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Autore: lexismoak    06/01/2016    8 recensioni
‘ Oliver stava raggiungendo il terzo gradino della Salmon Ladder quando Felicity improvvisamente gli chiese “Quando avremo dei bambini loro saranno di religione ebraica o cristiana?”. Questo gli fece perdere la presa nel bel mezzo dell’esercizio e cadde dalla scala metallica.’
Nuova traduzione a tema natalizio: durante le vacanze di Natale il Team Arrow si sta allenando nel fonderia. quando improvvisamente Felicity fa ad Oliver una domanda inaspettata.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Roy Harper
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Will our kids be Jewish or Christian?
di The Alternative Source

Oliver amava le festività. Amava le luci. Amava le canzoni. Apprezzava perfino quelle pubblicità fastidiose con i baci Hershey che avevano come sottofondo “We Wish You a Merry Christmas” durante ogni pausa pubblicitaria dei programmi che guardava Felicity. Anche se si comportava come un brontolone per la maggior parte delle volte, adorava le vacanze di Natale e aveva sempre avuto un debole per loro. Il suo amore per le festività era salito alle stelle quando lui e Felicity cominciarono ad uscire insieme.
Erano passati tre anni nei quali loro avevano rafforzato la solida tradizione di celebrare sia l’Hanukkah che il Natale in un'unica grande festa. E Oliver lo adorava. Adorava come lei decorasse e tirasse fuori le sue menorah. Adorava come lei si prendesse il compito di mostrargli tutto quello che riguardava l’Hanukkah con lo stesso impegno con il quale si prendeva cura dei suoi computer. Ma cosa più importate adorava quanto lei fosse disposta a celebrare le loro rispettive festività insieme.
La loro casa era una prova abbastanza evidente di come unite le loro vite fossero diventate.  Sevivon, menorah, e alberi di Natale erano ovunque! Erano stati disseminati perfino nella fonderia. Anche se ce ne erano in una quantità limitata, la fonderia comunque aveva l'aspetto festoso.
In quel momento il Team Arrow, come ufficialmente era chiamato da Felicity, era tutto nella fonderia. Roy e Sara stavano lavorando a qualche nuova punta di freccia, Diggle stava lavorando sul suo metodo di combattimento con Laurel. Oliver stava facendo i suoi set sulla Salmon Ladder mentre Felicity lavorava nel raccogliere informazioni/guardare Oliver fare i suoi esercizi. Lui non lo avrebbe mai ammesso a nessuno ma si pavoneggiava per il fatto che lei lo guardasse con profonda attenzione.
Stava raggiungendo il terzo gradino quando Felicity improvvisamente chiese, “Quando avremo dei bambini loro saranno di religione ebraica o cristiana?”
Oliver perse la sua presa a metà esercizio e cadde dalla Salmon Ladder. Atterrò con un tonfo e la barra rotolò via da lui. Felicity immediatamente si alzò e corse verso di lui. “Stai bene?”
Oliver trattenne il respiro che aveva perso mentre atterrava. La sua domanda… lo aveva sorpreso. Non avevano mai parlato di bambini prima, “Che cosa hai detto?”
Felicity si accucciò accanto a lui e gli premette la mano sulla guancia per assicurarsi che stesse bene. Lui riuscì a vedere i suoi amici avvicinarsi a lui ma non se ne curò. Doveva sapere il motivo per il quale lei gli avesse posto quella domanda.
“Fe-li-city” Oliver sollecitò, ancora steso a terra.
“Ho chiesto se quando avremo dei bambini loro saranno di religione ebraica o cristiana?” lei ripeté. Aprì la bocca per aggiungere qualcos’atro, ma si fermò.
Pensieri cominciarono a volare per la testa di lui sui loro figli. Avrebbero avuto i capelli di lei? Gli occhi di lui? Sarebbero stati maleficamente intelligenti come la loro madre? Sarebbero stati determinati e forti come era lui? Sentì un sorriso crescere sul suo volto mentre pensava se sarebbe stato un maschio o una femmina.
Si scrollò debolmente le spalle e catturò il sorriso di lei. "Entrambe, non mi dispiacerebbe”.
Quella sembrò essere la risposta giusta perché il ghigno di lei si trasformò in un sorriso accecante. Aspettò che lei dicesse qualcosa in risposta e la vide mordersi il labbro. Divenne immediatamente curioso. Sedendosi mise le mani sulle ginocchia di lei. “Felicity?”
I suoi amici, ora che sapevano che lui stava bene, ritornarono alle loro postazioni ma continuarono a lanciare occhiate verso di loro senza neanche nasconderlo.
“Torno subito”, Felicity disse mentre si alzava e tornò alla sua scrivania. Cercò dentro la sua borsa e tirò fuori una piccola scatola gialla e tornò da lui. Si sedette accanto a lui e silenziosamente gli tese la scatolina, con gli occhi spalancati ed estremamente nervosa. Lui non sapeva cosa stava succedendo ma sapeva che era collegato alla domanda che lei aveva posto mentre lui era sulla Salmon Ladder.
La stanza era mortalmente silenziosa quando lui tolse il coperchio per poi fissare il contenuto all’interno della scatolina. Sentì i propri occhi inumidirsi e un sorriso formarsi sul suo volto. Sapeva che cosa voleva dire il contenuto. Guardando in alto di nuovo catturò gli occhi nervosi di Felicity. “Lo sei?” chiese in sussurro senza fiato.
Lei annuì con la testa in fretta, con gli occhi luminosi. “Sì. Lo so che non lo avevamo pianificato ma … è successo e sono andata dal dottore l’altro giorno per un doppio controllo perché immaginare la donna che esce con Oliver Queen che va in una farmacia a comprare…”
Mettendo la scatolina di lato la tirò davanti a sé così che lei fu sul suo grembo. Voleva baciarla. No, aveva bisogno di baciarla. Aveva bisogno di pressare la propria bocca contro quella di lei e lasciarla entrare, avvolgere le sue braccia attorno a lei e tenerla stretta. Si tirò indietro dopo il bacio perché non riuscì a fermare il sorriso che si era diffuso sul suo viso. Infarcì il suo volto di baci e si godette la sua risata felice.
Furono interrotti dalle loro celebrazioni da Diggle che aveva raccolto la scatola, e stava adesso sbirciando all’interno. “Sta succedendo? Lo sei davvero?” lui chiese, guardando entrambi.
 Felicity girò la testa per guardare Diggle, che era stato raggiunto dal resto dei loro amici, tutti che scrutarono all’interno della scatolina per poi guardarli con sguardi felici e sorpresi sui loro volti.
Premendo un lungo bacio sulla tempia di Felicity, Oliver intrecciò le dita attorno a quelle di lei e con orgoglio disse. “Avremo un bambino”.
I loro amici rimasero collettivamente senza fiato e risposero ai sorrisi di Oliver e Felicity.
“Avrete un bambino!” Roy praticamente urlò mentre stringeva in mano i piccoli stivali gialli da bambino che erano inizialmente contenuti nella scatolina. Di tutti loro lui sembrava essere il più felice, “Che c’è? Adoro i bambini”.
Felicity ridacchiò e l’attenzione di Oliver tornò su di lei. Non avevano parlato di bambini, non avevano mai veramente menzionato quando o se avrebbero avuto bambini ma ora era successo. E lui non si era mai sentito più felice o più innamorato della donna che era nelle sue braccia in quel momento.
Felicity gli premette un bacio leggero sulle labbra mentre i loro amici si disperdevano per prendere cibo e bevande per festeggiare.
“Quindi ti va bene questo?” Felicity chiese timidamente, con gli occhi lucidi per le lacrime di felicità.
Oliver fece scorrere il naso sul lato della guancia di lei prima di baciarla ancora, sentendo anche i propri occhi inumidirsi. “Mai stato più felice. Felicity… stiamo per diventare genitori. Genitori!” lui disse con un tono rassicurante ed eccitato.
Sentì il suo cuore battere all’impazzata nel suo petto mentre lei gli rivolse un sorriso felice e contenuto prima di dire. “Mi dispiace di averti chiesto sull’orientamento religioso dei nostri futuri figli mentre eri sulla Salmon Ladder. Semplicemente non potevo più aspettare. Dovevo dirtelo. Oliver, stai per diventare un papà. E io sto per diventare una mamma! Stiamo per diventare genitori!”
Oliver la guardò raggiante e si lasciò coinvolgere dall’entusiasmo di lei, “Stiamo per diventare genitori!” la tirò contro di se e strusciò la bocca contro il suo collo. Avevano una vita insieme. Una casa insieme. E adesso avrebbero avuto un figlio insieme. E se lei avesse detto di si a quello che c’era dentro la scatolina nera nel suo cassetto dei calzini loro sarebbero stati qualcosa che lui aveva pensato non avrebbe mai avuto.
Una famiglia. Stavano per diventare una famiglia.



Fonte: https://www.fanfiction.net/s/10900253/1/Oliver-s-Hanukkah-Christmas-Gift
   
 
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