, ma non per viverci. Io e l'America siamo troppo diverse, ho provato a spiegare alla famiglia che trasferirci a Portland sarebbe stato un grande errore ma nessuno mi ha dato ascolto e ora, dopo aver migliorato il mio inglese per mesi, siamo qui, in questa casa completamente stile americano (e la cosa mi piace) provando ad adattarci ad una vita del tutto nuova. I miei sono entusiasti, felici di iniziare un nuovo capitolo della loro vita e la cosa è lontana dall'essere giusta perché toccherebbe a me e alla mia sorellina Sofia essere di quell'umore. Dovremmo essere noi quelle strafelici, trepidanti all'idea di vivere in America, la terra dove ci sono gli attori e le star che ama tanto mia sorella, dove accadono le cose più importanti del mondo, dove non importa chi sei e da dove vieni ma conta solo quello che dimostri di essere. Già, eppure Sofia ed io vorremmo tornare alla nostra vecchia casa, alle nostre vecchie abitudini italiane, ma a nulla è servito litigare con papà e mamma per cercare di far capire loro che quella era una pessima idea. I miei sono così, sempre alla ricerca di nuove avventure, di nuovi orizzonti tanto da non considerare ciò che vogliono le loro figlie. Quindi, dopo la prima litigata ho capito che non c'era nulla che io potessi fare per impedire loro di partire. Sofia, con i suoi sette anni, dopo una settimana di pianti e urla, ha accettato la novità ed ora ci convive. Per lei, l'aspetto più brutto del trasferimento è stato il fatto di dover lasciare l'Italia e il nostro paesino, dove c'è la nonna, l'essere umano più buono di questa terra. Prima di partire l'ha costretta ad imparare ad usare Skype così da poter parlare con lei e vedere il suo sorriso a trentadue denti. La mia cara sorellina, però, ha mutato subito il suo umore, vedendo la nostra nuova casa con il suo enorme giardino; in Italia invece non avevamo nemmeno l'ombra di un giardino ma solo aperta campagna ed era lì che io andavo quando volevo del tempo per me stessa. Certo, la casa è bellissima ed enorme, non c'è niente da dire. Appena entrata, vado a cercare la mia stanza e mi stendo sul letto e penso a cosa ho lasciato in quella penisola a forma di stivale e alle persone che ho dovuto salutare, sicuramente poche dato che io sono un tipo solitario e difficilmente stringo amicizia. Penso all'unico vero amico che ho avuto lì in Italia, Gabriele, mio amico dalla nascita e vicino di casa. Con lui sono sempre stata me stessa e non ho mai avuto bisogno di indossare maschere, abbiamo gli stessi interessi e le stesse passioni, ci piace leggere, guardare tanti telefilm ma soprattutto correre. Eravamo nella stessa scuola di atletica e ci divertivamo a fare delle gare tra di noi, in cui vincevo sempre io ma solo perché lui me lo permetteva. Penso a lui e alle nostre serate passate in camera mia a guardare le nuove puntate di Arrow, il nostro telefilm preferito. Sento troppo la sua mancanza e così gli mando un messaggio su whatsapp che non leggerà subito a causa del fuso orario. "L'America fa schifo senza di te". Gabriele ha sempre amato l'America e quando gli ho detto che mi sarei trasferita era triste perché me ne andavo ma felice per me perché la vita americana é tutta un'altra cosa. Vorrei davvero che fosse così. Prendo il mio ipod e ascolto musica italiana per sentire un po' meno la mancanza di quel mondo. Ascolto Tiziano Ferro, il mio cantante preferito e comincio a piangere sulle note di Sere nere. Mi succede spesso di commuovermi per questa canzone ma ora il motivo delle mie lacrime è ben diverso. Vorrei già tornare in Italia a sole due ore dal mio arrivo
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: afiree_love