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Autore: Tay66    07/01/2016    2 recensioni
“Potrebbe funzionare!” disse il tedesco ad alta voce, dando voce ad uno dei suoi pensieri.
Feliciano, era ingenuo,ma non stupido, si era voltato verso il capitano, capendo benissimo i suoi pensieri.
“Cosa?” chiese l'americano.
“Alfred ti andrebbe di entrare nella squadra di pallavolo?”
Le coppie di questa storia saranno : Usuk, Gerita, Spamano, Rupru e Franada
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stiamo ancora giocando o ci siamo innamorati ?

 

Ti andrebbe di entrare nella squadra di pallavolo?”

 

 

 

America.

Ore : 17:30

Palestra della scuola.

 

 

“Novantotto.

Novantanove.

Cento”.

 

Ludwing si concesse una pausa di pochi secondi, prima di riprendere la seconda sessione di addominali.

Da qualche giorno aveva deciso di intensificare sia il suo programma di allenamento che quello dei suoi compagni di squadra. Come capitano aveva il ruolo di allenare e disciplinare i suoi giocatori ,nonché di dare il buon esempio, ed era per questo che si fermava nella palestra,della scuola, più volte a settimana, rispetto alle ore concesse; in questo modo, pensava, di poter suscitare l'interesse e la determinazione degli altri, ma purtroppo era l'unico a persistere a quegli allenamenti intensivi.

La pallavolo per lui non era un semplice hobby, o una valvola di sfogo, lui considerava questo gioco come una parte essenziale della sua vita. Ed era per questo che aveva intensificato gli allenamenti, dato che alle prossime regionali, ci sarebbero stati degli osservatori dell'associazione nazionale di pallavolo, che sancivano alcune borse di studio, agli atleti migliori, presso tutte le migliori università o campi sportivi del paese.

 

“Centouno.

Centodue.

Centotré”.

 

Riprese a fare gli addominali, consapevole di dover arrivare ai duecento, prima di potersi di nuovo riposare.

Il sudore gli colava lungo il collo,mentre la zona addominale lavorava contorcendosi.

Strinse i denti mentre sentiva la pelle bruciare e il ventre dolere, ma non poteva fermarsi non ora che mancava così poco.

Era consapevole di star perdendo la sua giovinezza dietro tutti quei allenamenti, infondo avrebbe avuto diciotto anni soltanto una volta nella sua vita, eppure non trovava nessun piacere superiore alla pallavolo. In più lui era un tipo abbastanza serio e riservato,a differenza del fratello, che era spigliato e vivace, per non dire invadente e rumoroso.

Con un colpo di reni, si spinse verso la spalliera, dove ,nei pioli, aveva incastrato i piedi, in modo da non scivolare.

La schiena non faceva in tempo ad appoggiarsi al nudo pavimento, che subito lui si tirava su per arrivare alle ginocchia tese.

L'unico rumore presente era quello dei suoi sospiri pesanti, ogni volta che doveva contrarre i muscoli dell'addome.

Una goccia di sudore gli scivolò lungo la tempia, tratteggiando un percorso che partiva dalla tempia e finiva lungo il collo, prima di sparire oltre il colletto della maglia bianca.

 

“Centotrenta.

Centoquaranta.

Centoquarantuno”

 

“Vee Ludwing sei qui!” esclamò un ragazzo,entrando nella palestra, era mingherlino, moro, con due occhi color caramello fuso...o almeno così li definiva il tedesco.

“Feliciano!” esclamò il biondo, arrossendo ed alzandosi di scatto, vergognandosi quando si accorse di avere due aloni di sudore sotto le ascelle, ed uno più grande sulla zona del ventre.

Era ormai risaputo a tutti, che lui aveva una terribile cotta per l'italiano, che era anche il manager della squadra. Tutti lo sapevano, tranne il moro

“Oh Ludwing devo darti una notizia terribile” disse il ragazzo abbassando lo sguardo.

Quando Feliciano non guardava qualcuno in faccia, voleva dire che era successo qualcosa di terribile, dato che il ragazzo era solito a conversare con qualsiasi essere vivente, guardandoli negli occhi.

Il suo cuore cominciò a battere più velocemente,mentre una strana nausea si impossessava di lui.

“Cosa devi dirmi?” chiese risoluto, nonostante la spiacevole sensazione che avvertiva.

“Sadiq ha avuto un incidente con il motorino” cominciò Feliciano, osservando le reazioni del tedesco “Si è fratturato una gamba” sussurrò “ Necessita di un'operazione, quindi non potrà giocare per alcuni mesi”

Il cuore di Ludwing si fermò.

Ci vollero parecchi minuti, per riuscire a metabolizzare la notizia.

Quando il suo cervello riuscì a cogliere il senso dell'informazione, un senso di angoscia ed impotenza lo assalì.

Sadiq era il loro schiacciatore principale, nonché perno della squadra, senza di lui la squadra era destinata a non partecipare alle regionali. Questo perché la pallavolo, in quell'istituto, non era considerata una disciplina sportiva al pari delle altre, tanto che la squadra ufficiale della scuola era composta da solo sei membri, senza riserve, ma adesso che il turco si era lesionato la gamba, erano soltanto in cinque. Un numero insufficiente per partecipare.

I suoi muscoli cominciarono a dolere in maniera insopportabile, forse perché prima a dare sollievo a quella tortura c'era il pensiero di poter fare una buona impressione agli osservatori; invece adesso che quella prospettiva era sfumata via, non rimaneva altro che il dolore ai muscoli, le macchie di sudore sulla maglia e le giornate spese in palestra ad allenarsi.

Feliciano notò l'espressione abbattuta del capitano. Cercò di farsi coraggio e sorridere, in modo da poter rianimare il biondo.

“Vee Lud, possiamo trovare qualcuno,che giochi temporaneamente,al posto di Sadiq” propose

“Chi?” chiese con un sussurro roco l'altro “Con Sadiq eravamo arrivati a malapena ai sei” alzò lo sguardo verso quello del manager “Come faccio a trovare qualcuno, ad allenarlo ad insegnargli le regole del gioco, a distanza di un mese dall'inizio delle regionali ?”

La voce fredda e dura, risuonò sulle pareti spoglie della palestra.

Feliciano mandò giù un nodo di saliva, che gli bloccava le parole. Non sapeva cosa dire, ed era una cosa rara per un tipo come lui.

Rimase in silenzio a fissare la nuca bionda del tedesco, provò ad allungare la mano per accarezzarlo.

Le sue dita sfiorarono leggermente alcune ciocche sudaticce.

Avvertì un calore improvviso bruciargli le guance,mentre cercava di rilassare il palmo teso e aperto verso la testa del capitano, che noncurante dell'accaduto stava riflettendo sul da farsi.

Il silenzio nella palestra era pesante, ma non imbarazzante, almeno questo pensava Ludwing, a differenza di Feliciano che sentiva distintamente il suo cuore battere ad un ritmo impossibile.

Aprì la bocca per chiamarlo,mentre piano le sue dita si avvicinavano alla cute bionda, eppure dalle sue labbra non uscì nessun suono.

Questo perché la porta della palestra fu aperta con noncuranza e troppa energia.

Entrambi i due giovani alzarono la testa verso il nuovo arrivato, che fiero stava entrando.

“Ehy Dude!” urlò ,la voce infantile del nuovo arrivato, al tedesco “Mi presti gli appunti di matematica? Io non ci ho capito niente” proseguì tranquillamente, senza accorgersi di aver rovinato un momento intenso, almeno questo è quello che pensava Feliciano.

“Senti Alfred non è il momento giusto per parl...” Ludwing si immobilizzò mentre prese a scrutare il nuovo arrivato, i capelli biondo scuro, gli occhi azzurri, nascosti da un paio di lenti fine,la corporatura massiccia ma soprattutto la statura imponente.

L'altezza era quella perfetta per uno schiacciatore, se non migliore, infatti il ragazzo era alto all'incirca un metro e ottantacinque centimetri.

Le sue spalle erano larghe, e le braccia erano forti e robuste.

“Potrebbe funzionare!” disse il tedesco ad alta voce, dando voce ad uno dei suoi pensieri.

Feliciano, era ingenuo,ma non stupido, si era voltato verso il capitano, capendo benissimo i suoi pensieri.

“Cosa?” chiese l'americano.

“Alfred ti andrebbe di entrare nella squadra di pallavolo?”

 

 

Angolo dell'autrice:

Ebbene si, ho intenzione di scrivere una nuova storia.

Come avete capito l'argomento principale, su cui si basa la storia, è la pallavolo, questo perché ho una fissa pazzesca per questo sport.

Le coppie di questa storia saranno : Usuk, Gerita, Spamano, Rupru e Franada

Volevo chiedere scusa per le possibili caratterizzazioni sbagliate di alcuni personaggi, ma non sono solita a scrivere su tutti questi personaggi.

Spero di avervi incuriosito.

Fatemi sapere se volete il nuovo capitolo.

Gli aggiornamenti saranno più frequenti, a seconda del vostro entusiasmo.

Baci

Tay66

 

  
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