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Autore: Teddy_bear    06/01/2016    2 recensioni
Violet/Tate/nuovo personaggio.
1994.
Tate Langdon ha diciassette anni, i capelli biondi ed ascolta la musica di Kurt Cobain.
Autumn Miller ha sedici anni, i capelli castani e prova ad ascoltare le parole di Tate Langdon.
2010.
Tate Langdon ha diciotto anni, i capelli biondi e non ascolta Kurt Cobain da un bel po'.
Autumn Miller ha diciassette anni, i capelli castani ed ogni giorno cerca di ricordarsi la voce di Tate Langdon.
O anche una storia dove non si sa se soffrire di più per l'amore che Tate prova per Violet, o per l'amore che Autumn ha sempre provato per Tate.
“Da quando hai iniziato ad odiare di più il mondo, Tate?”
“Da quando non riesco più ad osservare l'autunno, dottor Harmon”.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tate Langdon, Un po' tutti, Violet Harmon, Violet Harmon
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 2}
(Halloween pt.1)

 

1994 – marzo

 

“Dovresti dirglielo.”

Autumn guarda l'amica strabuzzando gli occhi, poi scoppia a ridere ironicamente, scuote la testa.

“Non lo farò, Virginia. Non lo farò.” afferma sicura e convinta: dire a Tate, dopo tutta la fatica che ha fatto per incontrare un ragazzo come lui, ciò che lei prova, non è l'idea migliore del mondo. Perciò non lo farà, no.

“Perché no? Tinnie, credimi. E' sbagliato che ti tenga tutto dentro, soprattutto con lui, sai quanto per Langdon sei importante.”

Ed era verissimo: Tate glielo diceva sempre, le faceva capire la sua importanza che lei aveva nella sua vita.

“Ho solo... paura.” sospira, Autumn, porta le sue mani al viso.

“Tinnie, lui quanto è importante per te?” le chiede, Virginia.

“Tantissimo, troppo.” riponde, alza gli occhi al cielo, trattiene le lacrime.

“Oh, vieni qui.” l'altra l'abbraccia, la stringe amichevolmente.

“Hai mai avuto paura di perdere qualcuno? Io con lui ce l'ho costante. Quando mi sveglio al mattino, c'è una... c'è una frazione di secondo, dove tutto sembra andare bene, dove non sono ancora consapevole... poi passa subito, e tutto mi torna in mente, tutto quanto... E -insomma- Tate è il mio primo pensiero ogni mattina, subito dopo quella frazione di secondo. Ho... Ho così tanto bisogno di proteggerlo, e di renderlo felice, così tanto... Lui è... così fragile e sensibile. Ed io non posso permettere che lui stia male, capisci? Non posso, non posso permettere che i dolori del mondo lo divorino, preferisco che siano sazi di me.” Autumn crolla, scoppia a piangere “Se solo fossi bella,” poi aggiunge “probabilmente ricambierebbe, probabilmente per lui sarei importante, probabilmente riuscirei ad amarlo con dedizione completa, senza impedimenti... lo amo così tanto, così tanto...” piange ancora, Autumn, trema, si sfoga.

“Ti prometto che andrà tutto bene.” le dice l'amica, abbracciandola di più, per poi concludere con “Fidati di me.”

 

***

 

2010 – ottobre

 

E' il giorno di Halloween. Sera.

Tate e Violet sono su una spiaggia, con un fuoco acceso, abbracciati, è lui quello che tra i due inizia a parlare.

“Venivo sempre qui,” Violet lo guarda, lo ascolta “quando il mondo mi stava stretto... così stretto, da togliermi il fiato. Me ne stavo a guardare l'Oceano e pensavo: andate tutti a fanculo, la scuola non conta proprio un cazzo. Kurt Cobain, Quentin Tarantino, Marlon Brando, De Niro, Al Pacino... tutti, hanno smesso di andare a scuola. Io odiavo, quella scuola... così me stavo qui, a guardare questa... infinita, distesa di acqua e mi dicevo: è questa la tua vita, tu puoi fare qualsiasi cosa, puoi essere chi vuoi. Chissene frega della scuola, è solo un puntino insignificante nella tua vita, non farci caso.” Violet lo osserva ancora, fa un mezzo sorriso, poi appoggia di nuovo la testa sula sua spalla.

Dopo un po' si sentono dei passi, Violet lo avverte che arriva qualcuno, la testa di Tate inizia ad andare in confusione.

“Ci sono tante spiagge, ragazzi.” prova a dire, spera che non sia come pensa.

“Tate, finalmente ti abbiamo trovato, non ti allontani mai da mammina, vero?” una ragazza lo sfida, lui inizia a respirare in modo più irregolare.

“Ah ah ah, divertente. Davvero un bello spettacolo di Halloween, anche se i costumi sono scontati. Mai visti degli zombie.” Violet dice sarcastica.

“Tu stai zitta, stronza.” la avverte una ragazza gotica, con i capelli biondi.

“Lasciatela stare.” Tate è serio, si incupisce lo sguardo.

“Oh già, poverino, lui ha la ragazza adesso. Vedo che Autumn l'hai già rimpiazzata. Complimenti, davvero.” gli dice un ragazzo con gli occhiali, scuotendo la testa.

“Autumn? Non so di cosa state parlando, vi state confondendo con qualcun altro.” Tate strabuzza gli occhi, inizia a tremare.

“Assolutamente no. Noi vogliamo te.” dice un'altra ragazza, con la coda ai capelli.

“Io non vi conosco, davvero.” il biondo s'innervosisce, poi si alza, e fa per andarsene.

“Andiamocene Violet, questa spiaggia è piena di spazzatura.” conclude infine, prendendo la ragazza in questione per mano, lasciando il posto ed i ragazzi, che gli urlano dietro che non è finita qui.

Dall'altro lato della spiaggia, invece, una ragazza ha visto tutta la scena, ha i capelli castano chiaro e trova Tate ancora più bello degli altri anni. Fa male, ciò che ha visto, si mette a piangere, e gli chiede silenziosamente perdono, per averlo abbandonato con la sua morte, per amarlo ancora.

Vorrei essere quella Violet, pensa. Ma ora lui è felice, si ripete.

“Autumn, hai visto come si ricorda di te, il tuo amichetto?” la gotica si prende gioco di lei, con la sua arroganza.

“Lasciala stare, dai. Mi dispiace molto, Tinnie... non doveva andare così tutto questo.”

Autumn piange, Violet è bella, Violet è perfetta per lui e lui la ama ed è felice.

“Non importa.” sorride malinconicamente.

Tate è finalmente felice, continua a ripetersi.

 

***

 

1994 – marzo

 

“Fogliolina, hey... Tutto bene?”

Stanno camminando, Tate ed Autumn, per le stradine tranquille della città, è marzo, inizia ad essere più calda la temperatura, si sta bene.

“Uhm, come? Ah sì, sì. Tutto bene, grazie.” gli dice, si sforza di sorridere.

“Come se ormai io non ti conoscessi, vero?” le domanda Tate e, sistemandole il colletto del giacchettino, le sorride.

“Non è importante, davvero. Mi stavi dicendo com'era andata a scuola, continua pure.”

“Autumn. Che cosa succede?” Tate diventa serio, ferma la camminata, le arriva di fronte. E' più alto di lei di almeno dieci -quindici, forse- centimentri.

“Nulla, davvero... solo... ormai non riesco più a contenere questa cosa... e quindi ho paura, ma io devo stare zitta, perché altrimenti ti faresti male, ed io non voglio questo, capisci? Preferisco lasciare che questo faccia male a me, non posso... ho queste sensazioni, e loro devono restere dentro...” Autumn spiega in fretta, inizia a tremarle la voce, le gambe e le mani. Il cuore lo sente nelle orecchie, la vista si appanna.

“Hey, hey... calma. Shh, no no.” Tate fa per abbracciarla, lei lo ferma, dicendo un sonoro verso di negazione, per poi aggiungere “Peggioreresti le cose.” con delle evidenti lacrime a contornarle il viso.

“Peggiorerei le cose? Quali cose? Dio, mi stai facendo preoccupare. Mi stai... cazzo, non mi stai abbandonando, vero? Lo sai che non posso farcela senza di te, sì?”

“Ed io non posso farcela senza di te. Non ti sto abbandondando... come... Tate, io non potrò mai abbandonarti. Vorrebbe dire morire.” Autumn prende la manica del suo maglione e si asciuga gli occhi.

“Allora... allora cosa..?” Tate si sente soffocare, s'innervosisce.

Passa qualche secondo, poi Autumn alza gli occhi, lo fissa nelle iridi scurissime, che vede sfocate per via delle lacrime, che continuando a scendere, non si fermano.

“Io ti amo.”

E Tate trova più bello questo suono che qualsiasi altra canzone di Kurt Cobain.

Angolo autrice:
eccomi qui, con un nuovo capitolo di questa storia.
Come state? Avete passato bene le feste? :) domani si ricomincia, ed io non ho voglia.
Comunque, qui, si inizia a capire meglio il personaggio di Autumn, ed a vedere anche l'ottica di Tate e Violet diversa.
Beh... chissà u.u voi cosa ne pensate? Cosa ve ne pare? Sono curiosa di saperlo!
Spero che vi piaccia, davvero.
Buon anno nuovo, anche se in ritardo, a voi.
Vi voglio bene.
Bacioni x.

   
 
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